Matteo Marelli
Nota biografica in forma di plagio (Io copio talmente tanto che neppure più me ne accorgo):
pensierino della sera:
«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»
buon proposito del mattino:
«Il critico se vuole uscire dalla marginalità deve inventarsi nuovi modi di scrivere, parlare, far passare il cinema, il pensiero che il cinema mette ancora in forma»
La lotta di un gruppo di agenti di Chicago che riesce a incriminare Al Capone. Marcello Walter Bruno distingue tra film opera e film operazione: nessun intento pregiudiziale, non si tratta di un giudizio di merito, ma di attestare un dato di fatto. Gli intoccabili...
Mike, Nick e Steven, operai in un’acciaieria della Pennsylvania, partono per il Vietnam dopo aver festeggiato il matrimonio di uno di loro. Catturati dai Vietcong subiscono una terribile prigionia. «Uccidere o morire in montagna o nel Vietnam è esattamente la stessa cosa, ma deve succedere...
«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Così prevede l’articolo 32 della nostra Costituzione. Ma forse sarebbe più giusto declinare il verbo al condizionale, perché, da quando la Banca...
«Partiamo sconfitti con Napoli, partiamo sconfitti con Eduardo, partiamo sconfitti con De Sica. Io l’ho detto subito: non dobbiamo guardare ad altri modelli di riferimento, ma fare la nostra cosa, perché se no ci fottono». Così Francesco Amato, regista di Filumena...
«Il luogo in cui il teatro è vero teatro non è quello scenico, ma quello verbale, e risiede in una specifica, buia e fulgida, qualità carnale e motoria della parola». Una parola-materia - «orrendamente (insopportabilmente) fisiologica» - capace «di far sì che la carne (o, se proprio si vuole,...
L’arcipelago delle terre emerse dal mare della melancolia continua a crescere restituendo sempre nuove rappresentazioni scandite dall’istanza della perdita, della separazione, della scissione. Quelle che patiamo quando Ivan, «quindici anni e nessuno scopo al mondo», lascia la sponda dell’...
João Pedro Rodrigues è un regista avventuroso; l’ha dimostrato subito con Il fantasma, uno «strano film poco simpatico», come scrisse su queste pagine Goffredo Fofi, che riconosceva in quell’esordio una «“diversità”, per una volta, davvero tale, esplicita nelle immagini e, nei...
In Vertical Features Remake di Peter Greenaway (dal 13/12/2022 su IWONDERFULL a € 7,99, e nell’abbonamento del Prime Video Channel) torna Tulse Luper, colui che dispose in un certo ordine per l’amico ornitologo, quando seppe che egli era malato, le 92...
A dispetto di una confezione wannabe stilosa e giovane (quand’è che Marco Ponti si libererà dalla “maledizione” di Santa Maradona?!?), che ritma serratamente un oggi tutto patinato e leccato, e quindi stucchevole, con registrazioni in bassa fedeltà del passato, c’è una storia...
Quantunque possa suonare abusatissima, la formula “festival-laboratorio” è ancora quella che meglio riesce a raccontare certi progetti che continuano a cercare/trovare spazi di programmazione per fare cose che non stanno dentro le scatole. Da un lato c’è chi produce scaffali, dall’altro chi,...
Il sonno (della ragione) - stando alla ben nota didascalia goyesca - genererà anche mostri; ma nel frattempo, senza farsi troppi scrupoli sugli esiti, perché non pensare di rinchiudere per sempre i secondi nell’abbraccio letargico di Morfeo? È questa l’idea fatale attraverso la quale, nel...
Orlando (Michele Placido) è il genius loci di un’Italia in dissolvenza, residuale, antica, sfuggita al moderno che convive con la minaccia della scomparsa. È una figura che avevamo già incontrato nel cinema di Daniele Vicari ai tempi di Il mio paese, quando il regista faceva...
Negli sprofondi della periferia palermitana, dove l’emarginazione è una condanna senza appello, la gente vive come animali in gabbia. Un padre solo cerca di campare il figlio tenendosi lontano dalle dinamiche rapaci della famigghia che qui massacra e comanda. Ma in questo sottomondo...
Les Indes galantes (Jean-Philippe Rameau, 1735) tra i capolavori dell’Illuminismo, è un’opera che contiene in sé già uno sguardo critico verso certi limiti prospettici di quel pensiero, come il considerare tutto ciò che non era Europa al pari della barbarie. A portare a combustione...
Roma. Anni 70. Strade, piazze, facce, voci, passi, corse, canti, politica. Le lotte di chi ancora sogna e vuole inventare ogni giorno una società e un futuro diversi. «Non riesco a immaginare un mondo senza forme di resistenza. Se tutti sono d’accordo… credo che il consenso stesso chieda di...
«Basterebbe che la bianca palpebra dello schermo potesse riflettere la luce che le è propria per far saltare l’universo». Le parole di Luis Buñuel suonano bene come presentazione di El (stesso titolo che l’anarco-surrealista diede al suo film del 1953), nuova creazione di Romeo...
«In un vallon fra due montagne istretto,/ove mirabilmente era ridutto/ciò che si perde o per nostro diffetto,/o per colpa di tempo o di Fortuna:/ciò che si perde qui, là si raguna». Così è la Luna agli occhi di Astolfo nelle pagine dell’Orlando furioso. Così appare l’ufficio degli...
«Collega, ma com’è l’inferno?». «Mah, guarda, te dirò. Non è male: è pieno di quarte stagioni». Questo botta e risposta tra il terzetto di sceneggiatori di Vita di Gesù, nella quarta stagione di Boris, ci fa intuire (altri segnali ce ne daranno poi conferma) che in realtà chi...
Stinto, smagrito, cinerino. Con l’occhio bovino e triste, lo spettro di Aldo Moro, da più di quarant’anni nel grande Archivio degli Assenti, ci guarda, curvo e silenzioso e affolla la nostra memoria di ricordi immaginari. Alcuni di noi li hanno resi più vividi e tangibili, come Marco...
«Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse la luce, sarebbe bellissimo». Così scriveva Aldo Moro prima di morire, nella sua ultima lettera, alla moglie Eleonora, la «dolcissima Noretta». Così Samuele Gottardello, altrimenti detto Blak Saagan, ha...
Sui tetti di Roma c’è una comunità a parte. Teco, giovane panettiere, ne va alla scoperta. In uno scenario intasato di Gomorre e Suburre, tra “degrado morale”, coppie borghesi in crisi, e lavori di denuncia («L’arte non deve essere etica», tuona Antonio Rezza, «L’impegno civile nell’arte è...
«Ah l’odio!, come si può odiare e poi pretendere di non essere romantici». Lo scrive Vitaliano Trevisan - scomparso ormai quasi un anno fa - in una delle note di Black Tulips (Einaudi, pp. 232, € 17), opera postuma e interrotta di un autore «nato...
«Appese i corpi uno a uno dopo che l’asciugatrice meccanica ebbe finito di strizzarli. [...] “Cazzo, ma non mi sembra mica a posto, sembra che abbia in corpo ancora un po’ di sangue [...]. Mi raccomando, fai funzionare a modino quelle macchine asciugatrici, voglio che gli strizzi il fegato a...
«In principio era il verbo». La storia prende forma per opera della parola creatrice. A raccontare quella di Hamlet (riproposto nell'ottobre del 2022 al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano) è Orazio. Perché la storia non la scrive chi vince, ma chi resta: Orazio è il sopravvissuto,...
Su un set due donne, Béatrice Dalle e Charlotte Gainsbourg, regista e attrice, si confrontano sulla stregoneria. Dopo la pausa riprende l’ipnotica ed estrema lavorazione della scena. La fine è catastrofica. Scrive l’ultimo Artaud - in una prosa straziata da neologismi, allitterazioni,...
L'arrivo il 30 ottobre 2022, sul canale 37, di Warner Tv appare in controtendenza rispetto a una situazione che vede i colossi della distribuzione - Disney, Paramount - spostare le loro library dalla tv lineare alle proprie piattaforme streaming. Ne abbiamo parlato con...
«Quando non sai più dove sei, e ti senti perso, ripensi a chi è stato il primo a indicarti la strada. Nell’arte, nel cinema, è stato Gatti. Ci ha fatti uscire dal nostro torpore, ci ha proiettato nella poesia, alla ricerca dei segni dell’uomo, della sua indistruttibile speranza. Ci ha insegnato...
Per capire e predisporsi, sgombri da preconcetti, alla visione di Fuoricondotta di Fabio Martina, bisogna, forse, anticiparne l’intenzione, che è, innanzitutto, quella di essere un film-laboratorio, non tanto sui ragazzi e le ragazze della scuola media statale Ermanno Olmi,...
Lontana da me l’idea che un film debba conformarsi allo spirito dei tempi, ma aprire con un pianosequenza di più di un minuto e 30 sul profilo di un seno prominente e sballonzolante, oltre a dare la misura dello sguardo filmante, appare parecchio retrivo e un po’ deprimente. Del resto sono...