Giona A. Nazzaro
Direttore artistico del Festival del Film di Locarno. Autore di libri e saggi. Dischi, libri, gatti, i piaceri. Il resto, in divenire.
Raramente un film si presenta sulla scena con l’urgenza di Dahomey di Mati Diop. Orso d’oro al 74° Festival di Berlino - l’ultimo con la direzione artistica di Carlo Chatrian -, nei commenti più immediati è stato considerato da alcuni un mero ossequio alle mode politiche e culturali...
«Non posso credere che sto per vedere questo film!» esclamava entusiasta un ragazzo statunitense stretto in una coda interminabile a Cannes 2024. «Se Trump vincerà l’elezione, il film sarà distrutto!» concludeva con l’aria di chi la sa lunga. The Apprentice, ovviamente, non solo non è...
Evitando i luoghi comuni del folklore regionalista, Il sogno dei pastori si presenta come una commedia agrodolce e umanista che riesce nel tentativo di trovare nuove chiavi di lettura rispetto ai problemi che affliggono un mondo sospeso tra la tradizione e le tentazioni della modernità...
Che Mariano Baino non abbia avuto l’opportunità di realizzare i suoi film in Italia è criminale. Celebrato per Dark Waters (1993), il suo esordio, Baino ha provato in tutti i modi ad adattare Ritual, romanzo di Graham Masterton, progetto del quale - a...
L’anatomia delle violenze immutabili della famiglia nucleare italiana prosegue ostinata nel nuovo film di Francesco Costabile. Dopo Una femmina, che aveva suscitato apprezzamenti per la sua violenza espressionista spudoratamente massimalista, Costabile rivela quella che sembra...
Presentato nella sezione Midnight del Sundance 2024 (in una proiezione affollatissima, con code che montavano già un paio di ore prima dell’inizio) e passato poi anche dalla Berlinale, Ho visto la tv brillare è uno dei titoli chiave del suo anno per la A24. Diretto da Jane Schoenbrun,...
Tre cuori. Un cuore rosso che pulsa vigoroso, un cuore grigio che resta indifferente, un cuore nero che non riesce ad amare. Non importa se i film siano belli, brutti o checchessia. Questa è solo una questione di cuore. Su questo numero, i cuori di Giona A. Nazzaro
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In fondo, è “colpa” di Emmanuel Carrère. Profondo conoscitore di quell’anima russa che a troppi è servita o serve ancora per giustificare l’aggressione all’Ucraina, con Limonov ha creato un mefistofelico mito antioccidentale alle cui esalazioni è difficilissimo resistere. Scrittore...
C’è stato un momento, nel cinema, in cui sembrava che ovunque si guardasse ci fosse un film con Donald Sutherland. Canadese, lavoratore instancabile, artista unico, dal profilo longilineo e dal volto allungato, ha dato vita a una filmografia sterminata. E solo a citare i registi e gli autori...
Al sesto film, Jeff Nichols si conferma uno dei registi statunitensi più appartati. Fautore di un classicismo di matrice “settantesca”, dotato di un fiuto non comune per il racconto e le sue articolazioni romanzesche, ancorato nella provincia americana profonda, Nichols oggi è un cineasta...
Nel bene e nel male, nel 1995 Bad Boys era la celebrazione del nuovo potere d’acquisto afroamericano che, alla stregua dell’R&B, metteva in scena una mobilità sociale nel segno dei beni di lusso. Michael Bay (che in questo quarto episodio si riserva un cameo) e il produttore Jerry...
Lo scenario è la provincia francese cara a Dumont che conosciamo: un luogo ormai perfettamente identificato. Quella di P’tit Quinquin, di Giovanna d’Arco e di André Van Peteghem che se ne va in giro invocando «aperitif! Aperitif! ». Quella provincia francese è la Monument...
C’era una volta la Germania dell’est. Quella che stava dall’altra parte, nel blocco sovietico. Il “muro di protezione antifascista”, come lo chiamavano, aveva dato vita a un altro paese, un paese del quale oggi si sono quasi del tutto perse le tracce. Un paese che è finito nel 1989 assorbito...
I fratelli Ross più che essere la “cosa nuova” del documentario statunitense sono la prosecuzione - con altri mezzi - di una tradizione narrativa che risale, senza timore di sbagliarsi troppo, al nuovo cinema hollywoodiano. La poetica dei marginali - esemplificata dal bukowskiano Bloody...
Presentato al Sundance 2023, Eileen di William Oldroyd (già autore del celebrato Lady Macbeth), tratto dal romanzo omonimo di Ottessa Moshfegh e sceneggiato dall’autrice in collaborazione con il marito Luke Goebel, è un thriller di formazione al femminile che - a tratti -...
Il quarto capitolo della nuova saga di Il pianeta delle scimmie, diretto con sagacia dall’anonimo Wes Ball (suoi i vari Maze Runner), si presenta probabilmente come il film più interessante di questo mastodontico progetto di reboot. Rispetto a Matt Reeves, regista dei due...
Raccontare Dario Argento e il suo cinema è un po’ come raccontare noi stessi e la nostra passione per il cinema. Simone Scafidi ricrea le condizioni di lavoro del regista di Suspiria (isolato in un albergo lontano) e impreziosisce il tutto con un lavoro molto interessante su materiali...
Il cinema - e le strategie produttive - di Luca Guadagnino sono il luogo privilegiato per osservare le trasformazioni della cinefilia. Quando François Truffaut dichiara il suo amore per So che mi ucciderai di David Miller compie una rivoluzione copernicana nelle pagine dei “Cahiers du...
Che la corsa delle bighe di Ben-Hur non sia stata diretta da William Wyler ma da Yakima Canutt se lo ricordano in pochi, anche se non è mai stato un segreto. L’uomo che ha insegnato a John Wayne a cadere da cavallo si può considerare il capostipite degli stuntman professionisti, e non...
Ci sono più nomi nel riassunto della puntata precedente di Rebel Moon che in un “normale” film che circola in rete (o al cinema). Al cinefilo non sfugge ovviamente il nome del tenente Milius, ma è solo un vezzo che purtroppo non porta nulla. Di Snyder ormai sembrano dire tutti male, al...
Ogni settimana convochiamo un collaboratore per giustificare il suo voto a un film e per rispondere a domande “critiche”. È il turno di Giona A. Nazzaro
DESCRIVITI IN UNA BREVE BIOGRAFIA
Quando ho iniziato ad andare al cinema pensavo che i film...
Un oggetto non identificato, Body Odyssey di Grazia Tricarico. Un Viaggio allucinante, per citare il titolo italiano di Fantastic Voyage di Richard Fleischer, che scivolando sulle forme del corpo di Mona (la bodybuilder Jacqueline Fuchs) tenta consapevolmente...
Domique Abel e Fiona Gordon - lui belga, lei canadese - sono uno dei grandi segreti del cinema di oggi, ma non dovrebbero esserlo. Il loro magistero è insieme antico e modernissimo: le radici affondano nel circo e nel teatro; l’idea di quello che deve fare il dispositivo di riproduzione, invece...
Della morte del supporto fisico. Potrebbe essere il titolo, banale, di alcune delle discussioni più divertenti degli ultimi anni. Da una parte le armate della smaterializzazione che al grido (diciamocelo, un po’ saccente) del «tanto sta tutto online» sono sempre informate su tutto e su...
Lo chiamavano “monsieur le cannibal ”, Ruggero Deodato. Ultimo mondo cannibale e, soprattutto, Cannibal Holocaust gli erano rimasti attaccati alla pelle come autentiche stimmate d’infamia. Pochi studiosi gli hanno dedicato attenzione in tempo reale....
Un western europeo che affonda le sue radici in un momento chiave della storia danese. Tratto dal romanzo di Ida Jessen, e presentato all’80ª Mostra di Venezia, La terra promessa narra le (dis)avventure del capitano Ludvig Kahlen (Mads Mikkelsen) il quale, dopo avere servito per molti...
A Jesse Eisenberg non difetta certo il coraggio di compiere scelte anticonvenzionali. E la frustrazione maggiore che deriva dalla visione del film del sudafricano John Trengove (alla sua prima sortita statunitense) è che si fatica a capire quale elemento del ...
Jonathan Glazer non è solo, nella sua ricerca di nuove forme di rappresentabilità della Shoah. Un tema notoriamente delicatissimo, che nel corso dei decenni ha suscitato un intenso dibattito sulle immagini della tragedia. Da Hannah Arendt a Georges Didi-Huberman passando per...
Daniele Luchetti vanta un’evidente affinità con l’opera di Domenico Starnone. Le modalità attraverso cui lo scrittore analizza le fragilità etiche e morali della piccola e media borghesia intellettuale sono il terreno d’elezione del regista. Questi lacci che (co)...