Alberto Pezzotta

Alberto Pezzotta

Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 27/2018

Aprile 1948: nelle elezioni che cambiarono il volto della neonata Repubblica italiana, Antonio Pietrangeli sfidò Giulio Andreotti. Il primo, presidente della Federazione Italiana dei Circoli del cinema, era candidato del Fronte democratico popolare nella circoscrizione di Pisa-Livorno; laureato...

Leggo - FilmTv n° 25/2018

Capisco che se il titolo del libro postumo di Alfredo Bini fosse stato Memorie di un produttore, avrebbe venduto 300 copie. Invece, col titolo Hotel Pasolini - Un’autobiografia (il Saggiatore, pp. 150, € 19), un murale con PPP in copertina e una lettera di PPP...

Cinerama - FilmTv n° 23/2018

Sento già gli sbuffi impazienti: «Un altro film sulle periferie… Il disagio sociale come garanzia di impegno… Siamo ancora succubi del neorealismo!». Bene, non è così. A Hong Kong, negli anni 90, si facevano decine di film ambientati negli stessi quartieri e nessuno si lamentava. Non può...

Leggo - FilmTv n° 23/2018

L’entrata di Tommaso Landolfi nel catalogo Adelphi non ha certo costituito una consacrazione agli occhi di critici e accademici (su pochi si è scritto tanto come su di lui), ma ha allargato il suo bacino di utenza a una borghesia colta e, oggi, a un popolo di twittatori. È la...

L'occhio in meno - FilmTv n° 23/2018

Un marito divorziato spera in un ritorno di fiamma con la ex. Una guida turistica in Africa coinvolta in un losco piano. Una coppia di burini si vede programmare le vacanze dai figli intellettuali. Di solito il film si ricorda per il terzo episodio, Le vacanze intelligenti, di e...

Cinerama - FilmTv n° 22/2018

Di fronte a ciò che è inclassificabile, come Lazzaro felice, c’è chi chiude gli occhi, arroccato nei suoi pregiudizi, e chi cerca appigli, rimandi: il realismo magico, lo Zavattini più favolistico, Sergio Citti (certo, l’improvviso salto temporale è quello di Due pezzi di pane...

Servizio - FilmTv n° 21/2018

Gli altri

La chiave di tutto, ancora una volta, è nel fuoricampo. In ciò che non si vede. In chi resta fuori, oltre i bordi della rappresentazione. Cos’è che non si vede mai, in Loro 1 e 2? Non si vede quello che un tempo si sarebbe detto il “popolo”....

L'occhio in meno - FilmTv n° 21/2018

Calabria, Dopoguerra. Un contadino si ribella alle ingiustizie. La legge dello stato lo farà diventare un fuorilegge. 1961: la Mostra del cinema di Venezia mette in concorso Il brigante di Renato Castellani (che aveva vinto il Leone d’oro con Giulietta e Romeo) e boccia ...

L'occhio in meno - FilmTv n° 20/2018

Uno scrittore americano a Roma. Una serie di delitti. Non guardate Tenebre in televisione, dove è tagliata la scena dell’omicidio di Veronica Lario. È come vedere Un chien andalou senza l’occhio tagliato. In questa sequenza Argento realizza il suo ideale di “omicidio come...

Leggo - FilmTv n° 20/2018

Leggendo Devotion - Perché scrivo (Bompiani, pp. 144, € 13) di Patti Smith (foto) mi sono messo a riascoltare i suoi primi tre album, cosa che non facevo da un pezzo. Per qualche settimana Because the Night e Gloria sono diventate le canzoni preferite di mio figlio,...

L'occhio in meno - FilmTv n° 19/2018

Un uomo onesto finito in carcere salva un camorrista. È l’inizio dei suoi guai. È ingombrante, eccessivo, difficile da amare, il cinema di Pasquale Squitieri. Spesso di lui si parlava più per presunte polemiche che per i film in sé. A mia modesta opinione, Camorra è la cosa...

Cinerama - FilmTv n° 18/2018

Sugli anni di piombo continua a esserci confusione (a essere generosi) e circolano mitologie repellenti (a essere spassionati): lo dimostra il triste teatrino innescato dal quarantennale di via Fani, con reduci-star applauditi nei centri sociali. Ormai anche questo fa parte della Storia,...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 18/2018

Che cosa rimane di André Bazin, nato nel 1918 e morto - che vita assurdamente breve - sessant’anni fa? Per cominciare non esiste più uno come lui: critico cinematografico e teorico, semiologo ante litteram e intellettuale militante, fondatore di riviste (i “Cahiers du cinéma”, nel 1951...

Leggo - FilmTv n° 17/2018

A volte, in questa rubrica, mi impongo di leggere libri che, nella vita normale (o nella vita reale, non so) non sceglierei mai. È una forma di disciplina. Prendiamo Da soli di Cristina Comencini (Einaudi, pp. 168, € 18). Se in libreria avessi letto la prima frase («C’è una scrittura...

L'occhio in meno - FilmTv n° 16/2018

Un bandito spietato viene dato per morto e ritorna per vendicarsi. Ma trova sulla sua strada un insolito pistolero. Dei generi popolari del cinema italiano, il western è stato il più ingente in termini quantitativi e il più articolato e variegato. E ha ammesso derive sperimentali che, anche...

Cinerama - FilmTv n° 15/2018

Nell’Italia deideologizzata di oggi l’opposizione tra destra e sinistra è stata sostituita da quella tra ricchi e poveri. E il cinema si adegua. Io sono Tempesta ha certo altra classe rispetto a Poveri ma ricchi, ma entrambi sono acriticamente emblematici della società attuale...

Leggo - FilmTv n° 15/2018

Nel 1984 ero a Parigi in gita scolastica autogestita e, in preda a qualche forma di fanatismo da teenager, bussai alla porta di Pierre Klossowski in rue de la Glacière (mi aprì Roberte, voglio dire Denise, in una perturbante veste da camera). Gli chiesi - non parlavo francese - di vedere i suoi...

L'occhio in meno - FilmTv n° 15/2018

Il commissario Ingravallo indaga sull’omicidio di una ricca signora in una Roma ambigua e feroce. Il primo “giallo all’italiana”, secondo la stampa dell’epoca, tratto da Carlo Emilio Gadda. Ma accanto al rapporto con Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (per Mario Sesti...

Editoriale - FilmTv n° 14/2018

In Io c’è (vedi Film Tv n. 13/2018) il protagonista Massimo (Edoardo Leo), per informarsi su come funzionano le religioni, va a sentire una lezione di catechismo, e quando sente il prete spiegare che Dio è uno e trino, alza la mano per dar voce alla propria incapacità di comprendere....

L'occhio in meno - FilmTv n° 14/2018

Un sottoproletario romano cerca di diventare un piccolo-borghese. Mal gliene incoglie. Lo scalpore di Accattone (1961) non si era ancora spento, e il geniale produttore Moris Ergas pensò di portare sullo schermo il secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini. Defilatosi Gillo Pontecorvo...

Leggo - FilmTv n° 13/2018

Gli scrittori nati nella seconda metà del Novecento si possono dividere in due categorie, a seconda che siano nati prima o dopo una certa data, che possiamo ragionevolmente indicare nel 1963. Quelli nati prima hanno vissuto, amato, lottato, e i libri e i film che hanno letto e visto hanno...

L'occhio in meno - FilmTv n° 12/2018

Il rapinatore Abel Davos fugge in Francia dopo una rapina a Milano. Perderà tutto, la famiglia e il suo miglior amico. Pro e contro della versione italiana: si sente il parmense Lino Ventura, uno dei più grandi attori del secolo scorso, doppiarsi da solo. Ma si sorbiscono le aggiunte...

Cinerama - FilmTv n° 11/2018

Non basta una macchina da presa in continuo movimento a rendere Nome di donna “cinematografico”. Anzi, da tempo le immagini statiche spesso sono più “cinema” di quelle fluide e montate a ritmo sostenuto. Cerchiamo di usare il termine in modo oggettivo e non gerarchico, ma diciamolo,...

Lost Highway - Piccole storie di cinema - FilmTv n° 11/2018

Angela Ricci Lucchi, che se n’è andata il 28 febbraio scorso, era anche una pittrice: aveva studiato a Vienna con l’anziano Oskar Kokoschka (anche David Lynch avrebbe voluto essere suo allievo, ma non ci riuscì). In un suo acquerello del 1996 aveva ritratto sé e Yervant Gianikian, il suo...

Leggo - FilmTv n° 11/2018

Cercando di capire che cosa piace ai lettori italiani, affronto un altro giallo della scuderia Sellerio: Negli occhi di chi guarda (pp. 250, € 14) di Marco Malvaldi, che si trova anche al supermercato. L’aletta evoca Agatha Christie e parla di «un’aria frizzante un po’ da Fruttero...

Leggo - FilmTv n° 09/2018

Come si scrive un giallo? Chiedo lumi a Follia maggiore di Alessandro Robecchi edito da quella Sellerio (pp. 400, € 15) che con prodotti analoghi da decenni occupa una redditizia fascia di mercato. Occorrono personaggi serializzabili. Follia maggiore è il quinto di una serie iniziata...

L'occhio in meno - FilmTv n° 09/2018

Gli ultimi anni della breve vita (1912-1938) di Antonia Pozzi, milanese, poetessa (e fotografa) troppo sensibile e inquieta in un mondo di maschi pavidi e conformisti. Si fa spesso facile ironia sui film italiani che non vede nessuno, ma non sempre è per i loro demeriti, anzi. Adesso che a...

Cinerama - FilmTv n° 08/2018

Che un film su un regista incapace sia fatto non da Tim Burton ma da un aspirante autore, eclettico e spesso incapace come James Franco, rende la faccenda una messa in abisso vertiginosa. Tanto più che è evidente quanto Franco, da interprete, si identifichi con il megalomane e narcisista Tommy...

Leggo - FilmTv n° 07/2018

Mi chiedo con quanta hybris chiunque possa pensare di scrivere, da solo, una storia del cinema. Mark Cousins lo fa: il suo La storia del cinema, del 2004-2011 (quante cose sono successe da allora...), viene ora tradotto da UTET (pp. 512, € 31). Mi chiedo anche con che ardire...

Cinerama - FilmTv n° 06/2018

Dopo Klimt, Schiele, Kahlo, Picasso, Bacon, Pollock, Warhol, Basquiat, arriva sullo schermo - chi l’avrebbe mai detto - Alberto Giacometti. La declinante settima arte trae ispirazione e prestigio dalla pittura, e Stanley Tucci ha il buonsenso di concentrare il biopic in una microstoria: le due...

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