
Sergio M. Grmek Germani
Il cardinal Massaua nell’impresa politica e religiosa della mediazione tra chiesa cattolica, chiesa copta e il sovrano d’Etiopia Menelik. Tra i film che meglio evidenziano come la storia del cinema italiano in epoca fascista sia ancora tutta da scrivere, e possa rivelare direzioni...
La dea Kalì ha bisogno di incarnarsi in un corpo di donna, e i fanatici Tughs glielo procurano: il potere inglese chiude un occhio, ma i pirati malesi si ribellano. Proprio in questo periodo di letture intensificate riscopriamo che i due reietti dell’establishment letterario italiano, Collodi...
Quella sigla di cui non ci si stanca mai è certo tra le più felici folgorazioni di enrico ghezzi, perché per tutti quanti sono passati per Fuori orario, come chi scrive per quasi un decennio fondante, evidenzia, in quella uscita abbagliata di luce dall’acqua e in...
Ferrara. La lunga notte di una rappresaglia fascista incombe sull’Italia del 1960. Il lungometraggio d’esordio di Florestano Vancini (regista di cui andrebbero rivisti anche molti film successivi) compie in qualche modo il suo ruolo dell’anno prima di regista della II unità per Estate...
Un viaggio nella storia plurisecolare dell’uomo. Ancora una volta Fuori Orario coglie nel segno, scegliendo un film emblematico dell’inattualità che diventa attuale. Certo, è facile con Rossellini... In questi giorni cupi ci siamo più volte chiesti quali film meglio ci “...
Nella storia d’amore con una ricca fidanzata si può scoprire di amarne la sorella. Ricordiamo ancora la splendida retrospettiva Cukor di Locarno 2013, che svolgendosi dopo quella dedicata a Minnelli sancì (anche attraverso la viva presenza di Jean Douchet) come l’opzione per questi due...
Durante l’occupazione di Parigi un ex tassista e un pittore attraversano la città di notte coinvolti nel mercato nero. Non cessano di attrarci le contraddizioni del cinema di Autant-Lara che non a caso spiazzarono i già stroncanti “Cahiers du cinéma” (Truffaut in testa) incuriositi dagli...
1867. Un gruppo di rapinatori, disertori della guerra civile, attraversa la Valle della morte trovando ovunque segni di morte, tra attrazione dell’arricchimento e sogno di un corpo di donna. Uno dei massimi western, che naturalmente non si basa né sul comportamentismo hawksiano né sull’...
Nella Gerusalemme dominata dalla filosofia greca e dall'imperialismo romano la rievocazione del Cristo apre un nuovo mondo agli apostoli. La folgorazione del Paolo interpretato da Torricella, con quella caduta quasi incidentale sulla via di Damasco, è segno dell’assoluta grandezza di questo...
Tutto è finto in Dora Nelson ma quando appare una sosia tutto diventa vero. Dei molti e tutti interessanti allievi che ebbero i due grandi maestri Mario Camerini e Alessandro Blasetti, il primo è stato particolarmente seminale, con Mario Soldati e Ivo Perilli che gli furono spesso...
Il libretto di 80 pagine appena pubblicato dal Gruppo ligure critici cinematografici SNCCI, Sandro Ambrogio - L’ultimo dei “cinéphiles”, a cura di Aldo Viganò e Massimo Marchelli, ha il doveroso merito di segnalare l’importanza di una...
Cerasella fugge da un matrimonio e trova quello del suo destino. Riecheggiando nel titolo altri recenti film comico-sentimentali napoletani, Maruzzella di Luigi Capuano e Lazzarella di Carlo Ludovico Bragaglia, da cui riprende (oltre che dal ciclo risiano dei Poveri...
Un esteta aristocratico tra moglie e amante non può che scegliere la morte. Tra gli intensi ultimi film di un cineasta, L’innocente non raggiunge la compresenza di lucidità e senso di perdita che troviamo nei film finali di Dreyer, Matarazzo, Minnelli, Rossen, somiglia piuttosto...
Nell’emigrazione italiana in Germania, l’arte di arrangiarsi e gli impossibili amori. Mentre le opere canoniche di Rosi non ci sembrano crescere nel tempo, e il suo impegno civile vi incontra uno sguardo comportamentale più tecnico che di stile, i margini del suo cinema sono molto più...
La casa è nera, ma i lebbrosi che l’abitano ne escono verso la luce, e verso noi. Purtroppo non conosciamo il farsi, ma è la lingua che assieme al portoghese ci risuona nel cinema con la massima bellezza. E accostando il titolo originale di questo breve capolavoro della grande poetessa...
Un giornalista e un trio di acrobati dell'aria: ma l'amore divide. Nella vecchiaia, rientrato in Europa e più vicino al nuovo cinema tedesco che a Hollywood, Sirk rischiò di essere rispettato con qualche fraintendimento della sua opera, risolvendo il culto del mélo in un distaccato...
Blue Boy è il titolo di un quadro e il nome di un cavallo, come non confonderli? Il 1929 non è solo l’anno della grande crisi, è anche quello della vetta di genialità di Laurel e Hardy diretti da McCarey, con alcuni film muti sonorizzati da effetti. In particolare questo film e il...
A New York, in biblioteca, i libri s’iscrivono nella dimensione orale. Fuori orario. Cose (mai) viste fa la miglior scelta di anniversario, sottolineando nel proprio nome stesso una presa di distanza dalla condanna del cinema ai recinti cronologici: come in L’albergo degli assenti o I mille...
Conte ed ex ufficiale austroungarico. Paolo Balzeri torna dopo la Grande guerra a Capodistria. Tra le morti incombenti non saprà mai con certezza da chi gli arrivava il dono d’amore di una rosa rossa. In una gestione ideale dei diritti d’autore non potremmo che felicitarci della messa in...
Nina, cameriera d’albergo, vi incontra la contessa, già diva del cinema, e diventa lei stessa diva ripetendone le parole «il mondo venera gli originali». Altro film etichettato come “senile”. Che, rispetto a quelli anni 60 della puntata precedente, ha il valore ulteriore di apparire dentro...
L’ambasciatore americano accoglie malvolentieri una dubbia contessa senza identità nella propria cabina sulla nave verso gli Stati Uniti. Solo l’amore potrà lasciare alle spalle le miserie. Accolto dai più come un film senile nel senso più limitativo, l’ultima regia di Chaplin è invece uno...
Prima della Grande Guerra la corsa New YorkParigi scatena piccole follie, ma libera gli amori. Sempre più Blake Edrards ci appare un genio assoluto della messa in scena, e sarà bello verificarlo a Locarno quando se ne realizzerà la prevista retrospettiva. Sarà l’ennesima conferma del fiuto...
I fratelli James sono banditi per necessità, solo un traditore potrà far morire Jesse, lasciando al fratello Frank il ruolo di vendicatore. Abbiamo ancora negli occhi la splendida copia 35 mm del film che all’ultimo Cinema Ritrovato di Bologna faceva parte della retrospettiva dedicata a...
Aldo e Benedetto dalla Resistenza allo stalinismo, ma al secondo basta essere un sosia del leader. Diciamo subito che, pur essendo il regista Liverani una curiosa figura di giornalista ideologicamente trasversale (la cui unica regia ulteriore, Solco di pesca, però non mi convince nonostante...
Anche un costruttore edile dipende da una garçonnière, perché oltre alla moglie c’è l’amante. È una buona notizia che riappaia su Iris il film meno accessibile di De Santis, che non lo riottenne mai dagli eredi del produttore Amoroso. Incastonato tra due set apolidi, lo jugoslavo...
Due fratelli di madri perdute alle origini di Roma. Mi sembra giusto essere affezionati a questo film. La Titanus che l’ha prodotto ha la fama di non aver amato il peplum, ma in questo caso su esso si innesta perfettamente la storia melodrammatica delle vicende produttive dei Lombardo, coi...
Ulderico e Simone si contendono con le agenzie Televedo e Telecanto il dominio della pubblicità televisiva. Ricordo che questo film, girato in epoca di monopolio Rai e figlio dei musicarelli di Carlo Infascelli (con nei titoli la parola «canzoni» moltiplicata e variata), riemerse con le...
All’invasione mora della Spagna medievale il figlio del Cid riunisce le masse per la guerra. Ultimo film di Cottafavi per le sale cinematografiche, rimase (come l’ultimo Matarazzo) un corpo estraneo alle scelte del pubblico. Cottafavi ne fu particolarmente fiero (soprattutto della lunga...
Trieste. Il senile Emilio si perde per Angiolina. Mauro Bolognini, pur non essendo tra i registi italiani di forte messa in scena che prediligo, e pur avendo fatto molti film privi di convinzione, ha tuttavia realizzato, in quel momento glorioso del cinema italiano tra anni 50 e anni 60,...
Mormora la bambina: «Ma come si fa ad amare una morta?». E Carlo, medico, s’imporrà di amare Luisa, che arriva viva dal mare. La riscoperta di Matarazzo negli anni 70 fu troppo legata a cliché di popolarità e di genere per cogliere la forza di messa in scena dell’autore, che Jacques...