Rocco Moccagatta
Studiava giurisprudenza, ma andava più spesso al cinema di quanto avrebbe dovuto. D'altronde il padre l'ha portato per anni al cinema ogni sabato. Di cosa potrebbe dunque lamentarsi? Dopo l'università, fa la cosa giusta e comincia a occuparsi davvero di film, persino professionalmente. Oggi lo insegna pure, il cinema, in IULM e in altre università del regno, soprattutto il cinema classico e il cinema dei generi popolari, la sua passione da sempre. Per campare guarda anche molta televisione, visto che lavora come scenarista e analista dei media presso la factory di media research Neopsis (non si pronuncia Neopsais, eh...). Ha scritto e scrive da tante parti, da Duel/Duellanti a Marla, da Ottoemezzo a L'officiel Homme. Nel tempo, ha scoperto che gli piace molto il cinema italiano di ieri e di oggi e che si può non vergognarsene. Il riconoscimento più prezioso è stato essere ribattezzato "Giancarlo Cianfrusaglie" da Maccio Capatonda.
«In questi anni ho avuto la fortuna di fare sempre il lavoro che amo. Ho assistito tante donne, rispettandole, condividendo le loro lacrime e le loro gioie, sostenendole nel loro diritto di essere libere, padrone del proprio destino senza paura». Ma a parlare è la dott.ssa Giorgia Basile,...
Con Eros Puglielli il cinema italiano si è spesso comportato come l’ex fidanzata del protagonista del suo folgorante film d’esordio (Dorme, nel 1993), che finge sempre di dormire («però» precisa «più che pensare al cinema, tentavo di rappresentare una certa frustrazione giovanile, il...
Di Compromessi sposi basterebbe già la locandina dove ammiccano sornioni Salemme e Abatantuono, uniti eppure divisi da una linea che si allunga dal titolo calembour, a sovrastarli una giovane coppia di sposi su una spiaggia. Il film di Miccichè (che esordì nel lungo di...
33 ANNI DOPO JOAN LUI
(non a caso, si sarebbe portati a pensare...), Adrian(o) Celentano è tornato di nuovo di lunedì. Proprio come - così recitava il sottotitolo di quel film - nel paese arrivava di lunedì il suo Messia catto-rock nell’omonimo delirio musical-...
Magari avete già visto L’agenzia dei bugiardi, quando si chiamava Alibi.com (tra i maggiori successi in Francia nel 2017, uscito alla chetichella anche da noi). Alla lettera. Perché quello firmato da De Biasi, con co-sceneggiatore Bonifacci (e prodotto da Picomedia, già dietro...
Girls Just Want to Have Fun. Cyndi Lauper, nella versione remix-narcolettica dei Chromatics, accompagna in disco le due amiche adolescenti Chiara (Benedetta Porcaroli, da Tutto può succedere, cioè il family drama Rai evoluto) e Ludo (Alice Pagani, già lolita oggetto delle...
La dottoressa Staple (Sarah Paulson, direttamente dalle serie tv di Ryan Murphy, American Horror Story in testa; non male come scelta di casting) vuole curare Kevin Wendell Crumb (McAvoy), David Dunn (Willis) e Elijah Price (Jackson) dalla convinzione di essere speciali, anzi, di più,...
Quanto conta il regista nella fiction italiana? Poco, sembra di capire, in un sistema dove è prestatore d’opera intercambiabile (salvo qualche eccezione) e il boccino lo tengono le società di produzione e le committenze dei network, spesso invasive. Però, nella prima stagione, Rocco...
Se potesse, immagino, Teodosio Losito cambierebbe il titolo di questa rubrica di necrologi cinefili. Non quindi un Altman, ma un Minnelli o un Sirk. Magari Lo specchio della vita, o Magnifica ossessione. D’altronde il mélo Usa anni 40 e 50, anche screziato di...
Come sarebbe stato L’uccello dalle piume di cristallo di Bernardo Bertolucci? Ipotesi di fanta-cinema meno scema di quanto sembri, visto che a passare ad Argento il romanzo di Fredric Brown La statua che urla, che lo ispira (alla lontana), è proprio Bertolucci, all’inizio...
«È Romanzo criminale che incontra Ritorno al futuro!». Non ha dubbi Massimiliano Bruno nel descrivere il suo Non ci resta che il crimine, che ha anche co-sceneggiato e interpretato. E nel catapultare dal presente agli anni 80 della Banda della Magliana tre...
Visto attraverso il vezzoso binocolo con il quale a un certo punto lo inquadra la sua jeune maitresse (Ade)Laide (Agnès Spaak, qui nel ruolo della vita, in concorrenza con la sorella Catherine e le sue lolite terribili), il maturo ingegner Dorigo (Rossano Brazzi, latin lover classico,...
Tra il maturo poliziotto “romano de Roma” Claudio Amendola, cinicone ma umano (pensa al cuscino per far stare più comoda la collega incinta) anche se un po’ razzista (inconsapevole) e il giovane scavezzacollo di colore che si ritrova come partner, integrato ma ex migrante (da bambino), si gioca...
Black Panther + Thor (Ragnarok) = Aquaman. I conti tornano. Atlantide, nascosta e ipertecnologica, sta al Wakanda (divisione in etnie-fazioni inclusa) come Aquaman sta all’ultimo Thor, manzo e bietolone (fratellastro infido, ma non fino in fondo, compreso)....
Intervista a Luca Guadagnino e Tilda Swinton
Nonostante l’impavido incrocio di forme - mélo che costeggia il saffico, thriller storico, sperimentazione ...
Il tempo è galantuomo, dicono. L’ultimo Capodanno di Marco Risi (e Niccolò Ammaniti, l’uno non si può dare senza l’altro) aspetta da vent’anni di essere guardato senza pregiudizi dopo essere stato, nel 1998, uno dei più clamorosi e cocenti insuccessi del cinema italiano di sempre. D’...
Quando s’incontrano di nuovo per la prima volta, dopo 20 minuti (e dopo 13 anni dall’ultimo Natale a Miami), Massimo Boldi e Christian De Sica ci strizzano l’occhio. L’uno (Boldi, che si chiama, al solito, Colombo), vecchio riccone su di giri, domanda all’altro (De Sica/Cesare Proietti...
I moschettieri del re. Dumas. Avventure, duelli, agguati. Non è certo il solito film italiano di Natale, anche se lo firma il Giovanni Veronesi di tante commedie di successo. Però, i suoi moschettieri stanno tra L’armata Brancaleone e Amici miei (ammette il regista-...
Giusto qualche tempo fa, segnalando il bel volumetto su Fortunato Misiano e la sua Romana Film (Edizioni di B/N con Iacobellieditore, vedi n. 31/2018), ci si augurava una maggiore frequenza nell’indagare produttori e società di produzione del cinema italiano. Sembra raccogliere la sfida...
Impossibile pensare a lui come Mario Girotti, come recita l’anagrafe. Per il suo pubblico fedelissimo e innamorato, dopo anni di visioni e revisioni al cinema e poi in tv, resta sempre Terence Hill. «Un nome nato quasi per caso, in un periodo in cui noi italiani giocavamo a fare gli americani...
Il testimone invisibile è una bella notizia per il cinema italiano di oggi. Di genere e non solo. Intanto, perché osa confrontarsi con il fantasma scivoloso del film mind-game, tutto colpi di scena, apparenze ingannevoli e twist che ribaltano il senso della storia,...
Tommy Fontana (Luca Guastini, faccia da cane bastonato alla Casey Affleck) esce di galera dov’era finito per una rapina e deve decidere cosa fare della propria vita. Mica facile. Ugualmente, il film di Amato potrebbe diventare tante cose. Persino precipitare nel genere, come noir di fuga. O...
Forse, più di tutto, di Natale a 5 stelle varrebbe la pena cogliere l’eroica unicità nel cinema italiano - non solo commedia - di oggi. Perché è il film che non c’è (più, e, infatti, sta su Netflix, abile a intuirne le potenzialità, anche come provocazione, con i soliti fresconi che...
Poco prima della recita di Natale, un bimbo (musulmano) lancia un sasso contro una vetrata e ferisce lievemente un bidello. L’effetto domino che ne consegue, tra goffi tentativi di ricomposizione e razzismi più o meno inconsapevoli, porta a un vero e proprio scontro di (in)civiltà. Raccontata...
A The Purge (o La notte del giudizio, titolo italiano del franchise horror in questione) si guarda spesso come a un’occasione mai davvero colta fino in fondo, nonostante il formidabile concept (in un’America prossima ventura una notte all’anno l’omicidio è legalizzato e ci si...
Sempre di più Pieraccioni vorrebbe essere l’Antoine Doinel di se stesso. Cresciuto, (non) maturato, infine invecchiato film dopo film, con noi spettatori in platea a invidiare la fortuna sentimentale dei suoi personaggi (che aggiornano la lezione di Nuti, ma con meno estro e più melensaggine...
Mettiamo le cose in chiaro. L’eccidio degli italiani in Istria da parte dei titini all’indomani dell’8 settembre (e oltre) è un argomento troppo a lungo vergognosamente ignorato (o, peggio, nascosto). Sacrosanto raccontarlo tramite la vicenda simbolica della studentessa Norma Cossetto,...
Ha ragione chi attribuisce al fondamentale Quién sabe? (1966) di Damiano Damiani una sorta di primogenitura del western italiano terzomondista e politico. Verissimo. Però, col senno di poi, questo Tepepa, tre anni dopo, è ben più che un semplice epigono. Anche...
Copiare, o «lasciarsi ispirare» (come puntualizzano alcuni), è facile, si dice. Forse. Però, intanto, si può essere originali e intelligenti anche nei modelli ai quali si decide di attingere. Alla Lux Vide guardano tanta serialità d’oltreoceano, lo sappiamo. Non dirlo al mio capo...
A volte ritornano. I film di Natale, ora post-cinepanettoni in anticipo. Qui incrociati con Perfetti sconosciuti (e lo sceneggiatore-regista Bologna è “uno degli autori” di quel film, ci informano), in versione grottesco-cochon, anche se poi, sessuofobicamente, si scaglia il...