Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Howlin’ Wolf di Howlin’ Wolf (1962) Da un disco che ha compiuto 60 anni non si può pretendere una miliarità rock in senso stretto: ma chiedete a Tom Waits (e prima di lui a tutta la genia delle band che nel blues hanno affondato denti e radici, dai Rolling Stones degli...
2013, quasi dieci anni fa. Mentre Netflix entrava nella produzione con House of Cards, Paul Schrader apriva e chiudeva The Canyons, il suo rimosso e agghiacciante post-film, con facciate di cinema in rovina e bobine di pellicola abbandonate. E durante una conferenza...
24 aprile 2012. Sei note di piano Rhodes aprivano Missing Pieces, il primo brano dell’esordio solista di Jack White dopo la fine dei White Stripes, anticipato un paio di mesi prima dalla diavoleria semiacustica Love Interruption, così ...
Che cosa ci insegnano il successo (relativo) di Corro da te e i flop agghiaccianti di …altrimenti ci arrabbiamo! e Bla Bla Baby (al netto di qualsiasi emissione di giudizio di valore sulle opere...
Fujiko Fujio. Un nome d’arte collettivo per un duo fondamentale nella storia dei manga e degli anime. Erano Hiroshi Fujimoto (che usava come pseudonimo Fujiko F. Fujio per le sue “avventure” soliste) e Motoo Abiko (che invece si firmava Fujiko Fujio Ⓐ per le sue): amici sin dall’infanzia,...
Big Science di Laurie Anderson (1982) Il debutto su disco di Laurie Anderson (già da un decennio esponente di spicco dell’avanguardia newyorkese) condensava una sua performance multimediale (di sei ore) già proiettata in un futuro poi fattosi davvero per una volta ...
«Se la libertà di espressione significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente ciò che non vorrebbe sentirsi dire». La citazione è attribuita a Orwell, ma se ne potevano inserire altre ugualmente griffate e dal significato analogo. S’impara sempre qualcosa,...
Dry di PJ Harvey (1992) Al suo apparire sulle scene, fine 1991, mentre il mondo sembra girare (perlopiù economicamente) attorno al grunge (o al crossover), la ventiduenne del Dorset PJ Harvey viene subito accostata a Patti Smith dai nostalgici del rock al femminile “...
È sempre tempo di resilienza, anche se il termine era in tendenza nella narrazione delle cose qualche anno fa e ora è scomparso dall’orizzonte degli hashtag. Tecnicamente: «Capacità di un sistema di superare un cambiamento». In psicologia: «Capacità di far fronte in maniera positiva a...
Hypocrisy Is the Greatest Luxury dei Disposable Heroes of Hiphoprisy (1992)
In principio, Michael Franti e Rono Tse erano i Beatnigs: formazione percussionista di protesta, autrice di un unico “inascoltabile” album omonimo nel 1988 per l’etichetta del...
Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore, 35 morti ai confini di Israele e Giordania. Nel 2021, ci siamo clamorosamente dimenticati di celebrare con un Musicabilia i 50 anni di Amore e non amore, l’album anomalo di Battisti e Mogol, dove le canzoni erano...
Sweet Oblivion degli Screaming Trees (1992)
Avremmo potuto celebrarne il trentennale a settembre, ma tocca purtroppo farlo ora che il tormentato Mark Lanegan (scomparso il 22 febbraio 2022) si è sperabilmente liberato per sempre dei suoi fantasmi. Sweet...
La conoscete, vero, la famiglia più anaffettiva, (forse) reazionaria e disfunzionale della tv (come direbbe chi fa i claim)? Sono I Griffin, dal 23/2/2022 su Disney+ con la stagione n. 18, creati nel 1999 da Seth MacFarlane per amor di provocazione...
«Credi sia aria quella che respiri ora?». Se ne era già parlato nel 2018, quando l’Academy ipotizzò per l’edizione 2019 una nuova categoria degli Oscar, quella dedicata al miglior film “popolare”. E la cosa pareva caduta nel vuoto. Ma qualche giorno fa gli organizzatori hanno annunciato che...
The Concert in Central Park di Simon & Garfunkel (1982, Warner, 19t, 75:51) si apre con Mrs. Robinson e si chiude con The Sound of Silence, estremità di una cerniera che legheranno per sempre il duo all’uscita di Il laureato di Mike...
«Il linguaggio opera interamente nell’ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite». Sono abbastanza sicuro che Jacques Lacan non abbia mai visto il Festival di Sanremo. Che poi, anche se lo avesse visto ai suoi tempi, non avrebbe...
O di Damien Rice (2002) Cantautore parco e fuori dal tempo Damien Rice. Tre LP in due decadi: una consegna del silenzio, in tempi di devastante iperprolificità lo-fi, che dice di un’urgenza di comunicare connessa a una necessità di scomparire. Del resto, l’...
Delle cocenti sorprese sul fronte incassi durante il tracollo delle Feste, quella che ha più offeso la nicchia cinefila è stata la débâcle (annunciata, ma comunque imprevedibile per ampiezza) di West Side Story di Spielberg. E vabbe’. Ché poi magari tra un po...
Magic and Loss di Lou Reed (1992) Le resurrezioni rock non sono mai davvero un miracolo. Anzi. Nel caso dei grandi attraversatori di decenni come Dylan, Young o Bowie, dati spesso per spacciati, sono state routine. Pensate agli anni 80 di Lou Reed, che con Mistrial...
Capodanno. Pigrizia. E un’idea ineludibile e triste di lockdown surrettizio. La stessa che ha determinato il crollo definitivo degli incassi nell’anno 1 d.C. (dove C., come ormai sapete se frequentate queste righe, sta per COVID-19). Stasera (che novità) guardo un film. No. Stasera...