Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Song to Song. Di storia in storia, amore dopo amore, film dopo film, quello che i personaggi erranti di Terrence Malick cercano è un soddisfacimento. Un senso stabile. Un ricongiungimento con dio. Le immagini sono pubblicitarie, abbacinanti e stucchevoli, National Geographic e Chanel,...
Michael Haneke: PRO
Quello di Haneke è un cinema che ci riguarda. E sì, certo, è un gioco di parole: ci riguarda perché mette alla prova lo spettatore, restituisce lo sguardo, ci guarda guardare. Quale è il nostro ruolo, di fronte alle immagini? Perché ne godiamo? Cosa vogliamo vedere?...
Nel 2014, rileggendo al femminile una chansonette di Alain Souchon, Dana s’era messa a sbirciare sous les jupes des filles (sotto le gonne delle fanciulle), facendoci scorgere quel che il fallocentrismo non serba occhi per vedere: 11 donne a Parigi, tra istinti...
«È disonesto parlare dei film. Già facciamo una cosa che non serve, che si distrugge per conto proprio. Dillinger è morto l’ho girato perché mi piaceva farlo, perché ci ricavavo due lire, ma è una cosa che non serve a niente, perciò è inutile parlarne [...]. Io faccio un cinema che poi...
Tra la Salaria e la Pontina, oltre il raccordo, ecco una Roma cartoon lontana certamente dallo stereotipo del bello turistico, ma immersa fino in fondo nella parodia. Qui - tra adulti che sanno solo e soltanto essere caricature ridicole, siano genitori o capi di Stato - abitano cinque bambini...
Perché il cinema statunitense riuscisse a raccontare l’11 settembre 2001 ci vollero cinque anni e tantissimi racconti vicari, storie a fare le veci del trauma, messe in scena indirette: dalla sci-fi di La guerra dei mondi al gotico di The Village, dalla Storia di Munich...
Il solo limite del cinema di Terence Davies, nome di rilievo della British Renaissance anni 80, è il suo essersi immediatamente presentato come compiuto. Come inimmaginabile. E unico. 1983: The Terence Davies Trilogy raccoglie tre mediometraggi girati a partire dal 1974. È veramente...
S’astengano cinéphile, paragoni con la commedia doc surreale di un Luc Moullet. O con l’etica cinematografica del gruppo Medvedkine di Chris Marker. François Ruffin, direttore del bimestrale di lotta politica e sociale “Fakir”, è tutt’altro. Un novello Michael Moore, Robin Hood con...
Parigi brucia. Bruciano centri del potere economico e politico. Bruciano simboli della Storia. Tutti insieme. Contemporaneamente. I primi minuti di Nocturama sono la complessa coreografia degli attentati, il pedinamento dei terroristi, il balletto preparatorio di giovani d’ogni classe...
Settimane carenti di dissidi interni a Film Tv, queste. Peccato. Così a chi sta togliersi un sassolino? A me. Ed è uno di quei sassolini a cui col tempo t’abitui, che sono fastidiosi, certo, ma solo al principio. Non parlo di massimi sistemi, di estetica, di politica. Parlo di un risentimento...
È un numero particolare, questo di Film Tv. Perché, dopo anni, Gianni Amelio torna a scrivere per noi. Lo fa con pagine preziose, che descrivono la nascita del suo ultimo film, La tenerezza. Dentro ci sono l’approccio al romanzo d’origine, l’idea di cinema che regge le riprese, il...
«Ciao! Sono il tuo disco preferito, prendi per mano D’Amico!». D’Amico è Dargen, all’anagrafe Jacopo, nei brani JD. Colui che fondò con Jake La Furia e Gué Pequeno il gruppo Sacre scuole, il cui scioglimento fu l’atto fondativo dei Club Dogo, sperimentatori all’interno di un codice rap...
Diretto dalla danese Lise Birk Pedersen, che già s’era occupata di pedinare passioni e illusioni politiche nel precedente Putin’s Kiss, Tutti a casa non c’entra nulla con il film di Luigi Comencini e tutto col M5S: è il 2013, le elezioni dicono che il movimento è il primo...
Maureen è un’americana a Parigi, Kristen Stewart in un art film, un corpo estraneo, fuori luogo, in tensione. Maureen è una personal shopper, una che per professione s’aggira nel mondo-lontano-dal-mondo che è il lusso, e in luoghi asettici compra abiti e accessori su commissione, per...
Nella casella di posta trovo il comunicato stampa di Movie Zip, un progetto di Minerva Pictures, benemerita casa madre di RaroVideo, in questo momento in sala con due piccoli film-sfida come Falchi di Toni D’Angelo e Piccoli crimini coniugali di Alex Infascelli. Il progetto è...
DDR, anni 80: la berlinese Barbara, medico, è esiliata in un ospedale di provincia, per aver chiesto il visto per raggiungere l'Ovest. In Gli anelli di Saturno, W.G. Sebald racconta La lezione di anatomia del dottor Tulp (1632) di Rembrandt. Il titolo corrisponde a quel...
Nell’inverno russo si consuma la disfatta nazista. Il medico tedesco Paul Fischbach è mandato al fronte. Davanti alla desolazione dei soldati e alla crudeltà che lo circonda, l’indole pacifica di Fischbach e la sua etica professionale si riducono a brandelli. Suo padre, alla Seconda guerra...
Rosa è un colore, i Quartieri spagnoli di Napoli un arcobaleno, questioni di gender comprese. Rosa è madre. Per sopravvivere taglia capelli. Lavora nel locale di Lello (rattuso patetico) e di Patrizia (moglie vipereggiante). Al suo fianco Antonio - pardon: Kevin - che fu un...
È il capitolo di Dialogo sul cinema, la vita, la vodka (ISBN/Guidemoizzi) in cui Aki Kaurismäki e Peter von Bagh disquisiscono di La fiammiferaia. Lo storico chiede al regista di parlargli dell’uso della tv nel film. Lui risponde: «Ho filmato la televisione perché volevo...
Life on Mars? Sì. Purtroppo. È ciò che scoprono sei astronauti dell’International Space Station. Un canadese, un americano, una svedese, un giapponese, un inglese. Sotto il comando di una russa. L’esempio di una società privilegiata, multiculturale, educata al disinteresse verso la...
Per Álex de la Iglesia il reale è stato sostituito dallo spettacolo? Sì, ma è un Crimen Ferpecto, non un delitto perfetto. L’errore è la sua cifra, il grottesco il suo registro. Esperpento, dicono in Spagna. Basso, bassissimo, costantemente mediato dalla cultura popolare. L’...
Un anno prima che Sokurov cominciasse a occuparsi di ritrattistica quotidiana del potere, l’abbandono delle ideologie aveva già prodotto riletture della Storia in cerca del tutto tondo, di quel che è contraddittorio, di ciò che sa di paradosso. Una di queste è Human Remains,...
Il taciturno contadino ucraino Timos, tornato dalla Prima guerra mondiale, viene assunto come lavoratore nell’arsenale di Kiev e, dopo una serie di indecisioni, prende parte allo sciopero popolare del gennaio 1918 contro il governo nazionalista. Durante gli scontri contro i soldati viene...
In francese Michèle si pronuncia nello stesso modo di Michel. Sono omofoni, maschile e femminile. Indistinguibili al suono. Così Elle, il titolo scelto da Paul Verhoeven per il suo ultimo film, specifica. È Lei. Come se la protagonista fosse la donna, ancor prima che...
Serie Amazon, commedia sulla famiglia contemporanea come Transparent, brevissima come Crisis in Six Scenes, tutto secondo il cupo senso per la comedy della piattaforma produttrice. L’85%, dice la creatrice, è autobiografia. Lei è Tig Notaro (recuperate, su Netflix, il suo...
12 giugno 1967. La Corte suprema degli Stati Uniti d’America delibera sul caso Richard Perry Loving, Mildred Jeter Loving contro la Virginia: il Racial Integrity Act del 1924, documento che proibiva il matrimonio tra bianchi e neri, non è conforme alla Costituzione. Non è uno spoiler:...
Ecco il logo Paramount. E il primo movimento di macchina, esemplare: rivela che l’immagine della major è ripresa da uno dei piccoli schermi distribuiti nella prima location, un aereo di linea. Pensavamo che il logo fosse una porta d’ingresso sul film, ma ci eravamo già dentro...
Il dibattito sul triste stato della commedia italiana cominciato da Paolo Mereghetti sulle pagine del “Corriere della sera” è un’occasione per parlare di critica e cinema, oggi. Sottolineando però che la parola oggi non è un corollario. Perché i discorsi sulla commedia italiana, di...
Ci sono film che, prima d’una scrittura rigida, di una carta a cui assottigliarsi, decidono un programma. La meta di un percorso. Le sue tappe. Come Il padre d’Italia, secondo lungo di Fabio Mollo. Un film che si sceglie due attori tra i nostri migliori, indica un tragitto, si pone un...
5 milioni di budget e un raccolto sul mercato Usa da moltiplicare per quattro. Un successo? Certo. Ma il primo capitolo era andato oltre i 60 milioni. E questo n. 2, per noi esegeti di scarsa fiducia, manca di epica, confermando la sua bassa retorica. Perché se nel primo episodio le linee...