Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
«Il mio amico Serge ha comprato un quadro. È una tela di circa un metro e sessanta per un metro e venti, dipinta di bianco. Il fondo è bianco, e strizzando gli occhi si possono intravedere delle sottili filettature diagonali, bianche». Sono parole di Marc, uno dei protagonisti di «Arte»...
«La pretesa disarmante della “grande opera” e la naïveté di credere che per raggiungerla basti la nobiltà dei riferimenti». Così i “Cahiers du Cinéma” stroncano Mes provinciales di Jean-Paul Civeyrac (autore “Positif”). Sorrido. Che pretesa di grandeur può nascondere...
«Non esistono altre prospettive sui fatti», dice Laurie Strode ai due giornalistuncoli che la pagano 3.000 dollari per un’intervista, 40 anni dopo i fatti dell’Halloween di Carpenter. Sono due inglesi, curano un podcast con cui ricostruiscono storie nere e riaprono...
«Intorno a me risplendono i bit. E i bit sono in me. I dati, il codice, le comunicazioni. Nei secoli dei secoli, amen». La preghiera la recita ruotando su se stesso, in quattro tempi, sostituendo ai punti cardinali il nome di profeti del computer (Turing, Von Neumann, Babbage e Lovelace: e così...
Un tedesco è in fuga, nella Francia occupata, in una Marsiglia che no, Christian Petzold non s’è preoccupato di ricostruire. Tutt’altro. Guardatela: la Francia di oggi, con una storia di ieri. È il cinema a lasciare che i tempi coesistano, che il passato si ricicli tragicamente nel presente, ed...
I tedeschi sono alle porte di Parigi. Tra una retata degli occupanti e l’altra Georg, rifugiato tedesco in Francia, entra in possesso dei documenti di uno scrittore suicida, Weidel, come lui Resistente. Tra i documenti le lettere della moglie, un manoscritto e una promessa di visto dell’...
Già consacrata dal Leone d’argento per l’esordio Donne senza uomini, la videoartista iraniana Shirin Neshat torna alla forma film. Lo fa prelevando da un’oscura anta della storia del cinema un abito odoroso di canfora, uno schema narrativo abusato, che decide di far risuonare nel...
Si chiamano ScreenLife movie. L’etichetta è di Timur Bekmambetov, autore di cinema ultrapop e meticcio, volgarmente infantile ma all’avanguardia tecnologica, produttore che sperimenta le possibilità spettacolari dell’oggi (Hardcore!, sci-fi girata a rotta di collo e spregio per il...
L’uscita in dvd di First Reformed di Paul Schrader e l’aggiornamento al cinema contemporaneo di un testo fondamentale come Trascendental Style in Film ci portano a discutere di un rapporto che oggi, probabilmente, anche solo a dirlo, farebbe sorridere la maggioranza: quello...
Un atto di fede
L’amore di Paul Schrader per Robert Bresson è noto. Il regista francese, assieme a Carl Theodor Dreyer e Yasujirô Ozu, è parte di una trinità cinematografica che ha permesso a Schrader di andare oltre le convenzioni del cinema statunitense. Educato nel...
È fortissimo il senso di Greengrass per gli eventi storici traumatici. È fortissima l’ambizione di fare film in cui il respiro da action cerchi un equilibrio con un posizionamento etico, con la necessità di fare memoria per la massa. Un tentativo di produrre spettacolo d’alto coinvolgimento...
Ana & Toma. Anatomia di un sentimento. Si sono amati? Certo. Ma di cos’era fatto quest’amore? Cosa li ha uniti? E cos’è stato a consumarli? All’opus n. 4 Netzer fa quello che - da quando Bergman se n’è andato - s’è permesso di fare solo Ozon in CinquePerDue: provare a...
«Wake up!», svegliatevi. L’urlo del dj che apre Fa’ la cosa giusta è da sempre il grido di battaglia di Spike Lee. Da quello che rimane forse il suo film migliore, uscito tra un coro di polemiche nel 1989, Lee è sempre stato il più stridente dei registi afroamericani...
Sssh. Un vecchio agente segreto (Carpentieri) rivela una storia segreta a una segretaria (Ramazzotti), perché lei ne faccia il soggetto di un film. Un film che, come sempre, lei scrive come ghost writer per uno sceneggiatore bollito (Gassmann). Tutta sua madre (Morante), che fa la...
Vivere (e sopravvivere) a Piazza Vittorio, Roma, cuore multiculturale nel centro della Capitale, laboratorio meltin’ pot. Abel Ferrara, troupe leggerissima, raccoglie immagini e interviste di gente del luogo (anche Matteo Garrone e Willem Dafoe), entra in scena, rompe la regola dei 180...
Nove anni dopo lo sbrindellato, ma deciso, e politicamente presente al suo tempo Sogno il mondo il venerdì (presentato a Locarno), il napoletano-milanese Pasquale Marrazzo torna al cinema con Te lo dico pianissimo. Nel frattempo, a teatro, s’è occupato di riscrivere e mettere...
Già regista di due film dedicati a Dalí (Dalí Pitxot - L’allegoria de la memòria e Dalí’s Last Masterpiece), il catalano David Pujol torna al suo oggetto di studio per celebrarne la memoria in prossimità del 30° anniversario dalla morte (1989). Il documentario, prodotto dalla...
Secondo un articolo di “Libération” il 60% delle coppie parigine divorziate, per via della crisi, condivide comunque lo stesso tetto. Da qui nasce il settimo film di Dominique Farrugia, umorista francese di successo televisivo. Cosa succede quando una coppia scoppiata (a causa dell’utopia...
«Sadowski». Un De Sade est-europeo in una barzelletta. In Dark Crimes è il nome di un sadico. Perché per Avranas essere ridondante e caricaturale è una scelta. Facile e idiota dire «ridicolo involontario». È una scelta precisa, ponderata. Dopo Miss Violence, iperstilizzazione...
Penultimo film di Hirokazu Kore-eda, presentato in concorso a Venezia 74 (l’ultimo, Un affare di famiglia, è la Palma d’oro di Cannes 71). Prima scena: un uomo compie un omicidio. Dato inconfutabile: quell’immagine dice il vero. Misumi è un assassino. Punto. Di nuovo: l’uomo era già...
Una delle FAQ (Frequently Asked Questions) a cui dovrei rispondere in questi giorni è la seguente: «E io?». L’hanno rivolta critici e registi che non sono stati coinvolti nel sondaggio sulla storia del cinema italiano. L’hanno fatto in maniera diretta (il che è stato fonte di discussioni...
Biografia di John Callahan (1951-2010), figura di Portland, Oregon (su cui è stato girato un breve documentario, He Won’t Get Far on Foot, disponibile in rete). L’alcolismo, il trauma mai risolto dell’abbandono materno, un incidente che lo rende quadriplegico, il recupero di parte...
Ed eccolo, come ogni anno, il numero interamente dedicato alla Mostra. Due o tre appunti per rispondere all’agenda dei giornali. 1) L’affaire Netflix: Venezia vs Cannes, apertura verso le piattaforme contro chiusura. Tra i film Netflix Barbera & co. recuperano Roma di...
Concorso sulla carta ricchissimo. Nomi importanti. Maestri. Emergenti. Un sopravvalutato (non bastava The Tourist a certificare la mediocrità di Von Donnersmarck e a far riguardare Le vite degli altri come un abbaglio o una coincidenza fortuita?). Opere seconde che sono...
Intervista a Giona A. Nazzaro (Delegato Generale SIC)
Guardandolo dalla vostra selezione di opere prime, dove sta andando il cinema di oggi?
Verso il futuro. I luoghi e le possibilità del fare si moltiplicano e basta sbarazzarsi di...
New York. La morte di quattro poliziotti in un blitz sospetto scoperchia il vaso di Pandora: crimine e legge condividono gli stessi interessi, scendono a patti. Lo stato delle cose si riflette su una famiglia che presta alla polizia tutti i propri uomini. È Natale, a New York. Buon periodo...
159 votanti. 50 registi, 109 tra critici, storici e docenti di cinema. Ognuno chiamato a scegliere i dieci migliori film della storia del cinema italiano. Questo il sondaggio estivo di Film Tv, nato da un’insofferenza crescente: quella verso la mancanza di passato che contraddistingue il nostro...
Lo dicono tutti, e qui citiamo Marcello W. Bruno: «Se Lolita è un film erotico che in realtà mette in scena Thanatos, Il dottor Stranamore è un film di guerra che mette in scena Eros». Cioè? Cioè è chiaro che se per la diceria cantata da De André i nani son malvagi perché...
Esce il 22 agosto 2018 La settima musa di Jaume Balagueró (quello di [REC], per intenderci). Una storia d’amore e d’orrore, sul lato oscuro dell’arte. C’è chi dice sia un film alla Argento. Chi ne parla come di uno sciatto prodotto da cestone...
Hereditary (recensioni sul Film Tv n. 30/2018) di Ari Aster è ambientato nello stesso universo dei film di Jason Blum. Cioè un luogo in cui i personaggi sono in tensione tra serio e parodico, tra il qui e ora e il rimando al cinema passato. Essere o essere...