
Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
Tempi duri per i Pasti, famiglia di cassamortari romanissimi e cinici che hanno fatto loro il motto del patriarca Giuseppe (Leo, in cameo d’apertura) «tutti devono morì, ma solo in pochi ce guadagnano». Il nero sepolto da decenni riemerge e il fisco bussa alla porta, costringendoli a misure...
Guardi Lea e non puoi non pensare a Doc - Nelle tue mani. Qualche sovrapposizione c’è - la protagonista reduce da un trauma fortissimo (qui la perdita del figlio prima del parto) che le ha cambiato la vita, la professione ospedaliera (infermiera pediatrica), un nuovo ...
Proprio in queste settimane escono in sala in Italia tre film francesi che affrontano tutti temi e questioni del mondo del lavoro di oggi: Un altro mondo di Stéphane Brizé, Full time - Al cento per cento di Éric Gravel e Il peggior lavoro della mia vita di Thomas...
I film di Bud Spencer & Terence Hill, si sa, hanno sempre sacrificato le presenze femminili al bromance tra i due protagonisti. Ovviamente, il nuovo … altrimenti ci arrabbiamo! - chiamiamolo pure omaggio, e non remake/reboot, per non far saltare la mosca al naso ai fan con...
Con Michael Bay anche riscaldare un surgelato nel microonde sembra una scena d’azione (vedere per credere). Per i suoi sorcini (spesso insospettabili), Ambulance, remake di un film danese del 2005 molto più sobrio (su Netflix), è un ritorno in buona forma, dopo tante faide tra ...
Un po’ forastica. Così ad Arezzo definiscono Fosca Innocenti, vicequestore dai modi spicci e spesso scontrosa, selvatica appunto, una Vanessa Incontrada ritornata, dopo diversi successi nella fiction Rai, a Mediaset (dove del resto era esplosa ai bei tempi di Zelig). Ecco, Fosca...
In fondo, Venezia è sempre rosso shocking (dicembre o non dicembre). Persino in una fiction per Rai1 (ma forse sarebbe stata più adatta per Rai2…) che ne piega il ventre liquido e il dedalo di canali in altrettante, trasparenti metafore per i fondali marcescenti del...
Le Marianne che offrono il petto in difesa dell’ultimo film di Argento faranno lo stesso anche per Emmerich? Difficile. Ma, volendola sparare grossa, viene da pensare a Moonfall come al suo Occhiali neri. Certo, mutatis mutandis, e con ancora alle spalle per Emmerich...
Procede da sempre per accumulo il cinema di Jeunet. Stipa le inquadrature di cose e di corpi e indulge volentieri negli elenchi e nelle liste (ricordate Amélie?), con l’ossessione di non lasciare niente fuori. È un robivecchi degli immaginari, che scava nel passato, rétro pure nel presente,...
Che moscio ‘sto Oscio! Si fa per celiare, ovvio, giocando ai calembour come spesso i titoli degli episodi della serie RaiPlay prodotta da Stand By Me (un pedigree soprattutto nel...
I cuori del titolo, a scanso di equivoci, sono quelli traboccanti di passione dei protagonisti, certo, ma, anche, alla lettera, quelli oggetto di una corsa ai trapianti che fa da sfondo, abilmente ricamata sulla realtà storica dei fatti (Christiaan Barnard, ampiamente citato), a un...
Come se l’è cavata Matt Reeves alle prese con l’ennesima riscrittura del mito dell’uomo pipistrello? Abbiamo chiesto alle nostre firme di riflettere sul nuovo Batman cupissimo di Robert Pattinson e sulle implicazioni estetiche, politiche e filosofiche del film.
Bendispone da subito questo quarto (e ultimo, s’immagina, almeno per alcuni protagonisti storici) capitolo del franchise cinematografico gemmato dalla serie MTV Jackass, a base di stunt e scherzi pesantissimi, al limite dell’autolesionismo fisico: una città è messa a soqquadro da un...
Non c’è due senza tre. Dopo Non ci resta che il crimine e Ritorno al crimine, riprendono a viaggiare nel tempo Moreno (Marco Giallini) e Giuseppe (Gianmarco Tognazzi), questa volta insieme al professorino di storia Claudio (Giampaolo Morelli, al posto del Sebastiano di...
L’avremmo probabilmente potuto intitolare anche così, magari spingendoci fino al calembour manzoniano «Guerrini, chi era costui?», questo libro curato insieme a Chiara Grizzaffi per Mimesis a raccogliere (e ampliare, parecchio) una ricerca nata con il supporto del dipartimento di...
Chi muore (non) giace e chi resta (non) si dà pace. Marco (Camilli medesimo, regista/attore/produttore del cinema indie romano), morto nel crollo di un ponte (nelle Marche, ma il pensiero va ovviamente al Ponte Morandi in Liguria), accompagna (come fantasma? come voce della coscienza? in fondo...
Attenzione a quell’articolo prima del nome. Non un generico Batman, ma proprio “The” Batman, quasi a dichiararne l’unicità rispetto a tutto quello che c’è già stato. Come se fosse una prima volta. Impresa improba (e rischiosa), ma sensata in un’ottica rifondativa (ciclica, come ben sappiamo)...
Chi scrive preferirebbe stare, ma cum juicio, nella colonna a fianco, perché ai primi amori (quasi) si perdona tutto. Però, con il direttore che mi tallona come un assassino argentiano per amor di dialettica, mi presto a spingere verso il basso il mio pollice medio (mantenendo, mi è...
Senza sforzarci troppo, potremmo immaginare che Christian si svolga nella stessa Roma pop-coatta di Lo chiamavano Jeeg Robot. I suoi personaggi respirano la stessa disperazione delle periferie degradate postpasoliniane frequentate dallo Zingaro e da Enzo Ceccotti e...
Ci piace pensare che Ivan Reitman (scomparso il 12 febbraio 2022 a 75 anni) fosse come il Tripper Harrison di Bill Murray, animatore spampanato e vitalissimo protagonista del suo Polpette (Meatballs), capace di un irresistibile discorso motivazionale insieme costruens...
Si sa, sposarsi con una popstar di fama mondiale non fa bene alla carriera degli attori. Chiedetelo a Sean Penn, quando era mr. Madonna, e pure al povero Ben Affleck, quasi stroncato dalle nozze (e dai film) con Jennifer Lopez, anche se oggi è recidivo. Impossibile non pensarci, in questa...
Se nel 2021 era toccato a Luisa Ranieri, oggi diva della fiction Rai in costume per antonomasia (Luisa Spagnoli, La vita promessa), di passare a un personaggio contemporaneo come la fortunatissima Lolita Lobosco, confermando il gradimento del pubblico anche se lontana da pizzi...
Si è capito da un pezzo che un buon viatico al successo di una fiction generalista è l’origine in un romanzo, meglio se un bestseller. Bene ha fatto, dunque, Mediaset, sull’esempio di RaiFiction, a puntare su Storia di una famiglia perbene, romanzone per signore irrequiete e anti...
Amare perdutamente chi ha perduta (la) mente. Il viaggio-documentario nel mondo dell’Alzheimer intrapreso con Ivana Di Biase da Paolo Ruffini (anche co-produttore), ormai ben più dell’elfo dispettoso che la vulgata vuole (come dimostra pure il precedente doc Up & Down - Un film normale...
In questi due anni e passa di COVID-19, c’è stato un gran proliferare di iniziative audiovisive a capovolgerne i limiti evidenti in potenzialità impreviste, a dispetto di grandi e piccoli lockdown e distanziamenti sociali. Magari delegando l’atto della ripresa agli stessi protagonisti...
Mi ero ripromesso di togliere il saluto a chiunque avesse liquidato Belli ciao capovolgendone sarcasticamente il titolo in «ciao belli». Siccome l’ha fatto il direttore Sangiorgio alla fine della sua recensione (vedi Film Tv n. 1/2022), ovviamente devo scendere a più miti consigli. Ora...
Pi(erlui)gi Torregiani (Montanari, bravo, pur con qualche eccesso da milanese imbruttito) è un gioielliere self made man un po’ bauscia, tutto fatturato e (poco) famiglia, quasi un incunabolo del berlusconismo in arrivo (l’attività di televenditore nelle emergenti tv private...
Il titolo è cechoviano, anche se poi si dichiara una netta predilezione per Tolstoj (e si parte da una citazione conradiana). Però, la sostanza è puro Vanzina: Enrico, sceneggiatore e regista (sempre più a suo agio), ma anche Carlo, affettuosamente evocato, in certi primi piani complici e nello...
«Meglio essere il primo della serie B che l’ultimo della serie A». Mariano Laurenti l’ha ripetuto più d’una volta nelle sue interviste (poche, purtroppo). Una dichiarazione d’intenti che è anche una bella dissimulazione di sé e del suo ruolo di piccolo grande artigiano del cinema popolare lungo...
Menamose - Storie impensabili di un cinema improbabile di Steve Della Casa, Sagoma Editore, pp. 160, € 15
Che Steve Della Casa sia (con Marco Giusti, con lui co-autore del bel dizionario Il grande libro di Ercole) il massimo studioso del peplum...