Alberto Pezzotta

Alberto Pezzotta

Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.

Leggo - FilmTv n° 51/2017

Come diceva Karl Kraus, «quando una cosa sta per morire, la gente ci scrive un sacco di libri sopra». Ed ecco che in questo scorcio di 2017 escono tre libri di critici sulla critica. Da non crederci. Ottimi comunque come regali di Natale al cugino che ha fatto il DAMS o alla zia che non si...

L'occhio in meno - FilmTv n° 51/2017

Una psichiatra si innamora di un presunto assassino e fa luce sui suoi traumi, scoprendo il colpevole. Quindici anni dopo Un chien andalou, Salvador Dalí va a Hollywood, chiamato espressamente da Hitchcock; e, per le scenografie delle sequenze oniriche di Spellbound (alla...

Leggo - FilmTv n° 49/2017

Curioso come i vecchi media esercitino un richiamo irresistibile verso chi si è affermato nei nuovi media, come se avessero ancora un prestigio incontestabile e garantissero una consacrazione definitiva. Ecco quindi youtuber che girano film, blogger che pubblicano libri. E il creatore di ...

Leggo - FilmTv n° 47/2017

Quentin Tarantino non lo sa, ma tanti dei registi italiani su cui ha messo il suo inutile bollino sono nati come intellettuali di provincia. Ricordo che Umberto Lenzi, vent’anni fa, elargiva ai giovanotti che accorrevano a intervistarlo copie di un suo libretto - Il montaggio del film...

L'occhio in meno - FilmTv n° 47/2017

Un giudice è alle prese con un industriale corrotto. Finché non viene trovata morta una ragazza. «Il peggior film della stagione» secondo “Ombre rosse” (n. 2/1971), abbinato a Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica di Damiani come esempio...

Servizio - FilmTv n° 46/2017

Non voglio aggiungere l’ennesimo commento ai casi Weinstein e Spacey. Ma quello parallelo di James Toback smuove questioni che riguardano da vicino chi scrive di cinema. Si è scoperto (ma si è sempre saputo) che il regista di Sedotti e abbandonati molestava attrici o aspiranti tali....

Il Sassolino - FilmTv n° 45/2017

Povero John Cage, nel 2017 ridotto ancora a «mattacchione» della musica, come scrive Dario Agazzi su Film Tv n. 44/2017. Possibile che il colto Agazzi ignori l’ispirazione zen di Cage, e il fatto che il famigerato pezzo silenzioso, 4’33”, in realtà silenzioso non è, dato che invita ad...

Leggo - FilmTv n° 45/2017

A poco più di un anno dalla sua morte, provo a fare i conti con Gian Luigi Rondi, sollecitato dall’amico Domenico Monetti che, con Luca Pallanch e Simone Casavecchia ha curato una serie di volumi rondiani per le Edizioni Sabinæ, gli ultimi dei quali - Incontri, pp. 172, € 13; Tutto...

L'occhio in meno - FilmTv n° 45/2017

L’ispettore Callaghan si innamora di una giustiziera. 1983: Clint Eastwood è ancora un fascista, un regista poco raccomandabile, la voce della maggioranza silenziosa. E il terzo film dell’ispettore Callaghan (il primo e unico diretto da lui) è uno dei più scorretti della serie. C’è una...

A casa / CineDVD - FilmTv n° 44/2017

Una delle sequenze più misteriose e suggestive del cinema italiano recente si trova in Per soli uomini (2014), il primo film della trilogia Uomini del delta di Elisabetta Sgarbi, che esce ora in cofanetto con libretto allegato. Due uomini silenziosi (uno, Gabriele Levada, è...

Leggo - FilmTv n° 43/2017

È Bompiani, questa volta, a riportare in libreria Mario Soldati. Si comincia col romanzo L’attore, del 1970 (pp. 240, € 11) e con il viaggio-inchiesta Vino al vino - Alla ricerca dei vini genuini, scritto tra 1969 e 1976 (pp. 826, € 23). Si tratta di due opere maggiori: e a...

Cinerama - FilmTv n° 41/2017

(Il regista prega di parlare del film senza rivelare la trama, e noi ci proviamo). La prima buona notizia è che Blade Runner: 2049 non è un reboot, non ci sono aggiornamenti e revisionismi a uso delle giovani generazioni, ma è un vero sequel. E presuppone la conoscenza...

Scanners - FilmTv n° 41/2017

Dopo tanti progetti, uno più affascinante dell’altro, Bertrand Mandico ha portato alla Mostra di Venezia 2017 il suo primo lungo, Les garçons sauvages, che ha vinto un premio alla Settimana della critica. Prima ci sono stati decine di corti, cortissimi e medi, di cui Boro in the...

Leggo - FilmTv n° 41/2017

«In Mio figlio professore, anno 1946, il bidello Aldo Fabrizi riceve la notizia che gli è appena nato un figlio. Un insegnante gli chiede che cosa diventerà, che cosa farà nella vita questo erede. “Er professore de latino!”, risponde lui. Oggi nessuno darebbe una risposta del genere»....

L'occhio in meno - FilmTv n° 41/2017

Milano. Tre ragazze vanno in cerca di marito: scoprono che gli uomini coi danée spesso sono dei bastardi. Chi direbbe che una commediola con Marisa Allasio e Mike Bongiorno, nel 1955, ebbe guai seri con la censura? Cose che capitavano, se il regista era Luigi Zampa, appena reduce dall’...

L'occhio in meno - FilmTv n° 40/2017

Pasqualino è un poveraccio che commette un delitto d’onore. Per questo inizia un percorso punitivo infinito. Alla fine della guerra fa ritorno a Napoli. Hanno rivalutato tutto. Le dottoresse, i pierini, gli zombie di Bruno Mattei, i mondo e i lacrima movies. Manca ancora...

L'occhio in meno - FilmTv n° 39/2017

Fratello e sorella scoprono, alla morte della madre, un destino che li lega alla violenza in cui versa tutto il Medio Oriente. Quando uscì da noi nel 2010, La donna che canta alias Incendies non se lo filò nessuno. Una scartina da cineforum. Questo perché nessuno aveva...

L'occhio in meno - FilmTv n° 38/2017

Un ingenuo e tre sbandati scappano di galera e si ritrovano nell’Italia del boom: che è brutta, sporca, inquinata e soprattutto avida. A cavallo della tigre, a parere di chi scrive, è forse la commedia (all’)italiana più bella di sempre. Perché non è considerata un classico allo stesso...

Leggo - FilmTv n° 37/2017

«La nostra civiltà è arrivata al punto che in questo momento nessuno di noi può giurare che gli Uffizi siano ancora in piedi. Non resta veramente che ritirarsi in se stessi e rimpiangere di non sapere commerciare in salumi». Dopo l’ennesima strage estiva, queste parole scritte nell’agosto 1944...

L'occhio in meno - FilmTv n° 37/2017

Giovanni, ingegnere separato dalla moglie, conosce Valeria che per lui lascia il fidanzato. Nel 1976 gli spettatori di L’ultima donna di Marco Ferreri, più che dei nudi di Ornella Muti, parlano di Gérard Depardieu che alla fine si taglia lo scettro del potere. Nello stesso anno...

Servizio - FilmTv n° 35/2017

Dei registi in circolazione, Paolo Virzì è forse l’unico che possa essere considerato a buon diritto erede della commedia all’italiana. E non solo perché ha studiato con Furio Scarpelli. Della commedia di una volta ha il mestiere, la capacità di rendere vivido un personaggio di contorno in due...

Il Sassolino - FilmTv n° 33/2017

«D’altra parte non ci sono film porno in bianco e nero», dice ridendo Francesco Vezzoli intervistato da Luca Beatrice su Film Tv n. 30/2017. Ohibò, l’artista che ha ideato una mostra sulla Rai degli anni 70 alla Fondazione Prada di Milano e il critico d’arte/curatore sono proprio due persone...

Servizio - FilmTv n° 33/2017

Quiz alla Gerry Scotti: quando nascono in Italia le stellette per sintetizzare il giudizio di un film? 1) Su “Cinema” negli anni 30. 2) Sul quotidiano “La Notte” negli anni 50. 3) Su “Ciak” negli anni 80. Di solito cinefili e appassionati, specie se di una certa età, rispondono 2), ma la...

Leggo - FilmTv n° 33/2017

«Io mi riconoscevo un indubitabile pieno diritto sul suo corpo, come se fosse stato il mio corpo, e nello stesso tempo sentivo che possederlo, questo corpo, non potevo, che non era mio, e che lei poteva disporne come voleva, e voleva disporne diversamente da come volevo io». Correva l’anno 1889...

Leggo - FilmTv n° 31/2017

Devo avere scoperto Charles Willeford nel 1990, dopo avere visto Miami Blues, un dimenticato film del dimenticato George Armitage co-prodotto da Jonathan Demme, che mi piacque al punto da leggere il romanzo da cui era tratto. E che mi piacque ancora più del film, anche se da allora non...

Leggo - FilmTv n° 29/2017

Uno di cui mi fido, Franco Grattarola, mi segnala l’ultimo libro di Dario Biagi, Vita semieroica di Franco Valobra (Odoya, pp. 272, € 18). Di Biagi conoscevo già le biografie di Gian Carlo Fusco e di Piero Manzoni, e so che è un altro di cui fidarsi. Eppure di Franco Valobra non so...

Leggo - FilmTv n° 27/2017

Che cosa mi aspettavo da Essere Nanni Moretti di Giuseppe Culicchia (Mondadori, pp. 249 + varie bianche, € 17,50)? Una riflessione sullo status attuale del regista di Palombella rossa, non più “giovane promessa” e non ancora “venerato maestro”? Un racconto morale sulla...

Editoriale - FilmTv n° 25/2017

Nel ricordare la storica legge sulla televisione che porta il nome del suo estensore Oscar Mammì (Roma, 25 ottobre 1926 - 10 giugno 2017), nessuno ha ricordato i danni che ha fatto e continua a fare sul cinema, specie italiano. O meglio, sulla conoscenza, divulgazione e conservazione dei film....

Leggo - FilmTv n° 25/2017

Per festeggiare il centenario di questa rubrica, pesco dall’ingente bibliografia su Totò (accresciutasi in occasione del cinquantenario della sua scomparsa) due monografie fondamentali, senza voler far torto alle altre. Totò, l’uomo e la maschera di Franca Faldini e Goffredo Fofi (...

Leggo - FilmTv n° 23/2017

La storia dell’ingenua ragazza che diventa una cantante in playback, un corpo senza voce (ah, che metafora!), potrebbe essere quella di un manga; ma l’eroina di Mi chiamo Sara, vuol dire principessa di Violetta Bellocchio (Marsilio, pp. 286, € 17,50) non è un idoru (un ...

Pagine

FilmTv.Press è una pubblicazione di Tiche Italia s.r.l. - p.iva 05037430963 - Registrazione Tribunale di Milano n° 109 del 6 maggio 2019
Credits - Contatti - Supporto tecnico - FAQ (Abbonamenti)Satispay
Privacy Policy