Alberto Pezzotta
Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.
Si potrebbe riflettere sull’uso della periferia romana nel cinema italiano di oggi (garanzia di realtà? Di attualità? Di poesia?), ma poi ciascuno segue la sua strada, e spiccano più le differenze che le analogie. Basti verificare l’abisso di stile che separa Cuori puri da ...
Leggenda privata di Michele Mari (Einaudi, pp. 176, € 18,50) è uno dei romanzi del 2017 di cui si trovano più tracce su Twitter, che è l’unico social media che frequento. Vorrà dire qualcosa? Trovo non solo critici che linkano la loro recensione, ma fan (o aspiranti critici? O critici...
«Oggi nessuno che abbia un minimo di cervello crede più alla storia della paccottiglia molto popolare che farebbe bene all’industria culturale tutta, al punto da fare ricadere benefici economici anche sulle cose più difficili e necessarie; la paccottiglia popolare che facciamo noi è talmente...
I problemi iniziano fin dal titolo. Si intuisce che Sole cuore amore (ennesimo titolo preso in prestito da una canzone) è ironico e antifrastico? Che si tratta di un melodramma proletario alla Ken Loach? Il tristissimo, respingente manifesto dovrebbe dare un indizio. Solo che il film...
Per capire il successo e la novità di Il federale, nel 1961 (ottavo incasso italiano dell’anno, alla spalle di Una vita difficile), bisogna fare un passo indietro. Finita la guerra, dopo i primi film neorealisti portare la storia recente sullo schermo fu sempre più difficile....
Affronto La più amata di Teresa Ciabatti (Mondadori, pp. 228, € 18). Finora avevo letto il nome dell’autrice nei titoli di testa di film orribili da lei cosceneggiati, ma scopro (a pag. 203) che di una metà si vergogna anche lei. Percepisco l’hype attorno al “romanzo” (cito...
In Bersaglio di notte di Arthur Penn, Gene Hackman si lamenta con la moglie perché l’ha portato a vedere Ma nuit chez Maud di Éric Rohmer: «Perché pagare per annoiarsi?». Quando vidi il film, per quanto teenager, ero abbastanza acculturato per scandalizzarmi del giudizio di un...
Se Matteo Achilli, il creatore di Egomnia, è «lo Zuckerberg italiano», il film di D’Alatri che narra la sua vicenda è la risposta italiana a The Social Network? La sequenza d’avvio con i nuotatori in piscina sembra fare il verso alla gara di canottaggio del film di Fincher. Ma dopo sei...
No, non sono la stessa cosa
Scrive Sangiorgio che non bisogna leggere le commedie italiane di oggi con il metro nostalgico di un passato irrecuperabile. Giusto. Forse va specificato che il passato di solito viene usato non tanto per distruggere le commedie odierne, quanto per...
Più che L’Olimpo, questo soggetto inedito “di” Federico Fellini che esce per SEM (a cura di Rosita Copioli e Gérald Morin, pp. 140, € 15) si dovrebbe chiamare La supercazzola. Nel senso che, come si vedrà, sembra una beffa dall’aldilà. E nel senso che in questo digest...
(a cura di Elena Dagrada, Rubbettino Editore, pp. 272, € 16)
Il decennio più lungo del secolo breve, suona il sottotitolo di questa raccolta di saggi ben organizzata. Che fa luce su un decennio ricchissimo del cinema italiano con strumenti nuovi: lo studio della...
Chi si occupa di cinema farebbe bene a tenere sempre d’occhio anche il teatro. L’opera del quarantunenne Stefano Massini è improntata a un’attenzione per il presente (da Anna Politkovskaja a Ilaria Alpi) e a una fede nella funzione civile della letteratura che un po’ si fatica a trovare nel...
(a cura di Tiziana Lo Porto, Minimum Fax, pp. 468, € 20)
Mezzo secolo di interviste (spesso rare) con il regista “figlio di un poeta”, a cura di Tiziana Lo Porto. Tra gli interlocutori: Adriano Aprà, Alberto Arbasino, Andy Warhol, Robert Aldrich. Non solo cinema, ma soprattutto...
«Noi siamo come loro», dice il poliziotto-criminale Francesco (Michele Riondino), riferendosi ai camorristi. «Noi siamo poliziotti», gli obietta il collega Peppe (Fortunato Cerlino). «Possono provare a fermarci in tutti i modi, noi ci rialziamo sempre, noi siamo combattenti». Per un attimo...
Nelle case borghesi di una volta c’erano i libri da salotto e quelli da tinello (un ambiente oggi scomparso), che poi magari finivano nelle case di villeggiatura prima di finire sulle bancarelle. Tascabili dalle copertine pacchiane: Simenon, Spillane, Fleming, Ambler ma anche Maugham, Cain e...
(di Fabrizio Fogliato, Fabio Francione, Mimesis, pp. 414, € 30)
Dopo Gualtiero Jacopetti - Graffi sul mondo di Stefano Loparco (Il foglio letterario) possibile che ci sia ancora qualcosa da dire sull’autore di Mondo cane? Lo mostra Jacopetti Files di...
Con 11 centesimi di euro a pagina, Lame (Einaudi, pp. 160, € 18) di Gabriele Pedullà è tra i volumi più costosi in libreria. È tutta vita di Fabio Volo si attesta a 8 centesimi, La ferocia di Nicola Lagioia scende a 4. L’editore, per invogliare il lettore a comprare...
Ormai sono convinto che The Young Pope sia il miglior film italiano degli ultimi sei mesi, ma il ruolo di Paolo Sorrentino nelle patrie lettere non mi è ancora ben chiaro. Comunque non faccio in tempo a chiudere Gli aspetti irrilevanti (Mondadori, pp. 278 più un po’ di bianche...
Non ho mai letto un’autoanalisi così brillante come quella che Jean-Luc Godard pubblicò sui “Cahiers du cinéma” a proposito di Il disprezzo, da lui diretto nel 1963: «Una storia di naufraghi del mondo occidentale, di scampati al naufragio della modernità, che un giorno approdano […] su...
Su Antonioni, Fellini, Pasolini, Rossellini si è scritto tanto, e il passare del tempo fa sì che ci sia sempre qualcosa di nuovo o di diverso da dire. Su Marco Ferreri (di cui quest’anno ricorre il ventennale della morte) si è scritto molto meno, e nella sua opera ci sono ancora molti lati in...
Perché piace così tanto il nuovo libro (e primo “vero” romanzo) di Paolo Cognetti (Einaudi, pp. 208, € 18,50), The Eight Mountains? Pardon, volevo dire Le otto montagne, ma una fascetta rossa mi informa che è «uno straordinario caso editoriale in traduzione in tutto il mondo»...