Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
«Tu guardi troppi film!», si dice a un certo punto a un gangster che si atteggia a boss. E, poco prima, si è citato il «fottuto» John Wayne e persino intravisto in tv Ombre rosse. Saranno istruzioni per l’uso? Forse sì, ma The Last Days of American Crime guarda più alla grande...
Viene voglia di adattare al secondo film di Corapi (diversi apprezzati corti e un bell’esordio in nero, Sulla strada di casa) quanto si sente dire la protagonista Anna (Leone, con accento catanese) all’esame sulla Divina Commedia: «L’ha studiata, ma non l’ha fatta sua». Allo...
Autoreferenzialità: in soldoni, parlarsi addosso e, quindi, parlare sempre di sé, con la convinzione di essere gli unici dei quali valga la pena davvero di parlare. Prendete Netflix. In Curon, nuovissima serie italiana mistery teen, nel primo episodio, dopo neanche mezz’ora, la...
Ci sono due modi per godersi questa miniserie adattata (con significative variazioni) dall’omonimo romanzo di William Landay e diretta in toto da Morten Tyldum (The Imitation Game). Il primo è sorbirla come l’ennesimo legal thriller, appassionarsi alle piste d’indagine e ai colpi di...
Basta l’inattesa chimica tra due attori improbabilmente assortiti per fare un (bel) film? Forse ci vorrebbe davvero un miracolo, se poi, a complicarsi ulteriormente la vita, si tenta pure il remake di un piccolo film danese di culto (per pochi, almeno in Italia, dov’è uscito in sordina nel 2005...
Una premessa necessaria: perfettamente speculare alla Marvel/Disney, la DC Comics/Warner, in evidente difficoltà nel maneggiare al cinema le sue icone (con l’eccezione del Batman di Nolan, però da subito una cosa a parte), ha nel tempo costruito un universo tv coeso attorno a quei personaggi,...
Serve addirittura un dizionarietto (prontamente approntato da Sky) per non perdersi in questo thriller nell’alta finanza dal romanzo di Guido Maria Brera che ha l’ambizione di cucire nella trama fattacci dell’economia mondiale (dall’affaire Strauss-Kahn ai PIIGS) con guest star (nei...
«A cazzo di cane!», «smarmellala!», «dai dai dai!», «cagna maledetta!», «la locura!», e si potrebbe continuare a lungo. Se la forza e la capacità di un film o di una serie di farsi immaginario comune si può desumere (anche) dalla persistenza delle sue battute nel nostro modo di parlare, allora...
Se c’era una cosa che aveva davvero poco convinto della prima stagione di The Purge (spinoff seriale dell’omonimo franchise distopico cinematografico, da noi La notte del giudizio) era il suo incaponirsi nella cronaca dell’ennesimo Sfogo, con l’unica novità di mostrarci anche...
Rettore non c’entra. Ma ci sono, e non tra le righe, Guy Ritchie e, ovvio, Tarantino (tanto, tutto, troppo da Le iene a Kill Bill), tra notti folli, mosaici temporali, coloracci acidi, criminali, freak e psicotici di ogni foggia e misura. Più che il Mainetti di Lo...
Sul sottile crinale tra visibile e invisibile si gioca la gramissima condizione dell’intera industria cinematografica nazionale in questo momento. Un bel gesto simbolico, allora, quello di accendere insegne e schermi dei cinema (chiusi) durante i David di Donatello 2020,...
Sorpresa! Anche fuori da Westworld, l’avveniristico parco di divertimenti (spesso proibiti) organizzato per set (il West, il Giappone feudale, l’India coloniale, e ora pure un’Italia soggiogata dai nazisti nella Seconda guerra mondiale), con i suoi sofisticati androidi in tutto e per tutto...
Possiamo fare gli struzzi e continuare a raccontarci che l’unica serialità italiana che vale stiasulla pay tv o sulle piattaforme streaming, comunque mai e poi mai sulla televisione generalista. Oppure possiamo cominciare ad aprire gli occhi (anche qui su Film Tv), senza pregiudizi. Il successo...
Da qualche settimana su Netflix si può (ri)vedere Breakfast Club. Praticamente il fratello maggiore di tutti i teen movie e dei teen serial che sarebbero venuti dopo. Fa uno strano effetto 35 anni dopo. John Bender/Judd Nelson è sempre fantastico quando alza il pugno al cielo e divampa...
La fine è nota. Fa parte delle regole del gioco della commedia romantica che a Hollywood sanno fare (ancora?) bene e che Morelli tiene ben presente nel suo esordio da regista, adattando un proprio romanzo già in linea con quel tipo di racconto. E quindi non si fa un torto nel dire che sì, il...
Paradossalmente, alle Amazing Stories spielberghiane (45 episodi in due stagioni tra il 1985 e il 1987 su NBC, da noi, alla lettera, Storie incredibili, su Rai2 disordinatamente nei primi 90 e prima, nel 1986, in un improvvisato centone per il cinema, composto da La...
C’è in molta della più recente produzione seriale, tra tv e...
Proviamo a essere tranchant, come piacerebbe a un polemista infaticabile come lui. I film di Kevin Smith non sono capolavori, probabilmente neanche grandi film, però neppure quelle semplici curiosità eccentriche che qualcuno pensa. Anche oltre l’epocale Clerks, gli anni 90 in...
Farebbe meno impressione (e indignerebbe meno) The Hunt se fosse ribaltato? Se, cioè, fossero i redneck del profondo Sud a dare la caccia ai liberal dell’America democratica? Forse rientrerebbe nell’idea più comune di horror politico ai tempi di Trump con cui la...
Sono usciti on demand L’uomo invisibile e The Hunt, due titoli targati BlumHouse, la casa di produzione che sta riscrivendo le regole dell’horror mainstream. Nel bene e nel male: approfondiamo con cinque firme di Film Tv.
Ennio De Concini. Sceneggiatore (150 film, contando solo quelli “ufficiali”), occasionalmente regista (un paio di volte almeno, il kolossal bellico in un bunker Gli ultimi 10 giorni di Hitler e il melanconico Daniele e Maria), ma soprattutto spin doctor. E, ultimo ma...
Ormai dovremmo averlo capito. Con Ryan Murphy, in American Horror Story in particolare, è sempre questione di déjà vu, eterni ritorni, revenant. Alla lettera, anche in questa stagione, dove a tornare sono gli anni 80, con uno dei loro frutti più deliziosamente perversi e...
La prima stagione di Il cacciatore è stata una bella sorpresa per chi crede nelle potenzialità della solitamente vituperata fiction italiana, e anche qui se n’è preso nota con un certo entusiasmo, soprattutto per l’abilità nel riscrivere in chiaroscuro un (macro)genere molto nostrano...
La seconda parte delle scommesse di Film Tv per il cinema di domani: i profili di 25 registi e registe nati dal 1980 in poi, elencati in ordine alfabetico, che vanno a sommarsi a quelli “schedati” sul Film Tv n. 12/2020, per comporre la nostra personale mappa degli autori della settima arte del...
«Gli spaghetti, come sanno tutti, sono la forza, la speranza e la certezza dell’avvenire d’Italia». Nelle 566 pagine di questo volume edito da La nave di Teseo (curate con ossessione preziosa da Gabriele Gimmelli, una scelta perfetta come il cacio sui maccheroni), che raccoglie ...
C’è qualcosa di oscenamente affascinante nelle baby star quando crescono e raggiungono l’età adulta. Prima ancora che nei film che interpretano, proprio nei loro corpi, quasi fossero per sempre prigionieri di un ricordo e di un immaginario, dai quali cercano, invano, di emanciparsi, la maggior...
il consiglio di PEDRO ARMOCIDA
Bertolucci secondo il cinema di Gianni Amelio (su RaiPlay), che ruba - parole sue - il cinema di Bertolucci sull’incredibile set di Novecento. La suadente voce off di Bernardo (che il 16...
La volta buona, certo. Ma per chi? Forse per Massimo Ghini, che per molti deve farsi perdonare i cinepanettoni (assurdo: alcuni duetti con De Sica restano straordinari!) e l’adesione alla commedia popolare e qui conferma, se ce ne fosse bisogno, la sua recitazione in levare dietro l’esuberanza...
Ce lo siamo meritati Alberto Sordi? Intanto, ecco questo biopic per la tv a 100 anni dalla nascita, realizzato da Luca Manfredi (che già raccontò suo padre con In arte Nino). Confezione da prima serata Rai, pochi guizzi, la scelta inattesa di raccontare le origini dell’arcitaliano...
Vanessa Incontrada può interpretare qualsiasi ruolo? In Rai pensano di sì (e gli ascolti danno loro ragione) e, così, dopo la psichiatra infantile in simil Twin Peaks marchigiana (Scomparsa) e la carabiniera vs mafia internazionale (Il capitano Maria), per tacere...