Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Parla la lingua del cinema - la sua e la nostra lingua - Martin Scorsese l’americano, e c’è una luce nel suo sguardo che è qualcosa in più di una mezza speranza. Per parlare dei suoi 80 anni, di fronte a un’opera vastissima e nota più o meno a tutti, abbiamo deciso di usare come traccia un suo...
C’è qualcosa di Viaggio a Tokyo in questa opera prima ambiziosa e impressionista del tedesco Jonas Bak. C’è l’archetipo del viaggio presso i familiari di un personaggio in là con gli anni e del divario fra generazioni che non sanno parlarsi. Anke, la protagonista, è una vedova in...
La satira di Triangle of Sadness è così vecchia e stantia che per scriverne vengono in mente - sarà un limite di chi scrive - solo modelli altrettanto vecchi e stantii. Nanni Moretti che parla di quei film dove un uomo e una donna su un’isola deserta si sbranano perché il regista non...
Fa un po’ strano pensare che prima di questo adattamento di Netflix la sola versione per il cinema del celebre romanzo di Erich Maria Remarque fosse ancora quella del 1930 di Lewis Milestone, realizzata un anno dopo la pubblicazione in volume del libro (ne esiste una per la tv del 1979, diretta...
Il problema del metodo di Mark Cousins - e non solo in Marcia su Roma - sta nel commento del regista alle immagini dei film che analizza e dentro i quali scava. In questo caso, a partire da un film di propaganda fascista, A noi di Umberto Paradisi, racconto del cammino delle...
Il grande organo di una chiesa sconsacrata è il vero protagonista del film di Gabriele Fabbro. E non è una brutta intuizione: l’attenzione con cui meccanismi e congegni vengono filmati rivela uno sguardo intimo, un talento non scontato per riprendere gli oggetti e farne il tramite di emozioni...
Il dittico The Souvenir (2019) e The Souvenir: Part II (2021), ancora inedito in Italia, ha fatto di Joanna Hogg - inglese, classe 1960, allieva di Derek Jarman, per anni impegnata in tv e nel 2007 regista del suo primo film per il cinema, Unrelated, disponibile su MUBI come...
Negli Scanners di Film Tv n. 41/2022 parliamo di The Souvenir: Part II di Joanna Hogg, regista di cui su MUBI si può vedere l’opera prima Unrelated (2007), storia di una donna che per riprendersi da una relazione sbagliata si rifugia da un’...
Una corrispondenza amorosa; una moltitudine di giovani in rivolta; lo studio del cinema come educazione allo sguardo, e dunque alla vita. In A Night of Knowing Nothing c’è l’universo reale e ideale della sua regista, la debuttante Payal Kapadia, artista di Mumbai e studentessa dell’...
Jafar Panahi, arrestato l'11 luglio 2022 e condannato a sei anni di prigione dopo essersi presentato nell’ufficio del pubblico ministero di Teheran che tre giorni prima aveva fermato i colleghi Mostafa Aleahmad e Mohammad Rasoulof, è il regista simbolo della resistenza e della militanza del...
Nella recensione di Europa di Haider Rashid, pubblicata sul Film Tv n. 35 del 2021, Roberto Silvestri usa l’espressione «virtuoso dell’immedesimazione» a proposito dell’interprete principale del film, l’attore libico-inglese Adam Ali,...
Anna Frank è da sempre un’icona: la curiosa dolcezza dell’adolescenza falciata dalla violenza del nazifascismo. Anche per questo è spesso tornata a ossessionare l’immaginazione degli scrittori (in Lo scrittore fantasma Philip Roth la ritrovava ventenne negli Stati Uniti, amante dello...
Ex direttore d’orchestra in pensione, Mario vive in un lussuoso resort in Inghilterra. Malato d’Alzheimer, poco alla volta perde il contatto con ciò che lo circonda. La nebbia dei suoi pensieri è replicata dalla fotografia appannata e dalle luci sparate del film, così come dal montaggio che...
Adattamenti di romanzi, dalla parola all’immagine, e viceversa. Satyajit Ray, per esempio, era originario di una coltissima famiglia di Calcutta e crebbe in una famiglia dove Rabindranath Tagore era di casa. Nel 1984, dopo un’intera carriera nel solco dell’opera del grande...
La dedica al proprio paese che apre la raccolta di racconti Perché l’America di Matthew Baker (Sellerio, pp. 480, € 17, traduzione di Veronica Raimo e Marco Rossari) dice molto dell’ironia di questo libro e del suo autore, trentenne del Michigan...
Il compositore islandese Jóhann Jóhannsson è morto di overdose nel febbraio 2018, lasciando alcune musiche da film di notevole valore (Sicario, Arrival, Mandy) e un solo film da regista, questo, presentato nel 2017 a Manchester, con accompagnamento dal vivo, e poi in...
Ci si è interrogati molto sul significato del titolo di Nope. L’acronimo di «Not of Planet Earth», come hanno teorizzato moltissimi online (Peele ha negato); il «preferisco di no» sottolineato dal direttore Giulio Sangiorgio: «No alla società dello spettacolo. Allo sguardo che...
Uno sguardo ai titoli selezionati in concorso alla 79ª Mostra di Venezia: a gareggiare per il Leone d’oro, accanto ai nomi di grandi registi internazionali, ci sono anche cinque cineasti italiani.
Cosa resta di una lezione dopo che è stata totalmente compresa? Cosa resta di un grande regista quando il suo immaginario è stato completamente assorbito dal cinema della sua epoca? E in particolare, per David Cronenberg - e non certo da oggi - cosa resta della mutazione dei corpi in nuova...
Due documenti da e su un’epoca così lontana eppure percepita sempre vicina: gli anni 70. Il primo è un classico, Matti da slegare, realizzato nel 1975 da Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli e Sandro...