Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
Le troiane - tragedia di Euripide, ripresa da Seneca - restituisce un mondo di rovine: tutto è già avvenuto, la Guerra di Troia ha fatto tabula rasa della maggior parte degli uomini, ha annullato l'umanità dei superstiti. Gli eroi cantati dal Mito sono ridotti a sadici bramosi di...
«Non sono un fan del cinema. Semplicemente, è lì che lavoro». Contradditorio, Aleksandr Sokurov, lo è sempre stato. Con costanza e prolificità quasi sfuggente: è persino difficile ridurre a un numero definito una filmografia fatta di colossi che superano le cinque ore e fugaci (per minutaggio)...
Un cineasta coltiva il sogno, sistematicamente frustrato, di realizzare una versione cinematografica di Disperate Remedies di Hardy. Il suo rimedio disperato è inscenare la propria morte per approfittare della eco mediatica garantita dalla nostra cara società vorace di necrofilia. Come...
Diamo a Soderbergh quel che è di Soderbergh. Perché di motivi per trovare Contagion un'opera di alto interesse ce ne sono. Nel raccontare una possibile epidemia prossima ventura, il regista preferisce alla retorica kolossal catastrofista un realismo dettagliato della messa in scena,...
Adattamento di una pièce teatrale del pluripremiato drammaturgo Enda Walsh, qui in veste di sceneggiatore (come in Hunger di McQueen), I segreti della mente conferma l'interesse di Hideo Nakata, autore del The Ring giapponese, per il pane tecnologico quotidiano come...
«Gli inglesi stanno arrivando!» disse Colin Welland, sceneggiatore di Momenti di gloria, alla platea del premio Oscar 1982, mentre ritirava la statuetta per il film che, a fine serata, avrebbe portato sull’isola britannica quattro riconoscimenti su sette nomination. Gli inglesi, in...
In Asia è conosciuto anche come Scary Movie 5, ma il paragone con certi tristi sequel apocrifi figli degli anni 80 è un lusso. In Italia esce con il titolo Horror Movie, sull'onda delle pellicole della premiata (al botteghino) e perniciosa ditta Friedberg /Seltzer (...
Primo Novecento, Polonia: iniziazione sentimentale, vertigine dell’amore, declino verso l’abisso della perdizione di una vergine piccolo borghese. Con Storia di un peccato Walerian Borowczyk, cineasta mai sufficientemente considerato, adatta un feuilleton di Zeromski, gira un mélo di...
S criveva Deleuze, non uno qualsiasi: «La commedia musicale non è mai stata così prossima al mistero della memoria, al sogno e al tempo, alla messa in scena dell’indiscernibilità tra reale e immaginario come nel cinema di Minnelli». Classe 1903, figlio d’artisti, cresce a pane e musica(l),...
«Io ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, avete il diritto di farlo. Ma non avete il diritto di giudicarmi. È impossibile trovare le parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che...
«Genova dove non vivo,/mio nome, sostantivo./Genova dove non ero/Iniziazione. Anno zero./Genova di limone./Di specchio. Di cannone./Genova di agrume patogeno./Gola occlusa. Lacrimogeno». Sono i versi con cui Sara Ventroni, giovane, talentuosissima poetessa,...
Figlia di leggende, Charlotte Gainsbourg. Impossibile inquadrare in poche righe il genio ineguagliabile del padre, Serge, professione chansonnier, talento imprendibile e anticonformista, céliniano nel cuore, poeta coltissimo e triviale, pietra dello scandalo e orgoglio nazionale (...
Film di chiusura a Cannes 2010, L'albero è l'opera seconda di Julie Bertuccelli, cineasta d'origine francese che nel 2003 folgorò qualche cuore con la delicata commedia umana Da quando Otar è partito. L'opus numero 2 conferma temi e stilemi, delineando un preciso percorso autoriale:...
Inizio Novecento, ascesa e caduta di Angel Deverell, professione scrittrice, autrice di romanzi rosa. Ozon affronta il melodramma con filologico ma mai sterile rigore, naviga consapevolmente in acque dove sublime e ridicolo convivono, ambisce all’immondizia di cui Sirk diceva dovesse cibarsi il...
Il cinema di Tarantino è un mondo a parte, totalmente estraneo alla realtà, alle sue leggi, alle sue logiche. Tanto che in Bastardi senza gloria ardisce a riscrivere la Storia, in un gesto eretico e insieme malinconico, che mentre gioca con la tragedia nazista ci dice dell’impotenza...
Un americano a Parigi. Cani da rapina drogati. Una prostituta salvifica. E Mefistofele sieropositivo. Avary, prima degli onori accumulati con il soggetto di Pulp Fiction, scrive la partitura di un film anarchico, dal carico di grottesco ambiguo e dislocante, che implode nel paesaggio...
1998: Tutti pazzi per Mary. E qualcosa, nel cinema americano mainstream, cambia. Nella struttura da commedia sentimentale i fratelli Farrelly assorbono, oltre ai calembour metacinematografici del genio demenziale Zucker-Abrahams-Zucker, l'anarchia triviale, bassa, genitale di John...
Dal 1810 al 1817, storia (vera, documentata) di Sarah "Saartjie" Baartman: dal circo umano in cui recita a Londra all'Accademia Reale di Medicina di Parigi, dagli spettacoli per i salotti borghesi ai bordelli, dalla strada alle conferenze in cui - calco di un corpo cadavere, genitali in...
Nei toni della commedia brillante borghese e nello sfolgorio dei colori di Demy (omaggiato platealmente), Potiche. La bella statuina è la storia di Suzanne, moglie di un ricco industriale dispotico, e della sua emancipazione sociale e politica. Ozon gira un pastiche in cui la...
Un regista, una storia - quella dell'Odissea dei genitori lungo il Novecento -, una crisi creativa. Secondo capitolo della Trilogia della Terza Ala, La polvere del tempo prosegue il discorso intrapreso con La sorgente del fiume, distanziandosene: perché qui la Storia non...
«Angelopoulos ha tracciato uno straordinario punto d’incontro tra Brecht, Godard, Buñuel, Welles, Oshima, Mizoguchi, Visconti, Jancsó, Hollywood e Giuseppe De Santis» scriveva Goffredo Fofi ai tempi di La recita, opera tra le maggiori, epocali, definitive del cinema degli anni 70. «In...
Marco, che è uscito ora dalla prigione e vorrebbe (vanamente) non ricadere negli errori di un tempo. Sonia, che da quegli errori così ricorrenti nell'intorno vorrebbe fuggire, rifugiandosi nel lavoro, confidando nello studio. Faustino, Nigger e Federico, che galleggiano in una quotidianità...
«No More Happy Endings» recita fieramente il claim di Melancholia, ultimo film di Lars von Trier. E non potrebbe essere altrimenti in un’opera incentrata sull’imminente fine del mondo. O forse sì: l’apocalisse è una certezza, ciò che conta non è il cosa accade, ma il come...
Capace di declinare con raffinatezza la missione popolare del cinema, Emidio Greco è uomo dai modi gentili, regista tutt’altro che prolifico, autore colto. A Notizie degli scavi, temerario e delizioso adattamento di un folgorante racconto di Franco Lucentini, commedia umana...
«Ti ho comperato un paio di scarpe/Una tromba che puoi suonare/E un libro di regole/Su quello che bisogna dire alla gente/Quando ti criticano»: così cantava David Bowie in Kooks, traccia numero 5 di Hunky Dory. È il 1971 e la canzone è affettuosamente dedicata al figlio...
In principio, come spesso accade, fu Federico Fellini. 1985, Ginger e Fred. Storia di due ballerini di tip tap al crepuscolo, portatori di valori ingenuamente, visceralmente arcaici, in un mondo divenuto set televisivo, dominato dalla compulsione al consumo, dal miraggio di desideri...
Doveva intitolarsi Croix, l’esordio di Erick Zonca nel lungometraggio. Croce. Per riassumere strade che si incontrano e s’abbandonano, per simboleggiare un destino tragico, cristologico, nobilitando percorsi pesantemente ancorati alla realtà. Quella crudele dei bassifondi di Lille, di...
Classe 1978, figlio di un regista e di una critica cinematografica, Alexandre Aja ha un talento limpido e cristallino per il cinema sporco, crudo, crudele. È il precursore di quell’onda di enfant prodige francesi che, dopo avere rivitalizzato l’horror d’Oltralpe, è emigrata in massa negli...
Autore di corti folgoranti, miracoli d’equlibrio tra stilizzazione pop e asprezze realistiche, disinvolto spirito post surrealista e tensioni fassbinder/bergmaniane, François Ozon esordisce nel lungo con Sitcom. Rivisitazione post moderna dell’épater les bourgeois surrealista...
«Se è scritto che due uomini, anche se non si conoscono, debbono un giorno incontrarsi, può accadere loro qualsiasi cosa e possono seguire strade diverse, ma al giorno stabilito, ineluttabilmente, essi si ritroveranno in questo cerchio rosso». Cinema determinista, quello di Melville, in cui le...