Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Ilaria Feole
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Una tavola, una terrazza: Ozpetek in due elementi. Come un luogo comune. Oppure una summa. Forse un manifesto. Si finge di non recitare: ci sono Ferzan e tutte le attrici (abituali e nuove) nel ruolo di se stesse, Trinca e Ranieri, Savino, Cucciari, Vukotic, Ricci, Smutniak, Cannata,...
1947. L’esistenza di due poliziotti viene sconvolta quando si ritrovano a indagare sul brutale omicidio di Elizabeth Short, giovane con ambizioni d’attrice soprannominata Dalia Nera. In Realismo capitalista, uno di quei saggi che sarebbe meglio aver letto (sono poche pagine, 154,...
Uno dei prodotti italiani più visti nel 2024 è Inganno: una serie Netflix prodotta da Cattleya, diretta da un regista che amiamo come Pappi Corsicato (Chimera è ancora uno dei vertici assoluti del cinema italiano del nuovo secolo), rifacimento della miniserie britannica ...
Salotto Monogatari, su Spotify, YouTube, Apple Podcasts, Google Podcasts
Questa settimana non parliamo di carta né di siti: tra i primi in Italia a registrare podcast dedicati alla settima arte, il gruppo cinefilo e appassionato di Salotto...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Roberto Silvestri
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Un liceo artistico di Pesaro. Studenti e studentesse leggono e mettono in scena La bella estate e Il diavolo sulle colline di Cesare Pavese. Uno dei registi a cui ricorro per spiegare agli studenti cosa è il cinema è Mauro Santini. Un autore che non solo sta fuori dall’...
Presentato a Cinéma du réel nel 2023, Viaggio al lago è un’opera di 10 ore e mezza, divisa in tre film. Ormai, il capitolo centrale, è in tour autodistribuito dalla benemerita Okta Film di Paolo Benzi, che co-produce. La regista Emmanuelle Démoris non è nuova a durate di...
Imbarcato sulla rompighiaccio italiana Laura Bassi, come operatore incaricato di documentare la 38ª spedizione del PNRA - Piano nazionale di ricerca in Antartide, Lorenzo Pallotta trova il tempo e lo sguardo per girare anche qualcosa di completamente diverso. Terra Nova non è...
Di lui Miloš Forman disse che era l’incrocio di Walt Disney e Luis Buñuel, per Terry Gilliam era un bacino d’idee pronte all’uso (e di Dimensions of Dialogue disse si trattava di uno dei maggiori film animati della storia), David Lynch, Tim Burton e Henry Selick - che in modi...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Rocco Moccagatta
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Ingrid (Julianne Moore) è una scrittrice, scrive di sé, è il proprio argomento, e dunque non può che temere la morte. Martha (Tilda Swinton) è stata una fotoreporter in territori di guerra, e della morte, da sempre, è stata testimone. Le due sono state amiche, sono state innamorate dello stesso...
«Non parlatemi al plurale!» tuona Marcus, giovane paziente affetto da una malattia terminale, al cospetto della madre e di Thomas, il debosciato trentenne che gli fa da accompagnatore. È una delle scene madri di Volami via, diretto da Christophe Barratier...
Nel doc Come la vita - Storie private della critica cinematografica italiana di Irene Gallina si racconta un aneddoto: uno degli intervistati ricorda due padri fondatori della critica moderna nostrana passare gran tempo a chiedersi se un’opera fosse «film» o piuttosto, meglio, «cinema...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Pier Maria Bocchi...
La settimana successiva all’uscita di Napoli - New York di Salvatores, ecco in sala un film che casualmente ci si mette in dialogo, un complementare, una prospettiva differente sulla stessa materia, cioè il rapporto tra Italia e Usa nel Dopoguerra, sul corpo delle persone, non della...
Non è un esordio come gli altri, quello alla regia di Rodrigo Prieto, già direttore della fotografia, tra i tanti, di Amores perros e Killers of the Flower Moon. E non lo è non tanto per il suo curriculum, ma per il testo che ha scelto d’adattare: uno dei romanzi fondamentali...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Roberto Manassero
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Per il titolo è una, nel film sono tre. O meglio: quattro. La prima è Deva (Aurora Giovinazzo): che vive in miseria in una roulotte, in un campo fangoso e inospitale, che è figlia e ha scelto di non essere mamma, che ne porta le tracce (di sangue, di dolore), che non riesce a comunicare (l’...
Stella, 2008: un coming of age. Di una concretezza stupefacente: un toccante journal intime che non ricorreva mai all’abituale corredo del film generazionale. Sylvie Verheyde, attingendo ai propri ricordi personali, metteva in scena la presa di coscienza di una...
Alla base c’è una novella di Henry James, La bestia nella giungla: pagine che hanno ispirato il Truffaut di La camera verde, una sublime riscrittura per il teatro di Marguerite Duras e un adattamento contemporaneo (notevole) di Patric Chiha. La storia di un uomo e di una donna...
Ispirata a un trattamento di 58 pagine firmato Tullio Pinelli e Federico Fellini e datato 1948, la storia del nuovo Salvatores è quella di Celestina e Carminiello (Dea Lanzaro e Antonio Guerra), entrambi orfani abbandonati a se stessi, che s’aiutano a campare nelle macerie della Seconda guerra...
Cahiers du cinéma - Hors série n. 4, pp. 132, € 7,90
Non solo l’editoriale di Mariuccia Ciotta, su questo numero, per prepararsi all’uscita di Giurato numero 2 (e il suo, e di Roberto Silvestri, ...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Pedro Armocida...
Dopo Normal - scene di una normalità a un passo dal normativo - Adele Tulli passa all’interrogarsi su cosa è «reale» oggi. Ovvero in un presente iperconnesso, in cui i corpi continuano a esistere nel mondo, ma lo sguardo, il racconto, i rapporti, possono facilmente abitare dimensioni...
Prima di essere al centro di una serie televisiva, questa storia è realmente accaduta. E prima di essere ricostruita da podcast, trasmissioni, interviste, documentari, è una storia che - anche mentre accadeva - era raccontata, ingarbugliata, traviata dalla televisione, dalle radio, dai giornali...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Filippo Mazzarella
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Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Carlo Valeri
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Oregon. Stragi familiari secondo pattern da decrittare. Lettere da uno sconosciuto (omicida seriale?). Una detective-medium. Il genere è quello che da L’uomo sull’altalena giunge a True Detective, ovvero l’indagine su un male così radicale da non poter essere ridotto...
Nell’articolo a pagina 14 - che è un “Perché sì” sul film e non solo sul cinema di Muccino - Pacilio spiega benissimo la poetica di un regista che da un lato esaspera temi e figure di una certa commedia nostrana e dall’altro cerca di trovare una forma cinematografica a quell’ansia d’esperienza...