Sergio M. Grmek Germani
Svezia e Tahiti come poli di educazione sessuale e civile per gli italiani. Il contenitore mondo-movie, coi suoi sottogeneri, attira (a parte i cultori maniacali) più disprezzo che altro: nell’Italia del Boom appare la maschera più abietta, una “mondializzazione” (termine posteriore) della...
Sulla riva del fiume che è la vita la rossa Margaret è divisa tra l’uomo del passato e quello che ne sana le ferite. Finalmente, nell’inesistenza di una programmazione di cinema in tv, ecco un film di Allan Dwan, il canadese che si è rivelato (dal muto agli anni 60) tra i massimi cineasti...
Violet e Corky possono mentire a tutti gli uomini ma tra loro l’amore vince gli inganni. Primo film dei fratelli (poi sorelle) Wachowski, quindi di Larry & Andy non ancora Lana & Lilly, non può affidarsi alla tentazione immaterica dei Matrix o alla transfisicità del...
Dall’impresa dei Mille, che sconfigge i Borboni, all’addio da sconfitto di Garibaldi verso Caprera. Oggi si scioglie come neve la coeva accoglienza al presunto santino per il centenario del Risorgimento. Siamo invece a un terzo atto di libertà verso la storia, qui crociana, mentre il finale...
Barche, ragazzi e primo amore in uno squero della laguna veneta, al riparo dalla guerra ma non dal potere economico. Solo 15 lungometraggi (con La nave bianca cofirmato da Rossellini) ha diretto Francesco De Robertis tra il 1941 e il 1957 più alcuni cortometraggi e collaborazioni o...
Nella Roma del Boom che è già solo corruzione s’aggirano dei fantasmi, e i nobili deceduti e decaduti difendono la sopravvivenza delle loro dimore. Il film più sottovalutato di Pietrangeli, incantevole commedia fantastica in cui il genio del regista si unisce ad altri, dal soggettista...
Un cadavere di prostituta nel paesaggio romano, e attorno i racconti discordanti dei nottambuli, ascoltati da una polizia cui è facile sapere già tutto. Tra i due capolavori fondanti del cinema di Pasolini, Accattone e Mamma Roma, alla produzione italiana non possono più...
Svegliatosi da un grave incidente d’auto il protagonista trova una moglie e una dubbia identità. Questa rubrica ama scoprire i molti film sottovalutati piuttosto che confermare le valutazioni deludenti. Però Duvivier, come molti registi-professionisti di epoca classica, può toccare...
1961: il sottomarino sovietico delegato a riequilibrare la potenza nucleare americana rischia la catastrofe ma l’umanità si salva. Mentre nessuno nega a Kathryn Bigelow cultura figurativa ed efficacia di racconto, si è ancora restii a vedervi una più sorgiva forza di cinema. Eppure è questa...
Nel sottobosco di concorsi per miss e fotoromanzi due donne s’incontrano e si ribellano. Questa rivista ha omaggiato già Eleonora Rossi Drago (vedi Film Tv n°49/2017), ma c’è tanto da scoprire di colei che, tra le molte splendide attrici italiane anni 50, è stata la più intensamente bella...
La corsa di Filippide per riunire i greci contro l’invasione persiana, e della perdente Karis per far vincere l’amore oltre la propria morte. Film dall’autorialità solo formalmente incerta: basta vederlo per capire che l’attribuzione a Bruno Vailati è un’esigenza di nazionalità produttiva...
L’amore è breve, anche a Palma di Majorca. Il geniale Rodolfo Sonego, nel volume di Tatti Sanguineti (Il cervello di Alberto Sordi, Adelphi), dice di Bianchi: «Incontrandolo non lo si sarebbe mai detto un regista». Aggiungerei: sapendolo regista non lo si direbbe mai grande. Eppure...
Giovane bancario conosce ragazza dall’ambosesso di nome Tonino, femmina a tutta pelle. Buccella: il nome più gioiosamente onomatopeico d’attrice italiana anche se (forse per le strategie solo apparentemente convinte dei Cecchi Gori) non è assurta a star. Ma quanto si svuoterebbe senza di...
Sicilia: mafia e corna a catena. Non essendo propenso al “brutto dunque bello”, non mi occupo di Sergio Pastore e Giovanna Lenzi in questa direzione ma apprezzando l’affettuosa acribia di Sara Pastore e Graziano Marraffa in un recente volume, in un video e in vari appuntamenti romani (anche...
«A me m’ha rovinato la guerra... e le donne». Dice bene la voce off del trailer: «Il film di un’epoca che è il film di tutte le epoche». Due settimane fa si scrisse di Bonnard per l’”ottimo” Frine, cortigiana d’oriente preannunciandone la personale alle Giornate del cinema muto di...
Mafia finché serve ma nella casta medica l’homo homini lupus rende i malati la casta inferiore. Condivido appieno l’affermazione di Tullio Kezich «Ci fosse oggi un Luigi Zampa»: rischiammo di considerarlo, nel fulgore del cinema italiano, un cineasta limitato perché “umanitario” e...
Afra, la cui bellezza è desiderata dal tiranno di Tebe, va in esilio nella democrazia ateniese, elegge il nome di Frine e trionfa da cortigiana. «Frine, la scuola di Platone ti proclama immortale»: come può non essere grande un film che contiene questa frase? Gli si rimproverò...
Dino incontra la giovanissima, amorale Cecilia e le propone di posare per lui come già per il vecchio pittore che le morì tra le braccia. In questa rubrica abbiamo segnalato come Damiani sia tra i cineasti italiani che meglio superarono le forche caudine del Sessantotto. Ma non ci siamo...
Marisa, in un gruppo giovanile in vacanza, scopre che il vecchio professore non è noioso. Chi scrive è molto affezionato al meteorico cinema di Ettore Maria Fizzarotti, che più che dal padre Armando, regista di film-sceneggiata, seppe farsi orientare da Matarazzo e Cottafavi dei quali fu...
L’undicenne Cate e la coetanea Luna, alla periferia di Cagliari, penetrano con lo sguardo e con la vitalità dei corpi in un sociale degradato. I due territori linguistici latini ed extraitaliani della penisola, il sardo e il friulano, sono da qualche decennio le isole superstiti dell’...
Milano. Due belle ragazze disinibite s’incontrano, passano la notte con uomini, travestiti e riccone. Al risveglio sono sole ma coi gioielli intatti. Tonino Cervi, figlio di Gino e padre di Valentina, ha una filmografia non banale, come produttore (a cominciare dal Diabolik ...
Ulisse, trattenuto da Circe con le sembianze di Penelope, raggiunge alfine costei e insieme rievocano la guerra che li ha segnati. Non c’era ancora la sbrigliatezza del peplum, i film in costume avevano un impianto produttivo più pesante, ma anche quando come qui partivano da un progetto di...
Coppia separata solo nelle case, rivive il proprio amore più volte come fosse la prima. Se per Dino Risi siamo sempre più propensi a ritenere gli inizi il momento più alto, di Luigi Comencini eleggeremmo come punta massima la vecchiaia. Difficile decidere dove farla cominciare: forse da...
Delegazione del cinema italiano al festival di Mar del Plata incontra un emigrato arricchito e un poveraccio. Anche i Risi trattati all’uscita come minori appaiono oggi geniali e divertentissimi. Questo film “apolide” è particolarmente grande per il modo in cui lascia fuori campo il luogo-...
Nelle trincee della prima guerra mondiale, l’attesa della morte. Abituati a riconoscere molte sottovalutazioni critiche del passato, era lecito attendersi una maggiore sensibilità sull’opera recente di Olmi. Verso torneranno i prati e vedete, sono uno di voi (titoli a...
Ad Alberto Pezzotta, che su Film Tv n. 46/2017 interviene su Weinstein & co., mi uniscono sia l’amore per Brunello Rondi (il cui I prosseneti è il miglior intervento sui casi in questione) sia l’indisponibilità ad appassionarsi alla “vitalità” di Tinto Brass e a rivalutare...
Seguendo un messaggio in bottiglia una banda di ragazzi libera un carcerato innocente, anche se un criminale cerca di ingannarli. Basterebbe il titolo del primo lungometraggio di Risi a rivelarne la genialità: in un’Italia che scopre la vacanza (non ancora quella dei cinepanettoni), un...
Sardegna: un sequestro porta a scoprire gli intrecci tra banditismo e affari; ci perdono tutti. Mingozzi, nel nutrito gruppo di cineasti emiliani da conoscere meglio, ha avuto attenzioni dalla critica di mainstream e numerosi volumi anche autoesegetici ma rimane un autore segreto. La RAI si...
Nell’antica geopolitica mediorientale, tra impero assiro-babilonese e ascesa della Siria, una donna, la bellissima Semiramide, muove al potere le passioni, talvolta tradita dalle proprie. Prima di I cento cavalieri di Cottafavi e La presa del potere di Luigi XIV di...
S’intitola La luce sul fondo la prima creazione artistica di Francesco De Robertis: era, nel 1932, non ancora un film ma il suo testo d’esordio teatrale, in quel frangente che prima del «cinema arma più forte» vedeva nel teatro il massimo coinvolgimento delle masse nell’era fascista, e...