Matteo Marelli
Nota biografica in forma di plagio (Io copio talmente tanto che neppure più me ne accorgo):
pensierino della sera:
«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»
buon proposito del mattino:
«Il critico se vuole uscire dalla marginalità deve inventarsi nuovi modi di scrivere, parlare, far passare il cinema, il pensiero che il cinema mette ancora in forma»
Tra gli invitati alla villa dell’aristocratico Nikolai ci sono due donne e due uomini dell’alta società di fine Ottocento. Parlano e si sfidano in una sfibrante disputa così arguta da sfiorare il paradosso. Se volessimo trovare dei termini di confronto per questo film genialmente...
«Io sono la suprema infuocata energia». «Io, vita di fuoco, fiammeggio» «e riluco» «e ardo nel sole» (Libro delle opere divine). «It’s better to burn out than to fade away»,“è meglio bruciare che spegnersi lentamente” (lettera d’addio al mondo). Hildegard von Bingen. Kurt...
Andato in onda la notte del 28/9/2024 su Fuori orario, l’omaggio-retrospettiva Storie dell’occhio - Il cinema autarchico di Carlo Michele Schirinzi è ora disponibile su RaiPlay. Ne parliamo con il diretto interessato.
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«Sono limitato nell’intelligenza, altrimenti non sarei diventato un regista. Noi registi facciamo delle cose, ma una volta che le abbiamo fatte non ne siamo più responsabili, scompariamo. Il giorno della prima, dov’è il regista? Io vado al cinema». Parla sempre con ...
«Sono fedele/al piacere/che cerca di uccidermi». È così che si conclude Io sono un errore («Perché voglio essere un errore/Perché non sono un essere umano/Perché non appartengo a una razza/Perché sono un dio»), martellante, ossessivo testo-manifesto del 1988 in cui Jan Fabre...
Mamma Roma è una prostituta che decide di cambiare vita. Si riprende Ettore, il figlio affidato a una famiglia di provincia, e va ad abitare con lui in una borgata. Ma il ragazzo si mette nei guai e finisce in prigione. Inoltre il precedente pappone della donna non molla la presa. «Il mio...
“Cinéma & Cie - Film and Media Studies Journal”, vol. 24, n. 42, 2024, riviste.unimi.it
Che ruolo hanno le immagini nelle rivolte contemporanee? Se il cinema - in qualunque forma, dalla fiction al doc - arriva ontologicamente dopo e spesso...
Per Melanie McDonagh del “Daily Telegraph” «è anarchico e morale, infinitamente sovversivo, a volte feroce, socialmente acuto, essenziale quando deve esserlo, esuberante e sontuoso nei dettagli quando ne ha voglia. Può raccontare storie meravigliose, senza una sola parola». Secondo Ghislaine...
Vederti fu una rasoiata. In quella parabola oscura che è Il miracolo di Niccolò Ammaniti eri livido, bolso, dolente e colpevole; un prete-peccatore sperduto e precipitato nel nero, nella caligine, nel basso ribollente della sofferenza, ma in fondo ancora in cerca d’una sanguigna...
Conclusa la 77ª edizione del festival svizzero, torniamo a parlare della selezione di quest’anno: un commento a premi e vincitori, ma anche una panoramica sui titoli che abbiamo amato, tra drammi domestici e imminenti apocalissi.
Oggi, 3 settembre 2024, mentre questo numero esce in edicola, alla Mostra del Cinema di Venezia viene presentato ...
Dopo la presentazione il 3/9/2024 nelle Notti veneziane delle Giornate degli autori, Desert Suite, il nuovo film di un autore a noi caro, Fabrizio Ferraro, va in onda venerdì 6/9 in Fuori orario su...
«E disegna l’Appennino nel cielo l’ombra/di una esistenza più antica/è la vita della razza che fu; che resta». Quando ci si trova sul colmo della lunga spirale di pietra che contempla il paesaggio, ai piedi della vela che taglia l’orizzonte, viene quasi naturale intonare Il canto popolare...
1918. 1943. 1978. Zelinda. Assunta. Icaro. Tre epoche. Tre bambini contadini che vedono e ricordano il loro mondo, la loro civiltà che convive con la minaccia della distruzione e il bisogno di salvezza a esso congiunto. Tutto questo è al centro di Invelle...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Matteo Marelli
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2 agosto 1980. Alle 10.25 una bomba esplode nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Un buco nero inghiotte 85 morti e lascia al suolo oltre 200 feriti. È la sfinitezza della ripetizione (quella in cui, ogni volta, muore ignominiosamente la Repubblica: 1969,...
«Valendosi di un rigore strutturale preciso, coerente, quasi geometrico, Medeas oscilla tra il concreto e il metafisico. Dal punto di vista tecnico, con il direttore della fotografia abbiamo lavorato molto sulla profondità di campo, in modo da ottenere un intreccio continuo tra primi...
«Deve imparare bene questa città, fino in fondo, e anche contro la sua volontà/che cosa significa non essere iniziati ai misteri di Bacco». Dalle Baccanti di Euripide gli Anagoor espungono il testo, ma conservano l’enigma profondo degli abissi inquieti del dionisismo...
1- EUROPA >> ITALIA >> MILANO
PROLEGOMENI A UNA METAFISICA DELLA PERIFERIA di MATTEO MARELLI
«D’in su la vetta della Torre Branca/Passerei solitario questa estate/Spaziando il guardo oltre le...
«Ho avuto un’esperienza incredibile appena uscito dalla scuola d’arte. Ho conosciuto Nam June Paik, che ha preso questo mezzo per farne cose pazzesche. Eravamo in tre a collaborare con Nam June. Mi ha ispirato profondamente, mi ha lanciato nella mia carriera come fossi stato in uno di quei...
Il 9 luglio 2024 sono passati 20 anni dalla scomparsa di Carlo Di Palma. È grazie a lui che appena adolescente scopro la figura del direttore della fotografia. Erano gli anni della mia storia d’amore con Woody Allen (chiusa con l’ultimo film che realizzarono insieme, Harry...
Dopo aver trovato un enigmatico monolite nero, alcune scimmie dimostrano di possedere la scintilla dell’intelligenza. I primati la usano per cacciare e per uccidere i loro simili. Anno 2001: sulla luna viene rinvenuto un monolite identico a quello preistorico. Mentre la Discovery One viaggia...
L'undicenne Voula e il fratellino Alexandros di soli cinque anni lasciano la propria casa, situata in un quartiere popolare della città di Atene, per raggiungere il padre emigrato in Germania. L’assenza e la conseguente ricerca della figura paterna sono metafora di un Paese e di un tempo...