Alberto Pezzotta
Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.
È possibile vedere un film di Woody Allen ignorando la isterica, irrazionale campagna d’odio di cui è vittima, la persecuzione, i sabotaggi? Secondo alcuni, i suoi film si dovrebbero rimuovere, specie se sembrano portare le tracce di ciò di cui lo si accusa - come Manhattan. È...
Polemiche piuttosto assurde hanno accompagnato Una donna promettente; nella fattispecie è stato accusato di sessismo il critico di “Variety” Dennis Harvey che, all’interno di una recensione non negativa, diceva che Carey Muligan era una «scelta curiosa» per una femme fatale, e...
In un cimitero, i defunti si raccontano la propria vita. Aspettando di essere dimenticati. 1989: ultimi bagliori del cinema italiano di una volta. Uno come Sergio Citti trova ancora un produttore, Gianfranco Piccioli: e questo, sognando lauti incassi, riesce ad assoldare, accanto a Gassman...
Il ministro Dario Franceschini annuncia: «Abbiamo abolito la censura!». E tutti si rallegrano: è finita l’epoca oscurantista in cui si tagliava Rocco e i suoi fratelli, si sequestrava Il Decameron e si bruciava Ultimo tango a Parigi. La legge n. 220 del 14 novembre...
Il richiamo dell’ombra - Il cinema e l’altro volto del visibile, di Antonio Costa, Einaudi, pp. 184, € 22
Hubert Damisch ha scritto una storia della pittura parlando di nuvole. Costa attraversa la storia del cinema parlando di ombre. Non solo Platone, Wiene,...
Spesso chi scrive di videogiochi ne sa poco di cinema, e chi scrive di cinema ne sa poco o nulla di videogiochi. Io non faccio eccezione, al massimo ho giocato a Tetris e Glider, ma su YouTube posso farmi un’idea di che cos’è Grand Theft Auto. E comunque ho tanto da...
Nel 2020 cadeva il trentennale della morte di Sergio Corbucci. Non ce ne siamo ricordati, mi pare. Evidentemente avevamo altro a cui pensare. Pochi giorni fa se n’è andata la sua vedova, Nori, e abbiamo perso un altro pezzo di memoria, di storia del cinema. Ma andate a vedervi l’intervista di...
Nella commedia all’italiana spesso lo sceneggiatore conta quanto il regista, se non di più. Nei film scritti da Rodolfo Sonego capita di frequente: da Una vita difficile a Il diavolo. Nel caso di Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (senza...
Fa impressione sapere che c’era ancora in giro uno che aveva lavorato con Luchino Visconti e Federico Fellini. E adesso non c’è più. Poco prima di compiere la bellezza di novantotto anni, se n’è andato anche Giuseppe Rotunno. Peppino. E così si allontana sempre di più il XX secolo, il secolo...
Secondo Kezich, Toby Dammit è il film in cui Fellini elabora gli umori neri del non realizzato Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet, e propone una visione incupita e distruttiva della Roma carnevalesca di La dolce vita. Ma anche delle fantasmagorie di Giulietta degli...
I sequel fanno bene al nostro cinema? Speriamo. Dopo Moschettieri del re - La penultima missione, Aramis è morto, e compare Cyrano de Bergerac (!) a capo di una corte dei miracoli di anarchici. La cornice contemporanea, con un ragazzino innamorato di una coetanea che deve andare in...
Con Franco Giraldi (vedi anche Film Tv n. 50/2020) se ne va un pezzo di storia del Novecento. Uno degli ultimi che ci era rimasto. Era nato nel 1931 a Comeno, oggi in Slovenia, da padre istriano e madre slovena. Aveva imparato a conoscere il cinema nel Circolo della cultura e...
L’AMERICA DEGLI ESTREMI DI ALBERTO MORAVIA, BOMPIANI, PP. 384, € 22
Da Roosevelt allo sbarco sulla Luna: per la prima volta raccolti (a cura di Alessandra Grandelis) i reportage sugli Usa dello scrittore italiano che ha viaggiato di più: etnologo e profeta a volte deluso...
All’inizio degli anni 90, nel nascente mondo di fanzinari e collezionisti, circolavano copie di seconda o terza mano della rara VHS svizzera di un film del 1977 dal titolo doppio o triplo: L’uomo, la donna e la bestia/Spell (Dolce mattatoio). Sulla locandina la citazione di un quadro...
Non si può dire, che a trent’anni dalla morte, Moravia sia molto presente nella cultura italiana. Intellettuale impegnato, era convinto che l’arte parlasse sempre di qualcos’altro: della società che l’aveva prodotta, per cominciare, e di cui spesso era specchio involontario. «Ogni film porta in...
La mafia immaginaria - Settant’anni di Cosa Nostra al cinema (1949-2019) di Emiliano Morreale (Donzelli, pp. 338, € 30) è uno di quei saggi che si leggono sempre più di rado, specie in campo cinematografico. Il libro di una vita, frutto di un’elaborazione pluridecennale, forte di una...
No, non è una commediola francese di equivoci sentimentali. Molto meglio il titolo originale, Effacer l’historique - “Cancellare la cronologia” - ma poi chi andava a vederlo? È un film che parla di video di gattini. Cyberbulli. Pacchi tracciabili. Compravendita dei like...
C’è nervosismo, nel nostro piccolo mondo che si occupa di cinema. Sarà perché gli incassi nelle sale riaperte sono inferiori al previsto. Sarà perché quasi tutti i film italiani sono stati ignorati dalla giuria della Mostra di Venezia (e si sa che, in questi casi, un premio...
Della vita privata di Alberto Sordi, almeno fino all’omonima biografia di Alberto Anile (Edizioni Sabinae, 2020), si è sempre saputo poco. Tra pettegolezzi ed elaborazioni letterarie c’era comunque da divertirsi: vedi il racconto L’imprudenza di Mario Soldati, che parla in modo...
Raccontare la genesi di un capolavoro dal punto di vista non degli artisti, ma dei produttori. È un partito preso, che innesca una retorica inevitabile (le virtù del produttore: lungimiranza, pazienza, concretezza); ma nel caso di La dolce vita ha risvolti interessanti e spesso...
Il palinsesto di un’immaginaria rete televisiva: tg, inchiesta, sceneggiato, tv dei ragazzi, giochi a premi… Tutto più vero del vero. Un film a episodi firmato in modo collettivo per ridere nell’Italia degli negli anni di piombo. Quando i nemici del cinema di sinistra erano la DC (e...
Marco Ferreri è un po’ come Elio Petri: un regista che ai suoi tempi faceva molto parlare di sé (anche se la critica lo amava molto più di Petri); che dopo la morte (nel 1997) è stato dimenticato; e oggi viene riscoperto, da documentari, mostre, retrospettive. Libri un po’ meno, anche se è...
Perché scrivere un libro su Montanelli e il cinema? Come mostra Rinaldo Vignati, se non fu amore corrisposto, fu almeno un tentativo di seduzione. Come tanti intellettuali di destra, Montanelli ostentava un certo disprezzo per il cinema - appena poteva specificava che «non è arte». Ma di cinema...
91 anni, quasi 500 film. Da che parte avvicinarsi a Ennio Morricone? Dalle canzonette, per esempio. E neanche dalle sue, anche se ne ha scritte di memorabili come Se telefonando, per Mina. Da quelle degli altri. Non a caso la corposa antologia di 15 cd Ennio Morricone - The...
90 anni, quasi mezzo secolo di regie. Ma è cambiato il mondo, è cambiato Clint Eastwood, è cambiato il cinema, è cambiato (non sempre) chi scrive di lui. E dopo cinquant’anni si può forse cominciare a mettere in prospettiva e ordinare un’opera sterminata, complessa, contraddittoria. Un’opera su...
Poco tempo fa un amico mi manda un film con Filemail. «Non ti dico niente. Ma lo devi vedere». È El hombre sin rostro di Juan Bustillo Oro (1904-1989), un thriller messicano del 1950 di cui non so nulla. Scopro che si tratta di una furba variazione su Io ti salverò (1945) di...
Come va guardata una raccolta di fotografie come Farmacia notturna (Contrasto, pp. 96, € 24,90) di Damiano e Fabio D’Innocenzo? Cercando didascalicamente echi e collegamenti con le altre opere degli autori, si tratti dei film (La...
OGGI NESSUNO RAPPRESENTEREBBE LA GEORGIA DEL 1861 COME FECE VIA COL VENTO NEL 1939. Da qua a dire che il film prodotto da David O. Selznick è “razzista” forse ce ne vuole. Di certo non è razzista nello stesso senso di Nascita di una nazione (1915) di Griffith...
I primi esempi, futuribili, dovrebbero trovarsi in Ritorno al futuro e nel suo sequel; è comunque da una decina d’anni che nel cinema hollywoodiano compaiono spesso i droni, usati come armi micidiali o strumenti di controllo e di spionaggio. Il cinema di Hollywood, però, è più...
Perché Mario Bava, morto 40 anni fa, è famoso in tutto il mondo? Perché il suo cinema è stato un serbatoio di immagini e di idee di regia da cui hanno attinto tutti, in modo dichiarato e non. Nella prima categoria: tutte le citazioni baviane che ricorrono nei film di Martin Scorsese e di Tim...