Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Premessa. Il sogno proibito di quei bottegai orbi che ci ostiniamo a definire con l’impegnativa qualifica di “esercenti” è quello di programmare tutto l’anno un multiplex da 18 sale con 9 copie di Titanic e 9 di Checco Zalone. Ciò detto, da qui a fine agosto esce una schidionata di...
Un giorno, un maestro zen radunò i discepoli e, agitando un nodoso bastone sotto il loro naso, disse: «Cos’è questo? Dite che è un bastone, e vi bastonerò. Dite che non è un bastone, e vi bastonerò. Ebbene, parlate, pretendo una risposta!». Tutti tacquero, annichiliti. Ma un ragazzo, scostatosi...
L’Apollonide. Souvenir de la maison close di Bertrand Bonello. Pater di Alain Cavalier. Ichimei di Takashi Miike e Hanezu no tsuki di Naomi Kawase. Ma anche Hors Satan di Bruno Dumont. O Elena di Andrei Zvyagintsev. Arirang di Kim...
«Non ero mai stato nella selezione di questo festival e soprattutto, cosa più importante, l'horror non era mai approdato a Cannes. Ho rotto una diga». Questa l’affermazione (volata su quotidiani, Tv e Web) del maestro Dario Argento una volta appreso (con la stessa nostra sorpresa, azzarderei)...
Chi uscirà dall’Isola? Antonella Elia o Aida Yespica? Al momento in cui scrivo non si sa, e l’interrogativo attanaglia uno zoccolo duro di oltre tre milioni di italiani. Ovvero (pur tenendo conto del correttivo proporzionale da applicare agli ascolti Tv) assai più anime di quelle 82.417 che nel...
«Un idrovolante ha recuperato i superstiti della scialuppa Aurora. La scialuppa Stella del Nord è miracolosamente arrivata ad Ancona. Per quanto mi riguarda, io ho una grande notizia da darvi» (si scherma le labbra con una mano per non farsi sentire, in questa confidenza, da un secondo...
Prendete Franco e Ciccio, presempio. Usciva Sedotta e abbandonata, loro erano Sedotti e bidonati. Usciva Papillon, e vai con Farfallon. Ultimo tango a Parigi e Ultimo tango a Zagarol (solo Franchi). L’esorcista e L’esorciccio...
Recentemente, i “Cahiers du Cinéma” hanno dedicato la copertina alla fine (secondo loro già avvenuta) del supporto cinematografico come fin qui lo si è inteso: la pellicola. I film, ormai, sono per la maggior parte digitali: e se qualche anno fa il ricorso alla “nuova” tecnologia si era...
Ho fatto un sogno. Un sogno in cui ero felice per Leonardo DiCaprio e per la sua incontestabile vittoria, anche se mi spiaceva molto che il premio non fosse andato a Andy Serkis, giustamente nominato per la sua performance in L’alba del pianeta delle scimmie, che avrebbe potuto (e...
14 febbraio: My Bloody Valentine. Altro che Festa degli Innamorati. Il disarticolato sermoneggiare del Molleggiato dal palco apocalittico di Sanremo (veramente un baedeker del buon gusto i cinque minuti di cannoneggiamenti digitali con ancora negli occhi la battaglia di Atene...
Gran cosa, l’insonnia. Soprattutto se per infinite peregrinazioni notturne tra libri dimenticati consente di riscoprire cose così. «Il produttore italiano fa del suo meglio perché i propri film piangano miseria. Quasi che in rapporto all’entità della nostra industria i mezzi a sua disposizione...
Da anni aspetto che si riaccenda una scintilla di dibattito sullo stato della critica, sia tra gli addetti ai lavori sia tra il pubblico. Invano. Pubblico, non fraintendermi: la questione non ha a che vedere con le rimostranze più o meno motivate espresse da quella parte di te che...
Immagino che il viceministro del Welfare Michel Martone, sponsorizzato di Brunetta, Montezemolo, Previti e Sacconi, non sia parente di Mario: non fosse che per l’evidente squilibrio non dico sul piano dell’intelligenza (che non saprei valutare) quanto su quello della capacità di comunicazione....
E nell'Italia della Crisi, della “rivoluzione” (mah) Dtt e della lotta tra pay Tv poco interessate alla diffusione del cinema e dai palinsesti sempre più imbastarditi, finisce anche l’era di Blockbuster: dal 10 marzo 2012, dopo la svendita scontata delle rimanenze “retail”, chiuderanno i...
Dalla sua (ri)nascita cinematografica, Mission: Impossible è un franchise esangue inutilmente griffato (e un'ancora di salvezza per l'altalenante curriculum del divo Tom Cruise), di cui nessun regista di vaglia (fatta salva qualche scheggia teorica depalmiana nel capostipite) ha mai...
Il mio (altrove) sodale A.P., di cui ammiro da sempre - senza condividerla - l’olimpica distanza dal futile, non mi perdona né di aver difeso Immaturi né di aver spesso ridacchiato anche durante la proiezione stampa del suo peraltro già dimenticabile sequel. Ha ragione. Da vendere....
Sputare nel piatto in cui si mangia non va più considerato un’offesa. Anzi, è quasi un gesto d’amore. Sputarci con tenerezza, ogni tanto, come fosse una delle tante inevitabili contingenze di un duraturo rapporto sentimentale, è addirittura normale. Per esempio: potrei passare mezza mattina a...
Immemori dell’adesione più o meno coatta allo sdoganamento di pochissimi anni fa, tanti (troppi?) colleghi oggi plaudono alla definitiva crisi d’incassi del cinepanettone sottintendendone l’inevitabile natura di corollario alla fine (presunta) del consenso di massa al Cavaliere. Niente di male...
Zappando (sta per “facendo zapping”), m’imbatto per caso in un signore di mezza età impegnato nella televendita di un montascale per signori di terza età. Me ne serve uno, per motivi che a voi non interesserebbero mai. Per cui, sto a guardare per qualche secondo. E riconosco l’imbonitore: è...
Caro Gesù Bambino, stavolta devi stupirci. Ché malgrado il rischio default ancora lì che ci guarda, di regali belli nell’ultimo mese (dal 12 novembre 2011 in qua, diciamo) ne abbiamo già ricevuti parecchi. Per esempio, ma cito a caso: il canone televisivo nell’Unico delle Imprese. Sabina...
«Non si può vivere senza una scena politica. Quando questa non c’è, come in Italia, emerge allora la necessità di una finzione di scena politica. E, per renderla credibile a chi non ci crede, si esagerano gli effetti: in assenza di cause e anche di idee, si è deciso di calcare appunto la mano e...
La lunga estate calda che si indicava come responsabile unica dei mancati incassi d’inizio stagione è finita. [Tragicamente, direi: ché a furia di piovere e governo ladro, il debito pubblico non è certo aumentato in conseguenza di opere di prevenzione del dissesto...
Spira un’aria dimessa, evviva. Ma per un Caimano che lascia e raddoppia, c’è un Leviatano morente che tira colpi di coda. Come, per esempio, l’ultimo regalo al Paese in extremis del ministro della cultura uscente: ovvero il decreto di nomina della nuova commissione per il cinema...
Premettendo che i giudizi di valore personali sui singoli film non hanno alcun peso sul senso delle righe che seguono (così come il sindacare l’operato delle commissioni di selezione), devo capire bene perché ho la sensazione che quest’anno a Venezia sia scattata quella sindrome sciovinista di...
Il 1° settembre 2011 il Comune di Milano ha aumentato il costo del biglietto ordinario urbano per i mezzi di superficie e la metropolitana: da € 1, il titolo di viaggio è passato a € 1,50. In termini percentuali, un rincaro del 50% dall’oggi al domani di un servizio pubblico che (potrò...
Storia vera. 1° giugno 1970: in un'Italia all'indomani di Piazza Fontana e già nel cono d'ombra degli Anni di Piombo, tre militanti pisani di Lotta Continua si convincono della imminenza di un golpe in stile Papadopoulos 1967. Uno è il tormentato cantastorie Pino Masi (Santamaria, bravo),...
Io confesso. Sarà forse uno shock per le anime belle che compulsano i 400 Colpi e inevitabilmente ci trovano cifre da minime all’estero, ma il sottoscritto venera da sempre Massimo Boldi pur non avendo alcuna indulgenza per quello spettacolo avvilente che sono i suoi film post De Sica...
Ai tempi in cui Italia OnLine del gruppo Olivetti regalava una striminzita homepage personalizzabile, ero solito “postare” (il termine però non si usava ancora) brevi considerazioni, micro recensioni, mini provocazioni. Poi mandavo una mail agli amici con il link alla pagina e aspettavo un’...
Gioca, precario, tutto va bene. Qualche cattivo pensiero addietro, mi rivolgevo a un trasformista Gregor Samsa indispettito dalla nonchalance ideologica che lo ha visto passare a testimonial di quella macchina della fortuna a cui gli italiani meno abbienti e più illusi devolvono...
Citiamo. «Quando facevo il critico, pensavo che un film per essere riuscito dovesse esprimere simultaneamente un’idea del mondo e un’idea del cinema» (François Truffaut). E anche. «Il cinismo è l’arte di vedere le cose come sono e non come dovrebbero essere» (Oscar Wilde). Un criticocinico...