Alberto Pezzotta
Alberto Pezzotta si è occupato di cinema italiano (Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa; Il western italiano; Regia Damiano Damiani; Mario Bava; la curatela, con Stefania Parigi, di Il lungo respiro di Brunello Rondi), di storia della critica (La critica cinematografica; la curatela, con Anna Gilardelli, di Alberto Moravia, Cinema italiano. Recensioni e interventi 1933-1990), di cinema orientale (Tutto il cinema di Hong Kong). Ha collaborato alla Storia del cinema mondiale di Gian Piero Brunetta e alla Storia del cinema italiano del CSC, oltre che a riviste come “Bianco e Nero”, "Imago", “8 1/2”. Scrive di cinema e musica su "Blow Up". Ha tradotto libri, tra gli altri, di Chinua Achebe, Eric Bogosian, Harry Crews, James Dickey, Barry Gifford, Jim Harrison, Hanif Kureishi, Lorrie Moore, Joyce Carol Oates, Hugues Pagan, Derek Raymond, Colm Tóibín.
Twitter: @APezzotta.
Nell’Italia deideologizzata di oggi l’opposizione tra destra e sinistra è stata sostituita da quella tra ricchi e poveri. E il cinema si adegua. Io sono Tempesta ha certo altra classe rispetto a Poveri ma ricchi, ma entrambi sono acriticamente emblematici della società attuale...
Nel 1984 ero a Parigi in gita scolastica autogestita e, in preda a qualche forma di fanatismo da teenager, bussai alla porta di Pierre Klossowski in rue de la Glacière (mi aprì Roberte, voglio dire Denise, in una perturbante veste da camera). Gli chiesi - non parlavo francese - di vedere i suoi...
Il commissario Ingravallo indaga sull’omicidio di una ricca signora in una Roma ambigua e feroce. Il primo “giallo all’italiana”, secondo la stampa dell’epoca, tratto da Carlo Emilio Gadda. Ma accanto al rapporto con Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (per Mario Sesti...
In Io c’è (vedi Film Tv n. 13/2018) il protagonista Massimo (Edoardo Leo), per informarsi su come funzionano le religioni, va a sentire una lezione di catechismo, e quando sente il prete spiegare che Dio è uno e trino, alza la mano per dar voce alla propria incapacità di comprendere....
Un sottoproletario romano cerca di diventare un piccolo-borghese. Mal gliene incoglie. Lo scalpore di Accattone (1961) non si era ancora spento, e il geniale produttore Moris Ergas pensò di portare sullo schermo il secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini. Defilatosi Gillo Pontecorvo...
Gli scrittori nati nella seconda metà del Novecento si possono dividere in due categorie, a seconda che siano nati prima o dopo una certa data, che possiamo ragionevolmente indicare nel 1963. Quelli nati prima hanno vissuto, amato, lottato, e i libri e i film che hanno letto e visto hanno...
Il rapinatore Abel Davos fugge in Francia dopo una rapina a Milano. Perderà tutto, la famiglia e il suo miglior amico. Pro e contro della versione italiana: si sente il parmense Lino Ventura, uno dei più grandi attori del secolo scorso, doppiarsi da solo. Ma si sorbiscono le aggiunte...
Angela Ricci Lucchi, che se n’è andata il 28 febbraio scorso, era anche una pittrice: aveva studiato a Vienna con l’anziano Oskar Kokoschka (anche David Lynch avrebbe voluto essere suo allievo, ma non ci riuscì). In un suo acquerello del 1996 aveva ritratto sé e Yervant Gianikian, il suo...
Cercando di capire che cosa piace ai lettori italiani, affronto un altro giallo della scuderia Sellerio: Negli occhi di chi guarda (pp. 250, € 14) di Marco Malvaldi, che si trova anche al supermercato. L’aletta evoca Agatha Christie e parla di «un’aria frizzante un po’ da Fruttero...
Non basta una macchina da presa in continuo movimento a rendere Nome di donna “cinematografico”. Anzi, da tempo le immagini statiche spesso sono più “cinema” di quelle fluide e montate a ritmo sostenuto. Cerchiamo di usare il termine in modo oggettivo e non gerarchico, ma diciamolo,...
Come si scrive un giallo? Chiedo lumi a Follia maggiore di Alessandro Robecchi edito da quella Sellerio (pp. 400, € 15) che con prodotti analoghi da decenni occupa una redditizia fascia di mercato. Occorrono personaggi serializzabili. Follia maggiore è il quinto di una serie iniziata...
Gli ultimi anni della breve vita (1912-1938) di Antonia Pozzi, milanese, poetessa (e fotografa) troppo sensibile e inquieta in un mondo di maschi pavidi e conformisti. Si fa spesso facile ironia sui film italiani che non vede nessuno, ma non sempre è per i loro demeriti, anzi. Adesso che a...
Che un film su un regista incapace sia fatto non da Tim Burton ma da un aspirante autore, eclettico e spesso incapace come James Franco, rende la faccenda una messa in abisso vertiginosa. Tanto più che è evidente quanto Franco, da interprete, si identifichi con il megalomane e narcisista Tommy...
Mi chiedo con quanta hybris chiunque possa pensare di scrivere, da solo, una storia del cinema. Mark Cousins lo fa: il suo La storia del cinema, del 2004-2011 (quante cose sono successe da allora...), viene ora tradotto da UTET (pp. 512, € 31). Mi chiedo anche con che ardire...
Dopo Klimt, Schiele, Kahlo, Picasso, Bacon, Pollock, Warhol, Basquiat, arriva sullo schermo - chi l’avrebbe mai detto - Alberto Giacometti. La declinante settima arte trae ispirazione e prestigio dalla pittura, e Stanley Tucci ha il buonsenso di concentrare il biopic in una microstoria: le due...
Un attore di caroselli, perseguitato dagli animali, piano piano impazzisce, tra fobie e allucinazioni. Finirà allo zoo, al posto dello scimpanzé. Certi critici di conclamata inutilità hanno legato l’immagine di Tonino Guerra alle collaborazioni con Antonioni, Angelopoulos e Tarkovskij,...
Una macchina da oltre 20 milioni di euro di incasso in Francia affronta il mercato internazionale con un titolo facilotto, C’est la vie, che sostituisce il più raffinato Le sens de la fête. E sulle locandine c’è scritto bello grande che i registi sono quelli di Quasi amici...
Continuando a confrontarmi col mainstream, compro La zona cieca di Chiara Gamberale (Feltrinelli, pp. 224, € 15), già uscito per Bompiani nel 2002: è l’opera n. 4 di un’autrice che, in seguito, ha pubblicato altri otto libri. E l’assunzione a classico è attestata da una postfazione...
Un padre di famiglia in crisi ritrova la voglia di vivere grazie alla Lolita della porta accanto. Per poco. In attesa che, grazie alle magie del digitale, la faccia di Kevin Spacey venga sostituita da quella di... (si potrebbe fare un sondaggio: Russell Crowe? Hugh Jackman?), cominciamo con...
Milano. Una ragazza viene stuprata e uccisa. Un gornalista di destra decide di creare un colpevole: un militante dell’estrema sinistra. Era un progetto di Sergio Donati, che doveva esordire alla regia. Ma poi venne sostituito da Bellocchio, che a dare maggiore spessore politico chiamò...
«Scusate, ho appena finito di leggere questo libro incredibile e avrei una domanda, proprio su quello che accade nelle ultime due pagine...», scrive il lettore Lorenzo Gonfiantini. Eh già, capita anche a me, alla fine di L’uomo del labirinto di Donato Carrisi (Longanesi, pp. 400, € 19...
All’inizio del Novecento, un anarchico ingiustamente accusato di omicidio si nasconde nella casa di fronte alla sua. Da lì spia la moglie, che intanto scopre sul suo conto tante cose prima ignorate. Una volta Enzo Jannacci disse che Roman Polanski avrebbe dovuto essere il regista di ...
(Attenzione: spoiler). Il cinema d’autore, da eurofestival, è prevedibile e codificato più del cinema di genere. Come diceva qualcuno due secoli fa, se nel primo atto c’è un fucile, ora della fine sarà utilizzato. Se all’inizio del film di Ildikó Enyedi ci sono animali fatti a pezzi (siamo in...
Manolo Bolognini, scomparso a 92 anni lo scorso 23 dicembre, era un produttore di una volta. Uno che aveva fatto la gavetta come segretario di produzione, direttore di produzione e organizzatore generale - così come suo fratello Mauro era stato assistente alla regia e aiuto regista, prima di...
Ultimamente non so se ho incrociato un libro più appassionante di La Repubblica inquieta - L’Italia della Costituzione. 1946-1948 di Giovanni De Luna (Feltrinelli, pp. 304, € 22). E non si tratta del logoro cliché del saggio “che si legge come un romanzo”. Certo, De Luna usa anche...
Come diceva Karl Kraus, «quando una cosa sta per morire, la gente ci scrive un sacco di libri sopra». Ed ecco che in questo scorcio di 2017 escono tre libri di critici sulla critica. Da non crederci. Ottimi comunque come regali di Natale al cugino che ha fatto il DAMS o alla zia che non si...
Una psichiatra si innamora di un presunto assassino e fa luce sui suoi traumi, scoprendo il colpevole. Quindici anni dopo Un chien andalou, Salvador Dalí va a Hollywood, chiamato espressamente da Hitchcock; e, per le scenografie delle sequenze oniriche di Spellbound (alla...
Curioso come i vecchi media esercitino un richiamo irresistibile verso chi si è affermato nei nuovi media, come se avessero ancora un prestigio incontestabile e garantissero una consacrazione definitiva. Ecco quindi youtuber che girano film, blogger che pubblicano libri. E il creatore di ...
Quentin Tarantino non lo sa, ma tanti dei registi italiani su cui ha messo il suo inutile bollino sono nati come intellettuali di provincia. Ricordo che Umberto Lenzi, vent’anni fa, elargiva ai giovanotti che accorrevano a intervistarlo copie di un suo libretto - Il montaggio del film...
Un giudice è alle prese con un industriale corrotto. Finché non viene trovata morta una ragazza. «Il peggior film della stagione» secondo “Ombre rosse” (n. 2/1971), abbinato a Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica di Damiani come esempio...