Alberto Pezzotta
Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.
Quando ho comprato Au travail avec Eustache - (Making of) di Luc Béraud (Institut Lumière/Actes Sud, € 23 - prix du livre de cinéma 2017) ignoravo che tra qualche mese il 36° Torino Film Festival dedicherà una retrospettiva a Jean Eustache....
È stato notato da più parti che Paolo Giordano non usa mai il punto e virgola. Nulla di nuovo: già nel 1943 a un personaggio di L’isola degli idealisti di Giorgio Scerbanenco veniva rinfacciata la stessa cosa. La lingua dell’autore di Divorare il cielo...
Quando, alla fine degli anni 60, i primi occidentali, come Noël Burch (autore del fondamentale To the Distant Observer - Form and Meaning in Japanese Cinema), scoprirono il cinema muto giapponese, rimasero basiti. Era un altro universo, un modo di raccontare per lampi e illuminazioni,...
Le classifiche sono plebisciti; non si fanno per ribaltare i canoni, piuttosto per confermarli. Ma sono anche termometri interessanti. Nessuna sorpresa che Fellini, Rossellini, Pasolini siano i più votati. Ma se Visconti è al quinto posto per numero di citazioni, il suo primo film in classifica...
Il 10 maggio 1968 a Londra c’è la prima europea di 2001: Odissea nello spazio. Giovane innamorato del cinema, Amir Naderi parte da Teheran con un mese di anticipo. Arriva a Londra giusto con un giorno di anticipo e riesce a intrufolarsi nel cinema dove Stanley Kubrick sta facendo le...
La dolce vita è un film contemporaneo, ambientato in un’Italia decristianizzata, dove l’iconografia cattolica sopravvive tra la banalizzazione e la mediatizzazione. Gesù viene trasportato in elicottero e salutato da ragazze in bikini, due ragazzini fingono di vedere la Madonna e un’...
Quattro maschi diversamente falliti, musicisti amatoriali, decidono di fare a piedi i 100 km da Maratea a Scanzano Jonico, sperando di dare una svolta alla propria vita. Le definizioni più usate per l’esordio alla regia di Rocco Papalaeo sono state:“road movie” e “picaresco”. Sì, certo, ma...
Una cometa sta per abbattersi sulla terra. Un milione di americani vengono selezionati per rifugiarsi sottoterra, mentre una missione spaziale viene inviata a far esplodere l’asteroide. 1998: la fine del mondo prima dell’11 settembre. I cattivi sono asteroidi venuti dallo spazio profondo....
Spesso mi capita di iniziare a leggere un romanzo per questa rubrica e di piantarlo dopo trenta pagine. E allora mi rifugio nei saggi o nella poesia. E quindi parlo di Il fastidio delle parole di Fabio Garriba, morto nel 2016, che esce ora per La nave...
Non è che sia un film dimenticato, La rimpatriata di Damiano Damiani (1963). Chi l’ha visto, in genere ne ha un ottimo ricordo, è quasi un cult. Ma non passa mai su satellitari e simili, e vederne una copia decente era impossibile fino alla recente comparsa di un dvd francese, con...
Su una spiaggia del litorale romano si incrocia varia umanità affamata di cibo e di sesso, spesso spiata mentre si cambia nella grande cabina che dà il titolo al film. Proietti in mutande si addormenta e sogna la Deneuve. Stoppa cerca di piazzare la nipote incinta Jodie Foster (reduce da...
Cinquant’anni fa il cinema “fuori norma” era la norma. I colori, i sapori, gli odori del mondo cambiavano e bisognava saper cogliere il nuovo aprendo gli occhi, sperimentando. Salvo sparire come arte morente e insignificante. Il cinema d’autore è esploso proprio attorno al Sessantotto come...
Giorgio Scerbanenco, 1911-1969. 82 romanzi, 1.000 racconti, altrettanti articoli. Riscoperto negli anni 90, è stato il padre ispiratore di un’ondata noir, spesso di ambientazione milanese e non sempre alla sua altezza (anche se, come fa notare Piero Colaprico, pure Scerbanenco...
(a cura di Nicola Dusi e Lorenza Di Francesco, Casa Editrice Diabasis, pp. 342, € 20)
Luchino Visconti e Cesare Zavattini, Anna Magnani, Walter Chiari (e Alessandro Blasetti), neorealismo e metacinema: son tanti i testi e i percorsi che si intrecciano in Bellissima (...
Due registi, Clem e Theo, regista, rivali per motivi di successo e di donne, decidono che ognuno farà un film sulla vita dell’altro. In mezzo a una programmazione prevedibile, a volte salta fuori un film dimenticato, ma con un motivo per essere rivisto. Come questo Damiani del 1989, tratto...
Aprile 1948: nelle elezioni che cambiarono il volto della neonata Repubblica italiana, Antonio Pietrangeli sfidò Giulio Andreotti. Il primo, presidente della Federazione Italiana dei Circoli del cinema, era candidato del Fronte democratico popolare nella circoscrizione di Pisa-Livorno; laureato...
Capisco che se il titolo del libro postumo di Alfredo Bini fosse stato Memorie di un produttore, avrebbe venduto 300 copie. Invece, col titolo Hotel Pasolini - Un’autobiografia (il Saggiatore, pp. 150, € 19), un murale con PPP in copertina e una lettera di PPP...
Sento già gli sbuffi impazienti: «Un altro film sulle periferie… Il disagio sociale come garanzia di impegno… Siamo ancora succubi del neorealismo!». Bene, non è così. A Hong Kong, negli anni 90, si facevano decine di film ambientati negli stessi quartieri e nessuno si lamentava. Non può...
L’entrata di Tommaso Landolfi nel catalogo Adelphi non ha certo costituito una consacrazione agli occhi di critici e accademici (su pochi si è scritto tanto come su di lui), ma ha allargato il suo bacino di utenza a una borghesia colta e, oggi, a un popolo di twittatori. È la...
Un marito divorziato spera in un ritorno di fiamma con la ex. Una guida turistica in Africa coinvolta in un losco piano. Una coppia di burini si vede programmare le vacanze dai figli intellettuali. Di solito il film si ricorda per il terzo episodio, Le vacanze intelligenti, di e...
Di fronte a ciò che è inclassificabile, come Lazzaro felice, c’è chi chiude gli occhi, arroccato nei suoi pregiudizi, e chi cerca appigli, rimandi: il realismo magico, lo Zavattini più favolistico, Sergio Citti (certo, l’improvviso salto temporale è quello di Due pezzi di pane...
Gli altri
La chiave di tutto, ancora una volta, è nel fuoricampo. In ciò che non si vede. In chi resta fuori, oltre i bordi della rappresentazione. Cos’è che non si vede mai, in Loro 1 e 2? Non si vede quello che un tempo si sarebbe detto il “popolo”....
Calabria, Dopoguerra. Un contadino si ribella alle ingiustizie. La legge dello stato lo farà diventare un fuorilegge. 1961: la Mostra del cinema di Venezia mette in concorso Il brigante di Renato Castellani (che aveva vinto il Leone d’oro con Giulietta e Romeo) e boccia ...
Leggendo Devotion - Perché scrivo (Bompiani, pp. 144, € 13) di Patti Smith (foto) mi sono messo a riascoltare i suoi primi tre album, cosa che non facevo da un pezzo. Per qualche settimana Because the Night e Gloria sono diventate le canzoni preferite di mio figlio,...
Uno scrittore americano a Roma. Una serie di delitti. Non guardate Tenebre in televisione, dove è tagliata la scena dell’omicidio di Veronica Lario. È come vedere Un chien andalou senza l’occhio tagliato. In questa sequenza Argento realizza il suo ideale di “omicidio come...
Un uomo onesto finito in carcere salva un camorrista. È l’inizio dei suoi guai. È ingombrante, eccessivo, difficile da amare, il cinema di Pasquale Squitieri. Spesso di lui si parlava più per presunte polemiche che per i film in sé. A mia modesta opinione, Camorra è la cosa...
Sugli anni di piombo continua a esserci confusione (a essere generosi) e circolano mitologie repellenti (a essere spassionati): lo dimostra il triste teatrino innescato dal quarantennale di via Fani, con reduci-star applauditi nei centri sociali. Ormai anche questo fa parte della Storia,...
Che cosa rimane di André Bazin, nato nel 1918 e morto - che vita assurdamente breve - sessant’anni fa? Per cominciare non esiste più uno come lui: critico cinematografico e teorico, semiologo ante litteram e intellettuale militante, fondatore di riviste (i “Cahiers du cinéma”, nel 1951...
A volte, in questa rubrica, mi impongo di leggere libri che, nella vita normale (o nella vita reale, non so) non sceglierei mai. È una forma di disciplina. Prendiamo Da soli di Cristina Comencini (Einaudi, pp. 168, € 18). Se in libreria avessi letto la prima frase («C’è una scrittura...
Un bandito spietato viene dato per morto e ritorna per vendicarsi. Ma trova sulla sua strada un insolito pistolero. Dei generi popolari del cinema italiano, il western è stato il più ingente in termini quantitativi e il più articolato e variegato. E ha ammesso derive sperimentali che, anche...