Alberto Pezzotta
Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.
Perché Mario Bava, morto 40 anni fa, è famoso in tutto il mondo? Perché il suo cinema è stato un serbatoio di immagini e di idee di regia da cui hanno attinto tutti, in modo dichiarato e non. Nella prima categoria: tutte le citazioni baviane che ricorrono nei film di Martin Scorsese e di Tim...
All’inizio del film, Trinità non appare in sella, ma steso su una slitta indiana trainata da un cavallo. La prima cosa che fa è sbadigliare. È coperto di stracci, ha la barba lunga, i piedi sporchi. L’incipit di Lo chiamavano Trinità... di Enzo Barboni abbassa la mitologia del western...
Di libri di ricordi sul cinema italiano ce ne sono tanti. Idem di autobiografie in cui i figli fanno i conti con i padri. Forte respiro rapido - La mia vita con Dino Risi di Marco Risi è qualcosa di più: è anche l’affresco e il bilancio di un mondo perduto, di una generazione che, se...
Chi si ricorda di Walerian Borowczyk (1923-2006)? Agli spettatori giovani immagino che il nome dica ben poco. Nessun Nicolas Winding Refn ha piantato la sua bandierina su restauri e retrospettive dei suoi lavori. Vero è che negli ultimi anni non sono mancati documentari, libri, mostre e omaggi...
Singolare ma emblematico destino, quello di Agnès Varda (1928-2019). Fino agli anni zero, di lei il cinefilo medio conosceva solo due film, di cui uno per sentito dire: Cléo dalle 5 alle 7 e Senza tetto né legge. Se ben ricordo, ai tempi di Jane B. par Agnès V. non è...
La cosa più interessante degli Oscar vinti da Parasite non è che si tratti di un film non americano. È il fatto che Bong Joon-ho aveva già vinto la Palma d’oro a Cannes 2019. Così come La forma dell’acqua, miglior film e regia nel 2018, aveva vinto il Leone d’oro a Venezia l’...
Imitazioni, travestimenti, sosia. Agli italiani - o almeno al web - piacciono. Di recente sono circolate le prime foto di scena di Hammamet di Gianni Amelio. Titolo online: «Pierfrancesco Favino è Bettino Craxi, l’impressionante somiglianza». Neri Marcorè è Giuseppe Conte in Stati...
Il 15 marzo 1991, a Palo del Colle (Bari), la ventitreenne Santa Scorese viene assassinata sotto casa da un folle che la perseguita da anni, nonostante la ragazza abbia più volte denunciato le molestie subite. Lei è un’aspirante missionaria, cattolica impegnata nel sociale, sempre gioiosa; lui...
Guadalcanal, 1942: il soldato Witt diserta e poi ritorna. Erano bastati due film, a Terrence Malick, per entrare nella storia del cinema: La rabbia giovane (1973) e I giorni del cielo (1978). Poi una sparizione alla Salinger, un silenzio misterioso che alimentava leggende...
Alla domanda «cosa ne pensa della società italiana?» Orson Welles, in La ricotta di Pasolini (1963), rispondeva: «Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa». Ed è vero ancora adesso. Perché? In Ignorantocrazia Gianni Canova lo spiega molto bene. «Mentre in...
Che cosa sappiamo di Cesare Zavattini, meglio noto, all’epoca, come “Za”? Lo sceneggiatore che ha inventato il neorealismo (ma non era stato Luchino Visconti in Ossessione?). Quello che ha teorizzato il “pedinamento della realtà” e sognava di fare un film seguendo la giornata di un...
Da L’ultimo pastore a L’uomo senza gravità ne ha fatta di strada il non ancora quarantenne Marco Bonfanti. Da un piccolo documentario su un sopravvissuto nella modernità a un film che è un tripudio di effetti digitali, in cui entrano in gioco anche Netflix e Fandango, con una...
L’esordio nel lungometraggio di Beniamino Barrese ha un profilo high concept: un figlio gira un documentario sulla madre, la top model anticonformista Benedetta Barzini (nata nel 1943), che dice di voler “scomparire” da un mondo dominato dall’immagine che lei disprezza. O meglio, ha...
Piccolo cinema italiano. Max Giusti si scrive una sceneggiatura (con Igor Artibani e Giuliano Rinaldi), e quale personaggio interpreta? Quello del padre pasticcione, che tanta fortuna ha portato a Fabio De Luigi. E visto che ormai si attinge a piene mani al cinema americano anni 80/90, da...
Matador uscì nelle sale italiane nel 1989, subito dopo il successo di Donne sull’orlo di una crisi di nervi. In una sala dell’Odeon milanese ricordo che il pubblico si aspettava una commedia e si sforzava di trovare pretesti per ridere (trovavano comico persino il finale di...
Il geometra Colombo e l’ex muratore Rampazzo sognano di costruire: è il loro modo di lasciare un segno nella realtà. Per raccontarlo, Effetto domino ricorre con inusitata frequenza a una voce narrante (di Paolo Pierobon), che segnala sia l’origine letteraria (alla base c’è l’omonimo...
Le intenzioni sono chiare. Lo spaccato di una generazione di neoquarantenni (gli uomini tutti barbuti) alle prese con la genitorialità, sentimentalmente confusi e precari sul lavoro. Nei modi di una commedia di ampia comunicatività, con attori convincenti, girata con uno stile invisibile, che...
La vita di Vincent van Gogh: predicatore fallito, artista incompreso, suicida. Il padre di tutti i biopic, anche se non il primo: era stato preceduto da Moulin Rouge (1952) di Huston, su ToulouseLautrec, e dal più remoto L’arte e gli amori di Rembrandt di Korda. Minnelli...
Roma, estate: la giornata di un giovane padre proletario che cerca di rimediare qualcosa per il suo figlioletto e sua moglie. Il gemello meno noto di La notte brava, sempre di Mauro Bolognini e sempre con Pier Paolo Pasolini co-sceneggiatore (qui di più, c’è Alberto Moravia autore del...
Ai tempi del suo esordio Immacolata e Concetta (1979) Piscicelli guardava inevitabilmente a Fassbinder: oggettività, attenzione alle dinamiche di classe, ottica antiborghese. Oggi il contesto è cambiato. Scenografie e facce di Vita segreta di Maria Capasso spesso sembrano...
Ingredienti per un dramma alpino contemporaneo: un uomo dal passato tormentato; un giovane che vorrebbe fuggire dal paesello, alla ricerca di figure paterne; cattivi che spesso si fingono amici; donne, in genere in ruoli di contorno e comunque assenti dalle scene madri; immigrati spauriti,...
Da Ivrea a Roma, un’infermiera trova impiego in una clinica molto particolare. Se non fosse stato per un epocale articolo di Sergio M. Grmek Germani su “Filmcritica” (n. 333, 1983) forse non l’avrei preso in considerazione, almeno in prima battuta. Ma leggere di «cortocircuiti retorici», «...
Con tre anni di ritardo arriva in sala l’ultimo film di Andrzej Wajda, presentato a Toronto nel 2016, un mese prima della sua morte. Visto oggi, sembra anticipare Opera senza nome: le disavventure dell’arte nel mondo del realismo socialista. Qui la vittima è un pittore astratto già...
Un marito nasconde il cadavere di un hippie credendolo ucciso dalla suocera. Ma chi è l’assassino? Chi si ricorda di Libero Bigiaretti, premio Viareggio per La controfigura? Romolo Guerrieri pensò bene di trarne un film, probabilmente pensato e venduto come giallo erotico: il...
Perché tanti film odierni - compreso Climax - sbandierano il fatto di essere tratti da storie vere? Che valore aggiunto ha, che attrattiva comporta? Sapere che gli eventi di Rapina a Stoccolma si sono svolti davvero nel 1973 dovrebbe rendere il film più necessario? Piuttosto,...
Negli anni 50 e 60, Franco Zeffirelli condivise spesso la casa con Mauro Bolognini. A un certo punto, quando cominciarono a guadagnare, ciascuno prese il piano di una palazzina: Franco al primo, Mauro al secondo; al terzo c’era Luchino. Tanti rapporti di lavoro e affinità di...
Inizia in una Roma periferica di discount e villette in costruzione di raro squallore. Quella di Non essere cattivo, magari, anche se la durezza si scioglie subito nella commedia. Dove però non c’è niente di pop e di trendy alla Sibilia-Rovere, e caso mai affiora il fantasma di I...
«Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi» scriveva Rimbaud. Noé vorrebbe fare lo stesso. Vorrebbe che Climax fosse un’esperienza psichedelica, immersiva, da cui uscire a pezzi e illuminati come il tipo torturato in Le lacrime di...
Provocatorio, sperimentale, strafottente. L’esordio di un bad guy che al tempo stesso è un nerd e un primo della classe. Nel bene e nel male, un film che ha cambiato la storia del cinema: come Per un pugno di dollari e L’uccello dalle piume di cristallo. E che, come...
Classico caso di regista rovinato dai critici, Abel Ferrara ha smesso da tempo di essere un autore rilevante, anche se i suoi fan, invero sempre più sparuti, sostengono il contrario. I tanti film che fa, certo, sono tracce residuali di una volontà di fare cinema malgrado tutto. Il che può...