Sergio M. Grmek Germani
Nel mondo che è Los Angeles le sale dei cinema sono chiuse, ma fuori di esse si proietta l’universo infinito delle immagini e il loro eterno conflitto tra il desiderio e il male. Schrader, che dagli anni 70 orientò da sceneggiatore Scorsese e De Palma e esordì col mirabile trittico (...
Lamartine in Italia s’innamora di Graziella, figlia di poveri pescatori. Dalla lontananza, di paesi e di classi, al ritorno per il funerale: lei ha scoperto che «è l’amore che è crudele». Tra i registi riferibili al mélo, Bianchi è il più sobrio e più intimo insieme a Poggioli. Diresse...
Stanlio e Ollio escono dall'ultima trincea nella Grande guerra, il secondo saluta “non avere paura, ritorneremo tutti”. Venti anni dopo si rivedono e Ollio, infelicemente sposato, crede di riconoscere in Stanlio un invalido di guerra. L'esistenza di Laurel e Hardy è il massimo dono che il...
Chissà che il doppio anniversario (1917-1997) non riconsegni Giuseppe De Santis al cinema italiano. “Una vita per il cinema”, come da slogan, ma solo 11 film realizzati, più alcune collaborazioni, tra il 1947 e il 1972. Durante e poi tanti progetti non realizzati, al punto che il regista dirà...
Coppia affettuosamente annoiata cerca incontri con altri cuori solitari in coppia: ma siamo tutti dei perditempo. Ha ragione Adriano Aprà a sostenere che è il miglior film del regista triestino-goriziano di madre slovena, che, così come sorprese sempre gli amici da inaspettato tombeur...
Il giornalaio Alberto impara (da qualcuno che in un precedente film voleva diventare un signore) che, in un mondo di doppi, la difficoltà maggiore è essere se stessi. Quando dico che ti amo, titolo dell’ultimo film che Giorgio Bianchi riuscì a finire (uno dei migliori musicarelli coi...
Margherita (come la Traviata) detta Mimì (come la Bohème) si abbandona a un romanzo di formazione sadomaso che fa riscoprire alla donna il ruolo di matriarca. Nell’albergo degli assenti che troppo spesso la tv prende alla lettera, privandoci di tanto cinema ancora da scoprire e gestendo con...
Lisa trova nella Milano del declinante miracolo economico un universo di tradimenti come sola ma infinita via dell’amore. Non si finirà mai di riscoprire Lattuada: anche se un grande critico, Giuseppe Turroni, l’ha seguito magnificamente, e anche se questo film ha già attratto qualcuno (da...
La tenera Marina trova nelle saline istriane di Sicciole un duro lavoro, tentazioni maschili e rivalità femminili, e un giovane povero ma innamorato. Coproduzione tedesco-federale e jugoslava (croato/slovena), con partecipazione Rizzoli che s’incarna in Mastroianni, è uno dei rari film a...
1940, il baluardo britannico di Gibilterra vede nascere di fronte, ad Algeciras e Ceuta (riprese a Cinecittà), giochi di spie e sogni d’amore. La donna che: l’anno dopo quella di Hitchcock visse due volte nel titolo italiano del film che già Vortice di Matarazzo preluse...
Cadaveri: il titolo dell’articolo con cui nel 1941 Luchino Visconti spaccò il cinema italiano tra un passato privo di vitalità e un futuro post-fascista da costruire è stato frainteso, come altri gesti critici (la nouvelle vague contro il cinéma de papa, etc.) che, partendo da...