Matteo Marelli
Nota biografica in forma di plagio (Io copio talmente tanto che neppure più me ne accorgo):
pensierino della sera:
«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»
buon proposito del mattino:
«Il critico se vuole uscire dalla marginalità deve inventarsi nuovi modi di scrivere, parlare, far passare il cinema, il pensiero che il cinema mette ancora in forma»
In The Circle il regista James Ponsoldt, ispirato dall’omonimo romanzo di Dave Eggers, immagina una distopia prossima ventura, che è possibile deriva dell’attuale regime di pervasività tecnologica. Il film esaspera (ma neppure troppo) le normali abitudini che abbiamo nell’...
Abbiamo incontrato Bentley Dean, co-regista con Martin Butler di Tanna, storia di due aborigeni australiani già ribattezzati “i Giulietta e Romeo del Pacifico”. Il film ha vinto il Premio del pubblico alla Settimana della critica alla Mostra di Venezia 2016, è stato candidato agli...
Per la seconda edizione di Effe come festival, il viaggio di laeffe lungo l’Italia per esplorare e presidiare alcuni tra i più importanti festival culturali del paese, i conduttori Alessandro Mari e Marta Perego giovedì 4 maggio 2017 alle ore 15.20 raccontano di Drodesera/Centrale Fies...
Sicuramente congeniale, a ridosso del periodo eucaristico pasquale, distribuire nelle sale Silenzi e parole, documentario “ecumenico” di Marcias che cerca di tradurre cinematograficamente un’idea di tolleranza e mutuo rispetto. Il regista segue infatti due opposte realtà, quella dei...
A un certo punto di Modern Nature Derek Jarman riprende una frase di Aldous Huxley: «Non ha importanza che tutto sia frammentato. Il tutto è disorganizzato, ma ogni frammento individuale è in ordine, rappresentato da un ordine superiore». Cosa c’entra con The Seasons in Quincy...
«Usciranno [...] i compari, i comparielli, gli amici, i protettori e sarà una carneficina, una guerra, fino alla distruzione». Per bocca del dottore Della Ragione, Eduardo De Filippo esprimeva la propria visione sull’incombente stato delle cose. Era il 1960 e il drammaturgo sapeva che la...
«L’unico film porno che valga la pena di vedere». È quello che pensa Paul Thomas Anderson di The Opening of Misty Beethoven (1976), rilettura del mito di Pigmalione diretta da Radley Metzger con lo pseudonimo di Henry Paris. Sembra che Anderson si sia ispirato proprio a Metzger,...
Opere d’arte contemporanea, ma di gusto più barbaro e arcaico; alcune di impatto ciclopico (come la cattedrale vegetale: un’architettura gotica composta da 420 colonne, 500 anelli, 3.000 ramoscelli per un totale di 12 metri di altezza e una superficie di 1.220 metri quadri). Si tratta di Arte...
Francesco Munzi è nato nel 1969, l’anno della strage di piazza Fontana. Aveva cinque anni quando una bomba nascosta in un cestino portarifiuti esplose a Brescia, in piazza della Loggia, e sette la volta in cui si tenne l’ultima edizione del Festival del proletariato giovanile al Parco Lambro di...
C’era una volta un’isola... ora c’è, domani si rinabisserà, e poi riaffiorerà di nuovo. Si tratta di Aldabra, uno dei più grandi atolli corallini del nostro pianeta, sei volte affondato e riemerso. Un paradiso che l’uomo provò ad abitare ma sul quale gli è stato impossibile rimanere....
«È il vedere che determina il nostro posto all’interno del mondo che ci circonda». Lo scrive John Berger (vedi Film Tv n.3/2017) nelle prime pagine di Questione di sguardi, che fu opera seminale, dall’impianto testuale innovativo, frutto dell’interazione tra immagini e parole, pensato...
«C’era bisogno di un paio di sci, e dovevano essere sci degni del nome […]: quelli di Primo Levi, rimasti al Ristoro dall’alba di neve del 13 dicembre 1943. “Dei bei sci, ah la miseria, con le lamine d’avorio!”». Così se ne parla, nelle pagine di Partigia di Sergio Luzzatto, di Gli...
«Vuoi ancora provare un’emozione? Prendi un prestito e ce lo dividiamo. Non dovremo restituirlo». «Perché no?». «Saremo già morti. Questa sfiga dovrà pur servire a qualcosa!». A dirselo sono Benno e Andi, due giovani uomini, malati terminali, decisi a fregare il sistema e autocelebrarsi con un...
Sull’incidenza di Stefano Massini sulla scena culturale contemporanea è già intervenuto su Film Tv n. 11/2017 Alberto Pezzotta a proposito di Qualcosa sui Lehman. Ne è riprova il lavoro di riscrittura che l’autore ha compiuto sul testo di Honoré de Balzac Memorie di due giovani...
«Il teatro è fatto per buttare sale nelle ferite perché si cauterizzino meglio». Lo dice Jeton Neziraj, drammaturgo kosovaro, intellettuale pungente, spesso censurato (nel 2011 ha perso la direzione artistica del Teatro Nazionale per la collaborazione all’antologia di testi Da Pristina, con...
«Che cosa è lo scorrere della nostra vita se non un interminabile pianosequenza [...]? La vita è cinema perché la vita, in ogni momento, è come doppiata da un occhio virtuale, un occhio-obiettivo fotografico». Lo scriveva Pasolini (si tratta delle Osservazioni sul pianosequenza) e lo...
Da sempre i sistemi di rappresentazione traducono e legittimano un’idea di ordine sociale. In alcuni momenti storici il potere vuole averne pieno controllo: nell’Italia fascista a diffondere la propaganda di regime fu l’Istituto Luce, responsabile, in alcuni casi, di falsi trasmessi come verità...
«Che poi, detto tra noi, l’arte è fatta di regole desunte, regole che valgono finché qualcuno non dimostra che possono essere superate. Ma dove diavolo c’è scritto che un film, una volta consegnato (a chi poi?), debba rimanere congelato nel tempo in quella versione?». Queste parole di Agostino...
Scrive Angelo Guglielmi che «Antonio Rezza è un prepotente e un disturbatore; è un manesco che ti fa i lividi». Tuttavia, prosegue, «farsi bastonare (maltrattare) da Rezza non è masochismo, è piuttosto un utile esercizio». Con Flavia Mastrella porta avanti una rigorosa destrutturazione delle...
«La vera arte [...] non può non essere rivoluzionaria». Lo scrivevano Breton, Rivera e Trotsky. Revolution racconta di quell’assalto al cielo che fu la rivoluzione socialista (di cui ricorre il centenario) che, nel momento della sua fase propulsiva, fece dell’arte lo strumento di...
Nel dittico sul poker di Pupi Avati (Regalo di Natale; La rivincita di Natale) era una figura strana e inquietante: all’apparenza un perdente masochista, si rivelava invece un feroce baro capace di annientare gli avversari. Si tratta dell’avvocato Santelia, personaggio reso...
«Finché uno è vivo, lavora dal vivo»: diceva così, di sé, Paolo Poli, raccontando le intime ragioni di un’esistenza passata sul palcoscenico. A un anno esatto di distanza dalla scomparsa del grande attore (che era nato a Firenze il 23 maggio 1929), Rai3 gli dedica la seconda serata del 25 marzo...
Il corpo dell’immigrato è bersaglio di speculazioni mediatiche, di una scrittura della catastrofe che, devota all’eccesso sensazionalistico, ne fa il protagonista di “eventi” tragici (sia se raccontato in termini di vittima sia di carnefice) che sono pretesto per dar sfogo a una feroce retorica...
Il jazz come salvezza, per aver dato un senso alla sua vita. Lo dice Rava nel documentario il cui titolo riprende il consiglio che l’amico João Gilberto ripeteva al trombettista a New York, negli anni 70: «Suona solo le note necessarie». La regista prova a riscrivere il racconto biografico di...
«È […] necessario che l’artificio venga distrutto, che la scenografia venga smontata e il palco torni a essere vuoto». «Perché?». «Perché ho bisogno di arrivare là dove sono io ora, dove per me c’è lo stare oggi». Questo frammento dell’intervista fatta ad Antonio Latella cattura una tensione in...
Quando incontrai Marco Paolini per parlare di Ballata di uomini e cani, spettacolo-tributo a Jack London del 2010 che Rai5 propone domenica 12 marzo alle 16.45, gli chiesi come mai avesse voluto inizialmente presentare il progetto, durante il festival I suoni delle Dolomiti, come un...
Brutta roba i progetti commemorativi; soprattutto al cinema, dove spesso si risolvono in un’accozzaglia di materiale di repertorio inframezzato da aneddoti o “spiegoni” di esperti in materia che si rivolgono frontalmente alla camera. Caro Lucio ti scrivo poggia invece su un’idea forte...
È il 43 d.C., sono gli anni di diffusione della predicazione cristiana. La comunità dei fedeli reclama una guida e Pietro, indicato da Gesù come ministro della Chiesa, sfugge dalle responsabilità, spaventato dal confronto con le dispute teologico-filosofiche, e raggiunge Maria, la “piena di...
Il suo fare, che si declini nelle forme teatrali, filmiche, scultoree, pittoriche o installative, è sempre fuori formato: eccessivo, sovrabbondante, e per questo perturbante. Stiamo parlando di Jan Fabre, padreterno onnipotente della scena artistica contemporanea, febbrilmente posseduto dall’...
Secondo lo psichiatra Santo Rullo c’è ancora da combattere «una battaglia fondamentale: reinserire le persone con disagio mentale in un tessuto sociale che tende a isolarle e stigmatizzarle». Da qui l‘idea di formare la prima nazionale italiana di calcio a 5 formata da giocatori con disturbi...