Andrea Bellavita
francophile, franc bourgeois e francamente non serio (e me ne infischio), dopo una (tarda) giovinezza dedicata allo studio più alto e rigoroso, mi converto in maturità al pop più sfrenato, oscenamente pop, porno pop. ne scrivo (a tratti) su FilmTv, Segnocinema, Doppiozero, L’Officiel. lo insegno all’università. principalmente lo guardo (cinema e tv), lo leggo (comics, ma non graphic novel), lo ascolto. non lo gioco: non ho tempo.
Se c’è una cosa che mi affascina è lo straordinario sperpero di denaro privato. In un sistema che ha messo in crisi le più elementari regole del mercato audiovisivo (Amazon e Netflix producono in perdita, correndo sul crinale tra ridefinizione del medium e flop), si può finalmente tornare a...
C’è stato un momento in cui la parola televisiva è stata una parola piena (uso e abuso spesso questo termine, che continua a sembrarmi uno dei più utili per capire la contemporaneità). Non serve andare a Non è mai troppo tardi (per quanto espressione di una missione, e di una...
La cronaca: nella prima puntata di Realiti (meta-reality-talk-show condotto da Enrico Lucci in cui concorrono i fenomeni del web, in studio partecipano personaggi improbabili e controversi, e parlano tre saggi: Asia Argento, Luchè e Aurelio Picca), due...
Sabato 1° giugno 2019, al Madison Square Garden, Andy Ruiz Jr. (un orso messicano di 122 kg per 1,88 m) ha battuto il miglior peso massimo vivente, il semidio britannico Anthony Joshua, e ha unificato le corone WBA, IBF e WBO. Contro tutti i pronostici. È storia della boxe, ma...
Vincitore del premio principale alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes 2018, Climax è il penultimo lavoro di Gaspar Noé (nel frattempo, a Cannes 2019 ha portato il mediometraggio Lux Æterna, vedi recensione sul Film Tv n. 22/2019), che approda nelle sale italiane dal 13...
Dalla non voglia di parlare dell’affaire Prati (perché anche la mia coprofilia televisiva ha un limite, fidatevi) a finire per scriverne una terza volta. Ma d’altronde siamo qui, il discorso sociale si biforca (bivacca) tra Marck Caltagirone e Salvini-...
Abbiamo visto Too Old to Die Young di Nicolas Winding Refn a Cannes. Abbiamo visto il quarto e il quinto episodio su dieci: come dire che è tutto cinema, che non è solo la vacanza fuori dall’oggetto-film di un Autore, ma una lunga esperienza di più di...
Poco da fare: Massimo Giletti ha riscritto il genere. Mentre Rete 4 si affanna a trovare qualcosa dopo Del Debbio e Rai2 si fa chiudere Povera patria (va bene la censura, ma pure gli ascolti: free Freccero e allora «free anche a mio cugggino»), il suo...
LE INTERVISTE SCOMODE
Lo ricordiamo per la lunga conversazione con Salvo Riina (aprile 2016), figlio del boss mafioso Totò, che dichiarava amore e rispetto per il padre: incazzature bipartisan, Campo Dall’Orto in audizione della Commissione parlamentare che rimpiange i...
Mi ero riproposto di non parlare dell’affaire Prati-Caltagirone (anche per non turbare il nostro direttore), ma alla fine ho ceduto: il modo migliore per rendere onore al titolo della rubrica è ricostruire fenomeni con diritto di cittadinanza in un episodio del Maestro Charlie Brooker...
Molto liberamente ispirato al romanzo Il profumo di Patrick Süskind: anche qui c’è l’ossessione di appropriarsi dell’essenza olfattiva dei corpi (sempre tramite immersione nel grasso) e un profumiere di rara eccellenza. Ma a indagare su un (magnifico) cadavere femminile privato dei...
I cortocircuiti tra politica e giornalismo ci sono sempre stati, e sono ancora più elettrici tra politica e televisione: per rimanere al salotto di cui ci occupiamo, Lilli Gruber è stata eurodeputata per l’Ulivo, Corrado Augias (ospite ricorrente) è stato eurodeputato del PDS,...
Ormai pochi oggetti televisivi riescono a movimentare la scena come i talent show, musicali naturalmente: per un The Voice che parte c’è un nuovo X Factor che si rimette produttivamente in moto, e una girandola, una farandola, di corsi e...
L’intervista di Alessandro Cattelan a Jimmy Fallon, in onda nella prima puntata della nuova stagione di E poi c’è Cattelan, è la perfetta quadratura del cerchio. Cattelan non ha mai fatto mistero di ispirarsi al più straordinario...
A fare tv comincia tu. Il commento non è troppo originale: ne ha già scritto benissimo il solito Dipollina (e pure subito, ma su questo ho già fatto istanza al direttorissimo Sangiorgio per passare al quotidiano). Tra l’altro (e tra di noi): sì, esiste anche una critica da quotidiano che non fa...
La prima mezz’ora racconta la tenacia con cui, alla fine degli anni 70, le famiglie discendenti dei nativi Wayuu, nel nord della Colombia, difendono le proprie tradizioni e i propri miti ancestrali, in una sorta di ostinata resistenza alla modernità. Assistiamo alla cerimonia di passaggio all’...
Modello semplice: mistero efferato in villaggio della provincia profonda, che intorno all’inchiesta rivela il marcio. Poliziotto pieno di rimorsi e rimossi, farmaco-dipendente, in terapia psicologica (sul progressivo svelamento di questo punto si rafforza il macro plot della prima stagione, ma...
In questi mesi di smottamenti (tenendo il fiato nel timore di uno spoils system che potrebbe arrivare prima del previsto), in Rai si fa campagna acquisti per nuovi volti in grado di svecchiare le conduzioni dell’approfondimento informativo. Il Ronaldo in campo è Massimo Giletti...
Cosa rimane della bellezza di Il nome della rosa quando appassisce? Solo una parola, il titolo, che dal libro al film alla serie è sempre lo stesso. Partiamo dalla reazione del pubblico: in quattro serate, la fiction kolossal-letteraria-storica di Rai1 è passata dal 27,38% di share...
Il sonno degli spettatori (e magari, chissà, degli occhiuti strateghi…) genera piccoli capolavori. Ben dopo la mezzanotte, quando il pubblico già dorme, su Rai3, si apre il caravanserraglio di Photoshow: late night/talk show, luogo di cazzeggio amabile degli ospiti, di...
Tecnicamente il sovranismo, o sovranità di un popolo (il proprio), indica l’atteggiamento di difesa (meglio: di riconquista, perché la modalità è sempre polemica) della sovranità nazionale rispetto ai sistemi di gestione e organizzazione internazionali o sovrannazionali, e in...
Fatto n. 1: se avete figli/e adolescenti, forse avete sentito in casa un tonante «Marilùùùùùùù» (anche se non avete una progenie così nominata), oppure uno «stonnnervosa!», che denuncia una schiatta romanesca mai sperimentata in famiglia. Marilù e la sorella gemella ...
Nelle prime stagioni di Gomorra era uno dei personaggi principali: soprannominato “l’immortale”, ha finito inevitabilmente per essere ucciso. Ma c’è vita oltre la morte di Ciro? «Tra poco uscirà Drive Me Home, con Vinicio Marchioni, in cui sono un camionista...
Mi accorgo di quanto sia difficile parlare di Live Non è la D’Urso senza ricorrere all’ironia (al minuto uno: smarmellatissima sembra la Tatangelo). Un gesto di sconfitta, perché serve solo a eludere la complessità del fenomeno (avvertenza: il pezzo ridurrà al minimo l...
Qualunque adattamento di Il nome della rosa (il romanzo) è destinato a pagare il confronto con l’originale, ma la traduzione seriale esalta tutta la grandezza dell’intuizione di Umberto Eco: in un metatesto fondato sulla stratificazione delle enciclopedie (storica,...
Cosa resterà di questa nuova Rete 4? Intanto il plauso per averci messo le mani: ci vuole un bel coraggio, e anche un po’ di visione, a investire su un progetto editoriale per il canale più piccolo (e vecchio) del gruppo. Ci sarebbe bisogno di un analogo sforzo per ridisegnare...
Impossibile pensarlo al di fuori di un percorso di autocelebrazione antagonista del suo ingegnere/architetto, Lars von Trier: un libretto rosso di tutto quello che ha fatto e che, per sempre, darà fastidio al pubblico e alla critica. Von Trier persona non grata a Cannes per le sparate...
Bisogna tenere sotto controllo la temperatura dei nostri talent e dei nostri reality che, al di là di ogni snobismo, descrivono lo stato di salute della tv, e il collocamento del mercato nazionale all’interno dei flussi internazionali. Con un L’isola dei famosi in caduta libera, e le...
Mi piace assistere a tutti i nuovi progetti di Alberto D’Onofrio, il nostro Wiseman televisivo del trash, un Ulrich Seidl meno incazzato e più distaccato, e pop. Regolarmente ci regala, nella forma del doc light da seconda serata, qualche spaccato di vita sociale urticante: le...
Sono due le sequenze di «bloccaggio simbolico», come diceva Bellour (un punto che dispiega il progetto del film), di questo Sanremo: la Raffaele che fa da badante alla Vanoni e la fa incontrare con Patty Pravo (con il badante Briga) e Rovazzi che non riesce a far...