Matteo Marelli
Nota biografica in forma di plagio (Io copio talmente tanto che neppure più me ne accorgo):
pensierino della sera:
«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»
buon proposito del mattino:
«Il critico se vuole uscire dalla marginalità deve inventarsi nuovi modi di scrivere, parlare, far passare il cinema, il pensiero che il cinema mette ancora in forma»
La Rai, a dispetto delle apparenze, sta vivendo stagioni di rinnovamento. Poco più di un anno fa Francesco Di Pace (vedi Film Tv n. 36/2022), allora a capo della Direzione cinema e serie tv, ci parlò della nuova organizzazione dell’offerta cinematografica. Ora, a conferma di quanto detto, è...
Un uomo in fuga dalla disperazione dopo aver perso le persone a lui più care prova a vivere sempre più ai margini del cosiddetto contemporaneo, nascondendosi nella terra sicura dei ricordi. Invecchiando, saranno i personaggi che vivono nella sua immaginazione a ricondurlo al mondo reale. «...
Spesso si pensa il teatro come luogo della pura apparenza, dell’immagine in quanto finzione che rimanda all’altro da sé, vale a dire alla realtà che può essere interrogata, svelata, critica, ma sempre solo rappresentata, di secondo grado e perciò destinata a rimanere invisibile. C’è chi però...
Forse è stato meglio così, che la più volte annunciata Fiesta, la serata-evento promessa dalla Rai, ancora non si sia vista. A Raffaella Carrà non serve uno show in memoriam. «Tanto», per citare la diretta interessata, «ci sono infiniti modi per essere eterni...
L’attore. Il ruolo. L’atto. La scena del delitto. Sono soltanto alcuni dei termini che possiamo adoperare per descrivere quello che accade sia in ambito teatrale sia giudiziario. Un’ambiguità semantica che risale all’antichità greca, quando teatro e foro erano luoghi dell’agorà, il...
«Beati voi che siete tutti contenti quando potete mettere su un delitto la sua bella etichetta. Non potendo impedire che accadano certe cose, si trova pace fabbricando scaffali». 2 novembre 1975. All’alba, in un pratone dell’Idroscalo di Ostia, viene ritrovato un cadavere sfigurato, ha il cuore...
Una squadra di serie C prossima alla promozione. Un capitano («c’è solo un capitano»). Il sogno, in previsione del fine carriera, di aprire un ristorante che si tramuta in incubo a causa di un investimento sbagliato. È con questi ingredienti che Lorenzo Borghini ha realizzato il suo film d’...
Un’isola lontana da tutto, con delle proprie regole, altre, che non c’entrano con quelle del (con)vivere civile. Un’isola abitata da una novantina di uomini, un po’ pirati e un po’ bimbi sperduti, e una sola donna. Un’isola che non c’è, verrebbe da dire, eppure esiste: è a 34...
Il titolo di un saggio di Nadia Fantuzzi, Il paesaggio italiano della crisi nello sguardo del cinema, mette a fuoco una tendenza in atto, ormai da tempo, nella nostra cinematografia: raccontare l’inquietudine, lo smarrimento, il turbamento per il lavoro che non c’è, o meglio che non c’...
Prodotta da Publispei in collaborazione con RaiFiction, dal 6/10/2023 è disponibile su RaiPlay Eppure cadiamo felici la nuova serie, in otto episodi da 22 minuti ciascuno, diretta da Matteo Oleotto. Ne abbiamo parlato insieme al regista.
Eppure...
È possibile parlare dei giovani al di là degli stereotipi, delle frasi fatte e delle parole facili, provando a uscire dal seminato dei discorsi ammessi dai giornali e dalle televisioni? Lo abbiamo chiesto a Sibilla Barbieri che ha co-sceneggiato, insieme al figlio Vittorio...
«Figlio bello e sciagurato», «incorruttibile, perfino invulnerabile»; «era taciturno», «era incostante», «era distante», «era bello, e io nella sua bellezza ammiravo il carisma della predestinazione». Il sopravvissuto di Antonio Scurati è così che vede il suo studente Vitaliano,...
Per chi cerca il proprio posto al sole nel mondo della produzione culturale una delle professioni più ambite, oggi, è quella del curatore, del programmatore. Un ruolo fondamentale che può poi evolversi in quello del direttore artistico, la cui professionalità consiste nel saper visionare,...
Tempo fa Mario Perniola, adattando ai tempi l’assioma cartesiano, intitolava un articolo Sono visto dunque esisto. Il calembour ricorda un passaggio di Stan Brakhage (In difesa del cine-amatore) che citiamo a memoria: l’atto di vedere non può che compiersi con gli...
Diego Ribon ha una faccia scavata d’insidia - sarà che ha dato corpo alla feroce umanità “nordestina” raccontata da Alessandro Rossetto - quindi, anche in progetti più lievi, come Un mondo fantastico di Michele Rovini, conserva qualcosa che inquieta. Qui è Graziano, un rigattiere...
Capitò che un traduttore inglese trovando citato il suo nome in un libro di cui si stava occupando lo stravolse in Ennius Flaianus, credendolo uno scrittore latino. Tuttavia, dichiarò il diretto interessato in un’intervista del 1972 - contenuta nel doc Ennio Flaiano - Straniero in...
Per brevità e per pigrizia - in primis degli addetti ai lavori - il nome di Ennio Flaiano al cinema è solitamente associato a quello di Federico Fellini, accostamento sacrosanto tenendo conto dei capolavori firmati assieme, su tutti La dolce vita e 8 1/2, ma prima ci...
«È una gratificazione e una conferma per il gruppo. Il nostro è un film molto piccolo con alle spalle una produzione indipendentissima; c’è stato quindi bisogno di tanta convinzione da parte di tutti e tutti siamo voluti venire a Venezia a sostenere il progetto perché ciascuno lo considera...
Se non se ne fossero andati tutti troppo presto, Alex, Brenda e Kevin potrebbero essere i nipotini di Accattone, i figli di Cesare e Michela o di qualcun altro del gruppo di amici di Amore tossico, oppure i fratelli piccoli di Cesare e Vittorio di Non essere cattivo;...
«Non cerco il risultato. Non mi interessa. A me interessa la materia viva. Nel mio modo di lavorare non cerco la composizione. Mi interessi tu. Mi interessate voi. È sempre un incontro tra il personaggio e voi stessi. All’improvviso vi incontrate in un punto e si manifesterà la vita. Per noi è...
Un’innocua e oleografica rom com che non va più in là di dove va, con un filino di queerness, ma trattata in maniera pacifica, rassicurante e alla fine un po’ sedante. Se vogliamo il merito di In un paese che non esiste più di Aelrun Goette è quello di navigare a vista sull’...
«Finito il Marco Polo languivo a Roma nelle conversazioni quotidiane sulla disperante crisi del nostro cinema, una crisi che evidentemente è di idee, ma, nel confronto con altre cinematografie, costruite con altri mezzi capaci di una maggiore penetrazione, è anche una crisi di...
«K’varatskhelia sembra un personaggio di Dostoevskij: quel modo suo di rimanere quando ha mancato il gol... di sentirsi fallito, no? Bellissimo, cioè è struggente quasi... mi piace assaje K’varatskhelia. Il Napoli quando gioca, come gioca, è bello, è arioso, è lineare, è nobile... è armonico,...
La brevità è uno dei “miti” di oggi, soprattutto se posta in relazione al poco tempo a disposizione a fronte dell’ampiezza dell’offerta comunicativa: viviamo in un universo di segnali brevi, codici brevi o abbreviati, di comprensibilità immediata, relazioni brevi che si consumano nel momento in...
C’era una volta, ci fu davvero un cinema di pazienza e di attesa, in grado di mutare l’osservazione in esplorazione, di trasmettere, attraverso l’immobilità scultorea e solenne di quadri di sterminata ampiezza, la percezione della durata. Un cinema contemplativo, che i modi e le mode del...