Aldo Fittante
Nella rarefatta atmosfera australiana si consuma l’indagine del detective Leon Zat, che al posto di trovare i “colpevoli” inciampa nel suo passato, tenta di correre in avanti e invece è risucchiato indietro, là dove non vorrebbe tornare. Più che un’indagine poliziesca un affresco corale dove...
Dopo horror diretti, dichiarati ed esplosivi tipo Il demone sotto la pelle, Rabid e Brood, David Cronenberg entra nel cuore del suo cinema, anzi nel profondo delle carni, con un film implosivo, completamente concentrato sulle interiorità umane. Nessuna concessione al...
Da uno dei romanzi più belli e sottostimati del secolo scorso, vale a dire Quel pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda, Germi - con la complicità di Ennio De Concini e Alfredo Giannetti - realizza uno dei più bei polizieschi italiani di sempre (per lo stesso regista «il primo...
Forse il mondo del cinema non ha mai celebrato nella giusta misura l’immenso Gian Maria Volonté, scomparso il 6 dicembre 2004, certamente l’attore più istrionico e di talento che il cinema italiano abbia mai vantato nella sua storia. E tra i migliori film da lui interpretati c’è senza dubbio...
Dal primo regista americano della storia proveniente dalla critica militante, il primo film militante proveniente dall’immaginario perduto del cinema che fu. Non a caso in bianco e nero e non a caso interpretato da due giovanottoni (Timothy Bottoms e Jeff Bridges) che ai tempi affollarono non...
Doppio fin dal titolo originale (Body Double
, furbescamente ribattezzato con quel luci rosse che evoca scenari hard poi...
L’opera di commiato di François Truffaut, oltre a essere uno splendido omaggio in bianco e nero al noir, al giallo tradizionale e al cinema classico, è un documentario romantico che l’innamoratissimo autore dedica e costruisce sul corpo e sul volto della sua ultima moglie, Fanny Ardant. Bastano...
Matteo S. Chamey (un lettore che ci segue da anni: e per questo lo ringrazio infinitamente) si è incazzato dopo aver letto il mio Blade Runner nel n. 27/2011. Secondo lui i complimenti di “Libero” alla «Settima Arte di Film Tv» (così scrive) erano sinceri, così come «la sottolineatura a una...
Ogni tanto il cinema regala miracoli insperati. E così, un toscanaccio romano come Mario Monicelli riesce ad allestire la migliore forma di milanesità che si ricordi, con un perfetto romanzo popolare (appunto) ricamato nei versi - tra il dialetto e lo slang della vita di ringhiera - cuciti...
“Libero”, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, il 10 giugno 2011 scriveva: «Film Tv è un settimanale di cinema che non ci stanchiamo di consigliare a chi si occupa di Settima Arte. Perché è pieno di informazioni e di opinioni interessanti (cagate, magari, ma interessanti). Ma i facitori...
«L'attore è il corpo attraverso il quale passano le grandi storie del cervello e del cuore; e dell'idea. È corpo, va sottolineato: è un mestiere fisico». È Vittorio che si racconta, rubato ai palcoscenici, agli spettacoli, ai set, ai film, alle rivoluzionarie trasmissioni televisive di cui fu...
Non doveva girarlo Marco Bellocchio e non doveva risultare un pamphlet. Le cose andarono diversamente e l’intervento in extremis di Goffredo Fofi in sede di sceneggiatura non potè modificare la sostanza di un copione nato più per furori ideologici che per reali urgenze creative. Tuttavia,...
Per capire cosa è stato il 1968 (e non dimenticarselo) bisognerebbe - come minimo una volta l’anno - rivedere Il grande freddo di Lawrence Kasdan, solo in apparenza il funerale della Rivoluzione che fu (il film si apre sui polsi recisi e ricuciti del suicida Kevin Costner, il cui volto...
Allora. Pisapia e De Magistris sono i nuovi sindaci di Milano e Napoli. Gli italiani con quattro SÌ hanno detto NO! ad altre centrali nucleari, alle tariffe dell’acqua decise dai privati, alla pericolosa deriva dei Poteri Forti (altro che legittimo impedimento...) e Moggi è stato radiato. Cosa...
Mortacci, poveracci, e i cartoni (quelli in cui e con cui si riparano i clochard) si animano tra apparizioni celestiali, presenze fantasmatiche, morti di fame e morti di fama. Come Fiorello, che su grande schermo non era mai riuscito a (con)vincere e che qui, sfidando e confidando, dà il meglio...
Sembra un film di Claude Sautet (anche per il titolo che, una volta tanto, rispecchia fedelmente quello originale) e invece è opera di Pierre Granier-Deferre. D’altronde Sautet non si sarebbe trovato a suo agio nel 1936, tra diplomatici truffaldini, mogli annoiate, industriali di varia (e...
Scrivo queste righe venerdì 10 giugno 2011, senza sapere quindi i risultati del Referendum del 12 e del 13, con la speranza (in questo momento ancora vivissima) di essere riusciti a superare il quorum. Se così fosse, sarebbe un altro bel segnale. E un buon auspicio per l’estate che sta per...
Come si gira un film. Un film normale, finto come il cinema vero, ricostruito nei famosi studi “Victorine”, nei pressi di Nizza. I problemi di ogni giorno, l’attrice che non ricorda la parte, la star che arriva dagli Stati Uniti, il gatto che non vuol saperne del suo istruttore, l’assistente...
Il comunista e l’aristocratica, in mezzo al mare, in una deriva classista che, coraggiosamente (i tempi erano già simpaticamente “piombati”), prende in giro l’uno e l’altra. Lina Wertmüller all’apice della sua vena grottesca, dai sapori forti e dal sarcasmo feroce. Astutamente, si appoggia a...
Ogni giornale o rivista che si rispetti ha il diritto/dovere di schierarsi per qualcuno e qualcosa e ha il diritto/dovere di portare avanti qualche piccola grande “battaglia” o “campagna di stampa” che dir si voglia. Alcuni lettori, per esempio, ci rimproverano di dedicare troppo tempo e spazio...
Sette anni dopo Stasera ho vinto anch’io, Robert Wise gira un’altra ottima pellicola catalogabile nel sottogenere sportivo, biografia (romanzata) di Rocco Barbella, meglio conosciuto dagli appassionati di boxe col nome di Rocky Graziano, campione mondiale dei pesi medi. Nell’ideale (e...
Due atti, fluviale manifesto di immagini che non hanno voglia di chiudersi. La sfida più libera e romantica di Bertolucci resiste al tempo e invecchia come solo le opere d’arte d’altissimo livello. Lontano dalle critiche dogmatiche e massimaliste degli anni 70, il capolavoro del regista di ...
Una narrazione che ricorda il tipico passo del gambero, per un noir sui generis, di quelli che fanno la felicità dei cinefili festivalieri e dei cacciatori di cult. Un’opera al nero rielaborata dai fratelli Nolan (alla sceneggiatura e in cabina di regia) partendo da un racconto di Oliver Sachs...
Un colpo solo. Robert De Niro e il cervo da abbattere, ma secondo le “regole”. Un’etica che fa da paradigma a quella del cinema di Michael Cimino. Il cacciatore - all’epoca della sua uscita accusato di razzismo e boicottato al festival di Berlino dalla stampa, soprattutto cinese e...
Diciamo la verità: all’epoca della sua uscita Ginger e Fred non fu capito, o capito poco, o addirittura licenziato come un Fellini minore, stanco e ripetitivo, incapace di affondare i suoi proverbiali colpi surreali e i suoi sogni sognanti, alla stregua dei capolavori precedenti. E...
Un western, come si dice in questi casi, moderno. Ambientato in una piccola cittadina della Francia, chiusa nei propri preconcetti arcaici. Lo “straniero” che viene da chissà dove e viene accolto con sospetto. E un notabile del posto, ex professore in pensione che continua a insegnare...
Nozze reali, beatificazioni, eliminazioni di terroristi internazionali: l’immaginario globale si è arricchito, nei giorni scorsi, di scatti in movimento e frame rubati. Tutto in un weekend o poco più, consumando e bruciando ore e ore di notiziari e speciali, ore e ore di chiacchiericcio...
Uno stratosferico, astratto Giuseppe Battiston, obeso e senza barba, è un 40enne dall'aspetto trasandato che non segue i ragionamenti degli altri, fissandosi su dettagli insignificanti. Lo chiamano, ironicamente, "il professore", e vive tra umilianti espedienti in un appartamento di terz'ordine...
Se permettete, questa volta parliamo bene del cinema italiano. E non perché Che bella giornata ha incassato quasi 50 milioni di euro, Benvenuti al Sud 30 e le altre “neo” commedie all’italiana (da Qualunquemente a Nessuno mi può giudicare...) si sono...
Gli ottant’anni di Scola mettono il critico in una posizione scomodissima: come si fa parlare della grandezza di un autore quando questo autore, e la sua filmografia, appaiono come la radicale negazione di ogni retorica e solennità? È ciò che Scola detesta più di ogni altra cosa. Insomma, ci...
