Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Morning Phase è il ritorno al futuro di Beck. Un salto indietro nel tempo per rigenerare la propria musica e ripartire, a sei anni dal dimenticabile Modern Guilt e dopo diversi progetti estemporanei più o meno riusciti (ma la traccia NYC: 73-78, nel lavoro collettivo...
Cileno, classe 1979, regista con all’attivo una proficua collaborazione con la sfera dell’indie americano che ruota attorno al Sundance, Sebastián Silva è un autore imprevedibile. Nel 2013 ha diretto due film originali e indefinibili, Crystal Fairy e Magic Magic, entrambi...
Il vincitore del Festival di Roma 2013 è un film sulla solitudine: la solitudine di un uomo di fronte alla fragilità delle proprie decisioni. È la storia di Branko, camionista sloveno che per mantenere la famiglia ha mollato l'insegnamento e che, separato dagli affetti e fiaccato dalla fatica,...
Presentato in concorso alla Berlinale 2010, Submarino ha consolidato la fama di Thomas Vinterberg come regista dei legami famigliari e della loro forza distruttiva. Diversamente dai celebri Festen (1998) e Il sospetto (2012), Submarino non scava in una...
Una stanza di motel, due amici, una vecchia storia del liceo, una ragazza amata da entrambi, l’estorsione di una confessione scomoda, il ricatto di una registrazione su nastro (il «tape» del titolo). Poi, a sorpresa o forse no, l’apparizione della ragazza in questione, l’imbarazzo iniziale, la...
Un’operazione impossibile, un caso di lesa maestà: il remake di Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu, uno dei più grandi film della storia del cinema, nel 50° anniversario della sua realizzazione. Autore del possibile, clamoroso affronto, Yôji Yamada (vedi focus), regista ottuagenario con...
Dopo Amore carne, Pippo Delbono torna a parlare di sé nella forma del diario-confessione. Sangue, presentato in concorso a Locarno, è il resoconto della morte nel 2011 di sua madre Margherita, dell'amicizia con Giovanni Senzani, leader storico delle BR ormai libero e da poco...
Quando Roberto Minervini non era ancora il migliore tra i giovani registi italiani, prima di Low Tide e Stop the Pounding Heart. The Passage è il suo lungometraggio d’esordio, e con i due titoli successivi forma una perfetta trilogia sul Texas, terra d’approdo dell’...
Presentato fuori concorso a Cannes, e poi al Torino Film Festival e a Filmmaker, Stop the Pounding Heart è il terzo lungometraggio di Roberto Minervini, marchigiano emigrato negli Stati Uniti e diventato in breve tempo, dopo il passaggio di Low Tide a Venezia lo scorso anno,...
Presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 70, Medeas è il lungometraggio d’esordio di Andrea Pallaoro, trentino emigrato giovanissimo negli Stati Uniti e mai più tornato. È un film americano nei colori alla Malick e nei paesaggi da western, ma europeo per i riferimenti alla...
Al centro di La moglie del poliziotto, vincitore del Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia 2013, c'è la violenza domestica, ci sono le percosse di un marito alla moglie e la coercizione psicologica di una bambina di quattro anni. Attraverso un tortuoso percorso di 59...
Cosa dire e scrivere ancora su 8 1/2 che non sia già stato detto e scritto, o che non sia addirittura già compreso nella pellicola, nel suo disordine assoluto e insieme così chiaro da diventare l’essenza stessa del felliniano e dell’onirico? 8 1/2 – forse già allora, nel 1963...
Probabilmente alla storia del cinema Paul Schrader passerà per le sceneggiature realizzate negli anni della New Hollywood. Per Sydney Pollack, ad esempio, nel 1974 firmò il suo primo script, Yakuza, e centrò subito uno dei più grandi noir del decennio; per Brian De Palma scrisse ...
Con La prima neve Andrea Segre prosegue l'idea di un cinema umanista, radicato in una provincia italiana quieta e dimenticata. Dopo Chioggia in Io sono Li, il suo sguardo da documentarista si posa sull'alta montagna del Trentino, a Pergine Valsugana, dove nei boschi giallastri...
Gloria è un esempio di cinema d'autore borghese e adulto che per diverse ragioni si può considerare in via d'estinzione. Perché Hollywood non lo produce quasi più, salvo casi di registi un po' furbetti e un po' ispirati (Jason Reitman); perché in Italia il suo ideale bacino di utenti...
Il Raccordo «circonda Roma come un anello di Saturno», dice una scritta all'inizio di Sacro GRA: è una striscia di asfalto, una parola nel notiziario stradale, un non-luogo, ovviamente, che nemmeno si vive ma di norma si attraversa in automobile. Ispirato da un'idea del compianto...
Regista attento alla forma, ai simboli, a una ricercatezza estetica spesso eccessiva, l’ungherese Benedek, o anche solo Bence Fliegauf ha il merito di non aver mai celato l’ambizione del suo cinema. In Dealer, sua opera seconda, l’intenzione è quella di raccontare attraverso la vita di...
Dopo anni di lavorazione, ritardi nella post-produzione e previsioni festivaliere smentite, a inizio 2013 Wong Kar-wai ha finalmente terminato The Grandmaster, il suo attesissimo film sulle arti marziali dedicato al maestro di kung fu Ip Man, scomparso a 75 anni nel 1972 e celebre...
Ci sono film che sono figli del loro tempo e altri che sono un passo avanti, proiettati verso un possibile futuro del cinema. Tabu di Miguel Gomes è entrambe le cose, e per questo può tranquillamente essere definito un capolavoro. Presentato alla Berlinale 2012, il terzo lungometraggio...
L'uscita di Foxfire. Ragazze cattive a un anno dalla presentazione a Toronto, dopo il mancato passaggio a Cannes e Venezia, la dice lunga sul suo destino. Atteso perché primo film di Laurent Cantet dopo la Palma d'oro per La classe. Entre les murs (2008) e perché sua prima...
La carriera da regista di James Franco è ancora tutta da raccontare. Icona del nuovo mainstream hollywoodiano, quando passa dietro la macchina da presa Franco sa mettersi in gioco in maniera sorprendente. Sospesi fra ambizione e ricerca identitaria (con l’elemento...
Fare di una lumaca una scheggia che viaggia a 226 miglia orarie è come fare di un topo uno chef sopraffino: un paradosso, un abbinamento assurdo che nelle pellicole d'animazione funziona benissimo. Di norma, a dire il vero, funziona nei film della Pixar (Ratatouille, per l'appunto) e...
Il bisogno di riscrivere la propria vita ed evadere da una prigione esistenziale è comune a tutti i film di Rian Johnson. Ne ha diretti tre, l’ultimo dei quali, Looper (2012), è quello in cui le immagini della ripetizione (del...
Terzo film di Carlos Reygadas, rimasto inedito dopo il passaggio a Cannes nel 2007, è forse l’opera migliore del regista messicano, la più trattenuta ed emozionante. Ambientato nel Chihuahua, regione del Messico settentrionale abitata da comunità mennonite di origine tedesca, ha per...
Un tappeto di rose allestito per commemorare Pina Bausch è la prima immagine di Amore carne, un viaggio intimo e insieme universale che Pippo Delbono dedica idealmente all'amica scomparsa nel 2009. Il suo film è un'elegia del corpo e della rabbia con cui l'attore e regista ligure,...
Per il suo primo film hollywoodiano Park Chan-wook ha fatto la cosa più difficile e insieme scontata. Da autore di un cinema claustrofobico, ossessivo, concentrato sulla vendetta, la crudeltà, la possessione dell'altro, non ha resistito al richiamo del modello primordiale e ha finito per...
Cinque componenti, due gemelli (i chitarristi Aaron e Bryce Dressner), due fratelli (il bassista Scott e il batterista Bryan Devendorf) e un cantante (Matt Berninger), che con la sua strepitosa voce baritonale potrebbe fare tutto da solo, ma senza la trama strumentale dei compagni non...
Nel villaggio costiero di Chesapeake Bay, Maryland, l'Independence Day si trasforma in tragedia a causa di un parassita mutante che prima stermina i pesci della baia e poi si intrufola nei corpi umani divorandoli dall'interno. Una strage avvenuta nel 2009, ma tenuta nascosta dalle autorità per...
Amat Escalante, messicano classe 1979, ha vinto con Heli il premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2013: per il pupillo del più noto connazionale Reygadas si tratta della definitiva consacrazione internazionale. I suoi film si muovono da sempre nel solco del tipico cinema da...
Si dice che al funerale di Lubitsch, il suo discepolo Billy Wilder, che come lui era originario della Galizia e aveva lasciato Berlino per Hollywood, abbia dichiarato sconsolato: «Niente più Lubitsch». E che, di rimando, l’altro esule europeo William Wyler abbia aggiunto: «È peggio di così....