Pier Maria Bocchi
Pier Maria Bocchi guarda cinema da quando aveva 5 anni. E forse anche prima.
Che Kumakiri metta in gioco e sfidi la predisposizione dello spettatore, è fuori discussione. Lo fece già con la sua opera prima, Kichiku, terrorismo cinematografico aggressivo e sgradevole. E anche Antenna è aggressivo, sgradevole. Ma è pure didascalico e, potremmo dire, “letterario”, in...
La Morte ci mette ancora lo zampino. E un gruppo di persone, come in una catena di montaggio, viene irrimediabilmente decimato dalla Signora con la Falce, decisa a portare a compimento i propri piani nonostante si tenti di fermarli. Non che nel succo sia molto diverso dal primo capitolo. Ma...
All'università di Salamanca, la tradizione delle "tunas", associazioni di studenti dedite al canto e al ballo, è viva e vegeta dal XIII secolo. Un killer, agendo via Internet, decide di eliminare le mele marce della facoltà, ovvero gli studenti meno volonterosi. Il "tuno" diventa così "negro",...
Del cinema thailandese, in Italia, non si conosce praticamente nulla (a parte Le lacrime della tigre nera). Eppure, in giro per festival, alcuni nomi, non tutti meritevoli, hanno cominciato a farsi notare: i Pang Brothers (di origine hongkonghese, autori di The Eye), Nonzee Nimibutr, e, appunto...
Seconda guerra mondiale. Un sottomarino americano imbarca alcuni superstiti di una nave inglese silurata. Tra loro, una donna. Ma durante il viaggio cominciano ad accadere strani eventi. E i fantasmi si fanno vivi. Dopo gli ottimi The Arrival e...
Forse non è possibile apprezzare o addirittura "vedere" Un mondo d'amore a prescindere da Nerolio. Perché entrambi formano una clessidra: comunque li si giri, si influenzano, si recuperano, si ricordano, si anticipano. E l'apparente pacatezza (comunque ansiosa) di Un mondo d'amore, completa la...
L'orrore si nasconde su Internet: se ti attacchi al sito del dottore pazzo, dove tormenti, torture e violenze sono il menu, vai a finire che dai di matto, e trovi la morte. Ma dietro c'è di più, una storia di vendetta dall'aldilà. Sai che novità, tutto quanto. Scopiazzando di qua e di là, il...
Sembrava operazione che gridava vendetta: mettere le mani della contemporaneità su un autore come Jean-Pierre Melville. Ma Neil Jordan, cineasta di cui si sono sottovalutati spesso troppi film (due per tutti: The Butcher Boy e In Dreams), agisce con una modestia intelligente che è rarissimo...
Non accostiamolo a The Blair Witch Project, o a Contenders: Serie 7, o a Tesis o Scream e simili. Non c'entra nulla, per fortuna. Marc Evans (il cui precedente e secondo film, di sei anni fa, è uno psycho-thriller inedito in Italia, Resurrection Man) ha fatto lo slasher più riuscito e...
Amatissimo da certa critica (vedi quella d'oltremanica), sbertucciato da altri (la maggior parte dei quali nostrani), il film di Meirelles, presentato a Cannes 2002 e a Rotterdam 2003, non merita nessuno di tali estremismi. Per raccontare un decennio di violenza, sommovimenti socio-culturali e...
Julio Medem è regista abbastanza sottovalutato, e pressoché sconosciuto in Italia, dove è arrivato timidamente soltanto il precedente (e bello) Gli amanti del circolo polare. I suoi film, La ardilla roja e Tierra (Vacas, l'esordio, è molto squilibrato e tedioso), disegnano un'umanità e un mondo...
Che arrivi in Italia, nelle sale, uno dei film del genio comico hongkonghese Stephen Chow, è già un miracolo. Che arrivi con frasi di lancio razziste, doppiaggio calcistico romano e monco di più di quindici minuti (perché così è la versione internazionale acquisita dalla Miramax), è un...
Non lo diciamo forte, ma sembra che le lamentele sulla penuria del nostro mercato, cieco di fronte alla ricchezza di certo cinema, siano finalmente arrivate a qualcuno. Oasis è soltanto uno degli esempi di un valore oggettivo che è doveroso proporre. Questa storia d'amore tra un poco di buono e...
Se di incroci si può parlare, quelli tra i protagonisti adolescenti di questo piccolo film, più che d'amore, sono intrecci di proiezioni mentali, in un periodo delicatissimo come la giovinezza. Shihao, il bello della scuola, è affascinato dai modi spicci della timida Kerou, che però ha la testa...
Im Kwon-taek è uno dei grandi vecchi del cinema della Corea del Sud. In Italia, guarda caso, non si è mai visto niente. Chihwaseon (letteralmente: colpi di fuoco) è l'ultimo, finora, dei suoi quasi cento film. Un'opera bellissima, che richiede pazienza, ma che infine ripaga eccome. Seguendo le...
Un giro di scommesse clandestine: in palio, di tutto, dalla casa agli affetti, anche l'anima. Un casinò nel deserto, dove vive Sam (Max Von Sydow), ebreo sopravvissuto ai campi di sterminio, deux ex machina delle puntate e degli affari, ultimo tassello con cui ci si deve confrontare (con la...
Se c'è qualcosa di cui il cinema non ha più bisogno, è l'indipendentismo americano da Sundance, con la solita provincia, le solite casette e il solito malessere. Tutte cose che anche The Good Girl ci fa vedere. Come fosse il primo. In questa cittadina, la vita scorre monotona, le facce sono...
A prescindere dall'interpretazione di Eminem (riuscita, ammettiamolo), quello che non va di 8 Mile è l'elementarità d'approccio a un mondo ricchissimo, intenso e stimolante, il rap. Perché non basta "intenderlo" come un universo di lotta anche fisica: bisogna avere sangue (per non dire altro) a...
Il problema degli ultimi film dell'agente segreto più famoso del mondo è che la "plasticità" delle loro avventure ha cominciato ad attecchire anche dove non dovrebbe, cioè su quegli elementi che, generalmente parlando, fanno un film, anche di puro intrattenimento: regia-sceneggiatura-interpreti...
Sarebbe opportuno che il cineasta canadese d’avanguardia Guy Maddin riuscisse a trovare un pubblico più vasto degli affezionati che anni fa sudavano sette camicie per vedere i suoi film (adesso si trovano facilmente). Perché è tra i più originali e indispensabili auteur (se ancora questa...
Lo sceneggiatore Ehren Krueger è riuscito in quel compito difficilissimo che dovrebbe essere la meta principale di ogni remake che si rispetti: l'adattamento. Perché se è vero che il Ring americano è molto simile a quello giapponese (alla base, sempre il romanzo di Suzuki Koji), è nel contempo...
Altri personaggi rinchiusi in un cubo (antipatici come sempre). Un diverso finale. Altro giro, altri regali (ma più che simili a quelli del fortunato film capostipite). Se già il film di Vincenzo Natali girava ombelicamente intorno a un'idea da corto, figuriamoci il sequel. L'unica sequenza per...
Va a finire che Balagueró e soci spagnoli, con una manciata di titoli (il precedente "Nameless", il presto da noi "Secondo nome"), verranno presi a modello di stile per un nuovo modo di mettere in scena l'orrore, visti il successo e una certa stima critica. Ma se tale modo è scolorito, a...
Nell'aprile del 1992, quando i quattro agenti bianchi che pestarono l'automobilista nero Rodney King furono assolti, Los Angeles si infuocò. Prima, durante e appena dopo, si svolge la solita vicenda di poliziotti corrotti (Russell, in forma, e Gleeson), poliziotti all'apparenza integerrimi ma...
Una moglie se la fa con un ventottenne di origini francesi. Il marito annusa la storia, fa seguire la donna, si dispera, va a casa dell'amante e ne combina una abbastanza grossa. Recuperando "Stéphane, una moglie infedele" di Claude Chabrol, Lyne gira un mélo-noir sulla colpa e sulle...
Viene subito alla mente un film del 1967, vedendo "The Tracker". È "La sparatoria", lo splendido western metafisico che Monte Hellman girò con la collaborazione strettissima di Jack Nicholson e Roger Corman. Anche lì c'è una spedizione di pochi personaggi alla ricerca di qualcosa (qualcuno) che...
Questo film è strutturato così: una scenetta di dialogo, una scenetta di intervallo musicale con canzone e momento intimo; una scenetta di dialogo, una scenetta di intervallo musicale... Una costruzione ricca. Due amiche per la pelle fin da bambine seguono un corso di danza: la biondina vuole...
Una boccata d'aria fresca - insieme a "Jeepers Creepers" - nel panorama attuale del thriller-horror. "Frailty" è così lontano dal cinema di genere odierno che sembra venire dritto dalla bella libertà televisiva americana degli anni '70. Difatti, nell'affrontare questa storia di follia mistico-...
Sulla carta, è allettante. Un gruppo di persone, stimolate dalla paga profumata, accetta di sottoporsi ad un esperimento da cavie umane: restare chiusi in un finto carcere per quattordici giorni, divisi in due gruppi, secondini e detenuti, sotto l'occhio costante dei medici. Tra loro, anche un...
Ha avuto una certa notorietà, l'horror di Standring, in giro per i festival di genere. Visto il paese di provenienza, in Italia sarebbe stato più opportuno distribuire le pellicole di Scott Reynolds ("The Ugly"), piuttosto che questo filmetto sull'antropologo Harry Ballard, scettico nei...