Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Al cinema, quando fa il regista, Federico Zampaglione lecca batraci psichedelici (Shadow), mozza piselli (Tulpa) o manipola bulbi oculari (sia in Shadow sia in Tulpa). In studio, dietro il monicker Tiromancino (una cosa ormai solo sua e del fratello...
COLPO DELL’AGCOM AL DOWNLOAD ILLEGALE SU INTERNET: «Diventerà molto più difficile trovare contenuti illegali online (musica, film), in base a quanto deciso oggi dall’Autorità Garante delle Comunicazioni. Ha approvato un testo che ora andrà in consultazione pubblica; e un ulteriore iter di 60...
A conti fatti, il miglior pezzo passato a Sanremo 2014 era Una rigenerazione di Riccardo Sinigallia. Ottoni a farfalla su synth da far invidia al Battisti era Panella (o ad Alan Sorrenti?) e melodia killer, silurati dal televoto a favore della appena meno bella Prima di andare via, un...
Non riesco a non immaginare il lettore-tipo di Film Tv anche come un collezionista. Delle nostre locandine o della rivista in sé, ovviamente, ma anche e soprattutto di film e magari “oggetti” di cinema. O di dischi, fumetti e chissà cos’altro legato (ma anche no) a una passione che può essere...
Diciotto brani in meno di mezz’ora. Che però, stando ai loro standard da tre accordi e due minuti scarsi, ha quasi il peso e l’intensità di un disco doppio. Tornano in punta di piedi i più credibili rappresentanti nostrani di una triangolazione post-punk/hardcore/new wave che malgrado il peso...
«E insomma, questo La grande bellezza com’è?», dice. «Mi ha fatto schifo. Mi fanno schifo quei film italiani che “studiano da Oscar”, capisce? E anche il cinema italiano in sé, per la verità, mi fa pena. Mi fanno pena i filmetti comici da quattro soldi, le commedie generazionali, i...
Escono praticamente in contemporanea gli ultimi lavori di due pezzi da novanta del nuovo cantautorato nostrano, entrambi cooptati dalla distribuzione Sony dopo una gavetta ricca di soddisfazioni indie: mentre Giuseppe Peveri in arte Dente pubblica Almanacco del giorno prima (RCA, 12t,...
Critica 2.0 - Industria culturale, consumi, forme di influenza è il titolo di un bel convegno a cura di Roy Menarini e Claudio Bisoni che ha avuto luogo tra il 18 e il 19 di febbraio 2014 a Bologna ed è stato interamente disponibile anche in diretta streaming. Molti amici e colleghi si...
Se sei una rockstar, ci sta che muori di eroina. Tim Buckley. Jim Morrison. Jimi Hendrix. Janis Joplin. Dee Dee Ramone. Sid Vicious. Ma anche Tim Hardin, Phil Lynott dei Thin Lizzy, Layne Staley degli Alice in Chains, Darby Crash dei Germs, l’immenso GG Allin. Più defilati, Dwayne Goettel degli...
Per correre dietro ai fenomeni del marketing, alle presunte “next big thing” underground o ai pannoloni musicali dei “grandi vecchi”, si rischia sempre di perdere di vista il piano generale delle cose. E anche quelle fasce di musica “altra” (come l’elettronica, l’avanguardia o la contemporanea...
Flashback. Settembre 2010. Il CdM, su proposta dell’allora ministro della cultura Sandro Bondi, approva un ddl che (cito un’agenzia d’epoca) «introduce, oltre a quelle già disciplinate dalla legge vigente (14 e 18 anni), la soglia dei 10 anni di età per il nulla osta alla visione di film»....
«Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che è vero», salmodia Io posso, opener di uno dei dischi italiani più misconosciuti del 2013 a cui rendo tardivo omaggio. E Rocco Pagliarulo, per gli amici Rocchino e per lo showbiz Rocco Hunt, è più vero del vero. Certo, l’album che lo porta...
Spericolatezza. Qualche giorno fa, una preziosa firma di Film Tv (a cui devolverò sotto forma di birre medie parte degli emolumenti percepiti per questo pezzo) si chiedeva giustamente in un suo post su Facebook «Ma come si fa a sostenere che il recentemente defunto Sir Run Run Shaw ha “...
Tempo di playlist, Vol. 2. Un anno non è mica fatto solo di album. Anche perché il concetto stesso di album è alieno a chi compra su iTunes solo i due pezzi di punta di dischi che non vengono nemmeno più concepiti come unicum ma solo come collettori di brani da azzannare su youtube e poi...
E quindi, il cinema regge. Dopato dai 50 milioni di Checco, ma regge. D’altra parte, tra i beni di consumo, è quello che ha subito meno aumenti nell’era della perduta sovranità monetaria: l’ultimo biglietto del vecchio conio costava quattordicimila lire (ve le ricordate?); un decennio e rotti...
Tempo di playlist. Impresa già improba vent’anni fa quando uscivano tremila dischi interessanti l’anno, figurarsi ora (paradossale, data l’agonia dell’industria) che ne escono dodicimila al mese. Ma tant’è. Giochiamo. Consapevoli che due ore dopo la consegna di questo pezzo lo riscriveremmo...
Mi piacciono i dischi natalizi, anche se oggi se ne fanno pochi. Non parlo di repackaging o edizioni limitate da nababbi approntate per rendere semplice la vita a chi decide ancora di regalare musica. Di quelle sono zeppi i megastore e fanno schifo. Amo invece quelle robe un po’ trash dove...
Desideri per il 2014 parte I (sez. esercizio): 1) Film senza intervallo come avviene in TUTTO IL RESTO DEL MONDO. 2) Luci spente fino alla fine dei titoli di coda, soprattutto quando su di essi ancora scorrono immagini. 3) Programmazione per almeno UNO spettacolo alla settimana di QUALSIASI...
Prendete l’ossessione lisergica dei Wooden Shjips del primo album, privatela delle componenti doorsiane canoniche (come i reflussi blues), affogatela nella sideralità degli Hawkwind, torturatela con un accenno di retrogusto pop-deviante tipo vecchia Creation Records o nuovi (?) Tame Impala,...
Caro Babbo Natale, anche se ti scrivo con quello che è pur sempre un discreto anticipo, so che non potrai più fare nulla per me nell’anno che sta per finire. Confido però che dopo questa mia prenderai almeno nota per esaudirmi il prossimo. Per favore, Babbo Natale: riportami Boldi e De Sica. Ma...
Ah. Dici Waterboys (presero il nome da un pezzo di Lou Reed: ciao, Lou) e dici Scozia, Irlanda, Inghilterra. Ma anche, inevitabilmente, America. Nel senso che mentre erano rock, ma anche folk (celtico), coi loro violini, i sax e la voce aggressiva e falsetta e dolcissima di Mike Scott, si...
Tanti anni fa, Jean-Luc Godard, caròn dimonio dagli occhi di bragia, tuonò contro la paradossale (ma accettatissima, e già allora benedetta) prassi di certa critica dello scrivere attorno al cinema con leggerezza e (in senso etimologico) ignoranza. Tanti anni fa ancora non sapeva,...
«“Al cinema Odeon i film senza intervallo”. Chi detesta i film interrotti tra primo e secondo tempo e riesce a stare per due ore senza accendersi una sigaretta o sgranocchiare popcorn sarà contento di poter vedere da ieri Pallottole su Broadway di Woody Allen senza intervallo. L’...
Li ho riscoperti una notte che non riuscivo a prendere sonno. In principio furono i D.D. Sound (circa 1977): la sigla stava per Disco Delivery e celava gli italianissimi fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda, già produttori di Amanda Lear, scrittori per Ricchi e Poveri, la Vanoni e Mia...
Malgrado i ridicoli tentativi (anche con lettere aperte ai giornali della sera vergate da avventurosi amministratori delegati) di far credere alle masse che il pubblico delle sale sia in aumento, il cinema, complessivamente, “tiene”. Il prezzo da pagare per poterlo affermare è però la...
Il problema con Bob Dylan è che non se ne ha mai abbastanza. Parlo per me, ovvio, ma so che là fuori c’è un bel tot di persone che sottoscrive. E il problema con la Columbia/Sony è che malgrado il mercato dei supporti fonografici sia ormai una barzelletta, sanno bene che al mondo sono tanti i...
Una cosa che mi rendeva simpatico il (da pochi) compianto Bruno Mattei era che dopo mezz’ora a tavola con lui che si strafogava di cacciucco e tu che cercavi invano di ricordargli le sequenze più cult di titoli come Scalps o Casa privata per le SS, non ci poteva...
L’evento dell’anno è l’uscita del cd blockbuster di Alessandra Amoroso prodotto da Tiziano Ferro, e su questo non ci piove. Il rigore intellettuale m’impedisce però di spingermi oltre. Sicché, indeciso tra i nuovi Franz Ferdinand (ciofeca) e Arctic Monkeys (ciofeca 2: la vendetta), stavo per...
Qualcuno era sorpreso dall’ardire del massimo premio a un “documentario” (ma se Sacro GRA è un documentario allora lo era anche Accatone). Qualcuno giubilava per un ritorno del Leone d’oro in patria (assegnato a un regista nato in Eritrea, maturato a New York e autore degli...
Dagli Amon Amarth ai Vomitory, passando per Deicide e Obituary, ma riconoscendo che i germi stavano tutti nei Venom e nei primissimi Slayer. Molti di voi si fermeranno qui (compreso il direttore, avvezzo ad altra roboanza). E vabbè. Il fatto è che mi rigiro tra le mani da un anno un bellissimo...