Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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Chi scrive reputa The Piper at the Gates of Dawn disco da isola deserta ed è un barrettiano d’acciaio. Ma ha sempre giustificato le masse per cui i VERI Pink Floyd sono stati quelli dell’escalation gestionale di Roger Waters: dai 47 dischi di platino di The Dark Side of the Moon...
Per motivi radiofonici, dall’inizio del 2013 passo in Piemonte (lo so, è generico: ma c’è un motivo) un giorno alla settimana e talvolta anche due (come sa lo psichedelico edicolante Matteo che alle sette del mattino - dormo molto poco - è spesso già sfinito dalla mia logorrea). Quando mi...
Dopo 13 anni di silenzio, è tornato Aphex Twin. Peccato che 13 anni non siano bastati a esaurire l’ascolto di quanto avesse registrato fino al momento in cui ha smesso di tacere. Dopo 13 anni, ovvero dall’epoca in cui ancora in pochi scaricavano la musica, è tornato Aphex Twin. Peccato che il...
Guardi la copertina e non ci credi. Lui, King Buzzo, è inconfondibile. E vabbè. L’altro, Dale Crover, pare Tarantino (più) stempiato, ma ok. E gli altri due? Cioè: sembrano Paul Leary e Jeff Pinkus, chitarrista e bassista dei mai dimenticati Butthole Surfers. Oddìo: SONO Leary e Pinkus. Che ci...
Sabato 11 ottobre 2014. Fidanzati cinefili sui venticinque in coda a un multiplex alle porte di Milano. [Che siano cinefili lo si evince dal fatto che stanno commentando il numero con tutti i film dell’anno che “Segnocinema” pubblica ogni settembre da trentadue anni a questa parte (e in...
Non ce n’è. Dei quattro Kiss originali (lo so: molti di voi saranno già passati ad altra parte del giornale), il mio preferito è sempre stato Ace Frehley. Ovvero l’alieno, come usava identificarlo da noi, ché in originale era Star Child, ossia “figlio delle stelle”, ma dopo il 1977 veniva in...
Ho questo titolo di rubrica e non ho mai nominato David Lynch. Lo faccio ora. Quest’estate ho ordinato (e mi sono rivisto, secondo per secondo) il box in edizione limitata a 1.000 copie in Blu-ray con le due stagioni di I segreti di Twin Peaks più Fuoco cammina con me....
Dice: ma tu sei passatista. Sì, e allora? Cioè: da almeno vent’anni (il grunge, diciamo) in ambito rock non accade nulla o quasi di realmente innovativo. Quindi: sempre meglio gli originali. Prendete i Velvet Underground. O i Black Sabbath. Se avessero avuto un solo cent da tutti i loro...
Avete presente i manifesti dei circhi di tanti anni fa? Quelli dove a sovrastare i nomi a volte bizzarri delle famiglie in tournée c’era sempre il viso sorridente del pagliaccio semi-calvo col nasone rosso e le labbra rimarcate e cerchiate tipo Heath Ledger in Il cavaliere oscuro?...
Mi arriva per questa rubrica una mail di elogi imbarazzanti. Sembra uno scherzo, ma è firmata con nome e cognome. Ne estraggo il finale: «Mi fai una playlist per far innamorare un ragazzo?». Non è la prima volta che lettori temerari scrivono per parlare di musica e finiscono col parlare di...
Quante cose si sono sentite, viste, lette, in questa estate quasi finita e mai iniziata. Quanti compagni di avventura dati per eterni sono scomparsi. Una star come non ne nasceranno mai più: Lauren Bacall. Un produttore che ha cambiato il cinema come nessun altro potrà mai fare: Menahem Golan....
La prima recensione italiana di The Walking Dead (il comic book), dieci anni fa, sul “Corriere della Sera” (bei tempi), portava la mia firma. Buon profeta, mi auguravo un futuro radioso per quelle pagine disegnate in cui già si intuiva che l’aspetto più horror della cosa non sarebbero...
Prendete, tipo, James Blake. Una faccetta bella che nel 2011 ha fatto gridare tutti al miracolo con un disco d’esordio intrinsecamente da terzo millennio ma dove a conti fatti l’intuizione era semplicemente quella di refrigerare roba antica (il soul) sotto una zozzeria elettronica/dubstep/...
E c***o disse il Gufo che era un uomo di poche parole. Stavolta l’avevamo combinata grossa, davvero. E io me ne vado disse sempre il Gufo ma il Pipetta lo bloccò perentorio con un no tu non ti muovi di un millimetro o sei morto, pirla. Gli piaceva dire pirla al Pipetta che stava al Quadraro...
Un motore di ricerca qualunque vi dirà che i Wolves in the Throne Room sono una band “black metal”. Termine che fa rizzare i capelli, comprensibilmente, a molti: perché è un genere alla portata di pochi, e perché il 90% delle band che lo praticano è genuino come un falso d’autore. La differenza...
«Ricordo benissimo come fu che cessai di dipingere. Una sera, dopo essere stato otto ore di seguito nel mio studio, quando dipingendo per cinque, dieci minuti e quando gettandomi sul divano e restandoci disteso, con gli occhi al soffitto, una o due ore; tutto ad un tratto, come per un’...
Ottavo album dal 1994, Piano Nights ([PIAS] Recordings, 9t, 61:11) del collettivo tedesco dark ambient/jazz Bohren & Der Club of Gore si presenta come un ritorno alle origini dopo che nel 2011 l’opera breve Beileid aveva lasciato intendere di volersi misurare con un’...
Compiti delle vacanze (ma chi le fa più?). Se pochi fortunati hanno sinora visto Die Andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht di Edgar Reitz (incredibile che nessun distributore abbia raccolto la sfida), quarto capitolo/capolavoro di uno dei massimi progetti di cinema di sempre, ho...
Classe 1943 (pare), Linda Perhacs lavora al suo primo LP Parallelograms nel 1969, tra una seduta odontoiatrica come assistente e una in sala d’incisione. Il disco esce nel 1970: contiene undici canzoni inevitabilmente sospese tra dilettantismo e passione, folk à la Joan Baez e legami...
Salvo rari casi in cui sull’abisso della visione si affacciano l’Arte Moderna, la Teoria, il Virtuosismo o solo l’Incoscienza e l’Orgoglio Nerd (la saga dei Transformers, il nuovo Godzilla, Gravity, Cloud Atlas, Pacific Rim: non necessariamente in...
Momenti duri per la musica estrema, superata a destra da Suor Cristina e dal fenomeniello di YouTube Bello FiGo, ex Gucci Boy (googlare Pasta con tonno: abissi che il meglio death/grind si sogna). Sky Ferreira, Iggy Azalea, i cloni degli U2 al n. 1 nel mondo (ascoltare Always in My Head...
Life in a Fishbowl, King Naresuan 5, Edge of Tomorrow - Senza domani, Frozen - Il regno di ghiaccio. Il primo è un dramma islandese diretto da tale Baldvin Zophoníasson, il secondo è il quarto sequel (!) dedicato a Naresuan Maharat e alle tante guerre che lo...
Là fuori, tra le stelle, c’è Johnny Cash. Al suo posto. Risorto nell’immaginario rock vent’anni fa dopo il lifting a opera di Rick Rubin, produttore della celebre serie di album “American”, e venerato da insospettabili (leggi, p. es.: Trent Reznor) che ne hanno rilanciato l’icona per le nuove...
L’idea che ho sempre avuto io sin da bambino del cinema era un’idea assoluta. Il cinema, andare al cinema, leggere il cinema, toccare il cinema, farsi toccare dal/al cinema (ehm). Un oltre di contentezza che trascendeva anche la voce della mamma quando diceva che sì, oggi e solo oggi puoi...
Quando Wolverine si risveglia nel 1973 in X-Men – Giorni di un futuro passato, ad accoglierlo trova subito una canzone. E che canzone. The First Time Ever I Saw Your Face, ovvero una delle più belle love song di sempre (originariamente un brano folk di Ewan MacColl scritto per...
Tempo fa fui attirato da una svendita totale di cd a € 0,99 cadauno. Nel mare di pezzi rovesciati alla bell’e meglio in un paio di cassoni, scoprii che il supersconto era applicato a dischi di carneadi mai coperti neanche da me che sono onnisciente, colonne sonore di film ignoti anche a me che...
Una volta erano in due, Adam Granduciel e Kurt Vile (gli altri membri hanno sempre contato poco), a coniugare depressione e american music corretta Xanax in una band dal nome “drammatico”: The War on Drugs. Ora che Vile ha virato verso una psichedelia bagnata di garage e Paisley Underground (da...
Esattamente un mese fa, il direttore spalancava i suoi “cancelli del cielo” sulla Festa del cinema grazie alla quale per tutta la prossima settimana gli italiani entreranno nelle sale alla modicissima cifra di 3 euro a biglietto. Cito: «Lodevole iniziativa, ma una settimana è poco». Sottoscrivo...
Se siete habitués di questa rubrica e delle sue follie (i critici musicali professionisti mai si sognerebbero di giocarsi la credibilità recensendo una volta Rocco Hunt e una Lubomyr Melnyk passando per i fratelli La Bionda. E di Stefano Ronzani ne nasce uno per secolo: quanto mi manchi, Ste),...