Filippo Mazzarella
Filippo Mazzarella (1967) va al cinema da circa 49 anni e da almeno venti macina una media di due film al giorno senza sapere perché né tantomeno capendo esattamente cosa vede. Allo stesso modo, possiede 12.000 dischi che non ha mai ascoltato e 40.000 albi a fumetti che non ha mai letto. Nonostante il vizio del millantato credito, oltre che a FilmTV collabora anche a Corriere della Sera – ViviMilano, alle riviste Ciak e SegnoCinema e al prestigioso Dizionario Mereghetti. Direttore artistico di Cartoomics e consulente di Asti Film Festival, nel tempo libero vorrebbe completare la sua collezione di giocattoli vintage di Star Wars. Ma non ne ha, di tempo libero.
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La conoscete, vero, la famiglia più anaffettiva, (forse) reazionaria e disfunzionale della tv (come direbbe chi fa i claim)? Sono I Griffin, dal 23/2/2022 su Disney+ con la stagione n. 18, creati nel 1999 da Seth MacFarlane per amor di provocazione...
«Credi sia aria quella che respiri ora?». Se ne era già parlato nel 2018, quando l’Academy ipotizzò per l’edizione 2019 una nuova categoria degli Oscar, quella dedicata al miglior film “popolare”. E la cosa pareva caduta nel vuoto. Ma qualche giorno fa gli organizzatori hanno annunciato che...
The Concert in Central Park di Simon & Garfunkel (1982, Warner, 19t, 75:51) si apre con Mrs. Robinson e si chiude con The Sound of Silence, estremità di una cerniera che legheranno per sempre il duo all’uscita di Il laureato di Mike...
«Il linguaggio opera interamente nell’ambiguità, e la maggior parte del tempo non sapete assolutamente nulla di ciò che dite». Sono abbastanza sicuro che Jacques Lacan non abbia mai visto il Festival di Sanremo. Che poi, anche se lo avesse visto ai suoi tempi, non avrebbe...
O di Damien Rice (2002) Cantautore parco e fuori dal tempo Damien Rice. Tre LP in due decadi: una consegna del silenzio, in tempi di devastante iperprolificità lo-fi, che dice di un’urgenza di comunicare connessa a una necessità di scomparire. Del resto, l’...
Delle cocenti sorprese sul fronte incassi durante il tracollo delle Feste, quella che ha più offeso la nicchia cinefila è stata la débâcle (annunciata, ma comunque imprevedibile per ampiezza) di West Side Story di Spielberg. E vabbe’. Ché poi magari tra un po...
Magic and Loss di Lou Reed (1992) Le resurrezioni rock non sono mai davvero un miracolo. Anzi. Nel caso dei grandi attraversatori di decenni come Dylan, Young o Bowie, dati spesso per spacciati, sono state routine. Pensate agli anni 80 di Lou Reed, che con Mistrial...
Capodanno. Pigrizia. E un’idea ineludibile e triste di lockdown surrettizio. La stessa che ha determinato il crollo definitivo degli incassi nell’anno 1 d.C. (dove C., come ormai sapete se frequentate queste righe, sta per COVID-19). Stasera (che novità) guardo un film. No. Stasera...
Antipodi. Sono usciti in contemporanea (purtroppo?) due film nodali di questa sadica annata (al momento in cui scrivo il governo paventa il tampone per gli spettacoli al chiuso. C’è sempre solo una sottile e invisibile membrana che separa tragedia e farsa) incentrati su...
ACOUSTIC & AMBIENT SPHERES - VOL. 2 DEI POPOL VUH BMG, DA € 70,41
Due film cruciali di Werner Herzog (Cuore di vetro e Cobra verde) e due dischi chiave come Seeligpreisung e Agape-Agape Love-Love per la band di Florian Fricke....
A Milano c’è una famosa catena di librerie che ha tra le sue categorie di vendita l’“usato mai sfogliato”. Che vorrà dire? Un regalo indesiderato subito rivenduto? Un incauto acquisto? E usato per fare che? Come fermaporta? Per spiaccicare zanzare contro i muri? Boh. Vi è che pochi giorni fa,...
Michele Rech alias Zerocalcare, protagonista del più clamoroso caso della storia recente dell’audiovisivo nostrano, è stato il primo autore di fumetti italiano in grado di imporre se stesso come personaggio. Perché Zerocalcare è un eroe seriale, come Spider-Man,...
A tre anni da Il corriere - The Mule, Clint Eastwood è nuovamente dietro e davanti la macchina da presa con Cry Macho - Ritorno a casa, al cinema dal 2 dicembre 2021. Che cosa ne pensano le firme di Film Tv?
Loveless dei My Bloody Valentine (1991)
E sono 30 anche per questo mostro. Sento già l’obiezione: perché scriverne ancora? Forse (mi auguro che) perché esistono lettori imberbi (be’, iperbole) che vogliono stupirsi? Qui c’è materia per...
Diverse ere fa, quando io e Mauro Gervasini decidemmo di intitolare questa rubrica Mulholland Drive, mica sapevamo bene perché. Ci sembrava di voler configurare un luogo a parte, forse un momento di oscurità in cui brancolare - semiseriamente - nel buio; o forse anche, come nell’ultrafilm di...
Business as Usual dei Men at Work (1981)
Colin Hay, classe 1953, emigrò quattordicenne dalla Scozia all’Australia dove incontrò il chitarrista Ron Strykert. Con lui, nel 1978, fondò uno di quei gruppetti di brufolosi a cui non si darebbero due lire: i Men at...
I rincari di gas e luce non sembrano preoccupare i protagonisti di quel cinema italiano ancora pensato e girato fra salotti, tinelli e stanze da letto. Parlo dei personaggi, non degli attori. Il mese scorso mi è capitato di pensarci più volte: in un film ambientato nel periodo di Natale visto...
Judee Sill di Judee Sill (1971)
Qualche settimana fa compiva ben 50 anni quest’album così dimenticato che perfino noi che tutto sappiamo (ehm) stavamo per bypassarne la celebrazione. Judee Sill, classe 1944, fu una meteora della controcultura dei tardi 60: coi...
Buffo. Il 13 ottobre ho disattivato il mio account Facebook. Un paio di sere prima avevo annunciato con un post (da pochi “mi piace”, hmm) l’intenzione di prendermi una pausa, corredando l’info con una foto del logo di Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman e sostituendo...
White Noise dei Cop Shoot Cop (1991)
Due bassi, tastiere effettate e sample, batteria e percussioni atipiche, un urlo rabbioso e suicida (antisistema?). Niente chitarra, ma d’acchito non sembra. Dimenticarsi del trentennale di questo LP, forse...
Cos’è che si diceva una volta della critica, dei critici, cioè noi? Ah, sì. Una roba tipo che il critico dovrebbe essere un garante, un promotore dell’opera stessa presso il pubblico. Eh. Erano i tempi in cui le opere (e i loro autori, diciamolo, oggi meno interessati...
Ghost in the Machine dei Police (1981) Il loro terzo disco Zenyatta Mondatta, un anno prima, aveva già detto che i Police erano pronti al balzo verso orizzonti diversi da quelli degli esordi wave/reggae/punk di Roxanne o Message in a Bottle....
Nella sua recensione su Film Tv n. 37/2021 di Dune (film-virus malgré soi, già incompreso e sbeffeggiato, “deliziosamente” pandemico e fatalmente meta-lynchiano: come giocarsi gli ultimi quattro lettori che mi restano in 13 parole), Mauro Gervasini parla di un «pubblico...
1981. Passa a Venezia il magnifico S.O.B. di Blake Edwards. Le pagine di “il manifesto” (17 settembre) ospitano queste considerazioni del voyant enrico ghezzi: «Non è [...] per il genere, per il tono, né per il tipo d’autore che S.O.B. è così diverso da qualsiasi film...
19 agosto 2021. Come ogni mattina dopo una prima “importante”, compulso i dati Cinetel e mi ritrovo sempre ad assomigliare a una di quelle GIF di Jim Carrey in The Mask che ancora girano per il web: quella “texaveryana” (oggi sgradita, e censurabilissima) dove la mascella dell’eroe...
Who’s Next degli Who (1971)
Esce il 14 agosto 1971, a sei anni (ma sembrano 20) da My Generation e a due (idem) da un monumento come Tommy. Doveva essere un’altra opera rock, un altro concept pensato per una performance teatrale: ma il destino...
«Language is a virus from outer space». Nel peggiore (si fa per dire) dei casi potreste pensare a Laurie Anderson, nel migliore (idem) a William Burroughs. Dal fenomenale, anarchico romanzo in ...
Metallica dei Metallica (1991)
Deprecabile, anticipare una ricorrenza. Ma i tempi lo impongono. Ché il 12 agosto 1991 usciva Metallica (Elektra, 12t, 62:31), ovvero il Black Album. Quando una band pubblica un LP omonimo, si deve leggere il gesto...
One Day It Will Please Us to Remember Even This. Un giorno ci piacerà ricordare perfino questo. Che era il titolo dell’album di comeback (2006) dei leggendari New York Dolls, ma è un altro discorso. Sono ufficialmente in vacanza. Nel senso che non sono a casa, anche se lavoro...
3 marzo 2020 a.C. (ovvero avanti COVID-19, se avete dimestichezza con questa pagina). L’ultimo Mulholland Drive (vedi Film Tv n. 9/2020) firmato dal sottoscritto prima del primo indimenticabile (ehm) lockdown terminava così: «Ecco, però: tranquilli. Ché se le cose volgeranno...