Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Non so per voi, ma per me è stato un 2015 di grandi dischi. Epperò qui sta il problema. Tanti grandi LP, alcuni grandissimi, nessun vero capolavoro. Nessun’opera per cui i posteri parleranno di annata di pregio, niente folgori sulla via di Damasco. E si capisce. Oltre al semplice fatto che mi...
Arriva Checco Zalone. Un genio, a scanso di equivoci. Quo vado?, dal 1° gennaio 2016 in sala, è la sua quarta fatica col fedele sodale (regista e cosceneggiatore) Gennaro Nunziante. Mentre scrivo, gli ooooh di meraviglia sono tutti per gli otto milioni e mezzo d’incasso nel primo...
Passare tanto tempo in rete va mica bene. Non è il mondo reale. O sì? A giudicare dagli spot televisivi che girano in questi giorni propenderei per la seconda ipotesi, come dicevano gli Elii. Perché sembra di essere tornati negli anni 90 dei “dischi tv”. Ricordate? Usciva un dato cd (quasi...
Rapallo. 2 luglio 1980. Ero al mare da un giorno. Avevo 13 anni e dal 1978 già leggevo le riviste americane di cinema di genere come “Starlog”, “Fangoria” o “Famous Monsters”. Gli spoiler erano ancora solo gli alettoni delle macchine da tamarri. La parola “rete”, nell’immaginario collettivo,...
Titolo d’apertura: Unsuccessfully Coping with the Natural Beauty of Infidelity. Ritornello del brano: «I know you’re fucking someone else». Il titolo ve lo traduco (Lottando invano contro la naturale bellezza dell’infedeltà), il ritornello - ehm - magari anche no. Con 12...
Fino a pochi anni fa credevo di essere ateo. O meglio: che Dio mi avesse voluto ateo, per tenere aperta una possibilità, hai visto mai. Poi ho scoperto che, come molti, probabilmente sono solo agnostico. Che in parole (molto) povere può anche voler significare che vorrei credere e non ci riesco...
Sembra ieri, ma dall’irrompere sulla scena hard rock dei mostruosi australiani Wolfmother di Andrew Stockdale (unico membro stabile della band: solido manovale della chitarra, ma voce da brividi infiniti) sono già passati dieci anni. Il loro primo album, omonimo, fu l’unico manufatto extraUsa a...
Un giorno, un maestro zen radunò i discepoli e, agitando loro un bastone sotto il naso, disse: «Cosa è questo? Rispondetemi che è un bastone: vi bastonerò. Rispondetemi che non è un bastone: vi bastonerò. E se non risponderete nulla, io vi bastonerò. Ebbene, ora voglio ascoltare una risposta...
Nel 1983, parecchi di voi non erano neanche nati. Io sì, e il signor Alan McGee pure. Aveva solo sette anni più di me, il tipo: ma mentre io i dischi li compravo, lui iniziava a farli. A 23 anni, McGee aveva già fatto tesoro dell’esperienza maturata col suo locale (il mitico The Living Room...
«Noi dei quotidiani siamo i critici della prima eco. In termini militari siamo come i guastatori e i ricognitori che precedono il grosso delle truppe, aprendo la strada. Dunque, i più esposti agli errori di percorso e di tiro». È una riflessione contenuta nella singolarmente fondamentale...
In certe stanze d’albergo così perfette e anonime da risultare inospitali, càpita, la notte, d’imbattersi in film che mai scientemente sceglieremmo di rivedere. Tipo La scelta di Sophie (opera minore di un regista sopravvalutato come Pakula, di cui i più giovani nemmeno sospettano l’...
«Non parli quasi più di italiana», mi dice Lucy su Facebook. Ha ragione. Ma i dischi “che contano” li ascolto. Tutti. Major e indie, pop, rock e neocantautori. È che purtroppo sono mesi che non me ne piace neanche uno. E il senso di questo spazio (salvo eccezioni: vedi i Pink Floyd, ma mi avete...
Molti critici/giornalisti di cinema (c’è differenza) della mia generazione hanno inizato a scrivere quando “Ciak” vendeva otto miliardi di copie e le recensioni di “Repubblica” o del “Corsera” erano in grado, se non di orientarle, almeno di spostare le masse. Un’epoca in cui si guardava un fax...
Repentless (Nuclear Blast, 12t, 41:56) degli Slayer è un album importante. Arriva a sei anni dal routinario World Painted Blood, che non solo fu l’ultimo registrato prima della morte dell’axeman supremo Jeff Hanneman, ma anche l’ultimo prima del secondo licenziamento...
«E sei sempre lì a parlare dell’età... ma è proprio necessario poi?» cantava Enzo Jannacci in Parlare con i limoni. Un titolo che era il suo modo sublime per dire che prima o poi a sbattere contro un qualche mulino a vento o a chiacchierare con una mucca al passaggio a livello ci si...
Non c’è niente da fare. Wayne Coyne (ovvero il signor Flaming Lips, ovvero una delle band più assurdamente incontrollabili e seminali di ogni tempo) si è votato a far incazzare l’ortodossia rock con progetti sempre più folli e in apparenza gratuiti. Non che non ci avesse mai provato: nel 2009,...
«You know you make me wanna SHOUT». Certo, questa l’avete sentita tutti, lo so che guardavate Meteore (o era Matricole?) su Italia 1. Solo che se uno vi dicesse «canticchiami un po’ un pezzo degli Isley Brothers…?» avreste delle difficoltà maggiori a fare due più due, anche se...
Ansa.it/Cultura. Copio pari pari un lancio di venerdì 11 settembre 2015. «Il film tra bianchi e nero, colore e interventi surreali, arriva ad un finale a cui non manca amarezza e speranza. Gaudino, classe 1957, torna a Venezia dopo 30 anni, quando aveva portato il corto Alvis. Il suo ultimo...
Sarà che non ci sono più le vacanze di una volta. Sarà che la Crisi con cui ci terrorizzano ha contorni e confini e declinazioni strani che saranno tristemente e sorprendentemente chiari solo quando non ci saremo più («Si lamenta l’impresario che il teatro più non va/ma non sa rendere vario lo...
Dischi per l’estate 4. Tamarri forever. Dico due brutte parole, che allontaneranno come sempre il 99% di voi: speed metal. Carico di strozzo: NWOBHM. Bene. Voi tre che ancora tenete il giornale tra le mani, ora fate un piccolo sforzo d’immaginazione. Pensate a quattro veri zarri, per tre quarti...
A Berlino, tre settimane fa, ho rivisto Vizio di forma di P.T. Anderson. Proiettato da Blu-ray, in originale con sottotitoli, su un luminoso schermo di 8 x 4, nel giardino di un immenso centro sociale. In compagnia di 400 spettatori educati e silenziosi, che al termine dello spettacolo...
Dischi per l’estate 3. In pista da un quarto di secolo, felici di suonare come se ogni volta fosse l’ultima (o la prima), gli irlandesi Therapy? sono stati l’unico gruppo d’impronta alt/metal (con tendenze power pop) espresso da quelle lande a distinguersi a livello mondiale (e a vendere...
Qualche settimana fa è diventato virale un breve video in cui Arnold Schwarzenegger, truccato da Terminator, terrorizza i visitatori di un museo delle cere animandosi improvvisamente dopo aver finto per un po’ di essere una statua. Reale o meno che fosse la situazione (le reazioni del pubblico...
Dischi per l’estate 2. San Paolo, Brasile, aprile 2011. Esce Nó Na Orelha, secondo LP del rapper da favela Kleber Gomes aka Criolo che, con con una dichiarazione come Não Existe Amor em SP (“Non c’è amore a San Paolo”) e uno stile che mixa spavaldamente hip hop, afrofunk,...
Non so quanti di voi sappiano cosa sia una steelbook. Mi perdonino i già edotti, ma lo spiego: una steelbook è una particolare custodia in metallo (generalmente con artwork realizzato ad hoc) che sostituisce la tipica amaray di plastica azzurra e racchiude, impreziosendolo, un...
Dischi per l’estate 1. Benché ai loro esordi fossero rubricati sotto “grunge”, i norvegesi Motorpsycho nel corso dei loro 20 e passa anni di carriera hanno dato prova di un eclettismo rock colto e di una furia sperimentale con pochissimi eguali al mondo. Hanno appena pubblicato un nuovo...
Considerando il periodo della stagione cinematografica alla vecchia maniera (cioè dal 1° agosto dell’anno precedente al 31 luglio di quello successivo) anziché misurarlo sull’anno solare, nel corso della stagione 2014/2015, in procinto di chiudersi, sono usciti in sala (salvo errori) 41 titoli...
L’anno venturo festeggiano nominalmente 40 anni di carriera, ma i cambi di line up che il gruppo ha subito sono incalcolabili e l’unico superstite ora è il deus ex machina Mark E. Smith. Ovvero, signore e signori, i Fall: la sola incarnazione dello spirito punk UK ancora credibile oggi...
Dati d’ascolto alla mano, la premiazione dei David di Donatello 2015, andata in onda in differita in seconda serata su Rai1 venerdì 12 giugno 2015, ha totalizzato 900.000 e rotti spettatori per uno share del 9,50% (a quell’ora la media dell’ammiraglia Rai è del 15%) malgrado il traino di...
Tu guarda il caso. Sorrentino se ne esce con il maestro Ballinger e le sue “canzoni semplici” proprio mentre Jim O’Rourke spezza il suo silenzio solista e pop con un album intitolato Simple Songs (Drag City, 87, 37”07”). Neanche 50 anni, il tipo, e una quantità incalcolabile di...