Aldo Fittante
Difficile annoverare tra le chicche dello straordinario percorso cinematografico di Charles Chaplin quest’ultima, quasi dolorosa fatica, primo e unico film a colori della sua sterminata filmografia, girato undici anni prima del vero commiato dal mondo dei mortali. Rivederlo oggi regala...
Due atti, fluviale manifesto di immagini che non hanno voglia di chiudersi. La sfida più libera e romantica di Bertolucci resiste al tempo e invecchia come solo le opere d’arte d’altissimo livello. Lontano dalle critiche dogmatiche e massimaliste degli anni 70, il capolavoro del regista di ...
Approda nelle sale a marzo, ma è una sorta di cinepanettone. Anche se, quasi un miracolo, la volgarità viene accuratamente evitata. Non un film, intendiamoci. Una favoletta moderna, una specie di pilot per un'ipotetica serie da Tv di seconda fascia; con tanto di riferimenti al degrado sociale e...
Lavori forzati e violenza repressiva per Nick, che entra in prigione quasi innocente e ne diventa, suo malgrado, una vittima («Che gli serva da lezione»). Antieroe che odia senza riserve i secondini e vorrebbe farsi solo i fatti suoi, ma quando è troppo è troppo. E allora via con la classica...
Lo avrebbe dovuto fare Francis Ford Coppola, ma lo ha girato lui, Clint, l’unico che avrebbe potuto. Quattro Oscar meritatissimi (migliore film, migliore regia, al gigante Gene Hackman e al complice montaggio di Joel Cox) e la parola fine sull’epopea western classica come la conosciamo, la...
La notizia che Midnight in Paris di Woody Allen aprirà l'11 maggio 2011 la 64ª edizione del Festival di Cannes ci riporta in alta montagna, dove l’aria è tersa e pulita e i sogni diventano più grandi e realizzabili. «Midnight in Paris» ha dichiarato il delegato generale della...
È, a tutt’oggi, l’opera più geniale e innovativa di Maurizio Nichetti. In piena sbornia televisiva (siamo nel 1989), l’autore milanese immagina una famiglia totalmente fagocitata dal piccolo schermo, al punto da confondere pixel e frame, classici del cinema (nella fattispecie, il capolavoro di...
La realtà, soprattutto quella italiana, supera la fantasia. E dunque Cetto La Qualunque mente. Che bella giornata lo possono dire pensare e andare a vedere giusto gli italiani che ancora credono nel «meno male che Silvio c’è». Alla fine saranno oltre 7 milioni, ma giusto la scorsa...
«Né con te né senza di te»: pur usata come slogan di lancio, la storica frase di uno dei film più belli e strazianti di François Truffaut è l’ineluttabile chiusura di un’impossibile elaborazione di un lutto. (Ri)partendo da Alfred Hitchcock ma anche da certe atmosfere chabroliane, l’autore più...
Il cinema di Sorrentino è tormentato dalla contemporaneità. Fotografata però attraverso il filtro del grottesco, dell’iperrealismo. E questa è già una ghiotta novità. Più vicino a Elio Petri che a Francesco Rosi per intenderci. La figura di Giulio Andreotti, politico tra i più sfuggenti e...
Se Doinel, nei 400 colpi, rubava una macchina per scrivere come gesto di sfida contro le ingiustizie degli adulti, il piccolo Salvatore - in questa curiosa opera prima del documentarista Giuseppe Papasso - sottrae 150 mila lire dalle casse della sezione del Partito Comunista Italiano...
In inglese lo chiamano skyscraper, in francese gratte-ciel, in italiano grattacielo. Con una significativa contiguità semantica ed etimologica, in quasi tutte le principali lingue europee la forma architettonica più rappresentativa del 20esimo secolo rivela fin dal...
Entro nel mio 4° anno di direzione e lo faccio ringraziando prima di tutto i lettori: quelli dell’Annuario, che nel corso del mio mandato sono raddoppiati; e naturalmente quelli di Film Tv, che sono sostanzialmente rimasti gli stessi (a fronte di un forte aumento nel 2008 e nel 2009 c’è stato...
Un libro non recentissimo (la prima edizione è del giugno 2010) per ricordare che Adriano Celentano compie (il 6 gennaio 2011) 73 anni. Auguri, innanzi tutto, al “grande vecchio”, fuori dalle scene – come da copione – da tempo (il memorabile Rockpolitik è ormai datato 2005), anche se...
«Soggetto di serie di Fausto Brizzi, Marco Martani e Luigi Ventriglia», recita il pressbook. E, sempre pressbook docet, «Soggetto di puntata di Nicola Cometti e Donatella Fossataro». Questo per ricordare che prendere in mano una sorta di pilot scritto e pensato da altri per un ipotetico serial...
Le regie di Luigi Zampa, nome da troppi dimenticato del glorioso periodo della commedia all’italiana, avevano sempre un pregio, tra gli altri: il ritmo. Forsennate e modernissime per quegli anni ancora simpaticamente in slow-motion, cadenzavano gli usi, i costumi e, soprattutto, gli abusi di un...
Una donna, anzi: una nonna, che per aiutare l’adorato nipotino bisognoso di cure dal costo esorbitante, esce dal tunnel di pensionata disperata per entrare in un altro buco, alquanto sui generis: quello di quei locali a luci rosse dove gli uomini infilano il proprio pene in attesa di un’anonima...
È nello Spazio che hanno spedito centinaia e centinaia di satelliti. Che, tra le altre cose, ci permettono di vedere praticamente in tempo reale quanto accade nel mondo tramite televisioni che pensavamo trasmettessero da Marte, o incontri sportivi che sospettavamo si giocassero in altre...
Viene dalla critica Davide Ferrario e il suo film è cineamorevolmente dedicato a uno dei suoi autori preferiti, Lindsay Anderson. Dall’omonimo romanzo di Giuseppe Culicchia, Tutti giù per terra è uno spaccato generazionale che vive dell’intelligente sguardo del regista, della verve (...
«È da una vita che compro il vostro settimanale» ci scrive Simona Mazzoni «perché lo considero il migliore del settore, e non vorrei smettere proprio ora con l’avvento dei nuovi canali digitali gratuiti in quanto è poco esauriente al riguardo. Sono a chiedervi se avete preso in considerazione...
Delirio ipnotico. Groviglio di immagini scure rotto dal giallo dei segnali stradali sui quali scorre un’automobile o forse uno dei tanti fantasmi della “mente che (non) cancella” di David Lynch, l’unico cineasta di oggi a tentare di entrare nel cervello di un mondo tanto malato quanto...
Suggestionato da alcuni western tedeschi e da quelli camuffati di Akira Kurosawa (La sfida del samurai, 1961), Sergio Leone parte alla conquista di una nuova frontiera dell’immaginario. Più truce, cattiva, cinica, spietata, dove i buoni non sono mai buoni fino in fondo, dove la musica...
La comunicazione è importante. Qualcuno, per esempio, si è accorto dell’uscita del bellissimo (e sottostimato assai) Io sono con te di Guido Chiesa? È un problema che riguarda quasi tutto il cinema italiano di oggi: nell’ambito della promozione siamo arretrati. Punto e basta....
Woody Allen segmento in costume, tipo La rosa purpurea del Cairo, Radio Days, Pallottole su Broadway, Accordi & disaccordi. Memorialistica, nostalgie più o meno filtrate dall’ironia, musica jazz ritmata dagli standard, nuvole di sigarette che si accendono...
La malafede è un venticello. Per esempio: chi tuona contro lo “spreco” dei soldi pubblici in campo cinematografico non cita mai l’anomalia italiana (anomalia rispetto a Francia e Germania, per dire) che impone ai produttori di restituire il 70% del denaro del Fus (Fondo Unico dello Spettacolo)...
Una fiammeggiante Marilyn Monroe, che incenerisce ogni cosa e ogni uomo al suo solo passaggio: così si presenta in questo melodramma un po’ noir un po’ film d’avventura, vestita di rosso fuoco, rossetto esageratissimo e capelli cotonati con la forza di volontà (e anche di gravità). Una di...
Un cult movie in piena regola, un grande classico del noir che taglia le luci e le ombre del bianco e nero come oggi non è capace più nessuno, nonostante le meraviglie della tecnologia. Come fare un capolavoro in meno di tre settimane e farla in barba agli “artigiani” che avevano a disposizione...
Il passaggio storico dal Woody goliardico all’Allen autore, non poteva che chiamarsi Manhattan, set naturale e artificiale, cuore profondo e autunnale della poetica del comico. Tanto da regalarci uno degli incipit più memorabili di sempre, con la sua voce over lo skyline dell’...
Beato quel Paese che non ha bisogno di eroi. Non ricordo più chi l’abbia detto, ma ben si adatta a ciò che succede in Italia praticamente da sempre. Non potendo partire dall’inizio, mi limito a ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, per arrivare ai nostri giorni, Roberto Saviano. Che...
Primi anni 70, tempi di cinema italiano impegnato e di denuncia, caratterizzato da una nuova generazione di sceneggiatori e registi volti a riscoprire figure dimenticate e/o a rivalutare icone della storia penalizzate dai propri destini. Giuliano Montaldo sceglie Giordano Bruno - la cui statua...