Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
«Dove cazzo sono?». Sono le prime parole di Lady D. Questo interessa a Larraín: non la cronaca, l’estraneità. L’attrito che il corpo e la psiche di Diana (una perfetta, grottesca e spaesata Stewart) esercitano nei confronti della Corona. I suoi riti. Le norme. Le misure. Un film (come sempre)...
Sono un case study, i D’Innocenzo: per come han giocato con la stampa, definiti next big thing, rivestiti da Gucci, addobbati d’una profondità che non hanno, non vogliono, ma lasciano comunicare. Sono autori dell’industria di oggi (marketing incluso). America Latina,...
In guerra, oltre lo specchio. Non a partire da un fatto di cronaca, ma comunque dentro la realtà del lavoro. Un film di fiction basato su ricerca documentaria. E dunque: un manager locale di una multinazionale, il mandato di tagliare il personale, i corpi dei dipendenti come numeri,...
Tratto da un testo profondamente israeliano (tag: vicinato, vendetta, colpa, spettri) - il primo adattamento di Moretti è un film in cui sveste per sempre gli abiti del figlio (dopo sua madre) così da misurare soprattutto quelli dell'essere genitore (Habemus papà). E un film...
Iran, oggi. Incarcerato a causa di un debito ingente, un uomo trova ad accoglierlo (in libera uscita) una possibile luce salvifica: una borsa colma di monete d’oro, trovata (siamo sicuri?) dalla compagna. Lui decide di restituirla (ma a chi?). Il gesto ne fa un eroe mediatico, ma la prima scena...
Anni 20, Parigi, Amburgo, comunque Europa cosmopolita (in abiti da coproduzione europea). Capitano di lungo corso scommette con sodale filibustiere: «sposo la prima che entra nel ristorante». Botta di culo (forse): è Léa Seydoux (a Cannes anche con France, The French Dispatch,...
France, giornalista stella tv: talk show politici, reportage da aree di guerra, workaholism, cinismo e social sempre sotto controllo, un fuori dal piccolo schermo inerte e svuotato, famiglia compresa. Un piccolo incidente rompe l'asettica bolla. Prima una famiglia di poveri, poi un...
Come un Demy ripensato da Franju: un musical stilizzato, respingente, contro la facile ironia. Una parabola sulla società dello spettacolo, con la domanda che Carax si pone da sempre, qui nel corpo di Adam Driver: esiste un fuori dal mio palcoscenico, da me? Può, il sentimento, nascere da...
Come Carax e Carrère, Lapid porta al Festival post-pandemia un film su prospettive e problemi del proprio cinema, un ripensamento di arte, parte, biografia: la storia (lunga un giorno) è quella di Y, un regista chiamato a presentare un film ad Avara, dove una funzionaria ministeriale lo...
Che Trier si ponga il problema dell’individualismo, delle sue necessità e ottusità, e di quel che ne consegue, è chiaro sin da Oslo, 31st August: un film da Fuoco fatuo di La Rochelle (e non c’è nulla da aggiungere). Qui, dopo l’adolescere di Thelma, si...
Prima c’è un porno amatoriale tra due corpi maturi e mollicci, un sex tape pieno di cose trasgressive solo agli occhi di chi non ha una vita sessuale libera e soddisfacente: fellatio, dirty talking, giochi di ruolo... Poi il primo capitolo: la protagonista del filmato è una...
In Matrix: Resurrections, quarto capitolo della saga delle sorelle Wachowski (anche se quest’ultimo è unicamente a firma di Lana), i personaggi continuano a propinarci riassunti. A fare il punto delle proprie storie. A chiosare, infine, con un «ed eccoci qui». Ma dove è questo «qui»?...
È stato un anno difficile il 2021, un anno in cui le sale sono state chiuse per mesi, aperte per tanto (troppo) tempo a regime limitato, abitate da pochi e cauti spettatori. Un anno in cui tanti (troppi) film sono stati distribuiti direttamente su piattaforma (tra questi First Cow,...
Sugli incassi meglio soprassedere, ma questo 2021 è stato un anno positivo (si può dire ancora “positivo”?) per il cinema italiano. Per qualità, varietà. E prospettive. Primo nella nostra classifica non può che essere Marx può aspettare, con cui il giovanissimo Bellocchio, anni 82,...
Dalla pièce di Robert Thomas e a 19 anni dall’adattamento di François Ozon, ecco la versione italiana di 8 donne (e un mistero). Generici anni 50 per gusto di décor fuori dal tempo e in onor di trucco e parrucco, una villa borghese sotto fiocchi di neve da cartolina,...
“Blow Up” #283 - dicembre 2021, € 9
Per chi si interessa di musica, e non si abbandona pigramente agli algoritmi di Spotify, “Blow Up” è da tempo un punto di riferimento, la guida maggiormente accurata: e bastano le pagine rigonfie di recensioni di album (questo mese...
«Basato su fatti realmente possibili». Quali? Questi: una dottoranda in astronomia (Jennifer Lawrence) e il suo professore (Leonardo DiCaprio) scoprono una cometa che, nel giro di sei mesi, è destinata a distruggere la Terra. Punto. Il messaggio è preciso, indiscutibile, irreversibile. Eppure l...
Lo status quo dei mala tempora: piccoli filmmaker crescono, e lasciano la poesia del cinema del reale (in forma di comica del muto) per il nonsense pubblicitario a misura di consumatore YouTube. La storia comincia come sempre, il La è un boy meets girl: fanciulla...
Langhe, guerra di Liberazione: il partigiano Milton si mette sulle tracce del suo amico Giorgio. Ha bisogno di sapere la verità su una questione privata che riguarda la sua amata Fulvia. «C’è la Resistenza proprio com’era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta, serbata per...
Cari cinefili, cinofili e cinici, eccoci a costruire per voi un raffinato programma sulla piattaforma per antonomasia (anche per quanto riguarda, direbbe Leos Carax, la forma abitualmente piatta dei suoi contenuti): prendetevi il tempo per un double bill casalingo, per tre ore da...
Riservo questo spazio per fare da eco all’avviso dell’editore nella pagina qui a fianco. Dal numero 1 di gennaio 2022 Film Tv costerà 2 euro e 50 centesimi. L’aumento, a fronte di dieci anni in cui abbiamo mantenuto fisso il prezzo di copertina, è oggi inevitabile: abbiamo resistito alla...
Il fatto è che se si vuole pensare il cinema come un’arte di oggi è necessario provare a guardarlo al presente, metterlo nel contesto di quello che fuori dal cinema accade, tentare di capire come si situa tra le immagini intorno, come a esse risponde. Non dimenticare gli strumenti...
Il titolo è lo stesso di un volume d’aneddoti, note, aforismi di Emil Cioran, L’inconveniente di essere nati. Un libro di frasi come questa: «Ci ripugna, certo, considerare la nascita un flagello: non ci è stato forse inculcato che era il bene supremo, che il peggio era posto alla...
1961. Jacques Rivette firma sul numero 120 dei “Cahiers du cinéma”, mese di giugno, un lungo articolo intitolato De l’abjection, un testo in cui condanna una scelta stilistica fatta da Gillo Pontecorvo in Kapò. Lo sapete: l’oggetto dello scritto è il celeberrimo carrello in...
“CineCritica”, n. 102/103, aprile-settembre 2021, € 8
Per averla, dovete scrivere a sncci.info@gmail.com. È l’e-mail del Sindacato nazionale critici cinematografici italiani. E questa rivista è il suo periodico di cultura...
Settimana piena di uscite, questa: apertura il 15 novembre 2021, con il ritratto di Sergio Corbucci Django & Django, il doc musicale Zappa, La legge del terremoto e - ciliegina sulla torta - Mulholland Drive nel restauro della Cineteca di Bologna. Dal 17...
GLI SPARKS BROTHERS
«Ho cominciato ad ascoltare gli Sparks quando avevo 13 anni. Il primo loro album che ho rubato (sì, rubato) è stato Propaganda. E poi Indiscreet. Sono ancora oggi due dei miei album pop preferiti. Solo che per lungo tempo non ho...
È la settimana di The French Dispatch di Wes Anderson: il film che lo porta nei pressi dei cataloghi di storie di Greenaway, un’opera di ironico e disperato autismo formale che divide i nostri critici tra estimatori entusiasti e detrattori scocciati. Intanto, i...
Viene dall’Ucraina, da Prypyat. Il giorno del disastro di Chernobyl compiva sette anni. Ora vuole vivere in Polonia. In un’area chiusa in se stessa, un quartiere borghese in cui tutto è uguale, una schiera di villette indistinte, come in un horror a tinte pastello, come in Vivarium: un...
“Linus”, n. 10 - ottobre 2021, € 6
La copertina è a firma di una nostra conoscenza: Sergio Ponchione. Nel suo editoriale Igort, il direttore editoriale, la definisce una cover «degna di un “Creepy” o “Eerie” degli anni d’oro». Vero. E se ne parliamo in queste pagine,...