Tommaso Labranca
In lontane mattine nebbiose e fredde, nugoli di ragazze del popolo, strette in miseri cappottini, arrivavano in tram all’opificio, indossavano grembiuli neri e, cicalando di amori e balere, iniziavano a trasformare le materie prime (oro, tessuto, pietre semipreziose) in oggetti di artigianato...
A sei anni la pubblicità ti dipinge come un coscienzioso ecologista, attento a quello che respiri, esigente verso la salubrità di ciò che mangi, nemico di automobili fumose e riconoscente verso quegli adulti che hanno costruito un motore (pare) poco inquinante per rispettare il mondo in cui tu...
Ogni tre mesi ho una piccola gioia. Succede quando esce il nuovo numero di “Intelligent Life”, rivista trimestrale di “The Economist”. Mi sembra di tornare al 1983, quando tutti i mesi attendevo l’uscita di “The Face”. Andavo a cercarla in remote edicole per immergermi in pagine che non...
La prima volpe lo è di fatto e si chiama Michele Guardì. Da decenni questo signore ha messo radici su Raidue. Si succedono i governi e i direttori di rete. Dal ribollente Freccero allo spaesato (e dannoso) Ferrario al trattenuto Marano. Nessuno ha mai osato cambiare la sua brutta televisione....
Alle medie avevo una materia che forse oggi non c’è più: epica. Le si dedicava un’ora alla settimana, leggendo una spessa crestomazia che andava dai poemi omerici al Cid Campeador, dall’Eneide alla Commedia fino alle saghe germaniche in cui imparai cosa fosse l’...
Come potrei non parlare di Sanremo? Una manifestazione così importante che nel 1956 Marcel Bezençon, direttore della Radio Svizzera, ne ideò una versione internazionale. Tante canzoni in gara, ognuna in rappresentanza di un Paese dell'Europa occidentale. Nacque così quello che in Italia si...
Fuck. È l’ultima parola dell’ultima scena dell’ultimo film di Stanely Kubrick, Eyes Wide Shut. Siamo per strada e Nicole Kidman guarda il marito e gli dice che resta solo una cosa da fare. «Che cosa?» risponde Tom Cruise, fedele al ruolo di bietolone che ha avuto per tutto il...
Le vecchie non sono solo le signore che hanno superato i settant’anni. La vecchia è un luogo dell’anima. È un qualunque individuo razzista e ottuso, convinto di essere vittima di un sistema balordo. La vecchia non agisce mai. Attende che siano lo Stato, la scuola, la famiglia, il...
Alla fine di un giornale RadioRai delle 19 di domenica 25 gennaio 2009 ecco la notizia-bomba: «Stasera sarà ospite di Che tempo che fa Carla Bruni. Nel corso dell’intervista la first lady francese ha detto che l’elezione di Obama è un fatto storico». Resto sconvolto: una affermazione...
Alle due di notte W. si girava ancora insonne nel letto. La moglie, non potendone più, accese la lampada etnica sul comodino etnico e disse: «Ma cos’hai?» - «Devo aver mangiato troppo. Anche tu... ti metti a fare lo mbouwa wa kawi a cena!». E lei, meravigliata: «Ma ti piace così tanto...
Tutto ciò che circonda il film La dolce vita è segnato dalla banalità sublime. Banale è un termine che non sempre possiede accezioni negative. Quando viene portata all’estremo, la banalità coincide con il simbolo e si qualifica con il sublime. La dolce vita è un mare di dolce...
C’è chi colleziona katana appartenute a Mishima, chi chewing gum usati di Britney Spears. Io colleziono mostri. Seguo tutte le prime puntate del Grande Fratello e aggiungo nuovi personaggi al mio catalogo di maschere. Il problema è che i doppioni si sprecano, le figurine nuove si...
Da vecchio fan degli Asburgo, anche quest’anno ho sofferto perché il nostro ente radiotelevisivo nazionale ci ha relegati nello Strapaese. La nostra amata Rai, quella che secondo l’Alighieri, coinvolto suo malgrado in uno spot radiofonico patetico, ci costa solo 30 centesimi al giorno. Trenta...
Avessi tempo, mi dedicherei a un pamphlet dal titolo Fenomenologia di Gerry Scotti. Senza i toni snob che tanti anni fa Umberto Eco riversò nella sua celebre Fenomenologia di Mike Bongiorno. Il mio sarebbe un lavoro agiografico e ammirativo, con punte di invidia. Mi porrei a...
Nelle quattro note che aprono la Quinta di Beethoven si sente il Prometeo romantico e vedi i capelli di von Karajan che svolazzano e finiscono nella tazza di tè deteinato. La sigla di Radio Londra è cupa come un coprifuoco. L’incipit di (I Can’t Get No) Satisfaction odora di...
Sono tre le superfici che confondono i ruoli. Lo specchio, il piano costituito dalle sbarre di una gabbia e lo schermo televisivo. Di fronte a tutte e tre si ha una riflessione del proprio pensiero. La scimmia crede che siamo noi a essere in gabbia. La nostra immagine allo specchio prova...
Chi visita certe chiese riceve in cambio un buon numero di indulgenze. Una bella idea di marketing cui dovrebbero ispirarsi per il cd di Giusy Ferreri: più lo si ascolta, più si guadagnano Punti Fragola. Se non avete capito questo incipit è colpa dei comunisti. Sono proprio questi, attraverso...
È il primo di dicembre. Anni fa in questo giorno mi sarei alzato con entusiasmo perché potevo aprire la prima casellina del nuovo Calendario dell’Avvento. Iniziava quella sofferta marcia forzata verso Natale fatta di figurine nascoste dietro le finestrelle cosparse della micidiale porporina che...
Domenica pomeriggio. Non la vorrete sprecare di fronte agli orrori televisivi, alle rovine di quelli che furono i temibili imperi della cordialità (la Domenica In... di Corrado) e della furfanteria (L’Altra Domenica di Renzo Arbore). Uscite. Ci sono così tante cose da fare...
I tg mi disgustano. Tutti. Anche il tanto celebrato tg di La7, che forse è il più spocchioso e insostenibile. Quando lo leggeva quella giornalista francese, simpatica come una notte al pronto soccorso, veniva voglia di salire sul tetto e strappare l’antenna a mani nude. Odio i tg perché voglio...
Obama è nero. Anche se a prima vista non sembra poi tanto. Ho spesso pensato a un afro-americano alla Casa Bianca. Detesto l’espressione afro-americano, ma la uso per non emulare le battute di Bruno “Bagaglino” Vespa. Mi vedevo un sosia di Martin Luther King o di Angela Davis che oltre a essere...
Visualizzate una gondola e pensate a una musica. Al novanta per cento avrete pensato a Rondò Veneziano. Però, prima del 1981, la stessa gondola vi avrebbe fatto riecheggiare in mente la Biondina in gondoleta. Cos’è successo? Nulla di grave: dopo il 1981 siete diventati vittime...
Ero sulla torre Mediaset di Cologno Monzese, armato di una pesante chiave inglese Hazet 36, e cercavo di boicottare l’antenna che invia il segnale di tutti i programmi con Barbara d’Urso. Stavo per assestare il primo colpo demolitore, quando ho sentito un flebile lamento. Nascosta dietro l’...
Veronica Uno. Tra le cose più brutte che mi siano capitate in vita mia ricordo: pneumatico bucato mentre ero in ritardo, pioveva e indossavo una camicia bianca. Notte al pronto soccorso con banconota da dieci euro e macchinetta di surrogato al caffè che non dava resto....
Accendere la televisione oggi è come recarsi in un centro diagnostico. Non c’è canale in cui non ci si imbatta in un camice bianco o in uno stetoscopio, al punto che molti non sanno più se devono pagare il canone o il ticket. La cosa è di buon auspicio poiché non è la televisione che imita la...
Le due cose più ardue da pubblicizzare in televisione sono la carta igienica e il profumo. Pubblicizzare la carta igienica è forse più difficile perché non si può ricorrere a testimonial umani. Eppure sono sicuro che arriveremo presto anche a qualche vip: in fondo già oggi Alessia Marcuzzi è la...
Durante la telepromozione immobiliare, quando il livello di attenzione si spegne come un fuoco d’artificio difettoso che non traccia alcuna scia in cielo, mi trovo a meditare sul senso della modernità. Lunedì sera: siedo sul divano damascato nero, con un computer bianco sulle ginocchia e un...