
Giona A. Nazzaro
Direttore artistico del Festival del Film di Locarno. Autore di libri e saggi. Dischi, libri, gatti, i piaceri. Il resto, in divenire.
Osservando nell’insieme delle sue numerose diramazioni il lavoro di Giovanni Cioni si nota, nonostante gli approcci diversificati e le forme adottate, una coerenza - non autoritaria o monolitica - che si manifesta in tutte le articolazioni del suo lavoro cinematografico. Cioni...
Kelly Reichardt è un fatto nuovo nel cinema statunitense, anche se il cinema stesso ci ha messo più tempo del dovuto a rendersene conto. River of Grass è del 1994, e passa anche al festival TorinoGiovani dopo il Sundance e Berlino. Larry Fessenden era uno degli interpreti, e forse...
Per Dino Buzzati, scrivere e dipingere erano la stessa cosa. Per Virgilio Villoresi, autore dell’esordio italiano più sorprendente dell’anno - il film che quasi nessuno s’aspettava -, il cinema è una cosa che si ottiene sommando l’insieme dei lavori possibili per creare un territorio dove il...
Figura esemplare del cinema del XX secolo, Barbet Schroeder, apolide di origini elvetiche, collaboratore e complice di Éric Rohmer e Jacques Rivette, fondatore a soli 21 anni di Les films du Losange, cameo d’autore per registi del calibro di Wes Anderson, Tim Burton, John Landis, regista dell’...
Cinque lungometraggi in 25 anni. Nonostante il plauso della critica e l’interesse indiscutibile dei suoi lavori, Lynne Ramsay è riuscita, purtroppo, persino a stare al di sotto dei risultati numerici di Jane Campion, che in 35 anni ha realizzato dieci lungometraggi. Il dato conta perché è il...
Due cortometraggi, sette documentari e 13 lunghi. Il cosiddetto “sistema Dardenne” è dentro queste coordinate di un cinema apparentemente inamovibile dal suo partito preso estetico e ideologico. Altrettanto vero è che la regolare irregolarità produttiva dei fratelli - un nuovo film ogni due o...
Le regole del documentario rock sono ferree: teste parlanti, esibizioni, archivio. E poi ci sono le eccezioni. Film che, pur rispettando alla lettera le coordinate del genere, lo trascendono per la pura forza emotiva che i protagonisti riescono a trasmettere, creando un legame emotivo con lo...
Si potrebbe iniziare dalla fine con un’affermazione: Alain Guiraudie è un cineasta che fa dei film “divertenti”. Il punto cruciale è: come fanno i suoi film a essere così divertenti senza essere delle commedie? E poi: Guiraudie è senz’altro il cineasta francese più “...
Creature post-umane, supereroi deformi, vampiri innamorati, ma anche poveracci in cerca di vendetta sulla pelle dei ricchi e fanciulle rese folli dal mito crudele della bellezza: in prossimità della festa di ognissanti, vi regaliamo una carrellata mostruosa, tra nuove uscite in sala,...
Sin dal suo esordio, Scott Cooper ha dato prova di una notevole affinità sentimentale con il mondo della musica statunitense. Crazy Heart, ispirato alla vita del cantautore country Hank Thompson, interpretato e cantato da Jeff Bridges, e poi dedicato a Stephen Bruton, non era un...
Si dovrebbe partire dalla fine: dalle reazioni tiepide o addirittura negative nei confronti di Eddington alla prima mondiale di Cannes 78, non appena i titoli di coda hanno iniziato a scorrere. Tutta la parabola di Ari Aster, dalla rivelazione fulminante eppure un po’ sopravalutata di...
Se dal punto di vista narrativo e filosofico il nuovo Tron: Ares fa riferimento a Frankenstein e alle sue tentazioni prometeiche, i dilemmi dell’AI Ares (Jared Leto), che vuole durare più di 29 minuti senza doversi sbriciolare alla fine di ogni ciclo, sono una rielaborazione “...
Dopo Vizio di forma, Paul Thomas Anderson aveva dato a intendere che, sì, un altro adattamento da Thomas Pynchon («la voce americana del tardo XX secolo» secondo una celebre recensione del “L.A. Times”) lo intrigava, che gli sarebbe piaciuto cimentarsi con Vineland, ma che,...
Più Maresco intende “de-fare” un film, “de-pensarne” il progetto, per restare nell’ambito dell’omaggio a Carmelo Bene, e più, come una grazia perversa alla fine del tormento in fondo al tunnel, trova una felicità del gesto questa, sì, davvero “impensabile”. Il trattato della lotta vana di...
Chi era Michal Waszynski? Perché un regista ebreo, di origini polacche, autore di Dybuk, considerato un capolavoro del cinema yiddish, omosessuale scampato alle persecuzioni naziste, collaboratore di Orson Welles e Samuel Bronston, del quale si dice abbia addirittura lanciato Audrey...
Nonostante Eddie Murphy non sia più l’interprete in grado di elettrizzare il botteghino con il suo umorismo, e nonostante il rapido, a volte rapidissimo ricambio generazionale lo abbia trasformato in una sorta di veterano che si continua a rispettare soprattutto in virtù del tempo che fu, di...
Dopo il successo di Talk to Me, i Philippou avrebbero potuto facilmente passare per la cassa, approfittando di un boom inatteso che si prestava comodamente alla replica seriale. Invece, hanno scelto di restare in Australia e di realizzare un film lontano dalle atmosfere cupe ma forse...
El jockey è incentrato, drammaticamente e politicamente, su un costante passaggio di stato e dimensioni. Il rapporto simbiotico fra il cavallo e il fantino Remo Manfredini (Nahuel Pérez Biscayart) lascia spazio, nel progredire del racconto, a una danza sul filo del principio d’...
Sly Stone è stato elemento chiave di quella triangolazione musicale che, con Jimi Hendrix e Miles Davis, ha riscritto la musica statunitense ponendo le basi per tutto quello che sarebbe venuto dopo: dai Sugarhill Gang ai Mother’s Finest ai Living Colour ai Fishbone ai dimenticatissimi Hell. La...
Óliver Laxe, con Sirât, ha dato uno scossone a Cannes 78. Certo: l’unanimismo con il quale il film è stato accolto induce qualche prudenza, ma è innegabile che l’opera confermi quanto di potente era già emerso dai precedenti lavori (e apparizioni) del regista. Laxe è...
Dopo un altro Festival di Cannes, con il suo carico di film entusiasmanti, le scoperte, le conferme e, perché no?, le delusioni, inevitabilmente ci si pone delle domande su questa cosa che chiamiamo “cinema”, che amiamo e abitiamo, che tanto ci abita e ci lavora: non solo i film, ma...
Se c’è una cosa che Bono sa fare è tenere il palco. Ingaggiando un duello fisico e frontale con la macchina da presa di Andrew Dominik, il film documenta lo spettacolo del frontman degli U2 al Beacon Theatre di New York organizzato per la promozione del suo libro Surrender - 40 canzoni, una...
Fuori. Ma rispetto a cosa? O dove? Nel mettere in scena la vita di Goliarda Sapienza, colta nella parentesi fra il carcere e la scrittura, Martone rivela una complessità inaudita, pur calata in un percorso autoriale che non ha mai cessato di mettersi in discussione. Filmare l’apparentemente...
Ci sono voluti ben sette anni per realizzare gli ultimi due film della serie. Sette anni interrotti da una pandemia e da due scioperi che hanno bloccato Hollywood. Mission: Impossible - The Final Reckoning, diretto dal fido Christopher McQuarrie, conclude la vicenda iniziata con il...
Lo “scandalo” della premiazione cannense di Cuore selvaggio, a opera della giuria guidata da Bernardo Bertolucci, fu notevole. Solo Pulp Fiction, fortemente voluto da Clint Eastwood quattro anni dopo, in competizione con Caro diario di Nanni Moretti, provocò reazioni...
Lui (Michael Fassbender) è una spia. Sua moglie (Cate Blanchett) pure. Quando un software chiamato Severus rischia di finire nelle mani sbagliate, nel cast dei possibili doppiogiochisti c’è proprio lei, e lui ha una settimana di tempo per mettere le cose a posto. Il plot di Black Bag -...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Giona A. Nazzaro
...
E se la morte fosse «il seme dal quale io cresco?», per riprendere un’intuizione di William S. Burroughs? E se questa crescita verso la fine fosse un’immagine fissa, secondo un’altra folgorazione burroughsiana? The Shrouds - Segreti sepolti è il film di un materialista profondamente...
Il 22 dicembre 1989 anche la Porta di Brandeburgo cede, aprendo così la strada alla definitiva demolizione del muro di Berlino. Tre giorni dopo, il 25 dicembre a Targoviste, Nicolae ed Elena Ceausescu sono condannati a morte. Vent’anni dopo questi eventi, Radu Jude realizza...