Aldo Fittante
Allora. Pisapia e De Magistris sono i nuovi sindaci di Milano e Napoli. Gli italiani con quattro SÌ hanno detto NO! ad altre centrali nucleari, alle tariffe dell’acqua decise dai privati, alla pericolosa deriva dei Poteri Forti (altro che legittimo impedimento...) e Moggi è stato radiato. Cosa...
Sembra un film di Claude Sautet (anche per il titolo che, una volta tanto, rispecchia fedelmente quello originale) e invece è opera di Pierre Granier-Deferre. D’altronde Sautet non si sarebbe trovato a suo agio nel 1936, tra diplomatici truffaldini, mogli annoiate, industriali di varia (e...
Come si gira un film. Un film normale, finto come il cinema vero, ricostruito nei famosi studi “Victorine”, nei pressi di Nizza. I problemi di ogni giorno, l’attrice che non ricorda la parte, la star che arriva dagli Stati Uniti, il gatto che non vuol saperne del suo istruttore, l’assistente...
Il comunista e l’aristocratica, in mezzo al mare, in una deriva classista che, coraggiosamente (i tempi erano già simpaticamente “piombati”), prende in giro l’uno e l’altra. Lina Wertmüller all’apice della sua vena grottesca, dai sapori forti e dal sarcasmo feroce. Astutamente, si appoggia a...
Scrivo queste righe venerdì 10 giugno 2011, senza sapere quindi i risultati del Referendum del 12 e del 13, con la speranza (in questo momento ancora vivissima) di essere riusciti a superare il quorum. Se così fosse, sarebbe un altro bel segnale. E un buon auspicio per l’estate che sta per...
Ogni giornale o rivista che si rispetti ha il diritto/dovere di schierarsi per qualcuno e qualcosa e ha il diritto/dovere di portare avanti qualche piccola grande “battaglia” o “campagna di stampa” che dir si voglia. Alcuni lettori, per esempio, ci rimproverano di dedicare troppo tempo e spazio...
Sette anni dopo Stasera ho vinto anch’io, Robert Wise gira un’altra ottima pellicola catalogabile nel sottogenere sportivo, biografia (romanzata) di Rocco Barbella, meglio conosciuto dagli appassionati di boxe col nome di Rocky Graziano, campione mondiale dei pesi medi. Nell’ideale (e...
Due atti, fluviale manifesto di immagini che non hanno voglia di chiudersi. La sfida più libera e romantica di Bertolucci resiste al tempo e invecchia come solo le opere d’arte d’altissimo livello. Lontano dalle critiche dogmatiche e massimaliste degli anni 70, il capolavoro del regista di ...
Una narrazione che ricorda il tipico passo del gambero, per un noir sui generis, di quelli che fanno la felicità dei cinefili festivalieri e dei cacciatori di cult. Un’opera al nero rielaborata dai fratelli Nolan (alla sceneggiatura e in cabina di regia) partendo da un racconto di Oliver Sachs...
Un colpo solo. Robert De Niro e il cervo da abbattere, ma secondo le “regole”. Un’etica che fa da paradigma a quella del cinema di Michael Cimino. Il cacciatore - all’epoca della sua uscita accusato di razzismo e boicottato al festival di Berlino dalla stampa, soprattutto cinese e...
Diciamo la verità: all’epoca della sua uscita Ginger e Fred non fu capito, o capito poco, o addirittura licenziato come un Fellini minore, stanco e ripetitivo, incapace di affondare i suoi proverbiali colpi surreali e i suoi sogni sognanti, alla stregua dei capolavori precedenti. E...
Un western, come si dice in questi casi, moderno. Ambientato in una piccola cittadina della Francia, chiusa nei propri preconcetti arcaici. Lo “straniero” che viene da chissà dove e viene accolto con sospetto. E un notabile del posto, ex professore in pensione che continua a insegnare...
Nozze reali, beatificazioni, eliminazioni di terroristi internazionali: l’immaginario globale si è arricchito, nei giorni scorsi, di scatti in movimento e frame rubati. Tutto in un weekend o poco più, consumando e bruciando ore e ore di notiziari e speciali, ore e ore di chiacchiericcio...
Se permettete, questa volta parliamo bene del cinema italiano. E non perché Che bella giornata ha incassato quasi 50 milioni di euro, Benvenuti al Sud 30 e le altre “neo” commedie all’italiana (da Qualunquemente a Nessuno mi può giudicare...) si sono...
Gli ottant’anni di Scola mettono il critico in una posizione scomodissima: come si fa parlare della grandezza di un autore quando questo autore, e la sua filmografia, appaiono come la radicale negazione di ogni retorica e solennità? È ciò che Scola detesta più di ogni altra cosa. Insomma, ci...
Uno stratosferico, astratto Giuseppe Battiston, obeso e senza barba, è un 40enne dall'aspetto trasandato che non segue i ragionamenti degli altri, fissandosi su dettagli insignificanti. Lo chiamano, ironicamente, "il professore", e vive tra umilianti espedienti in un appartamento di terz'ordine...
Gabriele Salvatores torna nel meridione d’Italia dopo Sud. Napoletano di nascita, si trova bene sotto il sole cocente, tra le spighe ingiallite dalle caldissime estati, tra i sudori di personaggi spesso borderline. Partendo da un tragico fatto sciaguratamente regalatoci dalla cronaca...
Anche se per il grande Serge Daney (uno dei critici cinematografici che amo di più, morto di Aids il 12 giugno 1992) «Lumet era il prototipo di regista che filmava dal punto di vista di nessuno, creando perciò un’efficacia astratta, così astratta da rimanere sempre ai margini di quasiasi punto...
Fare un film sognando un musical su un pasticciere trotzkista, mentre l’Italia che si trasforma reclama un documentario sullo stato delle cose che Moretti non ha nessuna voglia di realizzare («Devo filmare quello che mi piace, non le cose brutte»). Il risultato è Aprile, un film «che...
Quattro lunedì da record su Rai1 grazie a Luca Zingaretti nei panni del Commissario Montalbano in altrettanti nuovi episodi (in totale ora sono 22: per l’elenco completo vedi a pag. 34 del Film Tv n. 11/2011) ovvero Il campo del vasaio (visto il 14/3 da 9.561.000, per uno share del 32,...
Piccolo “culto non colto” per chi scrive, questo Stato di grazia. Bella sceneggiatura e ambientazione ruvida, Hell’s Kitchen, la cucina dell’inferno, quartiere storicamente “irlandese” di New York, anche se gli italiani si contendono fette di strada. Con successo piuttosto scarso. Ma...
All’origine, il racconto di Enrico La Stella, Una ragazza di nome Francesca. Lo sfondo, l’Italia dei primi anni 60, con il maschio che tenta (invano) di resistere a un’emancipazione femminile sempre più femminista, volitiva e autonoma. Ugo Tognazzi, 40enne affannato, perde la testa per...
Dopo aver santificato la nascita del suo primogenito, Pietro, nel precedente Aprile, Nanni Moretti lo “uccide” metaforicamente e non (psicanaliticamente?) nell’opera più celebrata di quella parte del suo originale cinepercorso che non disdegna il racconto tradizionale (Bianca, La...
Non sono poche le lettere e le mail che, in questi ultimi anni, mi rimproverano di “mischiare” la politica con il cinema, la televisione, la musica, lo spettacolo. Devo confessare che ogni volta che mi arrivano provo delusione e rabbia: perché dai lettori di Film Tv francamente mi aspetto e mi...
Quando uscì (1982) il 2019 reinventato da Ridley Scott (che lo ricavò liberamente dall’immaginario di Philip K. Dick e dal suo Il cacciatore di androidi) pareva così lontano e strabiliante da consentire al film di trasformarsi in una sorta di modello, di manifesto, di paradigma. I...
L’umorismo del Danny DeVito regista è nero, nerissimo. Lo aveva fatto intuire in Getta la mamma dal treno (opera con la quale esordì dietro alla macchina da presa nel 1987), lo riconfermò due anni dopo con questa brutale commedia che consuma come cerini alla nitroglicerina un ex...
«Si muore in tanti modi, ma morire davanti al televisore acceso è da Walter Chiari»: così scrisse Aldo Grasso sul “Corriere della Sera” il 21 dicembre 1991, il giorno dopo l’improvvisa scomparsa del grande showman, avvenuta in uno squallido residence della periferia milanese. Il 20/12/11 (e ne...
Di Sidney Lumet piacciono un sacco di film. Il primo è, senza dubbio, Quel pomeriggio di un giorno da cani, che rivedo sistematicamente a ogni passaggio Tv. Poi ci sono Serpico, A prova di errore, La parola ai giurati. Pensavo che dopo Power (1986,...
Settant’anni suonati a ritmo di jazz per bere un paio di birre sotto il porticato nella speranza che nessuno ti rompa più i coglioni. E invece, due metri più in là, c’è la vita di una Detroit deindustrializzata e disumanizzata da quel capitalismo che ha ucciso se stesso. L’anarchico Clint dà...
Parlo spesso male del mio Paese, l’Italia, perché l’amo profondamente. E vorrei vederla cambiare e cambiata, in mano ai giovani e alle donne (nessuna rappresentante dell’Altra Metà del Cielo è stata Premier, Presidente o Regina, né sotto la Monarchia, né sotto il Fascismo, né sotto la...
