Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Figlia di leggende, Charlotte Gainsbourg. Impossibile inquadrare in poche righe il genio ineguagliabile del padre, Serge, professione chansonnier, talento imprendibile e anticonformista, céliniano nel cuore, poeta coltissimo e triviale, pietra dello scandalo e orgoglio nazionale (...
Inizio Novecento, ascesa e caduta di Angel Deverell, professione scrittrice, autrice di romanzi rosa. Ozon affronta il melodramma con filologico ma mai sterile rigore, naviga consapevolmente in acque dove sublime e ridicolo convivono, ambisce all’immondizia di cui Sirk diceva dovesse cibarsi il...
Film di chiusura a Cannes 2010, L'albero è l'opera seconda di Julie Bertuccelli, cineasta d'origine francese che nel 2003 folgorò qualche cuore con la delicata commedia umana Da quando Otar è partito. L'opus numero 2 conferma temi e stilemi, delineando un preciso percorso autoriale:...
Il cinema di Tarantino è un mondo a parte, totalmente estraneo alla realtà, alle sue leggi, alle sue logiche. Tanto che in Bastardi senza gloria ardisce a riscrivere la Storia, in un gesto eretico e insieme malinconico, che mentre gioca con la tragedia nazista ci dice dell’impotenza...
Un americano a Parigi. Cani da rapina drogati. Una prostituta salvifica. E Mefistofele sieropositivo. Avary, prima degli onori accumulati con il soggetto di Pulp Fiction, scrive la partitura di un film anarchico, dal carico di grottesco ambiguo e dislocante, che implode nel paesaggio...
Nei toni della commedia brillante borghese e nello sfolgorio dei colori di Demy (omaggiato platealmente), Potiche. La bella statuina è la storia di Suzanne, moglie di un ricco industriale dispotico, e della sua emancipazione sociale e politica. Ozon gira un pastiche in cui la...
1998: Tutti pazzi per Mary. E qualcosa, nel cinema americano mainstream, cambia. Nella struttura da commedia sentimentale i fratelli Farrelly assorbono, oltre ai calembour metacinematografici del genio demenziale Zucker-Abrahams-Zucker, l'anarchia triviale, bassa, genitale di John...
Dal 1810 al 1817, storia (vera, documentata) di Sarah "Saartjie" Baartman: dal circo umano in cui recita a Londra all'Accademia Reale di Medicina di Parigi, dagli spettacoli per i salotti borghesi ai bordelli, dalla strada alle conferenze in cui - calco di un corpo cadavere, genitali in...
Un regista, una storia - quella dell'Odissea dei genitori lungo il Novecento -, una crisi creativa. Secondo capitolo della Trilogia della Terza Ala, La polvere del tempo prosegue il discorso intrapreso con La sorgente del fiume, distanziandosene: perché qui la Storia non...
«Angelopoulos ha tracciato uno straordinario punto d’incontro tra Brecht, Godard, Buñuel, Welles, Oshima, Mizoguchi, Visconti, Jancsó, Hollywood e Giuseppe De Santis» scriveva Goffredo Fofi ai tempi di La recita, opera tra le maggiori, epocali, definitive del cinema degli anni 70. «In...
Marco, che è uscito ora dalla prigione e vorrebbe (vanamente) non ricadere negli errori di un tempo. Sonia, che da quegli errori così ricorrenti nell'intorno vorrebbe fuggire, rifugiandosi nel lavoro, confidando nello studio. Faustino, Nigger e Federico, che galleggiano in una quotidianità...
«No More Happy Endings» recita fieramente il claim di Melancholia, ultimo film di Lars von Trier. E non potrebbe essere altrimenti in un’opera incentrata sull’imminente fine del mondo. O forse sì: l’apocalisse è una certezza, ciò che conta non è il cosa accade, ma il come...
Capace di declinare con raffinatezza la missione popolare del cinema, Emidio Greco è uomo dai modi gentili, regista tutt’altro che prolifico, autore colto. A Notizie degli scavi, temerario e delizioso adattamento di un folgorante racconto di Franco Lucentini, commedia umana...
«Ti ho comperato un paio di scarpe/Una tromba che puoi suonare/E un libro di regole/Su quello che bisogna dire alla gente/Quando ti criticano»: così cantava David Bowie in Kooks, traccia numero 5 di Hunky Dory. È il 1971 e la canzone è affettuosamente dedicata al figlio...
In principio, come spesso accade, fu Federico Fellini. 1985, Ginger e Fred. Storia di due ballerini di tip tap al crepuscolo, portatori di valori ingenuamente, visceralmente arcaici, in un mondo divenuto set televisivo, dominato dalla compulsione al consumo, dal miraggio di desideri...
Doveva intitolarsi Croix, l’esordio di Erick Zonca nel lungometraggio. Croce. Per riassumere strade che si incontrano e s’abbandonano, per simboleggiare un destino tragico, cristologico, nobilitando percorsi pesantemente ancorati alla realtà. Quella crudele dei bassifondi di Lille, di...
Classe 1978, figlio di un regista e di una critica cinematografica, Alexandre Aja ha un talento limpido e cristallino per il cinema sporco, crudo, crudele. È il precursore di quell’onda di enfant prodige francesi che, dopo avere rivitalizzato l’horror d’Oltralpe, è emigrata in massa negli...
Autore di corti folgoranti, miracoli d’equlibrio tra stilizzazione pop e asprezze realistiche, disinvolto spirito post surrealista e tensioni fassbinder/bergmaniane, François Ozon esordisce nel lungo con Sitcom. Rivisitazione post moderna dell’épater les bourgeois surrealista...
«Se è scritto che due uomini, anche se non si conoscono, debbono un giorno incontrarsi, può accadere loro qualsiasi cosa e possono seguire strade diverse, ma al giorno stabilito, ineluttabilmente, essi si ritroveranno in questo cerchio rosso». Cinema determinista, quello di Melville, in cui le...
Thailandia. In quel che resta di un paesaggio devastato da un’ Apocalisse chiamata Tsunami, una coppia cerca il figlio perduto. Forse, nel regno dei morti. Non ci sono coordinate per comprendere ciò che separa il qui dall’aldilà in Vinyan, viaggio in una disperazione materna che non...
Ossessionato dall’alienazione della vita nella metropoli, Tsukamoto persegue (sin dal folgorante manifesto cyberpunk...
Lui, lei, l’altro. Il triangolo, tuttavia, non ha una composizione canonica: Daniel ama Sonia, di un amore morboso e persecutorio, lei ricambia con paziente perplessità. Ma un altro, un Folle, è ossessionato. Da lui. E, ovviamente, lo perseguita. Pare la riproposizione del tema di L’amore...