
Matteo Marelli
Nota biografica in forma di plagio (Io copio talmente tanto che neppure più me ne accorgo):
pensierino della sera:
«Il critico non fa il cinema, ci va. La sua grandezza – non il suo limite – è questa: teniamocela stretta»
buon proposito del mattino:
«Il critico se vuole uscire dalla marginalità deve inventarsi nuovi modi di scrivere, parlare, far passare il cinema, il pensiero che il cinema mette ancora in forma»
La notte del 22 agosto 2025, su Rai3, Fuori orario programmerà, prima di Gigi la legge, Il giardino nel paese del giardino, un lavoro inedito in Italia, un film-confessione in cui Alessandro Comodin, a distanza di un...
«Ei fu. Siccome immobile». Era il 5 maggio del 2007 e al teatro comunale di Casalecchio di Reno debuttava, in prima nazionale, HIM, uno dei titoli di culto e sicuramente il progetto chiave dei Fanny & Alexander. Sono passati 18 anni ma LUI, immoto...
Il teatro che più amiamo e di cui ci occupiamo nella rubrica La sera della prima (vedi a pag. 25), che è quello di ricerca italiano, non esisterebbe senza il Nuovo teatro, a sua volta debitore del lavoro cominciato attorno alla metà degli anni 60 da Carmelo Bene, da Leo de Berardinis e Perla...
Se dovessimo cogliere un aspetto che lega le tante forme in cui si è espresso il genio sublime di Robert “Bob” Wilson (scomparso il 31/7/2025 a 83 anni) - nel teatro soprattutto, interessato a figure universali della cultura come Gertrude Stein, Marguerite Duras, Virginia Woolf...
La pelle nera, il corpo allucinato - denudato, quasi stilizzato -, il volto pitturato di bianco - e tutti gli occhi fissandolo si ghiacciano d’un tratto scontrandosi con gli occhi dell’icona -, le braccia alzate e i pugni rivolti al cielo. «L’angelo della storia deve avere questo aspetto»...
Un luogo (la frontiera di Ventimiglia) che è un dedalo di memorie - personali (quelle di un uomo che racconta l’odissea dei migranti) e storiche (l’incredibile dott. Voronoff) - su cui si sovraimprimono per un attimo, come dettagli luminosi, spettri cinematografici. Gli spettri (di...
Se «in principio era il verbo», per Giovanni Testori, cattolico tragico e tormentato, lacerato dallo scandalo del contraddirsi - «dell’essere/con te e contro te; con te nel cuore, in luce, contro te nelle buie viscere» per dirla con versi di Pasolini -, «la parola è lo strumento del rito...
Noi che amiamo il cinema di Ulrich Seidl sappiamo quanto le vacanze - quando la gente è lontana dal lavoro - possano assomigliare allo scoppio d’un gigantesco ascesso da cui eruttano conflitti. La pensa più o meno così anche Vakhtang Jajanidze, che per la sua opera d’esordio prende in esame due...
Teatro Akropolis è un progetto di ricerca teatrale, uno spazio di sperimentazione, formazione. Teatro Akropolis è un festival (FuoriFormato), un archivio (Heliopolis), un’attività editoriale (AkropolisLibri). Tra le loro produzioni, oltre gli spettacoli, anche il cinema. Il...
Dal Sottosopra di Stranger Things alla torre rovesciata nel sottosuolo di Annientamento di Jeff VanderMeer, da Cave of Forgotten Dreams di Herzog a Il buco di Frammartino e La chimera di Alice Rohrwacher. O ancora film come The Core, ...
Senza tema di smentita possiamo affermare che a prevalere, oggi, è il gesto sul progetto critico - un gesto che talvolta brilla di più dello stesso oggetto che dovrebbe contribuire a far brillare. Non che fosse esente dall’intervento irriverente, intemperante, perfino “stronzo” - tanto da...
Nel 1981 al Teatro Belli di Roma va in scena Il concilio d’amore, capolavoro anticlericale di Oskar Panizza, una “tragedia celeste” in cinque atti con protagonisti un Dio senile e reumatico, una Vergine civettuola, un Gesù un po’ idiota... L’unico intelligente, il Diavolo. La vicenda...
I libri dati alle fiamme ci riportano con la mente alle piazze delle Bücherverbrennungen, non solo alla Bebelplatz di Berlino, il 10 maggio 1933, ma a tutti i roghi di «letteratura dannosa e indesiderata» ripetutisi nella storia (prima e dopo quella data: dalla città di Tebe nel 1358 a...
Ricordate l’effetto Kulešov? Il regista russo (anche se adesso che tutto viene ridiscusso c’è chi dice che l’esperimento l’abbia realizzato Pudovkin) montò tre sequenze in cui alternava al primo piano dell’attore Mozžuchin una zuppa fumante, poi una bimba in una bara e infine una ragazza...
Dopo Design, Moda, Arti visive, Comunicazione, Arte e restauro, il prossimo ottobre verrà inaugurata la sesta scuola dell’Istituto europeo di Design e sarà dedicata al Cinema; ne avevamo già parlato con Riccardo Balbo, direttore accademico Gruppo IED (Film Tv n. 5/2025). Un percorso di studi...
Dice Calibano: «Mi avete insegnato/A parlare come voi: e quel che ho guadagnato/È questo: ora so maledire». E allora malediciamoli. E lo facciamo prendendo a prestito le parole di Alessandra De Santis del Teatro delle Moire: «Malediciamo coloro che hanno agito per il proprio tornaconto politico...
Una discesa nel Maelström. Non posso pronunciarmi per chi l’ha scritto, ma lo faccio a nome di chi l’ha letto. Lo sbilico di Alcide Pierantozzi (Einaudi, pp. 240, € 19,50) è uno sprofondo nel gorgo dello sperdimento mentale. La diagnostica che...
È il più giovane - classe 2002 - dei Fantastici 4, ma ha già uno sguardo sul e un modo di fare cinema lucido (anche a livello teorico), ludico, implacabile per consapevolezza e responsabilità dei ruoli (quello di spettatore compreso). Diego Fossati ci ha folgorato quando abbiamo visto, a...
Affacciato dalla balconata della Torre degli Asinelli, al termine della Lectura Dantis per commemorare l’anniversario della strage di Bologna, Carmelo Bene disse: «Ricordo un po’ a tutti che ho dedicato questa mia serata, da ferito a morte, non ai morti ma ai feriti». Fece un po’ lo...
«È arrivata l’immagine del gruppo di giapponesi appassionati di Wagner che si ritrova per errore sul Reno emiliano». Un’immagine fulminante. Forse persino ingombrante. Si apre così L’oro del Reno di Lorenzo Pullega, enfant prodige sostenuto nel suo esordio da Mompracem (...
11 luglio 1995. A Srebrenica l’Europa sprofonda in uno scolo di sangue. Il mondo rimane a guardare. I caschi blu “consegnano” la città alle truppe di Ratko Mladic, lavandosi le mani di quel che sapevano benissimo sarebbe successo. Il pope benedice gli Scorpioni. È il genocidio di 8.000...
Sono racconti morali, profondamente rohmeriani. Da Il male non esiste (per il quale ha chiamato in causa come fonte d’ispirazione il capolavoro di Victor Erice, Lo spirito dell’alveare) in giù, è forse questa la cifra del cinema di Ryûsuke Hamaguchi. Se il...
Messico, ultima frontiera. Un attentato alla dogana innesca il confronto/scontro tra il poliziotto Mike Vargas e il capitano Quinlan. «La gente dovrebbe farsi il segno della croce prima di pronunciare il suo nome». Così Marlene Dietrich, che qui veste i panni della misteriosa chiromante...
CREDO SIA GIUSTO IO FACCIA FILM AMERICANI
«Eagle scout, Missoula, Montana». «La mia fu un’infanzia qualunque, trascorsa nel nord-ovest degli Stati Uniti. Vivevo nella cosiddetta provincia americana. Il mio mondo era circoscritto a un’area grande come uno, forse due...
«Le informazioni hanno una propria verità al di là di verità e menzogna. Le informazioni sfrecciano davanti alla verità: l’infodemia è resistente alla verità». Lo scrive Byung-chul Han in Infocrazia (Einaudi), saggio in cui fa luce sull’implacabilità del regime dell’...
Qual è la lingua della guerra? Lo scrittore ucraino Oleksandr Mykhed in un discorso del 2022 ha sostenuto che «la lingua della guerra è un flusso di parole in cui parla il trauma. Il trauma non può rimanere in silenzio». Per questo va protetta. «Proteggi le prove scritte del fatto che sei...
«È un film che rimodula se stesso, che ha dentro di sé altri possibili film. Uno di questi ha a che fare con la registrazione di audiolibri: una persona cerca di incidere delle storie, ma viene continuamente interrotta. C’è poi un filmmaker che osserva e riprende dal suo balcone una piazzetta...
Fucile o pistola? Poco importa, quello che conta è la regola, ovvero: non si dovrebbe mai mettere una delle due armi cariche su un palco se non sparerà. «È sbagliato fare promesse che non si vuole mantenere». Così Anton Cechov in una lettera ad Aleksandr Lazarev. Quello del fucile o della...
IL PROGRAMMA
«Nel 1970 qualcuno mi sgridò per non avere proposto alla Mostra di Pesaro il mio primo film La fine del gioco. A quel tempo non ci pensai: il Nuovo cinema era un traguardo che sentivo di non meritare». Giusto. Un regista, ancor più un debuttante, un...