Roberto Manassero
Roberto Manassero lavora come selezionatore al Torino Film Festival, è capo-redattore del sito www.cineforum.it e collaboratore delle riviste Film Tv e Doppiozero. Ha scritto un libro su P. T. Anderson, uno su Hitchcock e uno sul melodramma hollywoodiano. Tra i curatori del programma del Circolo dei lettori di Novara, tiene lezioni di cinema in scuole, musei e associazioni culturali.
Di fronte alla guerra il cinema si pone ogni volta le stesse inesauribili domande: perché filmare? Perché riprendere e testimoniare, dando inevitabilmente un’estetica alle immagini? E cos’è il cinema quando filma la guerra e la vita sott’attacco, tra case distrutte e fughe dai cecchini? E...
Uncut, cioè senza tagli, senza possibili censure. Come i pensieri che escono dalla bocca di William Friedkin, che come ogni grande regista americano sta molto meglio dietro una macchina da presa che davanti. Anche se nel caso di questo filmintervista che ricostruisce tutta la carriera...
Una storia vera: il furto di opere maya dal valore inestimabile avvenuto il 24 dicembre 1985 presso il Museo nazionale di antropologia di Città del Messico. Una storia di finzione: un heist movie che comincia come una commedia su due trentenni bamboccioni, che prosegue come una dramma familiare...
Un film sulla politica. Un film politico, ma soprattutto - e prima di tutto - un film su un politico, su un uomo che ha trasfigurato la figura privata di lavoratore, vedovo e padre di famiglia in quella pubblica di capo delle istituzioni, docile padrone e stratega senza scrupoli. «Un hombre...
Una storia vera: la rapina al Museo nazionale di antropologia di Città del Messico il 24 dicembre 1985. Un evento clamoroso, una ferita profonda per un popolo già colpito da un devastante terremoto nel settembre precedente. Alonso Ruizpalacios, classe 1978, sette anni all’epoca, la ricostruisce...
Durante l’occupazione militare della Francia (allestita senza ricostruzione storica, come un evento passato ambientato nel presente), il giovane Georg, vicino agli ambienti della resistenza, dopo essere scampato a una retata dalla polizia riesce a partire clandestinamente per Marsiglia. Con sé...
Christian Petzold, classe 1960, allievo di Harun Farocki, suo principale collaboratore e oggi che Farocki è scomparso suo dichiarato erede, nonostante la formazione e l’impostazione strutturalista resta prima di tutto un magnifico “romanziere”. È un teorico della narrazione che non ha mai...
Chi era dunque Harun Farocki? Impossibile da riassumere in poche righe, se non, forse, dicendo che al pari di Godard è stato il cineasta (ma era anche filosofo, professore, teorico) più lucido nel riflettere sulle immagini e sulla loro costruzione del senso, a partire dal contesto politico,...
Una compagnia teatrale diversa, cioè normale, cioè unica. Il lavoro di un regista teatrale, Lamberto Giannini - e dello stesso Ruffini - da anni impegnato con la compagnia Mayor Von Frinzius, formata da attori e attrici con la sindrome di Down e da un ragazzo autistico. La generosità di Ruffini...
«Qualcosa a metà tra la critica culturale e la fiction», citando il critico Sylvère Lotringer. Tra il giornalismo e l’autobiografia, la teoria e l’esperienza. È il romanzo americano contemporaneo, e conviene farsene una ragione. Di storie, di narrazioni e forse di emozioni solo l’ombra. Anni fa...
Dietro l’eleganza decadente e decaduta della dimora di Asunción in cui è ambientato buona parte di Le ereditiere - lungometraggio d’esordio del paraguaiano Marcelo Martinessi - risiede assopita la vita delle due protagoniste, Chiquita e Chela, anziane sopravvissute di famiglie un tempo...
Non esiste un modo giusto per tradurre un romanzo in immagini. Quello scelto da Richard Eyre, 75 anni, una carriera fra cinema e tv, vista anche l’età e l’esperienza, è senza dubbio il più sicuro: trattamento fedele, messa in scena piana, interpreti di prim’ordine… Il classico cinema definito...
A un certo punto di Quasi nemici - L’importante è avere ragione, Pierre Mazard, un professore universitario di diritto romano coltissimo, impertinente e vagamente destrorso, interpretato da Daniel Auteuil, rivela en passant la ragione per cui la retorica e l’eloquenza sono argomenti...
Sacco e Vanzetti resta il film più noto di Giuliano Montaldo, l’esempio più chiaro, non necessariamente migliore, del suo cinema civile. La morte legale, che nasce a supporto del lavoro di restauro del film terminato nel 2017, ne ripercorre lavorazione e ricezione cogliendo l’...
Pasolini va bene sopra tutto, anche su Pessoa. «Nulla è più anarchico del potere. Il potere fa praticamente ciò che vuole»: questa sua celebre frase apre il film che Base ha tratto da Il banchiere anarchico di Fernando Pessoa, forse per ribadire ciò che il film, adattando fedelmente il...
«Una mia giovane amica ha scritto un breve romanzo alquanto sorprendente, a suo modo, proprio su questo tema. Sulla misura in cui riusciamo a penetrare oltre lo specchio e immaginare una vita, anzi una coscienza, che riesca in qualche modo a ridurre i punti ciechi della nostra esistenza. È un...
Sarebbe bello rivedere Heimat 2 e ritrovare l’esaltante clima artistico della Germania occidentale anni 60, la creatività che nasce dal gruppo, l’utopia del lavoro collettivo… Opera senza autore - storia di un ragazzo che cresce sotto il nazismo, studia arte nella DDR, fugge a...
Un tempo Nuri Bilge Ceylan l’avremmo chiamato “maestro”, o forse anche solo “autore”, ma con un senso di solenne riverenza. Oggi tendiamo a considerare con sospetto entrambe le definizioni, con il pensiero rivolto più al cinema e ai suoi meccanismi che non al pensiero da cui prende vita. Di...
L’epoca predigitale; la placida fine della Storia; il mondo prima della caduta: gli anni 90. Quale altro film ha saputo bloccarli nel tempo più di Io ballo da sola, forse rubandone inconsapevolmente l’essenza? Stealing Beauty, per l’appunto, come recita il titolo...
Spike Lee è un predicatore: usa il cinema come fa un pastore con il sermone della domenica. Parla, urla, sbraccia, eccede, si ripete: il messaggio giustifica lo stile, lo stile amplifica il messaggio. Con il suo titolo da ...
Una produzione di due milioni di tonnellate e un giro d’affari da 100 miliardi di euro l’anno: sono queste le cifre del mercato mondiale del latte, un’industria globale che, da quanto si scopre guardando il documentario di Andreas Pichler, non può reggersi su un sistema ecosostenibile o su una...
Camera d’or per la miglior opera prima all’ultimo Festival di Cannes; premio per la migliore interpretazione sia maschile sia femminile di Un certain regard al giovanissimo Victor Polster; la storia di una ragazza nata ragazzo e della lotta contro se stessa per cambiare sesso: questo è Girl...
«Ogni cosa deriva da ogni cosa e nulla sfugge alla condivisione. Quella che costruisco è una casa già costruita, quello che hai in grembo è un figlio già nato». Quest’estate è uscito per Einaudi Lo sport dei re di C.E. Morgan, da cui viene la citazione: un romanzo su una famiglia di...
Diciamolo senza indugi: Zama è uno dei più grandi film del nuovo millennio. Il ritorno al cinema di Lucrecia Martel, dopo una lunga assenza dai set e una travagliata lavorazione a un progetto che sulla carta aveva tutto per diventare un polpettone storico (co-produzione internazionale...
Morire di carcere, morire di Stato. Il 22 ottobre 2009, a una settimana dall’arresto per possesso di droga e presunto spaccio, Stefano Cucchi è morto per via del pestaggio di tre carabinieri, per la negligenza di chi lo aveva in custodia cautelare e per la superficialità dei medici dell’...
Un’autobiografia opzionata da Robin Williams; il ruolo di un fumettista paraplegico ed ex alcolizzato, celebre per il suo umorismo grottesco e politicamente scorretto, perfetto per l’attore americano; il coinvolgimento di Van Sant come regista e sceneggiatore a fine anni 90; poi i ritardi, le...
«I vecchi appartengono a un’altra specie, come i passeri o le volpi» ha scritto McEwan. «Ai vecchi la pelle non calza più. Ci nuotano, ci nuotiamo, come dentro un’uniforme scolastica con lo spazio per la crescita». Lucky, esordio alla regia dell’attore John Carroll Lynch, è un film su...
La cosa meno credibile, come sempre, sono gli appartamenti parigini che i protagonisti delle commedie francesi fatte con lo stampino abitano con malcelata nonchalance. Poi, ovviamente, l’intreccio, che è paradossale comme d’habitude ma sotto l’apparenza sovversiva nasconde il classico...
Tre film italiani in concorso a Venezia. O meglio, un film italiano e due co-produzioni internazionali in lingua inglese, fra Italia, Stati Uniti e Francia. Tre registi - Martone, Minervini, Guadagnino - che rifuggono per scelta e possibilità dal provincialismo endemico del cinema italiano....
I pavimenti a scacchi dei palazzi della Repubblica sono l’ordine, il controllo. Gli ufficiali e i generali francesi che li attraversano a lunghe falcate ne spezzano la geometria, vi introducono la follia di cui sono portatori. La follia della guerra, e più ancora dei loro valori militari che l’...