Giona A. Nazzaro
Direttore artistico del Festival del Film di Locarno. Autore di libri e saggi. Dischi, libri, gatti, i piaceri. Il resto, in divenire.
Quanti anni ha impiegato per realizzare Il male non esiste? Le autorità iraniane erano al corrente del progetto?
Per scrivere la sceneggiatura ci sono voluti due anni. Poi, grazie alla meravigliosa squadra con la quale lavoro, tutto è andato rapidamente per il...
Tratto dal romanzo di Alexei Salnikov, il film diretto da Kirill Serebrennikov, ambientato nella Russia post sovietica contemporanea, mette in scena un topos russo per eccellenza: il peregrinare in stato di ebbrezza immortalato in tanti libri noto come zapoj. Nel film di...
Uno studio di un aspirante dittatore: Parola di Dio non bada a sfumature. Veniamin vuole imporre un sistema politico basato sulla parola di Dio. Un soggetto difficile che Kirill Serebrennikov tratta frontalmente ma permettendogli di respirare, e senza...
Nessuna pretesa di sostituirsi agli analisti e a coloro che si occupano di diplomazia e geopolitica. Sarebbe inaccettabile in un momento in cui i morti aumentano e la popolazione inerme è vittima delle bombe. Quel che accade è sotto gli occhi di tutte e tutti. Passeggiando per le strade di Kyïv...
Il titolo originale (Les choses humaines) suggerisce sia che “siamo tutti sulla stessa barca” sia l’inevitabile “comédie humaine”. Ambientato ai piani alti della borghesia parigina, vede protagonisti Claire (Charlotte Gainsbourg), autrice femminista, e Jean (Pierre Arditi),...
Liborio è uno di quei film che sembrano fuori dal tempo. Nino Martínez Sosa rievoca la storia terrena di Olivorio Mateo (interpretato con forza inquietante da Vicente Santos), un contadino dominicano che nei primi anni del XX secolo, lungo il confine con Haiti, organizzò una comunità (...
Prima ancora che fosse annunciato alla Semaine de la critique di Cannes 2021, Piccolo corpo, esordio sulla lunga distanza di Laura Samani, era già uno dei titoli più attesi. Erano bastate poche immagini a convincere che il film si sarebbe rivelato, senza dubbio alcuno, come uno dei...
Si dice poco, anche fra i cinefili, ma Mathieu Amalric è una delle intelligenze registiche più appassionanti in circolazione oggi (ha portato per primo Del Giudice sugli schermi con Lo stadio di Wimbledon). Si presta ancora troppo poca attenzione alle sue regie. In qualità di...
Di Meat Loaf, scomparso il 20 gennaio 2022 a 74 anni, tutti sanno due cose: lui era Eddie in The Rocky Horror Picture Show e Bob in Fight Club. Pochi altri magari ricorderanno che ha prestato la voce a Free-for-All, il secondo album solista di Ted Nugent dopo l’...
Se c’è un cineasta che sa fare un film con poco o quasi niente, questi è senz’altro Miguel Gomes. A dire il vero di niente c’è pochissimo nei suoi film perché anche in quelli leggerissimi ci sono, come si suol dire, tantissime cose. Amatissimo dai programmatori festivalieri e dai cinefili delle...
Ex membro dello staff dell’ambasciata francese di Londra, Laurent Garnier ha iniziato a far girare i piatti a Manchester, città chiave per l’evoluzione della musica acid house, alla fine degli anni 80. E, sì, ha suonato anche al leggendario Haçienda. Appassionato di musica e padrone di una...
Vedendo America Latina, e in base alle reazioni veneziane, sembra che con questo film abbiate deliberatamente scelto di sottrarvi all’abbraccio che la stampa e i media non vedevano l’ora di offrirvi.
FABIO D’INNOCENZO: Non decidiamo mai il progetto da realizzare...
Cosa resta del cinema delle sorelle Wachowski, autrici transgender? A osservare la parabola della loro produzione, non sempre compresa correttamente in tutte le sue articolazioni estetiche e politiche, non tanto dalla critica ma dagli appassionati di cinema di genere e di fantascienza, non si...
Il Sorrentino che parla da Napoli è il Sorrentino più convincente, sempre. Sin da L'uomo in più - esordio maiuscolo - il regista ha rivelato una sintonia sovrannaturale fra il suo sguardo e Napoli. È stata la mano di Dio conferma che quando Sorrentino asseconda il suo afflato...
Dopo avere drammaticamente fatto il suo ingresso sulla scena del cinema italiano con Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti compie un altro scarto in una direzione inattesa: l’affresco epico e picaresco in chiave mutante. In fondo Freaks Out è una origin story ...
Il film che non ti aspetti, da una regista che senza mai dispiacere del tutto, certo non ha mai brillato graffi, o scarti. E invece con La fracture le riesce un colpaccio mica da niente, una di quelle commedie impegnate che se fossero state realizzate dalle nostre parti si griderebbe...
Sognato per anni, Paul Verhoeven si presenta con questo Benedetta, film tanto entusiasmante quanto potente e moderno. Tutto costruito sul principio della sospensione dell’incredulità - i miracoli e le visioni vengono da Dio o sono il frutto di una messinscena (del cinema)? - cui è...
Il film del festival. Attesissimo, non solo è stato all’altezza delle premesse ma ha rilanciato un’idea molto semplice (si fa per dire...): Il cinema si fa senza remore, con le idee, pensando al di fuori del pensabile ammesso, al di là del visibile considerato valuta corrente. Tutto ciò che...
Basterebbe osservare come Philippe Garrel usa Fleur de ma ville, brano dei Téléphone scritto da Jean-Louis Aubert tratto dal loro terzo album Au coeur de la nuit, che nelle intenzioni della band (rifiutate dalla casa discografica) doveva intitolarsi Sweet heroïne, per...
ACOUSTIC & AMBIENT SPHERES - VOL. 2 DEI POPOL VUH BMG, DA € 70,41
Due film cruciali di Werner Herzog (Cuore di vetro e Cobra verde) e due dischi chiave come Seeligpreisung e Agape-Agape Love-Love per la band di Florian Fricke....
Diabolik non è solo un’icona nazionale. Il re del terrore è conosciuto anche da chi non legge gli albetti dell’Astorina. Christophe Gans sognava di farne un film. Bertrand Mandico pure. Per voi cosa significa Diabolik e qual è stata la molla che vi ha spinto a confrontarvi con una tale...
Il progetto di Benedetta Paul Verhoeven lo ha custodito per anni nel cassetto sino a quando non si sono presentati le condizioni ideali e il produttore giusto, quel Saïd Ben Saïd cui si deve tantissimo del cinema più interessante degli ultimi tempi. Fra il regista olandese, il Medioevo...
Cosa affermava Belva nera, il primo lavoro di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, se non il desiderio di narrare una storia, necessariamente “infinita”, intrecciando generosamente leggende, mito, immaginario e allucinazione? L’evocazione della caccia a una pantera avvistata (o forse...
Anche solo scorrendo rapidamente la sua filmografia, senza magari avere visto tutto, soltanto qualche film (Il drago invisibile, per esempio), si comprende facilmente come David Lowery sia uno dei registi più interessanti in attività negli Stati Uniti. Uno di quelli che non insistono...
Un film autobiografico, sicuramente sofferto, ma finalmente sereno nella forma. Un esempio magistrale di quel cinema d’autore popolare che, in tempi lontani, è stato la misura del nostro cinema, e che ora in pochi, quasi nessuno, (o)sa fare. Paolo Sorrentino sì. È stata la mano di Dio...
Iniziamo dalla fine: Ultima notte a Soho è il miglior film di Edgar Wright. Regista dalle idee intriganti, sembrava che stentasse a trovare una voce, distratto dalle chimere del nerdismo hipster (il sopravvalutato Baby Driver). Ultima notte a Soho è dove Wright si...
Jacques Demy (1931-1990) è sempre stato un nome a parte nel cinema francese. Anche fra le fila della nouvelle vague della rive gauche, dove spiccano Agnès Varda e Alain Resnais, il suo nome appare eccentrico. Difficile inquadrare un cineasta popolare e sperimentale...
In qualche modo, la storia si ripete. C’è voluto tempo prima che si comprendesse che Sergio Leone non era solo quello che “copiava” Kurosawa o uccideva il western (come sostiene Wenders in Emotion Pictures). Chissà quanto tempo ci vorrà affinché si comprenda che Mainetti è l’ultimo...
Jonathan Perel rivela una pagina dimenticata della tragica storia della dittatura argentina. Il braccio armato dei militari non aveva bisogno di essere sempre presente nelle articolazioni della società civile. Soprattutto nelle fabbriche e nelle aziende il regime arrivava attraverso una...
Nelly (Joséphine Sanz) deve elaborare il lutto provocato dalla morte della nonna (Margot Abascal). Aiutando i genitori a vuotare la casa della nonna dove è cresciuta sua madre (Nina Meurisse), inizia a esplorare gli ambienti domestici e i boschi circostanti. Scopre così i luoghi dove giocava...