Tommaso Labranca
Per Gillo Dorfles il fuori serie nel design non è qualcosa che si differenzia dallo stile corrente, al contrario è una esaltazione di quanto è normalmente di moda, nobilitato da finiture e dettagli più preziosi, e che nasce alla fine del periodo di maggiore voga di un oggetto. Partendo...
Viene il giorno, non più di una volta per anno, in cui ci si stanca di essere sempre soli, di parlare con lo spremiagrumi, di telefonare ai servizi preregistrati del proprio operatore telefonico per sentire una voce umana. Allora si decide di organizzare un evento. Una cena sarebbe troppo...
Guerra, sola igiene del mondo. Affermazione cinica, ma perfetta all’interno del gioco futurista. La guerra è un azzeramento di generazioni, abitudini, stili e oggetti. Tutto ciò che c’era prima della guerra diventa espressione del fastidio provocato dalle cose vecchie. Solo tardi...
Siedono al tavolo accanto al mio. Lei è del genere «voi mi vedete grassa, ma io mi sento anoressica, per cui indosso corte magliette aderenti e lascio sblusare la pancia oltre la vita bassa come edera dai balconi». Lui ha capelli unti e lisciati a piastra, metà emo metà Totti, un naso sotto cui...
I film non sono fatti solo di personaggi e di storie, di città e grandi spazi. Questi sono tutti elementi che creano l’illusione e aumentano la distanza con lo spettatore. Rendono impossibile, per chi guarda, l’immedesi mazione diretta. Una ambientazione storica ricostruita, gli scenari creati...
Non mi metterò a riassumervi tutto quanto sta accadendo nel mondo dell’informazione in questi giorni. Non serve, sapete già tutto e in fondo si tratta di una legge che non può interessare l’ambito di Film Tv. Magari un giorno i vari governi che si succederanno imporranno di parlare solo di film...
Eccomi di ritorno dal Salone del Libro di Torino. Come con Sanremo, che ogni anno mi riprometto di ignorare, vivendo sintonizzato sulla radio del Madagascar, e invece ogni anno non ne perdo una serata, magari con la sola esclusione di quella delle Nuove Proposte. Ogni anno mi dico: «Niente...
La notizia non è che i britannici hanno votato. E nemmeno che non sono riusciti ad assegnare la maggioranza a nessuno dei tre contendenti principali, riattuando dopo decenni il cosiddetto hung parliament, termine e concetto che i nostri osservatori politici non vedono l’ora di...
Mi chiamo Dory. Non vi dico la mia età. C’è chi dice che ho più di cento anni. Sarà, ma non me li sento. Anche perché oggi sono molto diversa da com’ero un tempo. Professione? Dai, non serve dirlo. Quella. Ti basta sapere che con me puoi fare tutto ciò che non hai il coraggio di chiedere a tua...
La televisione è una mitopoiesi, una mitologia artificiale, ma affascinante. Più la televisione delle origini che quella odierna, quella che nasce con il grande demiurgo Enzo Trapani. Oggi la potenza del mito è meno affascinante perché conosciamo il momento in cui lo sconosciuto varca il...
Anno finora inutile, il 2010. Ci ha regalato una Pasqua precoce, un 25 Aprile caduto di domenica e un Primo Maggio coinciso con il sabato. Musi lunghi negli uffici, ma soprattutto nelle redazioni dei Tg che non hanno potuto rimandare in onda i filmati del 2003 con i classici del cialtronismo: i...
Tutto ebbe inizio con l’arresto di tre operatori italiani attivi in Afghanistan per Emergency, accusati di complotto ai danni di un governatore locale. Prima ancora di sapere come stavano effettivamente le cose, i più attivi tra coloro che fanno parte del cosiddetto Popolo di Facebook (...
La televisione è una scatola. E questa scatola si è ulteriormente svuotata il 15 aprile 2010, con la scomparsa di Raimondo Vianello. Un evento luttuoso, che lui avrebbe sicuramente affontato con quello humor nero che me lo faceva preferire. Gli altri comici della grande televisione storica mi...
Faccio i miei auguri al Grattacielo Pirelli che compie cinquant’anni. Ma torniamo indietro solo di un lustro. Sarà stato il 2005 e Milano provò a organizzare la manifestazione più inutile che mente umana abbia mai concepito: la Notte Bianca. Migliaia e migliaia di poveracci si riversarono per...
Sto per scrivere una breve espressione che farà scandalizzare qualcuno più di una bestemmia pronunciata all’improvviso in televisione: viva l’Italia. È una frase retorica. Sa di noiose cerimonie con il sindaco in fascia. Di vecchie maestre che narrano l’episodio dei fratelli Bandiera. Per...
Ci sono cose che mi piacciono, per esempio il miele. Cose che mi lasciano indifferente, per esempio i prodotti di tecnologia spicciola in offerta al Lidl. E cose che detesto. Il calcio. Io vorrei avere un sereno distacco zen ogni volta che in video appare Giacomo Crosa, ma proprio non ci riesco...
Il cruscotto dell’auto mi comunica che è sabato come se già il silenzio del telefono non me lo ricordasse continuamente. Sono le ventuno e ci sono undici gradi. Sono appena uscito dalla lavanderia automatica con un carico di biancheria e ora torno a casa mentre il mondo si appresta a uscire per...
Filippo stende la mappa della città, guarda sconsolato quel cimitero di croci tracciate con il pennarello nero. Poi, con calma, segna un’altra X quasi ai bordi della carta, in piena periferia. Ecco un’altra edicola in cui non potrà più tornare perché ha appena litigato con la proprietaria....
Gentili abitanti di Londra. Vi scrivo per chiedervi umilmente scusa se da ormai parecchi anni la vostra città è invasa da troppi miei connazionali. Vi sarete certamente accorti di loro: urlano, si comportano male, parlano un inglese inferiore al pidgin (anche se, quando tornano qui, si credono...
A Sarajevo, il 28 giugno del 1914, tale Gavrilo Princip uccise a colpi di pistola l’Arciduca austroungarico Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia. Un fatto tragico che fu scintilla della Prima guerra mondiale. Altri tempi. Oggi il mondo crede a quello che dicono i filosofi: viviamo anni...
Se il Frecciarossa procede a 250 km/h, pieno di persone che riassumono, urlando ai cellulari, i fallimenti di una giornata tra ministeri romani (come Mastroianni, da telefono fisso, nell’ultimo episodio di Ieri, oggi, domani), se intorno rimbalzano le suonerie più stupide che producono...
Grazie Simone Cristicchi. Grazie perché pare che, offesa dalla tua canzone, la première dame Carlà Brunì abbia rinunciato a fare l’ospite a Sanremo. Grazie perché ci hai evitato l’ennesimo cartonato messo su un palco già troppo pieno di manichini senza anima e senza musica. L’ennesima...
Se solo in questi giorni non avessi la pressione bassa e quindi non fossi bradipizzato, farei circolare una petizione per rimandare i Savoia in esilio, definitivamente. E se cercassero di tornare indietro, proporrei di cannoneggiare il loro fuoristrada. Il vero problema sarebbe: in quale...
L’attività della Triennale è la risposta diretta a chi critica la vita culturale di Milano definendola insoddisfacente. Gli organizzatori ci presentano in sequenza esposizioni importanti a distanza ravvicinata. In meno di un anno: Burri, Gehry e ora Lichtenstein, di cui sono esposte opere che...
Vaghe stelle del format, io non credea/Trovarvi qui, in questo agosto oscuro/A ritemprarvi dal lavoro duro/In questo bar e non su spiaggia egea. L’ottuso muscolato si sfacchina/D’in tra la folla per aprire un varco/Ad Amadeus che con una velina/Vuol fare l’happy hour dentro il parco. Chi...
Jerome David Salinger è morto all’età di 91 anni, dopo una vita passata a sfuggire la fama che gli aveva procurato il suo unico romanzo, Il giovane Holden, scritto nel 1951. Salinger ha vissuto per decenni isolato dal mondo, senza più pubblicare, simile a un altro fantasma del mondo...
Mercoledì 27 gennaio 2010, il mondo celebrava la Giornata della Memoria. Non apprezzo le iniziative che relegano in un giorno all’anno l’attenzione su un fatto, un caso, un pericolo. Ho già espresso il mio disprezzo per chi si ricorda dell’Aids solo l’1 dicembre 2009 e per tutte le feste della...
Sono state cinque ore di assoluta delizia quelle che ho vissuto qualche notte fa guardandomi senza sosta i due dvd della Yamato Video con l’intero sceneggiato francese Belfagor. Un culto e allo stesso tempo un incubo per gli over trentacinque. A dire il vero era la prima volta che lo...
Frase ormai scontata che si sente pronunciare troppo: la tecnologia ci ha cambiato la vita. Frase altrettanto scontata che non si sente pronunciare abbastanza: la tecnologia ci ha cambiato il cinema. Non intendo quegli effetti cinematografici ormai così invadenti che viene voglia di...
Non vi sarete scandalizzati? È una parola che sentirete, e pronuncerete, chissà quante volte in un giorno. Certo, leggerla nello spazio del titolo magari può sorprendere. Vi sorprenderebbe ancora di più se sapeste che è un termine che non uso mai, non per stupida pruderie, ma perché possiedo un...