Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Capri, 1914. Una pastorella, una formazione, tre poli: le radici arcaiche e contadine, il progressismo scientifico di un giovane medico, l’arte avanguardista e spirituale di una comune guidata da un nordeuropeo. Sullo sfondo esuli russi preparano la rivoluzione. E la prima guerra mondiale sta...
È un laboratorio sentimentale, Nuestro tiempo. Una autofiction. Un esorcismo. Ci sono Reygadas e la moglie in persona (e i figli), c’è una coppia aperta che deve guardare occhi negli occhi la nuova storia d’amore di lei, c’è un regista che, dentro e fuori dal film, nuovamente, mette...
Un goffo scrittore maudit e la spin doctor di un socialista. Un editore aperto al digitale e un’attrice teatrale protagonista in tv. Che cominci la ronde: arte ed esistenza, fiction e non-fiction, amore e tradimenti. Doubles vies. È l’Assayas di L’heure d...
Ritorno ai 90. Dopo È solo la fine del mondo e 120 battiti al minuto, un ulteriore mélo su les années SIDA, come li chiamano in Francia. L’amore e il sesso al tempo dell’AIDS, seguendo i passi scomposti di uno scrittore che sa i propri giorni contati. Come sempre...
Il Vertigo che ci meritiamo. I) Asako incontra Baku, coup de foudre, amore da film, piccolo mito sentimentale, romanticismo teen: principio di piacere. Poi Baku scompare. II) Asako incontra Ryohei, che fisicamente è identico a Baku, costruiscono un amore passo dopo passo, a...
Mezzadri coltivano e lavorano tabacco. The Village: vivono fuori dal tempo, sotto l’egida di una nobile che governa tramite paura e ignoranza. Li sfrutta. E loro sfruttano Lazzaro, ingenuo lavoratore (inde)fesso. Poi il grande inganno è svelato, Lazzaro cade in un coma...
Paraguay. Chiqui e Chela. Una coppia di donne borghesi mature, costretta a separarsi momentaneamente per la condanna di una. E una casa bellissima, in via di smantellamento, per l’incombente miseria. Quando Chiqui entra in prigione, è lei a consolare Chela, non viceversa. Ma lontana da questo...
Transit. Non la partenza, non l’arrivo: un luogo sospeso, che produce fantasmi, immagini lasciate, immagini che si vorrebbero trovare. Storie da ascoltare. Nostalgia, speranza. Delusione, illusione. Ossessione. Petzold porta nella Marsiglia di oggi le pagine di Visto di transito di...
22 luglio 2011. Un ordigno esplode a Oslo. 7 morti. È opera dello stesso uomo che sull’isola di Utøya uccide 77 giovani, riuniti per un convegno del partito laburista. Anders Behring Breivik. Estremista di destra. Prima l’esplosione nella capitale. Improvvisa. Istantanea. Poi, per i successivi...
Dopo il Pardo d'oro, un film di 8 ore a Berlino. Dopo il Leone d'oro, questo. La Berlinale è un festival di reazione, per Diaz. Dopo il rischio del genere (lo storico, il noir), dopo l'ipotesi di ammorbidimento legato al sostegno della tv, ecco la risposta. Radicale. Respingente. Un film in cui...
«Nella città in cui vivo, anzi in tutte le città in cui potrei vivere, sta arrivando il Natale. Alcuni dicono, il Santo Natale. Sebbene la mia vita sia distratta e disorientata, da molti segni, come gli animali, mi accorgo dell’imminenza del Natale. L’irrequietezza agita i miei simili; una...
«Che fai da mangiare?». «Quello che c’è». Si conclude così La terra dell’abbastanza, lungometraggio d’esordio dei fratelli D’Innocenzo. «Quello che c’è». Perché quando i protagonisti del film guardano fuori, guardano oltre, falliscono. La morale è quella del verismo, quella di Verga,...
Il titolo era scritto sui muri irosi di L’odio. Ed era il motto di Scarface di De Palma, idolo gangsta dei gangsta di oggi (ricordate Gomorra?). Con L’odio (e i gilet jaune) e con Scarface François c’entra poco, nulla. È un giovane omologato...
Tre continenti, otto paesi, sei lingue. 70 milioni di budget. Cast all star. Otto puntate autoconclusive, dai 63 minuti di Aspettative (ep. 4) agli 88 di Casa dei bisogni speciali (ep. 3). È The Romanoffs, ovvero il ritorno alla serialità di Matthew Weiner, scrittore...
Hulot, progettista di automobili, è incaricato di andare ad Amsterdam, da Parigi, per presentare un’incredibile Renault 4L studiata a misura di campeggiatore. Il viaggio è pieno di ostacoli. Dopo Playtime, che fu catastrofe economica in cui mise (e perse) ogni suo quattrino e apice...
L’immagine qui sotto è di La donna elettrica di Benedikt Erlingsson, nelle sale dal 13 dicembre 2018. È un piccolo film, di surrealismo dolce e autorialismo naïf, di quella semplicità che sembra banale solo se non la si sa guardare. Lo consiglio. Racconta la storia di un’insegnante di...
Quando comincia il film, Ismaele La Vardera ha 23 anni, è un giornalista con voglia di verità e ribalta, è stato ingaggiato da Le iene, e a La vita in diretta è ricorso al suo repertorio anti-mafia, una cantilena sincera che dice: «Bisogna sconfiggere il mafioso dentro di noi...
Quinto dvd per Animazioni - Cortometraggi italiani contemporanei, progetto curato da Paola Bristot e Andrea Martignoni con la produzione esecutiva di Roberto Paganelli. Un progetto che sopperisce a una lacuna e lenisce una ferita come può. Ovvero ricordare che il...
È il 26 novembre del 2018, e il lander InSight della NASA è atterrato sul suolo di Marte, dopo aver percorso 145 milioni di chilometri. Il suo fine? Misurare le scosse sismiche del «rosso pianeta bolscevico e traditor» e raccogliere dati per scoprire i processi formativi di un pianeta roccioso...
Sul letto di morte il padre di Hal gli rivela la propria verità: «Non accontentarti, figliolo: la vita è un luna park di fica libidinosa». Amen. Questo porta il figlioletto, anni dopo, a tentare vanamente di sedurre solo bellissime donne. Che lo respingono. Quando incontra Tony Robbins, guru...
È una donna matura, Isabelle, astronoma francese e professoressa sola nella campagna triestina. Una donna con un segreto, legato a un incidente d’auto su cui si sta ancora indagando, a un figlio tornato in Francia per accudire la moglie in dolce attesa, a un giovane che Isabelle pare incontrare...
In un luogo che sembra e parla come Napoli suburra, ma non troppo - per farne una categoria dello spirito, prima che una terra da descrivere - un diciassettenne cerca di sopravvivere con la madre. Gioca a calcio, con talento, difensore per chiamata, e bada a lei. Lei che è stata abbandonata dal...
Un festival cittadino (quello che la Mostra di Venezia non può e non vuole essere, quello che la Festa di Roma non riuscirà mai a essere), per missione chiamato a coniugare cinema grand public e ricerca. L’equilibrio, al 36° Torino Film Festival...
Michele, palermitano, abita a Siena, lavora come architetto e conduce una vita a impatto zero. Una sera di tempesta, mentre viaggia con un’auto presa in prestito, scorge la carcassa di un uomo sul ciglio della strada. Guai in vista. Ripubblichiamo il cult, perchè il film in questione è...
È un cinema sadico, quello di Mitre. Prende un personaggio, ne testa violentemente gli ideali, misura quanto il pubblico sia lontano dal politico, ne studia l’agire e le parole. Lascia allo spettatore la verifica morale, proponendogli una scrittura opaca, uno sguardo comportamentista. Sceglie...
Di aspiranti suicidi in cerca dell’aiutino di un sicario è piena la storia: Siodmak (didascalico: L’uomo che cerca il suo assassino, 1931), poi William Castle (Nessuno sa il proprio destino), Regamey (chi?) con Louis de Funès (Omicidio a pagamento), De Broca con...
Per una piccola casa editrice di cui se potessi comprerei ogni uscita, è ora in libreria l’ultimo lavoro di uno scrittore che mi garba. Lui è Patrik Ourednik, il libro s’intitola La fine del mondo sembra non sia arrivata, la casa editrice è Quodlibet. Il senso della fine di Ourednik...
Una lotta sindacale, una guerra. Fatta di strategie d’attacco e di difesa, di richieste e concessioni, di territori da conquistare, come in Dell’arte della guerra di Luzi e Bellino sulla INNSE di Milano, ritmata dai comandamenti di Sun Tzu. Qui, in esergo, c’è Brecht: «Chi combatte...
Di frequente l’alta definizione non crea effetto di realtà. Lo rompe. Pensate a Lo Hobbit, girato a 48 fotogrammi al secondo. I personaggi erano tanto definiti da mettere in crisi la sospensione dell’incredulità: non sembravano hobbit, ma uomini abbigliati da hobbit, cosplayer privi di...
Un medico in guerra e un ufficiale folle. Prima di girare Topo Galileo, il suo ultimo tentativo cinematografico, Grillo era già un avanguardista del gentismo: «La gente ha perdonato i miei due film d’autore, la gente è furba: ha fiutato l’inganno e anche se i film li propagandavano...