Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Tutto è già sfaldato, tutto non può che peggiorare in questa opera corale di Im Sang-Soo, lontano da qualsiasi messaggio, da qualsiasi coesione: frammenti in cui la disperazione e l’ironia ghiacciano e tagliano. Dal microambiante borghese alla società coreana, tutto sanguina, niente ha senso....
A 30 anni esatti dalla morte di Elio Petri, uno dei suoi film più famosi, amati e rifiutati con il medesimo vigore. Indagine sulla parola Potere, scandaglio psicanalitico, tra Dostoevskij e Borges, Kafka e il poliziottesco: una sciarada marcia, uno specchio deforme. Un capolavoro.
Tre preadolescenti e un'estate nelle Ardenne. Bouli Lanners, già attore per Delépine & de Kervern (Louise-Michel) e Audiard (Un sapore di ruggine e ossa), si conferma autore di un cinema terragno e lunare, legato strettamente al folklore, sempre e comunque trasognante....
Comincia da un'effrazione, Amour. Da una proprietà privata violata e dalla morte, dalla fine della storia che sta per raccontare, da quel che rimane: una casa vuota, il corpo privo di vita di Anna, l'assenza di Georges. E poi, prima, l'auscultazione minuziosa del rapporto di questa...
Dal bestseller Il club Dumas di Arturo Pérez-Reverte, Polanski gira un elegante film sciarada, dove l’inchiesta sul demoniaco sfugge ai canoni del genere. La logica è irrisa: il finale è un calembour. Improvviso. Un divertissement sull’idiota pretesa di conoscere l’...
Botta & risposta tra Ice-T e il gotha del rap statunitense (all'appello mancano Jay-Z, 50 Cent e Lil Wayne), in fiumi di parole che partono dal presente (non si ricorre a materiale d'archivio) per ricercare le radici storiche, filosofiche, sociologiche del genere, scavando nei valori che...
Dalla lista nera del maccartismo, sino al ritiro per problemi di cuore, Abraham Polonsky fu autore di soli 3 film. Questo è l’ultimo. Una versione radicale ed eccentrica di ll violinista sul tetto, in forma di sfrontata commedia picaresca, marxista sino al parossismo, alla parodia....
Messa in crisi di un industriale al tempo dell’avvento del Nazismo. Fassbinder adatta Nabokov su spartito di Stoppard, gira in inglese e cesella un noir psicanalitico sul doppio, conseguente riflessione sulla finzione, ancorato a Dirk Bogarde. Nel freddo labirinto cerebrale, l’utopia si fa...
Andrew Dominik è un regista manierista: ricombina forme conosciute, le carica sino allo stereotipo, scarnifica (o aumenta) i personaggi sino alla caricatura. È da qui, da queste figure raccontate all'infinito, da questi miti riconosciuti, da questi vampiri nel cui sangue circolano secoli di...
Viaggio al termine dei generi, confusi in un’opera palinsesto che li inanella uno a uno, facendo sprofondare spettatore e protagonista nella materia di cui è composto il sogno (o meglio: l’immaginario) degli anni 80, tra caricature, edonismo e mondi da Tv via cavo. Capolavoro di surrealismo...
Sghembo delirio western di Robert Aldrich (che lo rinnega), scritto da Dalton Trumbo, è un’opera furente, lirica e nevrotica, filosofeggiante e al solito barocca (c’è spazio perfino per l’incesto). Rock Hudson e Kirk Douglas sono come Tom e Jerry nelle sabbie Usa della tragedia greca.
Ispirato alle conseguenze del radiodramma di Orson Welles La guerra dei mondi, un horror pregno di humour carpenteriano: Bruce McDonald, sperimentatore integrato, trae un divertito B movie da uno spunto geniale, invitando lo spettatore a non cedere all’equazione linguaggio=realtà. ...
C’è un omicidio, forse. O forse è solo il fantasma dei desideri di una coppia stanca, lo spettro delle avventure dimenticate, la voglia di vivere che irrompe nella routine senile. Woody Allen, nel 1993, lavora già sulla sua stessa maniera, regalando un giallo avvinghiato al rosa. Malincomico....
Provincia dispersa, Appennino Toscoemiliano, localismo ottuso da comunità chiusa, tensioni incestuose così trattenute da aspettare semplicemente un interruttore che le accenda, le incanali, le porti in superficie. Voglie di fuga adolescenziali e ancoraggi familiari; l'insofferenza degli adulti...
Capitolo cinematografico numero 5 per il franchise Resident Evil, filiazione dell'omonimo videogame, incontro tra i morti viventi di Romero (al netto dell'ideologia), la Sci-Fi biologica (al netto della riflessione etica), Doom e Tomb Raider: una macchina da soldi che...
Numero 4 per la saga Step up, serie da 500 milioni di dollari, titolo sotto il quale non si celano continuità narrative di sorta, ma solo l'eterno ritorno di uno schema antico marchiato a fuoco con un brand, unico fattore distintivo nel cumulo contemporaneo di film del genere. Ovvero il teen...
Come l’incontro di Fassbinder con Rohmer: il cinema di Ozon mette in scena personaggi in principio stereotipati, si rifugia in un simbolismo orgogliosamente immediato, poi si sottrae alla didascalia, si apre al non detto, diviene racconto morale e gesto politico militante. Sottovalutato.
Le ragnatele deterministiche del noir soffocano lo spettacolo del poliziesco: James Gray preferisce all’azione la reazione implosa nei volti, la dignità ieratica di un’umanità mediocre e colpevole, il dolore di anime lacerate dal conflitto tra etica personale e condizionamento degli affetti. ...
Romero, con un budget da quattro soldi, fa cinema classico, facendo sbarcare gli zombie e i suoi personaggi stereotipati da B movie in un contesto western dei tempi andati: una comunità isolata, uno scontro fratricida, vecchi cowboy intestarditi nelle proprie convinzioni.
Gli ominidi sboccati e ridotti alla propria adolescenza nei film di Apatow qui sono sposati: la loro libera uscita dal matrimonio dura poco, il tempo di scoprire di non esser mai stati quelli di una volta. Il countdown dei Farrelly li conferma la coscienza della commedia Usa, moralista e acerba...
Quahog, non esiste, ma è nel Rhode Island, dove Seth MacFarlane, che l’ha fondata nella sua mente bacata, ha studiato animazione. A Quahog è possibile che il cane parlante, raffinato e alcolizzato, di un ritardato mentale obeso, privo di lavoro e con allegra famigliola incomprensibilmente...
Florey (con John Huston alla sceneggiatura e Karl Freund alla fotografia: fate voi) s’ispira a un capolavoro di Poe (Gli assassini della Rue Morgue) e lo intaglia come espressionismo tedesco insegna, seguendo le tracce psicanalitiche di Il gabinetto del Dottor Caligari.
Una clinica asettica di benessere posticcio, un virus vorace che gonfia d’enfasi sessuale i corpi, thanatos che s’abbarbica furente a eros e non lo abbandona. Fiorisce da La notte dei morti viventi, prevede il proliferare dell’Aids: una macabra parabola in forma di B...
Come un Mr. Smith va a Washington nelle mani dei fratelli Duke di Una poltrona per due, come l'incontro tra un essere mitologico, sintesi di John Edwards e George W. Bush, e un nerd ritardato della scuderia Apatow, come se Jay Roach cullasse i suoi lavori politici per la Hbo...
Provincia profonda, prossima all'apocalisse, presente di degrado. La terra è marcia, il cielo è grigio, il sole, semplicemente, non c'è. I bambini scompaiono, rapiti dal nulla, come il futuro: «È stato l'uomo alto» si sussurra di fronte a una birra, nella routine di un lutto trasformato in...
Ci sono due cineasti che amiamo e che sono immersi nell’oblio, due autori che negli anni 60 facevano cinema a elevate temperature stilistiche, sciogliendo e sformando il linguaggio classico dei generi americani. Prima dei ...
Da Adolfo Bioy Caseres, un allucinato mélo che separa l’uomo dalle immagini, dal loro luttuoso persistere, da quelle copie che (non) serbano memoria degli originali. Anna Karina è uno struggente desiderio Nouvelle Vague. Fuori dal tempo. Come un Inception, ma immaginato da Borges. ...
Nella 2ª Stagione dei Masters of Horror, Landis (già autore di Deer Woman) danza sull’abituale linea rossa che separa grottesco e terrore, risate e urla, caricatura e amara sfumatura. E ci regala un gioiellino fumettistico su note gospel, uno Psyco versione sitcom per...
Il ballo della scuola, le prime mestruazioni, la sensazione di inadeguatezza, il fascismo della folla imberbe. De Palma adatta Stephen King. E proietta con furore stilistico frastornante le ombre di un’età acerba e crudele. Il teen movie è un horror gotico: il cinema ringrazia. Epocale,...
Dal 1968 al 1975 Vincenzo Rabito (1899-1981), bracciante siciliano, s'è dedicato alla stesura delle sue memorie, guerreggiando con l'essere «inafabeto», analfabeta, abbarbicando i ricordi a una lingua nuova, raccontando la propria «maletratata e molto travagliata e molto desprezata vita». E,...