Tommaso Labranca
Tujiko Noriko è una musicista sperimentale giapponese che su base glitch canta i luoghi della vita moderna: treni, aeroporti, città. Il tutto senza usare le solite immagini stereotipate né avversare la modernità, come fanno i nostri epigoni pasoliniani, ma esaltando il fascino insito...
Quasi a poche ore di distanza sono stati assegnati due premi di uguale importanza per i propri ambiti: il Leone d’oro per il miglior film a Somewhere di Sofia Coppola e l’Mtv Award per il miglior video a Bad Romance di Lady Gaga. Per uno strano caso del destino entrambi sono...
L’evento sismico che ci aveva scagliato negli anni 80 non si è più ripetuto. Il tempo ha ripreso ad avanzare senza salti. Ma qualcosa di diverso ha segnato il passaggio al nuovo decennio, una stasi che ha moltiplicato l’accumulo. Negli anni 90 non si è buttato via niente. Bastava fare un giro...
Nulla mi piace di più dell’andare in bicicletta. Per questo passo regolarmente l’estate coprendo distanze infinite lungo canali artificiali, tra le rogge e le marcite, attraversando paesini che hanno più lettere nel nome che abitanti o girando per la città disertata dai fanatici del biturbo. Vi...
Le coincidenze mi affascinano. Per questo sorrido quando al Lido scendo dal vaporetto davanti alla Chiesa di Santa Maria Elisabetta, mentre vado al Palazzo del Cinema a vedere l’ultimo film di Elisabetta Sgarbi, presentato alla Mostra del cinema nella sezione Controcampo. Conobbi Elisabetta...
In questo inizio di settembre, Marco Bellocchio è diviso tra il grande, la diffusione mondiale di un Rigoletto televisivo, e il piccolo, l’osservazione del microambiente di Bobbio. Il paesino nascosto tra i castagni dell’Appennino Emiliano torna in un lavoro cinematografico in sei...
Appena tornato dai suoi irrinunciabili viaggi intorno al mondo, l’italiano accusa forti dolori agli arti superiori. Motivo: la sua scarsa propensione all’apprendimento delle lingue ha fatto sì che per tutta la durata del viaggio abbia cercato disperatamente di farsi capire a gesti. Di solito è...
Ci siamo ritrovati negli anni 80 quasi all’improvviso. A differenza di quanto era accaduto nei decenni precedenti e di quanto vivremo in quelli successivi, quando gli oggetti hanno continuato a sovrapporsi intorno a noi senza mai tagli netti, se non i nuovi arrivi apportati dalla tecnologia. In...
Molti hanno un livre de chevet. È quel volume cui si è particolarmente legati, tanto da tenerlo sempre sul comodino (chevet), così da rileggerne qualche passo prima di addormentarsi. Io invece ho un livre des chevets. Vorrei fermarmi qui, a questo gioco di parole...
Hover, robottino rotondo per la pulizia domestica, è nato con un difetto congenito a una spazzola, ma con una coscienza filosofica inusuale per un insieme di fili e circuiti. Finito nel luogo in cui giocattoli e beni durevoli ormai inservibili si incontrano, una discarica, il robottino scopre l...
Ogni decennio ha il suo prefisso. Questo è il trucco per essere alla moda: conoscere il prefisso in voga e preporlo ai soliti vocaboli. Negli anni 70 tutto era contro. Negli anni 80 toccò invece a post-, sulla scia del postmoderno filosofico. Eravamo sul limite della Storia, a...
Allora era diverso. Preferivo davvero la radio alla televisione e la cosa più bella delle vacanze estive era poterla ascoltare sempre, dal mattino fino a mezzanotte. Mi vanto della mia formazione catodica, ma è la radio che ha lasciato le tracce più profonde nella mia mente. Ho fatto in tempo a...
Il ritardo che Fantozzi aveva sull’intellighenzia appare nella sua piena drammaticità al cambio di decennio. La massa aveva dormicchiato per tutti gli anni 70. Erano sonni turbati dalle nuove maschere della Commedia dell’Arte: il Terrorista, il Comunista, il Capellone, il Punk e altri cattivi...
E nemmeno quest’anno ce l’ho fatta. Ho iniziato a gennaio a preparare un bestseller che potesse stravendere in estate, ma mi sono impantanato al terzo capitolo. Poco più di trentadue pagine sulle 1068 previste. È obbligatoria la foliazione da beluga perché la lettura deve occupare un’intera...
In fondo sono felice di non essere mai stato bello. Almeno non ho sofferto nel perdere la più inafferrabile tra le qualità. Anzi, come epitaffio tombale voglio: «Passò dai brufoli alle rughe senza un solo attimo di bellezza». Questa felicità si è rinnovata negli ultimi giorni dopo aver visto...
... A proposito di Fantozzi, ecco un film fondamentale per capire cos’era il mondo prima dell’insopportabile esplosione di quel concetto zoppicante di Made in Italy che, a partire dagli anni 80, farà di ognuno di noi un esperto di stile e muterà il modo in cui guarderemo al vicino di casa. Non...
... E a proposito di Shining, si deve affrontare anche Kubrick. Questo regista è una vera palestra per coloro che, approfittando del vasto non detto kubrickiano, vi trovano agevolmente tutto quanto desiderano trovarvi. Ma bastano i contenuti extra di un dvd per sbugiardare ogni tesi...
È successo trent’anni fa. Alle ore 6 del giorno 17 agosto 1980 (per usare il linguaggio delle denunce di furto), nel venire da Varese a Milano e sostando a un semaforo mentre ero a bordo di un furgone Ford Transit arancione, vidi una bella signora vestita di nero, con grossi occhiali fumé e una...
Finalmente arriva il design. Quello come lo intendiamo ancora oggi, carico di emblematicità più che di utilità. Gli oggetti smettono di essere cose da usare e assumono una funzione che va oltre la decorazione: comunicano. Comunicano il desiderio dei creatori di andare oltre la funzione, la...
Registri linguistici, intendo. Quei diversi livelli di espressione che tutti usiamo inconsciamente. I giapponesi hanno infiniti registri linguistici in base ai gradi di rispetto, ma hanno anche vocaboli da usare in base al proprio sesso. Non sapete di sicuro che in fondo a una frase...
I ricchi non amano il design. Perché è soggetto alle mode e ai ricchi non piace la moda. I ricchi sono attaccati alle cose che si tramandano e profumano d’antico. Quando il design non era ancora stato spiegato ai bambini, già il popolo amava circondarsi di oggetti che profumavano di nuovo....
Anche questa estate ha la sua infatuazione fintamente cool. Quella utile ai quotidiani per riempire gli spazi vuoti di una foliazione eccessiva. Si tratta di Stromae, un giovane belgoruandese che ha tirato fuori una canzoncina in cui elenca svariati problemi umani cadenzati dal ritornello ...
Abbiamo visto la contrapposizione tra anteguerra e dopoguerra, tra ricchezza e povertà, tra sala e cucina, tra follia pseudoartistica e buonsenso borghese. Tra non molto i contrasti socio-arredativi si risolveranno in impegno e disimpegno con il Sessantotto e poi scompariranno con i comodi...
Saranno passati non più di cinque lustri. Arrivavano le settimane della moda e Milano impazziva. Non si trovava un taxi e quando finalmente riuscivi a prenderne uno il tassista ti stordiva con il racconto delle modelle ipermammellute che aveva trasportato per tutta la notte da una festa all’...
Si resta un po’ sbalorditi quando si scopre che un titolo di libro diventato per noi quasi proverbiale era completamene diverso nell’originale. È il caso di Il giovane Holden. Ma è anche il caso di Il buio oltre la siepe, il romanzo di Harper Lee che in originale si intitola...
Il miniappartamento di Holly Golightly abbondava di stranezze apparentemente newyorchesi, ma in realtà debitrici di certi cascami della filosofia esistenzialista che dilagava a Parigi. Rotolando da livello a livello, dallo studio di Sartre alle copie del Café de Flore, l’esisten zia - lismo...
Margherita di Savoia è la località che, mezzo secolo fa, i miei abbandonarono definitivamente per trasferirsi a Milano con un biglietto di sola andata. Io stesso non ci sono stato che tre volte in tutta la mia esistenza, due delle quali al di sotto dell’età cosciente. La cittadina pugliese era...
Nel giorno della scomparsa dello scrittore portoghese José Saramago tutti hanno usato lo stesso aggettivo: scomodo. Ci sono scrittori da nulla che godono nell’autodefinirsi scomodi, al punto da aver svalutato la qualità di quell’aggettivo. Saramago era molto più che scomodo:...
Mai troppo ricco, mai troppo povero. Il frequentatore medio del cinema ha la sua forza proprio nella medietà. Per i produttori è il corrispettivo marketing di Enrico Bottini, il protagonista di Cuore, anch’egli espressione di mediocrità, scelto da De Amicis forse proprio perché il...
Decine e decine di mail fuffa ogni giorno. Non solo quelle che vogliono vendere orologi falsi e stimolatori sessuali. Ora sono sempre di più le campagne moralizzanti su temi sociali ed ecologici che vorrebbero sollevare l’indignazione. Va molto di moda l’indignazione. Soprattutto se espressa...