Giulio Sangiorgio
Dirige Film Tv, co-dirige I mille occhi di Trieste, programma cinema, festival, rassegne, insegna (alla Iulm), sviluppa (progetti di film di giovani registi, per Milano Film Network), e, soprattutto, sopporta. Sopporta tantissimo.
«Si parla di belle arti o di bellezza, io però credo che l’elemento determinante consista in piccole cose e non in grandi: più le cose sono grandi e meno esse sono arte». Sono parole di Seijun Suzuki, ma vestono con aderenze le immagini di Merry Christmas Mr Lawrence (in Italia...
In una società che sciorina immagini continuamente (in un minuto un numero esponenzialmente maggiore di quelle prodotte nell'intero Medioevo), incapace di comprendere e pensare il visuale (perché figlia del testuale), Lech Majewski - scrittore di prosa e poesia, artista del video e della...
Non luogo di Augé, panopticon di Bentham: Malpensa. Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, già autori di Grandi speranze e I promessi sposi, coniugano titoli letterari e cinema della realtà: Il castello è l'aeroporto milanese, luogo kafkiano in cui s'informa e deforma il...
Un aneddoto: c’è una citazione pittorica pregna di significato, nella trasposizione di La marchesa di O... di Von Kleist, firmata nel 1976 dal genio filologico di Eric Rohmer. Laddove l’autore di spirito neoclassico nascondeva l’evento traumatico (uno stupro) tra le righe della novella...
La necessità di un controcampo: questo rivendica Mare chiuso. Di fronte alle pseudo verità dette in mantra automatici dalle Tv, la voce di un piccolo documentario. Che si oppone alle dichiarazioni dei Maroni di turno e affronta, vis à vis, le conseguenze degli accordi...
Su questo palcoscenico da 3500 caratteri, con in mano il premio a una carriera lunga 1000 numeri, ci sono (quasi) 20 anni 20 di cinema maiuscolo, seminale, da ringraziare. Una responsabilità immeritata. E la necessità della sintesi che si fa brutale. A Lynch, non solo per le strade perdute e i...
La maternità è un territorio fertile per il cinema. Se nella commedia corale Cosa ti aspetti quando aspetti, in uscita il 22 giugno 2012, sono 5 le donne in dolce attesa, con annesso corollario di ansie, dalla Francia arrivano il 23 marzo 2012 17 ragazze. Incinte. Nello stesso...
Horror low budget, buona volontà e scarse idee, Native (da leggersi in italiano) fa parte di quella nube di titoli che rendono il termine "orrore" nome comune di cosa sfinita, almeno in territori nostrani. Il passato è una terra straniera, per Michela, dunque il presente paga pegno:...
1973. Il comportamentista Herb Terrace ha un'idea fissa: uno scimpanzé, se cresciuto alla stregua di un cucciolo d'uomo, è in grado di sviluppare un linguaggio. La verifica, che si scopre incerta e quasi implode nel tragico, ha ovviamente la forma di un esperimento: il Project si chiama Nim,...
Prodotto nel 2004, 8 anni dopo Adisa o la storia dei mille anni trova la via del grande schermo e una distribuzione in dvd (accompagnato da un volume con testi di Predrag Matvejevic, Paola Traverso e Silvia Angrisani, prefazione di Silvio?Soldini, introduzione di Fabrizio Grosoli,...
Là-bas: l'Europa, l'Italia, Castel Volturno. Yssouf, giovane africano, raggiunge il Belpaese covando il sogno dell'arte, sperimenta la miseria dell'onestà, s'accovaccia sotto l'egida di un parente - gangster risoluto, zio amorevole - che lo invita a percorrere le sue stesse orme: da...
«Quel che manca è un Pasolini: quante volte dopo la sua morte abbiamo sentito questo lagnoso luogo comune. Anche a me è capitato di provare questo rimpianto [...] Ma bisogna convenire che Pasolini ha dato, e detto, tutto». Ti leggo queste frasi di Piergiorgio Bellocchio (tratte da ...
«Non sono un autore da un film all’anno, ho bisogno di accompagnare i miei progetti, curarli nei dettagli. Credo sia per questa cura che le mie opere precedenti sono così amate. Comunque no, in questi anni non mi sono dedicato all’ozio. Ho lavorato in radio, in Tv, a teatro. Ho fatto due figli...
Alaska, 1988. Intorno a tre balene da salvare, la giustificazione di un proverbio: «Il mondo è bello perché vario». Ci sono un reporter locale, una giornalista in carriera, l'esercito degli Stati Uniti al cospetto dell'arcaica comunità indigena, una militante di Greenpeace e un cinico...
Una Maserati a 200 km/h, le strade, la notte. Sull'auto due uomini: Philippe è un raffinato signore di mezz'età, bianco, appartenente all'altissima società, costretto da una paralisi su una sedia a rotelle; Driss è un giovane della banlieue, nero, un passato da piccolo criminale, dunque un...
Cose da sapere su Matt King. Professione: avvocato. Residenza: Hawaii. Stato civile: coniugato (con una donna in coma irreversibile e due figlie per le quali è stato sempre il genitore di riserva). Interessi: il lavoro (e il lavoro, e il lavoro). Problemi: un lutto da elaborare; la prole orfana...
L'evento notevole di ... E ora parliamo di Kevin è una strage: l'uccisione di studenti adolescenti per mano di un pari, sul palcoscenico di una scuola della provincia americana. Il punto di vista è quello della madre dell'assassino; la trama lo scavo nella memoria del complesso...
Non ha niente, di caldo, l’amante di La peau douce, titolo originale del facile, banale, pruriginoso La calda amante. Perché in questo triangolo l’amour non è fou, perché sulla pellicola non riaffiora il calore profondo dei moti dello spirito, ma s’imprime a...
Era la modernità della Settima Arte. Uno di quei nomi che non sfigurano accanto ad Antonioni e Rossellini, Godard e Resnais, riferimento obbligato nell’evoluzione del linguaggio cinematografico. Uno che fu espulso dalla Idhec, la scuola di cinema parigina, perché - «arrogante e indisciplinato...
«Giurate di dire tutta la verità»: è l'invito di un padre alle figlie, prima che compaia il cartello con il titolo del film. Polisse: che suona come polizia in francese (ovvero Police, titolo di un bellissimo, dimenticato polar di Maurice Pialat), ma si legge come fosse un...
«È incredibile quanto non conosci il gioco a cui hai giocato per tutta la vita». Si apre su questa sentenza (della leggenda del baseball Mickey Mantle),L'arte di vincere, film sportivo e ritratto umano tratto da The Art of Winning an Unfair Game, libro incentrato sulla figura...
Primo film italiano partecipato. Ovvero composto da eterogenei svolgimenti sul tema proposto da una quindicina di cineasti, orchestrati in unico montaggio da Antonietta De Lillo con l'aiuto dei Botrugno e Coluccini di Et in terra pax. Un'indagine su un rito collettivo irrinunciabile,...
Sarajevo, oggi. Lei è Luna, lui Amar. Sono musulmani, non osservanti. Lei è una hostess: vola e ritorna sempre da lui, controllore di volo. Ma lui non si controlla, persevera nel bere, perde il lavoro. Lei ha pure un desiderio che lui non riesce a soddisfare: un figlio. Eppure, nell'ostinazione...
Schermo nero. Rumori, presenze. E poi Luminita, giovane moldava, marginale persino in una baraccopoli, clandestina in cerca del minimo riconoscimento sociale, di un documento falso che documenti una (comunque) falsa integrazione. O quantomeno certifichi la sua esistenza. E poi Antonio, anziano...
I fratelli Farrelly sanno bene che la loro scorrettezza provocatoria è stata ormai superata a destra dall'Apatow style e dalle commedie hard neobarbariche tipo Una notte da leoni. Quindi, da un po' si dedicano solo a saldare debiti d'ispirazione. Se Libera uscita faceva i...
Le parole, diceva Giorgio Caproni, «dissolvono l'oggetto». Quante parole in La talpa, adattamento di un romanzo - grigio, mesto e bellissimo - di John le Carré. Che in 346 pagine rielabora una storia vera: la sua, quella di David Cornwell (questo il vero nome del romanziere), agente...
Storia di un professore, di un’alunna, di spiriti colpevoli e irredimibili, di un amore impossibile. Il film meno amato da Zurlini, tra i maggiori e maggiormente sottovalutati autori del nostro cinema, «perché Alain Delon» che il regista con malcelato sprezzo aristocratico chiamava “macellaio...
«Sono cresciuti guardando film che erano già derivati da altri film» dice John Landis di J.J. Abrams e Quentin Tarantino «quindi siamo arrivati a tre passaggi di distanza dalla realtà». Difficile stabilire a quanti gradi di separazione dal reale si collochi Bastardi senza gloria:...
Jacques Rivette diceva: «Tutti i film sono sul teatro, non esiste altro soggetto». Il palcoscenico, per Arnaud Desplechin, a partire dall’esordio La vie des morts («è nato un nuovo sguardo» scrisse Jean Douchet), è l’istituzione Famiglia, regina delle finzioni, dove gli affetti sono...
Michael non ha pagato il riscatto per moglie e figlia, che, per questo, sono state uccise. 15 anni dopo incontra una copia conforme della moglie, ennesima donna depalmiana che visse due volte, come due volte rivive la scena del crimine, nella riproposizione quasi letterale del primo...