Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
Magari è vero che non incontra i gusti di tanti (come sembrerebbero dimostrare gli ascolti, pallidissimi; ma una migliore comunicazione avrebbe giovato), però L’Alligatore è qualcosa di insolito anche per la parabola evolutiva della recente fiction Rai. Pur dentro la comfort zone...
Davvero non smette di stupire la capacità di certo cinema italiano indipendente (se ancora questo termine ha un senso) di inventarsi piccoli film chiusi in un unico luogo. Per abbattere i costi, ovvio, ma anche, quando va bene, per farsi metafora di qualcosa di più grande. Nel bagno delle...
Sotto un titolo molto anni 80 (Vivere in fuga, ricordate? Sigh…), la serie ideata da Filippo Gravino e Guido Iuculano (anche co-sceneggiatori di Romulus) pesca in parecchi stagni, con un fare bulimico che fa intravedere (tante) buone letture, visioni e intenzioni. Intanto, c’è...
Nella fabbrica florida e vivace dei remake all’italiana, i loro sequel sono anche più interessanti, perché, liberandosi dei film originali, si avventurano lungo strade inedite e persino suggestive. 10 giorni con Babbo Natale segue 10 giorni senza mamma (per inciso, tra i...
Manco a farlo apposta, dopo Castellitto usato (bene) come villain in Il talento del calabrone, ecco - sempre su piattaforma (non è detto che sia un male, rispetto a un’uscita in sala magari anonima e grama) - Fabrizio Gifuni, rasato e con barbone, un po’ Bruce Willis e un po’ Rasputin...
Beppe Fiorello, si sa, è un bene preziosissimo per RaiFiction (e per la Picomedia di Roberto Sessa). Anche il formato che di solito predilige - il tv movie, al massimo la miniserie in due puntate - reca i crismi dell’evento per il pubblico generalista. E, subito dietro, salta all’occhio un...
L'incredibile storia dietro L'incredibile storia de l’Isola delle rose, l’ultimo film di Sydney Sibilia (su Netflix dal 9 dicembre 2020) è quella, vera, della micronazione omonima, una piattaforma artificiale costruita in mare a un tiro di schioppo dalle coste di Rimini dall’ingegnere...
Ricordate Kops, scatenata commedia svedese di culto del 2003, in cui gli spampanati poliziotti di un commissariato di campagna a rischio chiusura per assenza di crimini cominciavano a commettere loro piccoli reati per conservare il posto di lavoro? Ne è un remake il nuovo titolo Sky...
Su un’isoletta sperduta, un gruppo di persone dalla vita complicata (e dal passato oscuro) se la vede con i propri demoni, impossibilitati a fuggire e decimati l’uno dopo l’altro. Certo, è, fin dal titolo, l’ennesima versione di Dieci piccoli indiani, ma è anche (tanto) Lost,...
Prima o poi bisognerà contare i film italiani figli di Perfetti sconosciuti (e Il nome del figlio) e, forse, a monte, di Carnage, con i personaggi chiusi in un ambiente a scannarsi. Qui sono sei e l’ambizione pirandelliana convive col pretesto da distopia sci-fi: in...
Mamma, li barbari! Scordiamoci i “babbari” alla Attila flagello di Dio, perché in questa serie Netflix tedesca sono brutti (be’, non troppo…), sporchi e cattivi, piuttosto rancorosi contro i romani che, ai tempi di Tiberio, hanno occupato manu militari i territori compresi tra...
Dietro Stracult (20 anni in questo assurdo 2020!) c’è Marco Giusti con i suoi quadernetti, fitti fitti di annotazioni, compilati con acribia filologica da ragazzino, spettatore compulsivo in sala («praticamente ogni giorno, dal 1963/1964 a fine anni 70, avevo la tessera gratuita, mio...
Quando s’invoca il ritorno dei film di genere in Italia, spesso si dimentica che non è soltanto questione di registi e sceneggiatori in grado di realizzarli, ma anche, e soprattutto, di attori capaci di interpretarli. Credibilmente. Ecco, a Sergio Castellitto (un po’ gigione, però va bene), in...
Siamo sinceri. A quanti registi, destinati a tossicchianti presenze ai festival e invisibili uscite in sala, la fiction tv ha offerto un riparo confortevole dove sviluppare una propria identità specifica, probabilmente impossibile sul grande schermo? Certamente a Gianluca Maria Tavarelli, che,...
Come finisce Suburra? In un tripudio di troncamenti lessicali (Aurelia’, Spadi’, Cina’), che corrodono i protagonisti fin dai nomi, così come le loro azioni ne consumano inesorabilmente la già precarissima morale, esasperando certi dialettismi a un passo dalla commedia involontaria (...
Nell’album dei ricordi di Gigi Proietti che tv e web 1 ci invitano a sfogliare con insistenza ora che non c’è più, tra le pagine cinematografiche, com’è noto purtroppo più rade di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi da un simile talento, rimane pochissimo citata quella del...
A volte ritorna, ma non dove te l’aspetteresti. Un certo cinema italiano d’impegno civile oggi raro, a fine anni 80 incrociatosi a meraviglia con il romanzo di formazione mélo in Mery per sempre di Marco Risi, fa di nuovo capolino anche in Mare fuori e nelle sue cronache...
Alla fine, questo seguito di Borat (vedi recensione sul Film Tv n. 44/2020, ndr) ci fa tirare due bei sospiri di sollievo. Il primo, molto legato alle piccole cose italiche, nasce dalla constatazione che siamo evidentemente guariti dai rigurgiti di moralismo un po’ pecione...
La vita davanti a sé ha tanta vita alle spalle, piuttosto avventurosa: romanzo scritto dal funambolico irregolare Romain Gary (gli abbiamo dedicato uno speciale su Film Tv n. 11/2019), che lo pubblica nel 1975, fingendolo opera di un altro (Émile Ajar) e vincendo il prestigioso...
Una coppia da rom com, lei maestra d’asilo e lui arboricoltore (Imogen Poots e Jesse Eisenberg), alla ricerca del nido d’amore, si ritrova sprofondata in un incomprensibile incubo un po’ Magritte un po’ Suburbicon, in un quartiere residenziale-labirinto di casette linde e dai colori...
Con il senno di poi, che il nome di Tognazzi continui oggi a vivere (anche) nella Tognazza, l’azienda vinicola che nasce dalla e nella sua tenuta buen retiro nelle campagne di Velletri, finisce per acquisire un sapore particolare. C’è il vino (e quindi, in senso lato, la buona tavola,...
Ai tempi del lockdown da COVID-19, Roma, fuori, è deserta, persino bella nei suoi spazi vuoti. Ma, dentro - nella casa iper-borghese dei De Bernardi, lui (Greggio) avvocato farfallone, lei (Minaccioni) signora bene un po’ cafona, e in quella dei quasi proletari (si dice ancora?) Walter...
Prima o poi doveva succedere. Che anche da noi qualcuno provasse a realizzare uno di quei teen movie dalla lacrima facile incentrati sui primi (e spesso ultimi) amori tra adolescenti, stretti stretti tra l’inconciliabilità dei mondi d’origine e la crudeltà di malattie dal forte valore simbolico...
Dice Jason Blum, padre-padrone dell’horror di oggi, amato e odiato in egual misura, che con il progetto Welcome to the Blumhouse per Prime Video si punta su progetti a basso costo, senza grossi nomi, con l’intenzione di sperimentare variazioni e declinazioni di genere. Lo conferma...
Che bisogno c’è dei manieri spettrali della tradizione anglosassone quando si può contare sulle assolate masserie pugliesi con quel che di verminoso e oscuro nascondono appena girato l’angolo (o, come qui, sceso il sottoscala)? Intuizione meritoria quella di De Feudis al suo esordio nel lungo (...
Cammina tanto Petra, ispettore di polizia dal broncio perenne. Mai un sorriso arriva a illuminarne il volto, come il sole che non fa mai capolino tra le nubi acquartierate sopra una Genova parimenti scontrosa e fuori stagione, a rafforzarne la scorza ruvida. Scostante, indisponente, sarcastica...
Con le sue due coppie fedifraghe e recluse per pandemia, Lockdown all’italiana non è un cinepanettone sul COVID-19, né un atto di sciacallaggio sulle sofferenze degli italiani. Invece, è un piccolo, prezioso documento su ciò che siamo appena stati («Durante il lockdown ci si...
(Attenzione, spoiler). Gerard Butler è un attore che si fatica a immaginare non opporsi a qualcosa o a qualcuno, sempre pronto a caricare a testa bassa. Solo tra gli ultimi, senza pretese d’esaustività, dopo il fondante Butler vs i Persiani (300), ci sono stati Butler vs i terroristi (...
«Fa’ come nei film italiani, dove c’è sempre uno che urla come un coglione!», suggerisce Lorenzo (Morelli) a Elena (Delogu, incantevole) nel deserto appena fuori Las Vegas, dove si trovano di malavoglia per riparare a un matrimonio per scherzo da diciottenni in vacanza in America un po’ fumati...
C’è stato un momento, anni fa, nel quale a qualcuno, magari sedotto dalle ipercafonate femministe di Charlie’s Angels e turlupinato dalla finta pensosità di Terminator: Salvation, è parso possibile attribuire a McG la patente di piccolo specialista di un certo blockbuster...