Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Dicembre, tempo di playlist. Holy Motors di Leos Carax. Cosmopolis di David Cronenberg. Twixt di Francis Ford Coppola. 4:44 Last Day On Earth di Abel Ferrara. In Another Country di Hong Sang-soo. Take Shelter di Jeff Nichols. Go Go Tales...
«Il futuro, oh yeah, è pieno di gente che dice “Occhei!” e senza saperlo si ammazza da sé», diceva Jannacci. Il futuro è uno scarto rivoluzionario del desiderio. Il futuro è un’invenzione della speranza. L’ottimista auspica un futuro migliore perché vuole aiutarsi a sopravvivere a un presente...
Due amiconi (un veterano Iraq e un "ispirato" botanico) che coltivano super marijuana, ma vorrebbero tirarsi fuori dal giro, vengono incastrati dalla narcoregina del cartello di Tijuana che rapisce la loro (sic) donna. Le teste mozzate che fioccano sin dall'inizio, la disinvoltura sentimental...
Com’è piccolo piccolo (borghese) il mondo. Al termine (spoiler) di ParaNorman 3D, il palestrato Mitch, oggetto di desiderio non innocente della sorella del protagonista, risponde a un invito al cinema da parte di lei con ingenua esultanza. Aggiungendo però subito dopo, per lo scorno...
Che bello, finalmente c’è un film che fa discutere. Non è Bellocchio, non è Ciprì, non è Garrone: è The innocence of muslims. Ovvero: l’attacco indie a Maometto. Ovvero (sign o’ the times) una roba circolata solo su YouTube, interpretata e realizzata da carneadi e che, ammesso...
Benritrovati. Mi siete mancati, anche se io a voi scommetto di no. «Il cinema non va in vacanza, vai in vacanza al cinema» diceva uno slogan di un quarto di secolo fa e di un’estate in cui uscirono solo schifezze. La Storia, si sa, si ripete. E anche io. Ed ecco che dopo lo schidione di nulla...
E anche quest’anno abbiamo avuto il nostro Anders Behring Breivik. Si chiama James Holmes: e se sul deficiente del 2011 avevamo fatto dell’ironia sul cognome simil Dogma, con questo ci asteniamo dal commento sul patronimico da superdotato. Un altro folle, e un altro gesto assolutamente...
Circa dieci anni fa, in epoca pre Facebook del primo boom Web, quel simpatico container di intelligenze sottovuoto che è l’industria discografica insegnò virtuosamente al mondo l’arte di chiudere il recinto quando i buoi non solo sono fuggiti ma hanno anche già mandato un saluto dalle Hawaii....
Premessa. Il sogno proibito di quei bottegai orbi che ci ostiniamo a definire con l’impegnativa qualifica di “esercenti” è quello di programmare tutto l’anno un multiplex da 18 sale con 9 copie di Titanic e 9 di Checco Zalone. Ciò detto, da qui a fine agosto esce una schidionata di...
Un giorno, un maestro zen radunò i discepoli e, agitando un nodoso bastone sotto il loro naso, disse: «Cos’è questo? Dite che è un bastone, e vi bastonerò. Dite che non è un bastone, e vi bastonerò. Ebbene, parlate, pretendo una risposta!». Tutti tacquero, annichiliti. Ma un ragazzo, scostatosi...
L’Apollonide. Souvenir de la maison close di Bertrand Bonello. Pater di Alain Cavalier. Ichimei di Takashi Miike e Hanezu no tsuki di Naomi Kawase. Ma anche Hors Satan di Bruno Dumont. O Elena di Andrei Zvyagintsev. Arirang di Kim...
«Non ero mai stato nella selezione di questo festival e soprattutto, cosa più importante, l'horror non era mai approdato a Cannes. Ho rotto una diga». Questa l’affermazione (volata su quotidiani, Tv e Web) del maestro Dario Argento una volta appreso (con la stessa nostra sorpresa, azzarderei)...
Chi uscirà dall’Isola? Antonella Elia o Aida Yespica? Al momento in cui scrivo non si sa, e l’interrogativo attanaglia uno zoccolo duro di oltre tre milioni di italiani. Ovvero (pur tenendo conto del correttivo proporzionale da applicare agli ascolti Tv) assai più anime di quelle 82.417 che nel...
«Un idrovolante ha recuperato i superstiti della scialuppa Aurora. La scialuppa Stella del Nord è miracolosamente arrivata ad Ancona. Per quanto mi riguarda, io ho una grande notizia da darvi» (si scherma le labbra con una mano per non farsi sentire, in questa confidenza, da un secondo...
Prendete Franco e Ciccio, presempio. Usciva Sedotta e abbandonata, loro erano Sedotti e bidonati. Usciva Papillon, e vai con Farfallon. Ultimo tango a Parigi e Ultimo tango a Zagarol (solo Franchi). L’esorcista e L’esorciccio...
Recentemente, i “Cahiers du Cinéma” hanno dedicato la copertina alla fine (secondo loro già avvenuta) del supporto cinematografico come fin qui lo si è inteso: la pellicola. I film, ormai, sono per la maggior parte digitali: e se qualche anno fa il ricorso alla “nuova” tecnologia si era...
Ho fatto un sogno. Un sogno in cui ero felice per Leonardo DiCaprio e per la sua incontestabile vittoria, anche se mi spiaceva molto che il premio non fosse andato a Andy Serkis, giustamente nominato per la sua performance in L’alba del pianeta delle scimmie, che avrebbe potuto (e...
14 febbraio: My Bloody Valentine. Altro che Festa degli Innamorati. Il disarticolato sermoneggiare del Molleggiato dal palco apocalittico di Sanremo (veramente un baedeker del buon gusto i cinque minuti di cannoneggiamenti digitali con ancora negli occhi la battaglia di Atene...
Gran cosa, l’insonnia. Soprattutto se per infinite peregrinazioni notturne tra libri dimenticati consente di riscoprire cose così. «Il produttore italiano fa del suo meglio perché i propri film piangano miseria. Quasi che in rapporto all’entità della nostra industria i mezzi a sua disposizione...
Da anni aspetto che si riaccenda una scintilla di dibattito sullo stato della critica, sia tra gli addetti ai lavori sia tra il pubblico. Invano. Pubblico, non fraintendermi: la questione non ha a che vedere con le rimostranze più o meno motivate espresse da quella parte di te che...
Immagino che il viceministro del Welfare Michel Martone, sponsorizzato di Brunetta, Montezemolo, Previti e Sacconi, non sia parente di Mario: non fosse che per l’evidente squilibrio non dico sul piano dell’intelligenza (che non saprei valutare) quanto su quello della capacità di comunicazione....
E nell'Italia della Crisi, della “rivoluzione” (mah) Dtt e della lotta tra pay Tv poco interessate alla diffusione del cinema e dai palinsesti sempre più imbastarditi, finisce anche l’era di Blockbuster: dal 10 marzo 2012, dopo la svendita scontata delle rimanenze “retail”, chiuderanno i...
Dalla sua (ri)nascita cinematografica, Mission: Impossible è un franchise esangue inutilmente griffato (e un'ancora di salvezza per l'altalenante curriculum del divo Tom Cruise), di cui nessun regista di vaglia (fatta salva qualche scheggia teorica depalmiana nel capostipite) ha mai...
Il mio (altrove) sodale A.P., di cui ammiro da sempre - senza condividerla - l’olimpica distanza dal futile, non mi perdona né di aver difeso Immaturi né di aver spesso ridacchiato anche durante la proiezione stampa del suo peraltro già dimenticabile sequel. Ha ragione. Da vendere....
Sputare nel piatto in cui si mangia non va più considerato un’offesa. Anzi, è quasi un gesto d’amore. Sputarci con tenerezza, ogni tanto, come fosse una delle tante inevitabili contingenze di un duraturo rapporto sentimentale, è addirittura normale. Per esempio: potrei passare mezza mattina a...
Immemori dell’adesione più o meno coatta allo sdoganamento di pochissimi anni fa, tanti (troppi?) colleghi oggi plaudono alla definitiva crisi d’incassi del cinepanettone sottintendendone l’inevitabile natura di corollario alla fine (presunta) del consenso di massa al Cavaliere. Niente di male...