Pier Maria Bocchi
Pier Maria Bocchi guarda cinema da quando aveva 5 anni. E forse anche prima.
Anch’io anch’io anch’io! Posso alzare la mano e dire anch’io una cosa a proposito dell’odierno femminile cinematografico? In quanto uomo, persona consapevole e che cerca di ragionare (almeno me lo auguro), cittadino del mondo (amen), gay (benché preferisca un’altra parola, ma è politicamente...
Un americano e una francese s’incontrano casualmente in un appartamento di rue Jules Verne, a Parigi, quartiere Passy: lo useranno per i loro amplessi, senza nemmeno conoscere i rispettivi nomi; ma non finirà bene. Che dire ancora di questo film? Di certo non parliamo di burro, sequestri,...
«However...». My dear Meryl, la mia devozione è immune da qualunque “however”. Pensavo di esserci ed essermi ormai abituato, alle tue mani, alla tua voce: ma quando in The Post sussurri «However...», così deciso e determinante benché irresistibilmente sospeso, tanto che li puoi...
Sul treno Chicago-Los Angeles uno sbirro scorta la vedova di un gangster, testimone chiave del processo: ma fra i viaggiatori c’è anche chi la vuole morta. Un noir che più spiccio non si può, così spiccio che non c’è musica. Grande idea di Fleischer, che era un grandissimo regista, e che...
E se quel «Later» fosse la parola più passionale del cinema contemporaneo? L’espressione più amorosa? Later, cioè a dopo, a più tardi (ed è discutibile che nell’adattamento italiano del romanzo di André Aciman, edito da Guanda, sia tradotto sempre e comunque come...
Adesso basta. Non lo difendo più, Jaume Collet-Serra. E pensare che ci credevo, dopo gli splendidi La maschera di cera e Orphan. Ci credevo, che potesse diventare il Peter Hyams dei nostri giorni. O l’Andrew Davis. Anche perché non è malvagia l’idea di costruire un corpus...
Alla fine dell’Ottocento due ex sergenti dell’Impero Britannico abbandonano l’India per diventare sovrani dello sperduto Kafiristan: ma quando i locali scopriranno che non sono immortali, la loro vita sarà in pericolo. Che regista, Huston, che viene dal capolavoro Città amara (1972...
1943, sul fronte russo. Nel reggimento tedesco arriva il nuovo comandante Stransky, che ha poca esperienza ma molte ambizioni: lo scontro coi soldati e in particolare con il sergente Steiner non porterà niente di buono. Per Peckinpah si avvicina già la fine: malandato, alcolizzato,...
Dalla provincia trevisana l’ingenuo Luigi si reca a lavorare sulle piattaforme petrolifere fra le acque e i ghiacci del Nord perché “pagano di più”. Lì conosce il romano Antonio: e fra i due nasce un’amicizia stramba. Come strambo è il film (prodotto da Claudio Bonivento per Reteitalia),...
Giunto a Milano, l’investigatore privato Riccardo Finzi indaga sull’incidente automobilistico in cui ha perso la vita la figlia di un noto finanziere. O si tratta di omicidio? All’alba di un decennio per lui entusiasmante, Renato Pozzetto si concede al produttore Galliano Juso per quella...
Comunque i primi venti minuti – giusto per non fare polemiche – battono qualunque senso della meraviglia e della relazione dimensionale fra grande e piccolo cercato invano da Todd Haynes in Wonderstruck. Ma non bastano, purtroppo. Il nuovo monster movie di Bong riarticola la...
L’odissea di una “creatura gentile” attraverso i rottami di una Russia grottesca. Va bene. Ma abbiamo anche già dato. A conti fatti, il nuovo drammone simbolicone di Sergei Loznitsa è tutto qui, nell’incedere ossessivo di sipari claustrofobici, nella solita discesa agli inferi (si dice così,...
Ai vertici delle Consolidated Industries c’è Franklin Hart Jr., sessista, maschilista, misogino e egoista. Tre sue dipendenti, Violet, Judy e Doralee, uniranno le forze per metterlo a tappeto. Mentre Spielberg e Lucas regnano al box office statunitense, si affacciano con prepotenza altri...
C’è una scena di La ruota delle meraviglie. Un breve ma deciso movimento della macchina da presa sul volto della cameriera Ginny. Il viso è violentemente irradiato e reciso da una lingua di luce intensa, bianca come i corridoi della paura e le stanze di un manicomio e gialla come la...
Padri contro figli. Figli contro padri. Figli contro tutti e tutto, mondo compreso. In principio fu I pugni in tasca (1965). Ma rispetto all’esordio bellocchiano, nell’esordio di Roberto Faenza i figli imparano dai padri - e non solo da loro - il peggio, sfruttandolo poi sul loro...
È chiaramente una metafora. Della Russia contemporanea, del mondo odierno tutto, della coppia e dei sentimenti, della società quale specchio del privato e del privato quale microsocietà destinata a implodere. È una vicenda simbolica: due coniugi benestanti litigano in attesa del divorzio; in...
I sogni e l’artificiale memoria vacanziera su Marte di Douglas Quaid lo conducono a una verità dimenticata: e per lui niente è più come prima. Paul Verhoeven è qui fra il fondamentale RoboCop (1987) e il suo capolavoro hollywoodiano, Basic Instinct (1992); dal canto suo...
Los Angeles, Natale. Lo sbirro John McLane si trova suo malgrado a dover affrontare un gruppo di terroristi che ha occupato il Nakatomi Plaza, un grattacielo nel quale fra gli ostaggi c’è anche la moglie. McTiernan viene da Nomads e Predator, due quasi-capolavori...
Facile adesso giustificare i mezzi con il fine. Però credo che il cinema non se lo possa (più) permettere: va bene la politica, va bene la morale, ma la didattica civile deve pur passare da altre strade, altri abiti e altri trucchi, sennò è soltanto didattica, e io oggi faccio fatica ad...
Un avvocato padovano si reca nelle zone del delta del Po per alcune stime destinate ad espropri. Ma rimarrà suo malgrado coinvolto in un giro di faccende poco pulite che affondano le radici nel passato. Strano oggetto, il cinema italiano degli anni 80, schiacciato com’era fra titoli di...
Caro Roy, mi permetto di scriverti e di darti del tu. Non ho molte cose da dirti, e non so bene che tono usare. Vorrei evitare la piaggeria, non è da me essere piaggioso, anche perché non so neppure se esiste, questo aggettivo. E poi sai tu cosa te ne fai, della piaggeria: non hai mai...
Nel 1969, in Vietnam, un battaglione americano cerca a più riprese di conquistare la collina 937 nella valle di A Shau, per liberarla dai nordvietnamiti: è un massacro, tanto che l’altura viene chiamata Hamburger Hill (giusto per evocare la carne “macinata” durante gli assalti). Schiacciato...
Due bande si contendono la cittadina di Mesa Encantada nel Nuovo Messico, quella di Fox, autoproclamatosi sceriffo, e quella del generale messicano Ortiz. In mezzo si ritrova Minnesota Clay, evaso da un campo di lavori forzati: i cattivi rivali cercheranno di “spartirsi” la sua famigerata...
Il ranchero Shep Horgan soccorre il cowboy solitario e ferito Jubal Troop. Gli dà lavoro e lo fa suo sovrintendente, scatenando la rivalità e l’invidia del vaccaio Pinky, che per giunta sparge la voce falsa che fra Troop e la moglie di Horgan ci sia una storia: sarà caccia all’uomo. Non ha...
Va’ a capire come e dove Marcello Garofalo ha scovato l’uccello della specie hoatzin che ha chiamato Kriss. Io non ne avevo mai sentito parlare (oltre a non aver mai avuto la fortuna di odorare il suo odore: pare fetentissimo). Ma il suo non è esotismo turistico. E manco enciclopedismo...
Su Franco Brusati sarebbe utile tornare con calma. E rivedere qualche giudizio. Prima o poi ci sarà l’occasione. L’uscita in home video di Il disordine è comunque di rilievo, perché il film era finora pressoché invisibile. Sbrigo subito le questioni tecniche. La 01 Distribution non ha...
Uno sbirro newyorchese dai metodi spicci e poco graditi ai superiori viene spedito a Los Angeles a smantellare una fitta rete mafiosa. Terza collaborazione fra Winner e Bronson (su un totale di sei), appena prima del famigerato cult Il giustiziere della notte: lanciato dal...
Difficile in questo caso non essere obbligati a fare i conti con Walter Hill quale “autore”. E di conseguenza con il suo immaginario. Nemesi conferma l’idea fortissima di un regista che da sempre lavora sul costo dell’identità. Pensate ai capolavori Driver l’imprendibile (l’...
Berlino. Una studentessa di Béla Bartók si reca con un’amica al cinema Metropol per una misteriosa anteprima ad inviti. Male: le vicende orripilanti del film si replicheranno in sala. È uno dei due canti del cigno dell’horror italico (l’altro arriverà a fine decade: La chiesa), de...
Per non fare la figura degli astorici e dei passatisti, non è e non deve essere una questione di generi. Tanto ormai è noto che i Manetti sono in grado di lavorarci, nei generi. Ma dovremmo anche ammettere che oggi sono loro forse gli unici in Italia ad aver capito che il genere, qualunque esso...